Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1977/1978
Serie C
19-02-1978 - Giornata: 23 - Verona - Marcantonio Bentegodi


Audace AC - Alessandria Calcio US 3 - 1 (1 - 0)
RETI: 17. Vitale [Au] , 56. Rizzati [Au] , 71. Vitale [Au] 74. Bologna V.[A]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo [71. Vezzulli Ivano], Moretti Franco, Contratto Renzo [79. Di Giulio Riccardo], Molinari Pietro, Colombo Antonio, Facchinello Gianni, Bologna Vincenzo, Bosetti Ermanno, Vagheggi Claudio, Piccotti Enrico, Baglini Stefano A disp.:Tonetto Flavio All.: Mattè Romano

Formazione avversaria
AUDACE AC: Eberini, Cecco, Bottaro, Scalabrin, Canazzo, Lancetti, Rizzati, Campara, Vendrame, Malisan, Vitale. A disp.: Riccardi, Frinzi, Zecchini. All.: Beraldo Eros.

Arbitro: Gazzi Angelo (Palermo)
Note
Ammonito: Contratto [A] Spettatori: 1.000 Terreno molto pesante e partita giocata sotto la neve Inizio gara ore 14.30

Commento
L'ALESSANDRIA CON L'ACQUA ALLA GOLA Su un terreno molto pesante per la neve, l'Alessandria è stata superato nettamente dai rossoneri di Beraldo, che hanno saputo sfruttare le occasioni loro capitate. Per contro, gli uomini di Matte hanno sciupato banalmente qualche ottima palla-gol davanti ad Eberini e si sono testarti sorprendere In occasione delle prime due reti dei padroni di casa. Viziato da un fuori gioco il terzo gol. L'Alessandria ha tentato una qualche reazione soltanto nello ripresa, riuscendo anche a mettere in difficoltà i veronesi, ma le sue punte sono apparse imprecise. L'Alessandria ha fatto vedere qualcosa di buono nella ripresa, ma ha sciupato qualche pallone di troppo. Va In vantaggio l'Audace al 17' con Vitale che, raccolta lo pollo su liscio della difesa ospite, si sposta verso sinistra e fa secco Lucetti. Qualche minuto dopo i rossoneri potrebbero passare nuovamente, ma Malisan viene fermato in extremis dal portiere alessandrino. Il raddoppio al 58', mentre lo squadra di Matte tenta un timido forcing. Vendrame batte un angolo perfetto per la testa di Rizzati, che da pochi passi insacca irreparabilmente. L'Alessandria a questo punto stringe 1 tempi, ma lo difesa audacina appare molto attenta. Un gran tiro di Vagheggi al 62' costringe Eberini ad una splendida deviazione in angolo. Al 69' Malisan si smarca bene, ma il suo sinistro finisce a lato. Due minuti più tardi il terzo gol, ad opera ancora di Vitale che, imbeccato do Vendrame, si lancia in fuga solitaria e supera Lucetti in uscita. Gli alessandrini reclamano il fuori gioco mentre il portiere rimane dolorante a terra e deve essere sostituito. Gli ospiti non si arrendono e tre minuti più tardi ottengono il gol della bandiera, con Bosetti, dopo avere sfiorato la marcatura più volte. Al termine della partito l'allenatore Matte ha dichiarato: « Abbiamo sciupato banalmente troppe occasioni. Il punteggio è però eccessivamente severo » (La Stampa - Ed. Sport) I “ GRIGI,, REGALANO AI VENETI TRE GOL Alessandria distratta per un’Audace briosa I "rosso-neri" scatenati, usufruiscono di molti regali. Vendrame, il gran trascinatore, mette in crisi il nazionale Contratto Dai grigi, contro un’avversaria diretta, si attendeva una prova altrettanto valida, puntigliosa, capace di confermare la ripresa della compagine imbattuta da sei giornate. Sin dalla vigilia l’allenatore Mattè aveva messo sul chi va là i giocatori, ammonendoli dal compiere peccati di presunzione. I rossoneri abbandonati i panni dimessi della matricola, si sono trasformati in tanti diavoletti scatenati, pronti a rubare la palla all’avversario, a battersi con il coltello tra i denti, per ricuperare il terreno perduto. L’Alessandria ha probabilmente dimenticato i suoi limiti, le carenze, pagando il grave peccato di presunzione. La sconfitta, inutile dirlo brucia,scotta. Capitan Colombo e la pattuglia sono andati a gara nel regalare agli avversari le migliori occasioni da gol, fallendo nel contempo il bersaglio.