Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1968/1969
Serie C
30-03-1969 - Giornata: 28 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Biellese AS 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 53. rig. Lojacono F.[A]

Alessandria US Moriggi Avelino, Piacentini Lorenzo, Rossi Alberto, Daolio Fausto, Colombo Antonio, Lojacono Francisco Ramon, Corbellini Giuseppe, Chinellato Bruno, De Luca Sergio, Berta Massimo, Dori Franco A disp.:(P) Rosso Giacomo All.: Pietruzzi Mario - D.T.: Cappelli

Formazione avversaria
BIELLESE AS: Albertini, Giovannini, Cestari, Mosca, Mattarucchi I, Garagiola, Finotti, Invernizzi, Azzini, Fogar, Costanzo. All: Ottino

Arbitro: De Marco (Torre del Greco)
Note
Rigore sbagliato 69. da Fogar [B]. Espulso 76. Corbellini [A]. Ammoniti: Lojacono [A], Costanzo [B]. Spettatori: 4500 Giornata di sole, terreno buono Inizio gara ore 15.00

Commento
DECIDE ANCORA LOJACONO ORA SI PENSA A TRIESTE Una scialba esibizione dei grigi mette in mostra una generosa Biellese Ramon trasforma il rigore e li ospiti, fortunatamente, sbagliano ® Per i difficili round di Trieste e Piacenza si spera molto in Tomy e Villa IL SOLITO LOJACONO HA RISOLTO pure la partita con la Biellese; ringraziamo dunque Ramon per essere riuscito a dare i due punti ai grigi. Da come si erano messe le cose solo con un rigore o una punizione dal limite del capitano grigio, si poteva sbloccare il risultato ancorato da cinquantatre minuti sullo zero a zero. L’Alessandria alternando prestazioni maiuscole a prove scadenti, chiude questo ciclo prima delle impegnative trasferte di Trieste e Piacenza all’attivo o quasi. Mancano infatti i due punti perduti banalmente a Valdagno e quello con il pareggio interno con il Venezia. Cosa accadrà dopo queste trasferte è difficile a dirsi. Contro i bianconeri biellesi, i quali non hanno certamente sputato l’anima, ci si attendeva una prova gagliarda tanto più che domenica prossima il campionato riposa. E ’ invece accaduto, cosa non nuova, che il primo caldo primaverile e, non solo questo, ha annebbiato le idee alla maggior parte dei giocatori. Dopo un inizio in sordina, le trame offensive sono divenute sempre meno penetranti quasi che il vincere o il pareggiare fosse una cosa secondaria. Con un centrocampo svagato e atleti che si lasciavano anticipare su ogni palla era difficile sperare in un successo pieno. Nettamente in ombra Chinellato, poco concentrato Berta: con un attacco che non trovava mai l’uomo pronto a concludere c’era solo da sperare in Lojacono, che pur con tutti i difetti, rimane sempre l’uomo con le idee più che chiare. La soluzione di De Luca centravanti si è rivelata quanto mai empirica visto che il numero nove pur con tutta la buona volontà che gli riconosciamo, non possiede lo scatto risolutore né tanto meno il piede pronto per fare giustizia. Ha un accettabile gioco di testa, ma i suoi servizi mai sono stati raccolti e sfruttati convenientemente dai compagni. Corbellini che si è fatto espellere stupidamente per un fallo a gioco fermo, ha alternato buone cose a pause incredibili imitato del resto da Dori che ha atteso invano qualche buon lancio per proiettarsi in gol. Si sono costruite decine e decine di azioni i numerosi calci d’angolo lo confermano — ma i tiri a rete si possono contare sulla punta delle dita. C’è stato qualche spunto di prepotenza di Corbellini, ma tutto si è ben presto esaurito. Nei reparti arretrati si è poi notata una certa qual mollezza dovuta non certo al caldo, ma all’approssimativa condizione atletica. Un’Alessandria dunque in tono minore, la bruttissima copia di quella vista nella gara con gli azzurri novaresi. Ad aggravare la situazione si è aggiunto l’approssimativo arbitraggio di De marco che dopo aver negato un giusto rigore lo ha concesso nella ripresa, facendo pesare la sua ma no su un fallo che noi consideriamo involontario. Con la stessa leggerezza ha poi "regalato” un’altra massima punizione agli ospiti che l’hanno sciupata banalmente con Fogar che ha messo la sfera a lato alla destra di Moriggi. Per i grigi è stata una vera manna in quanto sarebbe stato quanto mai arduo per non dire impossibile tornare nuovamente in vantaggio. Fortunatamente i grigi, a differenza dei biellesi, posseggono un... Lojacono. A questo bistrattato