Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1977/1978
Serie C
26-02-1978 - Giornata: 24 - Bolzano - Druso


Bolzano AC - Alessandria Calcio US 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 6. Sartori [Bo] 87. Piccotti E.[A]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Tonetto Flavio, Contratto Renzo, Molinari Pietro, Colombo Antonio, Vichi Roberto, Vagheggi Claudio, Bosetti Ermanno, Bologna Vincenzo, Bongiorni Gabriele [50. Di Giulio Riccardo], Piccotti Enrico A disp.:Chiogna Ezio, (P) Vezzulli Ivano All.: Mattè Romano

Formazione avversaria
Bolzano: Paese, Busnardo, Concer, Venturi, Capelloni, Scolati, Odorizzi, Merlo, Sartori [78. Federici], Gavazzoni, Vorazzo. All: Lamberti Francesco

Arbitro: Cerquoni Marco (San Severino Marche).
Note
Ammoniti: Colombo [A], Bosetti [A], Capelloni [B] Spettatori: 1.500 Inizio gara ore 15.00

Commento
Meritato 1-1 dell'Alessandria I GRIGI ACCIUFFANO IL BOLZANO ALL'87' Con una rete realizzata a tre minuti dalla fine dall'ottimo Picotti, l'Alessandria è riuscita a riagguantare il risultato di parità che aveva rincorso per una settantina di minuti dopo che il Bolzano era passato in vantaggio con un gol a freddo realizzato al 6' di gioco da Sartori. Il pareggio ottenuto dai grigi alessandrini è più che meritato, tenuto conto che gli ospiti oltre a dover debellare la resistenza difensiva degli altoatesini (che sono tornati a giocare davanti al proprio pubblico dopo una lunga assenza per impraticabilità del campo), hanno trovato sulla loro strada un arbitro sfacciatamente casalingo, che ai grigi ha fra l'altro annullato almeno una rete valida. L'Alessandria, una volta trafitta dalla rete di Sartori e dopo aver corso un altro paio di grossi pericoli, ha assunto decisamente il comando delle operazioni e ha costretto il Bolzano a un duro lavoro di tamponamento. Già al 5' Picotti da dentro area aveva lasciato partire un Uro violentissimo, ma a portiere battuto il pallone era finito contro l'incrocio dei pali. Gli ospiti, malgrado la sorte avversa, non hanno però mollato e grazie a un centrocampo mobile hanno continuato la loro azione martellante. Al 26' Di Giulio (subentrato all'8' a Bongiorni che ha dovuto lasciare ti campo In barella per essere trasportato all'ospedale, dove gli sono poi stati applicati sette punti di sutura per una ferita alla tibia) aveva colto nel segno, ma l'arbitro, mentre II pallone stava per infilarsi In rete, aveva fermato l'azione per un presunto fallo dell'attaccante. I grigi, per nulla scoraggiati anche se amareggiati per la decisione arbitrale, hanno continuato il loro gioco d'attacco e al 52' Picotti dopo una brillante combinazione con Bologna e Bosetti ha fallito di poco il bersaglio. Già al 55' Molinari aveva indovinato con un tiro da fuori area il bersaglio giusto, ma Cappelloni in recupero con una deviazione di ginocchio era riuscito a salvarsi in angolo. Al 61' il pareggio pareva una cosa fatta: ci ha pensato il signor Cerquoni a lasciare nuovamente di stucco gli ospiti. Bologna esegue una punizione di seconda tirando direttamente in porta. Palse sfiora la sfera, regolarizzando la marcatura ma il direttore dell'Incontro è di diverso avviso e non convalida il punto. Si giunge cosi finalmente all'87' quando Bologna sfuggito sulla sinistra mette un perfetto pallone al centro che Picotti trasforma al volo tra gli applausi del pubblico. Questa volta al signor Cerquoni non rimane altro da fare che indicare il centrocampo. (La Stampa - Ed. Sport) L'ALESSANDRIA PAREGGIA A BOLZANO Tre gol fanno uno: lo dice Cerquoni I grigi di Mattè in svantaggio dopo sei minuti (Sartori) stringono le file colpendo la traversa con Piccotti. Segnano con Di Giulio, ma l’arbitro annulla. Gli alessandrini con una condotta di gara accorta hanno imposto al Bolzano la suddivisione della posta, concludendo il tour delle due trasferte consecutive con un bottino risicato, ma utile. La situazione si era fatta piuttosto triste dopo la magra con l’Audace, al punto da indurre il presidente Bruno Cavallo ad intervenire in prima persona, per ricordare ai giocatori la necessità di stringere i denti, di serrare le file. Un appello necessario in vista della grande bagarre finale che coinvolgerà un gran numero di