« Sul risultato di 1-3 nulla da eccepire - conferma Mattè - addentrandoci nell'esame della partita ci accorgiamo che la punizione, per demerito nostro, è pesante. Come si fa a sbagliare tre quattro occasioni da rete regalando nel contempo ai padroni di casa tanti gol? Alla vigilia avevo predicato umiltà, evidentemente i ragazzi hanno dimenticato troppo in fretta i periodi grami ». La situazione in fondo alla classifica si è fatta difficile. Fortunatamente le grandi hanno vinto lasciando inalterata la situazione. Solo l’Audace ha compiuto un passo in avanti scavalcando i grigi e lasciandoli al quart'ultimo posto. Dietro ai mandrogni troviamo Omegna e Pro Patria a quota 15 e il Seregno bloccato a 11 punti, senza ambizioni di accedere alla C1. Davanti all'Alessandria ferma a 17 punti (numero fatidico) arrancano Audace e Pro Vercelli a 18, Pergocrema e Lecco a 19. Bolzano a 20 e Trento a 21. Dovendo gli alessandrini ricuperare due partite al Moccagatta, potrebbero agganciare l’undici di David beffato sul proprio terreno dal Piacenza, desiderosi di scrollarsi di dosso il pareggio casalingo con i grigi. Nulla è compromesso anche se la conquista deve trovare il conforto del campo. L’obiettivo è perseguibile con la determinazione e la volontà dimostrata a Treviso e Piacenza oppure con l’Udinese non certo al Bentegodi di Verona. I mandrogni in troppe occasioni dimostrano pause oltremodo pericolose, sovente difficilmente spiegabili. Contro gli avversari di rango la compagine trova la concentrazione, la voglia di combattere ad armi pari; contro le compagini di uguale valore commette invece distrazioni imperdonabili, tali da far guardare al futuro con mille apprensioni. Nell’ultima trasferta Colombo ed il suo manipolo hanno palesato i consueti errori, le carenze divenute croniche. La squadra per emergere deve giocare unita senza lasciarsi travolgere dalla voglia di surclassare l'avversario. L’Alessandria non dispone di uomini cardini capaci di catalizzare il gioco: o si lavora collettivamente con un fine definito oppure si rischia di affogare miseramente come purtroppo è accaduto sul fatai rettangolo del Bentegodi. Il mister essendogli venuto meno l'apporto di Bongiorni (influenzato) ha apportato una sola variante allo schieramento, ha inserito Piccotti lasciando invariati i compiti ai singoli giocatori. Il tecnico alla vigilia aveva studiato lungamente le mosse, prima di decidersi ad illustrare la tattica da impiegarsi per mettere in difficoltà un antagonista che, attraverso la bocca dei dirigenti, aveva detto chiaro e tondo: «i due punti della partita con i grigi ci fanno comodo per cui li prende-remo ». L’Audace è squadra quadrata, rinforzata adeguatamente ad ottobre con giocatori provenienti dalla serie superiore. L’uomo faro è Vendrame, l’ex patavino approdato alla corte dell’Audace San Michele per concludere una carriera ricca di soddisfazioni. Il centrocampista è un estroso del pallone, un Dolso per intenderci, capace di mantenere il controllo della sfera, di attirare su di sé uno due avversari per