giocatore il merito principale della nona vittoria sul rettangolo del « Moccagatta ». Diciamo subito che la squadra vista all’opera contro un avversario per nulla terribile, ha deluso indipendentemente dalla assenza di Tomy e di Villa. Manca ai giocatori la verve, la convinzione di potere recitare in questo campionato una parte di preminenza. Senza determinazione, senza la volontà è difficile raggiungere risultati apprezzabili. Si direbbe che gli atleti si siano adagiati sulla posizione acquisita e che non abbiano voglia di mettere a repentaglio le proprie gambe. Sono queste le supposizioni che gli interessati dovranno smentire nelle decisive trasferte di Trieste e di Piacenza. L’ora della verità è quindi giunta. La sera del 20 aprile si saprà, e in che modo, l’Alessandria ha ancora qualche "chance” o se il campionato 1968-1969 è da definirsi, ai fini della promozione, inutile. Per i prossimi due impegni Pietruzzi dovrà fare a meno, con molte probabilità, di Corbellini espulso nel corso della gara per un fallo che riteniamo inutile, dannoso al giocatore stesso e alla squadra. A Trieste si dovrebbe puntare sui rientri del ristabilito Villa e dello "sfebbrato” Tomy che pare abbia sinora prolungato la malattia per motivi extrasportivi. La pausa dovrebbe consentire di appianare le divergenze sorte con il centravanti che rivendica un alloggio per ospitare la propria famiglia e che i dirigenti invece non gli riconoscono. L’apporto dei rientranti dovrebbe avere un peso non indifferente sul gioco dell’undici che dovrebbe puntare a qualcosa di più di un pareggio se veramente crede ancora di insidiare il forte Piacenza. L’Alessandria è giunta veramente al giro di boa per quanto concerne le sue aspirazioni. Tornando imbattuti da Trieste e Piacenza il discorso per risalire in serie B rimarrebbe ancora aperto, in caso contrario converrà pensare effettivamente .al futuro senza ripetere possibilmente gli errori delle scorse stagioni. Si dovrà in primo luogo (Il Piccolo - Il Gattopardo) I GRIGI CON UN RIGORE DI LOJACONO SCONFIGGONO LA BIELLESE (1 a 0) Il bianconero Fogar sbaglia clamorosamente" la possibilità di pareggiare fallendo un penalty"; è il quarto sprecato dalla squadra biellese - Espulso Corbellini nella ripresa L'arbitro De Marco, l'alessandrino Lojacono e il biellese Fogar sono stati i principali protagonisti di questo ennesimo derby piemontese vinto di misura dai grigi di Pietruzzi (1-0). L'arbitro, innanzitutto, ha Infilato una serie incredibile di errori, rischiando di falsare il risultato, sorvolando dapprima su un paio di «mani» compiuti in area dal difensori bianconeri — di secondo, quello di Mattarnechi, era evidente ed intenzioni concedendo poi alle duo squadre un rigore a testa con decisioni discutibili, invertendo, infine,-quasi sempre le responsabilità nei falli successivi. Lojacono ha realizzato con un gran tiro il goal della vittoria. E' la sua decima rete in campionato: la sua prestazione, a parte qualche « puntata» un po' ardita, è risultata efficace e in parte determinante. IL bianconero Fogar, dal canto suo, ha mancato clamorosamente l'occasione del pareggio calciando fuori il rigore concesso con molta generosità dall'arbitro per una decisa entrata di Bossi, intervenuto su Giovannini colpendo il pallone e travolgendo nello slancio l'avversario. E' il quarto penalty per i giocatori della Biellese sprecano: in precedenza Costanzo, Ninni, Invernizzi avevano mancato il bersaglio. Nella Biellese, c'è un'autentica psicosi del rigore: nessuno vuole tirarlo. Invernizzi ieri si è rifiutato; Fogar lo ha sostituito nell'esecuzione ed ha calciato nettamente a lato. La partita, nervosa e spezzettata nel gioco, soprattutto, come si è detto, a causa dell'arbitro, ha messo in mostra un'Alessandria combattiva ma stranamente imprecisa e confusionaria a centrocampo ed ima Biellese che ha lottato con rabbia sfiorando, con la collaborazione del direttore di gara, il pareggio. La vittoria dei grigi, naturalmente, non si discute. Pur rendendo al cinquanta per cento delle sue possibilità, per le prove incolori di Chinellato, Daolio e Rossi, l'Alessandria è riuscita a mantenere agevolmente il controllo del gioco andando sovente in zona-goal, colpendo un palo con Corbellini e sprecando altre occasioni specialmente con