squadre, considerato l’equilibrio sovrano sia al vertice che nella zona bassa della graduatoria. Il calendario a conclusione del piccolo ’’giro” di trasferte torna a vantaggio dei grigi con nove partite casalinghe e sette in trasferta. Il prossimo mese di marzo riveste una importanza capitale per l’undici di Mattò, chiamato a giocare al Moccagatta ben quattro partite, i due reicuperi con il Pergocrema e la Triestina nonché gli impegni con l’Omegna e Lecco, inframmezzati dall'unica trasferta con la Pro Vercelli. La prima partita doveva giocarsi il prossimo mercoledì, ma l’Alessandria ha chiesto di ottenuto dalla Lega semiprofessionisti di spostare l’impegno a mercoledì 15 marzo. Il secondo ricupero con la Triestina sarà giocato sabato 25, vigilia di Pasqua. Al termine della difficile serie di incontri conosceremo le reali possibilità della compagine. Dei dieci punti in palio sarà necessario indispensabile raggranellarne il più possibile, non meno di otto per riassestare la classifica ed affrontare la gran volata fine. Con il trascorrere delle giornate l'assillo dei punti diviene maggiore mancando la possibilità di ricupero. Saprà l’Alessandria trovare la forza e lo spunto necessario per concretizzare le speranze degli appassionati? Il mister risponde positivamente asserendo: "Se la squadra procederà con umiltà e concentrazione riusciremo nell’intento. Nessuna distrazione è possibile, ogni partita da oggi è una battaglia. I punti valgono realmente il doppio, guai scialare lungo la strada, perdere di vista la realtà. Ai giocatori ho parlato chiaro, senza perifrasi, ho detto quanto ci attendiamo nel momento cruciale della contesa. I ragazzi hanno dimostrato di avere compreso la lezione. L’Alessandria è pronta a battersi per conquistare il massimo contro le grandi e le altre compagini del girone. Il momento della verità è giunto; le illusioni sono bandite ».Il mister, come lo stesso presidente, hanno compreso quanto sia delicata questa fase del campionato. Il comm. Cavallo nell'incontro avuto con i giocatori, li ha invitati a stringere le file, a dare il meglio ricordando ai singoli quanto sia importante concludere in bellezza, tra le migliori compagini del girone. Particolarmente attesa la seconda trasferta in quel di Bolzano contro una formazione piuttosto arcigna tra le mura amiche. Sulla scorta della disfatta di Verona, il mister aveva apportato alla formazione sostanziali modifiche determinate non solo dalla necessità di costruire una compagine più solida in difesa. Alla scontata assenza di Baglini influenzato si è aggiunta all’ultimo momento la indisponibilità di Moretti colpito duro nel precedente turno. Il tecnico ha ovviato all'inconveniente spostando Contratto a destra e inserendo il giovane Tonetto. Contemporaneamente ha richiamato in squadra Vichi affidandogli il ruolo di libero, sacrificando Facchinello ritenuto meno difensore del compagno. Sul settore centrale si è assistito ad uno spostamento di pedine: Vagheggi è tornato -ad indossare la maglia n.7 mentre Bologna è passato al centro. Con la maglia numero 10 è tornato Bongiorni; sull’estrema sinistra Piccotti. Una formazione dal volto chiaramente difensivo, con una vera punta (Vagheggi e Bologna in posizione leggermente avanzata per consentirgli il collegamento con i reparti arretrali. L’andamento della partita ha immediatamente sconvolto i piani del mister. Bongiorni dopo otto minuti, in un duro scontro, ha riportato una ferita allo stinco (suturata con dodici punti) e abbandonato il campo sostituito da Di Giulio. Gli alessandrini in svantaggio di una rete hanno faticato per trovare il giusto ritmo, ma nel finale del primo tempo il delicato meccanismo ha incominciato a funzionare. La squadra intravista la possibilità di agguantare il pareggio ha insistito colpendo un palo con Piccotti (l’ennesimo della stagione) e pareggiando con Di Giulio. L’arbitro però ha annullato co¬stringendo i piemontesi a rinviare l’operazione aggancio. I grigi sfruttando le maggiori doti di fondo sono usciti perentoriamente nella ripresa stringendo l’avversario alle corde. La compagine a differenza di quanto accaduto al ’’Bentegodi” ha volutamente cercato il pareggio e, dopo averlo sfiorato con Bologna) gol su punizione annullato in quanto