liberarsene a vantaggio del compagno smarcato. Nella partita giocata al Moccagatta nel girone di andata, si era confermato regista dalle grandi possibilità. Giocherà in un fazzoletto, ma i suggerimenti raggiungono invariabilmente lo scopo. Il mister dopo un lungo esame della situazione ha optato su Contratto nella speranza di avere trovato il toccasana giusto per inaridire la fonte del gioco avversario. Il nazionale juniores, a nostro modesto avviso, è un fluidificante, non un marcatore. E’ uomo abile nello sganciarsi sulla fascia, nel creare il presupposto per il cross. Sulle qualità di marcatore dubitiamo molto per averlo osservato in altre occasioni. Al fischio d’inizio dell’arbitro palermitano i rossoneri sono scattati come furie scatenate verso la rete di Lucetti. L’arrembaggio era nelle previsioni, ed alla vigilia Mattè l’aveva ribadito. «L’Audace parte lancia in resta, spendendo il meglio delle energie nei primi venti minuti, disse, per scompaginare la retroguardia avversaria, per andare a bersaglio. Sbloccato il risultato si attesta nella propria metà campo attendendo l'avversario a piè fermo tentando di colpirlo in contropiede, senza arrischiare eccessivamente ».La previsione si è avverata. L’ordine impartito dal tecnico era di marcare a uomo, di costringere l’avversario a convergere al centro per togliergli lo spazio. Occhi dunque puntati su Vendrame per constatare se Contratto sarebbe riuscito nel compito affidatogli. Sono bastate poche battute per accorgersi dell’impossibilità del difensore di tenere a bada un vecchio marpione, abile nel muoversi, con una serie di finte e controfinte sulla fascia di sinistra; di impostare l’azione, di pennellare preziosi palloni per le teste dei compagni. Con il trascorrere dei minuti il centrocampista si è rivelato un vero castigo divino. Non solo Contratto, ma l’intera retroguardia era incapace di frenare le serpentine del rossonero, capace di fare viaggiare il pallone da un settore all’altro del campo. Per oltre un quarto d’ora Contratto si è affannato dietro all’avversario cercando in mille modi di bloccata. Neppure aiutandosi con le mani riusciva nell’intento. Vendrame sgattaiolava via come un nocciolo di ciliegia stretto tra il pollice e l’indice. Dalla panchina silenzio assoluto nonostante l’andamento della contesa consigliasse di intervenire con urgenza e senza troppi indugi. Perché tanto insistenza nel mantenere Contratto su Vendrame scatenato, imprendibile? Era necessaria l’ammonizione al difensore grigio per indurre il tecnico ad affidare il rossonero a Molinari mentre l’alessandrino passava su Campara. La solfa mutava di poco anche se il centrocampista dava fondo ad ogni energia per frenare le incursioni di Vendrame suggeritore implacabile di ogni manovra dei veneti. Le altre marcature? Il terzino Moretti si è schierato su Rizzati e capitan Colombo su Vitale considerata la vera punta, l’uomo gol come si è dimostrato durante l’arco della partita. Sulla fascia centrale Molinari su Campara. Bologna su Cecco, Bosetti su Malisan e Piccotti a montare la guardia a Scalabrin. In attacco il centravanti Vagheggi si è trovato davanti Canazzo e Baglini il terzino Bottaro. Mosse calibrate eccettuata la mossa anti Vendrame. Piove a dirotto quando le squadre aprono le ostilità, poi la precipitazione si trasforma in neve: il rettangolo scivoloso rende difficile il controllo della palla. L’Audace mantiene le promesse partendo a razzo tanto da mettere immediatamente in difficoltà la