l'impacciato De Luca nelle vesti di centravanti. La Biellese aveva impostato la gara in chiave nettamente difensiva, considerato anche che era priva di tre elementi del valore di Gagnolio, Ninni e Mattarucchi II. Il trainer Ottino, pertanto, aveva tentato di «imbavagliare-» I grigi mettendo Mattarucchi I su De Luca, Garagioia su Dori, Giovannini su Berta, Invernizzi nelle funzioni di libero, Cestari incollato a Corbellini mentre Mosca avrebbe dovuto controllare uno dei «cervelli» dei grigi, Daolio il quale peraltro è risultato talmente improduttivo da concedere la massima libertà al bianconera Da Mosca, cosi, è partito quasi sempre il gioco di disimpegno dei biellesi. La solida cerniera istituita da Ottino è parsa funzionare egregiamente anche perché, come si è detto, l'Alessandria stentava a trovare il ritmo giusto. Corbellini e Dori si impegnavano a fondo ma mancavano di una valida collaborazione alle spalle. Per fortuna dei grigi, Lojacono, Colombo, Berta e Meriggi svolgevano i loro compiti quasi alla perfezione. Dopo un quarto d'ora fiacco ed inconcludente, al 22' Corbellini colpiva l'interno del palo alla destra di Albertini con l'estremo difensore fuori causa: il pallone ritornava in campo. Al 33' Mattarucchi deviava con il braccio sinistro un tiro di Daolio diretto in rete, con il portiere ormai battuto. Nella ripresa, dopo due occasioni sprecate dai bianconeri, l'Alessandria si riportava sotto ed all'8' si verificava il « mani » di Invernizzi su un tiro di Corbellini: per pareggiare le precedenti «distrazioni», l'arbitro concedeva il rigore che Lojacono insaccava con un tiro violento. All'11 ed al 13' De Luca sprecava la possibilità di raddoppiare; al 24' l'arbitro ed il guardalinee non si accorgevano che Costanzo era in fuorigioco di almeno dieci metri (quasi all'altezza della bandierina del calcio d'angolo) Giovannini entrava, col pallone in area, Rossi gli si avventava contro colpendo il pallone e atterrando l'avversario. Fra lo stupore generale, anche degli stessi biellesi, l'arbitro concedeva il rigare che Fogar, come si è detto, falliva. Al 29' Mattarucchi I, sempre piuttosto falloso, atterrava De Luca in area: il fallo era ancora più grave di quello compiuto da Rossi su Giovannini ma stavolta il signor De Marco faceva cenno di proseguire. Al 31' veniva espulso Corbellini che, a gioco fermo, aveva colpito Mattarucchi. Per l'Alessandria, in definitiva, una preziosa vittoria che la rilancia al terzo posto in classifica: dopo la sosta pasquale, l'attendono due trasferte decisive, Trieste e Piacenza. Per la Biellese l'obiettivo salvezza non dovrebbe essere compromesso: la squadra ha molta vitalità, sa difendersi bene, ha alcuni giovani promettenti ed un impianto di gioco discreto. L'attacco però spreca troppe occasioni, a parte i rigori, naturalmente... (La Stampa - Ed. Sport - Giorgio Gandolfi) Risultati: Monfalcone - Marzotto 2-2 Piacenza - Macobiasti 3-2 Pro Patria - Venezia 1-1 Savona - Treviso 1-0 Solbiatese - Novara 0-2 Sottomarina - Cremonese 0-0 Trevigliese - Legnano 0-0 Udinese - Rapallo 2-0 Verbania - Triestina 0-0 CLASSIFICA: Piacenza p. 40; Udinese 36; Alessandria, Solbiatese 35; Treviso, Triestina 34; Novara 33; Savona 32; Monfalcone 30; Pro Patria 29; Trevigliese 28; Venezia 27; Legnano 25; Verbania 24; Biellese 23; Sottomarina, Cremonese 21; Marzotto, Macobiasti 19; Rapallo 15 Il punto sul campionato Il Novara ha vinto in maniera netta e convincente in virtù di un primo tempo in cui ha dominato la Solbiatese, apparsi slegati e privi di fantasia. Pareggio tra pro Patria e Venezia: dopo un minuto gli ospiti erano avanti con Bellinazzi, il pari dei padroni di casa avveniva con Blondelli al 28'. Il Piacenza ha giocato a corrente alternata, ha subito spesso l'iniziativa del Macobiasti ma ha offerto anche dimostrazione di bel gioco, finendo di prevalere, per stretta misura, sui piemontesi. I liguri sono riusciti a mantenere inviolata la loro rete per 45' ma nella ripresa si sono fatto superare, a freddo, da un gol di Malani. Il Treviso, sceso a Savona, con malcelate velleità di vittoria, ha dovuto inchinarsi ai liguri, che hanno disputato un primo tempo brillante. Il Verbania ha fatto troppo poco per guadagnarsi la vittoria nel match con la Triestina che ha saputo impedirgli di fare di più.