retroguardia mandrogna. I difensori si salvano in corner: sul calcio dalla bandierina si accende una furiosa mischia davanti a Lucetti senza danno. Contropiede alessandrino al 4’ con un suggerimento di Molinari perì Vagheggi sul filo del fuori gioco. Eberini devia in angolo. Vendrame si scatena e i difensori alessandrini sudano: per salvarsi si rifugiano nuovamente in angolo. I rossoneri premono davanti all’area di rigore, cercano disperatamente lo spiraglio. Vendrame è il più attivo: sapendo di avere un’autonomia ridotta il veronese ci dà dentro, facendo letteralmente impazzire gli avversari. Devono intervenire in tre, a volte in quattro per togliergli la sfera. Incredibile, ma vero. L’Alessandria dà l'impressione di reggere poi il crollo improvviso per un imperdonabile errore di Bosetti. Il centrocampista a pochi metri dall’area di rigore toglie la palla ad un avversario, ma invece di proseguire cerca l’alleggerimento verso Lucetti. E' un passaggio all’indietro oltremodo rischioso in quanto sul terreno pesante è impossibile controllare con sicurezza la sfera. Il più lesto a ghermire la palla è Vitale mentre Colombo e Moretti lo stringono da vicino. All’indugio degli alessandrini si aggiunge l'uscita in tempestiva di Lucetti. L’attaccante rossonero tocca debolmente nell’angolino sinistro e il gioco è fatto. L’Alessandria colpita quasi a freddo, accusa il colpo pur avendo il tempo necessario per rimediare. Le incertezze difensive che caratterizzeranno la partita, emergono tre minuti dopo. Malisan scatta in posizione di fuori gioco, la difesa sta a guardare e Lucetti disperatamente con il corpo devia il pallone. Lo scampato pericolo pare scuotere i piemontesi e Bologna, sulla sinistra, dà un saggio della buona giornata ’’bevendosi” due avversari, ma nello slancio la palla esce sul fondo. L’Audace torna sotto, Vendrame è scatenato, Contratto lo stringe da vicino, cerca di afferrarlo per la maglia di sgambettarlo prima dell’area di rigore. E’ una lotta impari. L’arbitro Garzi è costretto ad intervenire ammonendo l’alessandrino. La situazione può precipitare da un momento all’altro e Mattè si decide, seppure con ritardo a spostare Molinari sull’incontenibile centrocampista locale. L’alessandrino soffre le pene dell’inferno per tenergli testa, ma con il trascorrere dei minuti, approfittando della stanchezza del suo uomo, tira un sospiro di sollievo. L’Alessandria si scuote in fase offensiva con Piccotti pronto ad avanzare e centrare: Baglini, seppure da buona posizione colpisce male e il pallone esce abbondantemente a lato. L'ex mantovano si ripete tre minuti dopo con un buon suggerimento ancora per Baglini: il rasoterra è facile preda di un Eberini in grande forma. E’ il momento migliore dei grigi vanamente protesi alla ricerca del pareggio. Contratto liberato dalla marcatura impossibile si scatena sulla destra, avanza poi centra: Vagheggi corregge al volo e la sfera sorvola la traversa. Un’occasione fallita di un soffio. Gli ultimi minuti vedono i rossoneri nuovamente davanti alla rete di Lucetti. Vendrame spende gli ultimi spiccioli di energia cercando il suggerimento vincente. I quarantacinque minuti iniziali evidenziano un’Alessandria oltremodo fragile a centrocampo, indecisa in retroguardia. Manca il filtro e gli avversari dilagano con notevole facilità. Le proiezioni offensive evidenziano un Vagheggi in ottima giornata, proteso alla ricerca del gol. Il centravanti si muove con scioltezza nell'area di rigore, cerca di costruire, di trovare lo spiraglio per filtrare verso Eberini. È troppo solo, gli manca la spalla idonea per sostenere il gioco, lo scambio rapido. Il lento Baglini è in difficoltà, si muove senza eccessiva convinzione, non riesce, neppure partendo da lontano, a seminare il diretto avversario. La ripresa convaliderà, accentuerà i limiti della seconda punta mandrogna. L’Audace presenta sin dai primi minuti le credenziali. Vitale sulla destra (siamo al 48’) avanza centrando: Malisan,smarcatissimo al centro dell’area inzucca, ma la conclusione troppo centrale è facile preda di Lucetti. È il preludio al gol della sicurezza dei padroni di casa. Vendrame al 57’ batte l’ennesimo calcio d’angolo: un pallone calibratissimo per la testa di Rizzati, piazzato sul secondo palo; il rossonero senza fatica centra il bersaglio. E Lucetti? Immobile ad osservare. L’Alessandria sotto di due gol rompe gli indugi, si rovescia nell’arca dei veronesi alla ricerca del gol. Il tema tattico è favorito dalla tattica prudenziale dell’undici di Beraldo e dello scadimento di Vendrame. La serie delle occasioni l’apre Vagheggi presentandosi solo al 59’ davanti ad Eberini lesto ad uscirgli incontro per chiudergli il corridoio. L'alessandrino invece di arrendersi riprende in mano i fili dell'offensiva liberandosi sulla destra con una rapida serpentina e lasciando partire un diagonale subdolo sul quale il portiere veneto dimostra la bravura con un plastico intervento. II pressing alessandrino è asfissiante anche se manca l’uomo capace di sfruttare tanta superiorità. La conferma al 62’ quando Baglini ha la grossa possibilità di sfruttare la supremazia: a due passi dalla rete un difensore riesce a liberare. Sbagliano gli alessandrini, non i veronesi. Vendrame al 71’ imbecca con una lunga apertura Vitale nettamente in posizione di fuori gioco. La difesa mandrogna ha la possibilità di intervenire, invece si blocca in attesa del fischio dell’arbitro che non giunge. La ’’mancina” rossonera galoppa verso la rete mentre Lucetti esce alla disperata: scontro duro sulla linea dell’area di rigore mentre il pallone lentamente rotola in rete. Lucetti rimedia una gran botta e per la prima volta nella stagione abbandona il campo concedendo all’eterno dodicesimo Vezzulli, classe 1958, la soddisfazione della prima squadra. L’Alessandria cerca disperatamente il gol della bandiera e l'ottiene al 74’ a propiziarlo è il solito Vagheggi lesto nel far filtrare al centro dell’area un suggerimento pennellato per Bologna che non fallisce. Prosegue il forcing e una staffilata di Facchinello, su punizione, fa bruciare le mani ad Eberini che non trattiene: Baglini è in ritardo di un soffio. Mattè tenta l’ultima carta sostituendo Contratto con Di Giulio, è un palliativo. Il ragazzo infatti fatica ad inserirsi nella manovra e le tre punte aumentano la confusione. Sconfitta senza attenuanti. L’Alessandria ha disputato una delle peggiori gare della stagione: inutile recriminare, cercare attenuanti. Per la seconda trasferta di Bolzano è necessario ritrovare la grinta, fa concentrazione, in caso contrario meglio chiudere il cassetto della speranza. (Il Piccolo - Il Gattopardo) AUDACE-ALESSANDRIA 3-1 Non è stata certo una giornata brillante ma nel grigiore delle avversità atmosferiche i colori rossoneri hanno brillato di viva luce ed hanno messo sotto i grigi piemontesi che erano venuti nella nostra città intenzionati a portare via il pareggio. I grigi si erano presentati con tiri da lontano anche spesso fuori. Tiri molto pericolosi con un terreno come quello del “Bentegodi”, sul quale era facile qualche deviazione impensata della palla. Ma dopo una discesa grigia si era di già appalesata la superiorità veronese in un angolo sventato da Lucetti. Non sono passati tre minuti che una combinazione Rizzati-Vitale mette in condizione Malisan di andare a rete. Sull’uscita del portiere scivola. Al 33’ una bella parata di Eberini su azione di Baglini, poi Vitale è fermato con difficoltà da Moretti che salva. Una nuova parata di Eberini ad inizio o quasi di ripresa e quindi, su passaggio di Vendrame, al 58’ la rete di Rizzati. L’Alessandria non si arrende, anzi torna ad insidiare Eberini che si fa applaudire con due parate al 60’ e 62’ su tiri di Vagheggi e Bologna. Poi Vitale ha un lungo passaggio di Vendrame che taglia tutta le difesa grigia, sbilanciata in avanti: è vana l’uscita di Lucetti, Vitale arriva per primo sulla palla e mette in rete. Poi, su mezza paera difensiva rossonera Bologna è lesto ad impossessarsi della palla e la deposita alle spalle di Eberini. (La Gazzetta dello Sport – E.P. Costamagna) RISULTATI: Biellese – S.Angelo rinv. Juniorcasale – Pro Patria 1-0 Mantova – Pro Vercelli 1-0 Novara – Pergocrema 3-0 Padova – Omegna 1-0 Seregno – Udinese 0-1 Trento – Piacenza 0-2 Treviso – Lecco 1-1 Triestina – Bolzano 1-1 CLASSIFICA: Udinese p.33; Juniorcasale*, Piacenza 31; Novara* 28; Treviso 25; Mantova, Biellese* 24; Triestina** 23; Padova* 22; S.Angelo, Trento 21; Bolzano, Lecco* 20; Pergocrema** 19; Pro Vercelli, Audace 18; Alessandria* 17; Pro Patria, Omegna 15; Seregno 11 *due gare in meno una gara in meno MARCATORI: 10 reti: Ascagni (Juniorcasale); 9 reti: Vitale (Audace) Cesati (Piacenza), Petta (Treviso); 8 reti: Piccinetti (Novara) Andreis (Triestina): 7 reti: Dionl (Biellese), Basili (Juniorcasale), Frutti (Mantova), Pellegrini (Udinese). 6 reti: Schillirò (Biellese), Sartori (Bolzano), Galluzzo (Lecco), Vriz (Novara), A. Rossi (Padova), Perego (S. Angelo), Zandegù (Treviso), Ulivieri (Udinese). 5 reti: Zanotti (Novara), Mazzoleri (Pergocrema), Franzoni (Piacenza), Pozzi, Mutti e Perego (S.Angelo), De Bernardi (Udinese). 4 reti: Vagheggi e Bologna (Alessandria),Vendrame (Audace), Bercellino e Jacolino (Biellese), Cassardo (Omegna), Pillon (Padova), Alessandrini (Piacenza), Marezzo (Pro Vercelli) Stefanelli (Treviso) Il punto sul campionato Una Junior sciupona che ha gettato al vento molte occasioni da gol, è riuscita ad imporsi sulla Pro Patria, soltanto ad un quarto d'ora dal termine. A tempo pressochè scaduto l'Udinese è risuscita ad imporsi sul Seregno: due punti che le hanno consentito ancora di veleggiare in vetta al girone. Tre a zero tondo del Novara contro il Pergocrema, successo che ha evidenziato però un gioco migliore da parte della squadra ospite quando ha sciupato un calcio di rigore con il risultato ancora fermo sullo zero a zero. Il Mantova ha avuto ragione della Pro Vercelli su un terreno reso difficile dalla neve caduta, la squadra piemontese si è presentata in tono dimesso: il gol è stato siglato da Quadrelli al 59'. Pareggio a Trieste tra i locali e il Bolzano: hanno segnato Dri al 53' e Scolati, per gli ospiti su rigore, all'83'. Il Trento ha iniziato alla grande mancando un paio di occasioni per un soffio ma, dopo l'intervallo, il Piacenza aumentava il ritmo costringendo sulla difensiva i locali: al 55' Cesati apriva le marcature e il raddoppio avveniva ad opera di Gritti.