il tiro era indiretto) lo ha raggiunto in zona ’’Cesarini” con il ritrovato Picconi, un giocatore che sui terreni pesanti sa esprimere il meglio. Un pareggio giusto, sacrosanto. Gli stessi sportivi bolzanini lo hanno accolto con un caloroso applauso perchè giunto al termine di un lungo periodo di supremazia. Inutile sottolineare l’importanza del pareggio contro un antagonista deciso a sfruttare il fattore campo per aggiudicarsi altri punti per la classifica. L’Alessandria giocando con l’umiltà e la concentrazione indicata da Mattè ha cancellato l’esibizione della precedente domenica. Pienamente giustificata la soddisfazione del mister negli spogliatoi. «Abbiamo una squadra molto giovane, composta da diversi ex manto¬vani, certamente non fortunata, benché assuma sempre le iniziative; corre per quattro, ma non è premiata come dovuto. La buona stagione ci viene incontro ed allora potremo esprimerci meglio e ricuperare i punti che ci servono per entrare nel pacchetto della promozione in Cl. Il pari (lo avete visto anche voi) è strameritato. Vorrei aggiungere — dice Ma è — che se una squadra meritava di più era proprio l’Alessandria. Forse la nostra riscossa inizia da Bolzano. Ogni partita d’ora in poi, sarà per noi una grande impresa da chiudere in positivo. Se teniamo questo ritmo non c’è da disperare ». L’Alessandria ha disputato una partita, come sottolinea Gianni Piterà all’insegna « dell’ardore e della volontà » annullando e supplendo alle carenze tecniche. Il centrocampo si è confermato il settore maggiormente interessante della compagine: ha frenato le azioni offensive degli avanti bianco¬rossi; ha creato le premesse per rimontare il gol di svantaggio. Il giudizio della stampa quotidiana è oltremodo chiaro. «Il Bolzano si era illuso. Pensava che quella gran botta di Sartori dopo sei minuti di gioco fosse sufficiente a chiudere il discorso con l’Alessandria che tra l’altro su suggerimento del numero 14 Di Giulio — scrive Mario Comina sulla «Gazzetta del Popolo» dava al verdetto sportivo un responso più giusto ed accettabile. Forse in cuor suo, l’allenatore Romano Mattè intuiva che il programma massimo sarebbe stato raggiunto. Prima del pari c’era stata la gran botta sempre di Piccotti respinta dalla traversa, il gol di Di Giulio realizzato un attimo dopo il fischio dell'arbitro e la punizione di Bologna, imparabile finita nel sacco. Ma anche in questa occasione l’arbitro aveva ritenuto di annullare la prodezza dei grigi per via del calcio a due non rispettato. Ecco perchè il pari dell'Alessandria ha sollevato gli applausi degli stessi tifosi bolzanini che, in fatto di giudizi,sono sempre obiettivi e riconoscono i meriti degli avversari. Le prospettive sembrano incoraggianti per la squadra allenata da Mattè». Passiamo alla « Gazzetta dello sport» che ricalca il cliches della legittimità del pareggio alessandrino. «Un gol in apertura del Bolzano e uno in chiusura per l’Alessandria hanno suggellato il pari con cui si è concluso rincontro che ha visto prevalere i biancorossi nella prima parte, mentre la ripresa è stata pressoché dominata dagli ospiti. Giusto pertanto il risultato. Analizzata più dettagliatamente la partita c’è da dire che il Bolzano, dopo la rete iniziale, avrebbe potuto aumentare il vantaggio. La squadra alessandrina aveva dei paurosi sbandamenti nelle sue retrovie, e solo la carenza di penetrazione dei biancorossi la salvava. Poi gradatamente sono usciti i grigi ed è stato il Bolzano a correre seri pericoli già nel primo tempo (palo di Picconi e rete annullata di Di Giulio per fuori gioco) ma soprattutto la pressione dei grigi si è fatta più asfissiante nella ripresa quando alcuni biancorossi hanno vistosamente ceduto sul piano fisico». Meritato il pareggio anche secondo il corrispondente di « Stampa Sera » che ha visto un’Alessandria mai doma. « Il pareggio ottenuto dai grigi alessandrini è più che meritato, tenuto conto che gli ospiti oltre a dovere debellare la resistenza difensiva degli altoatesini, hanno trovato sulla loro strada un arbitro sfacciatamente casalingo, che ai grigi ha annullato, fra l'altro, almeno una rete regolare. L’Alessandria una volta trafitta dalla rete di Sartori e dopo avere corso un altro paio di grossi pericoli, ha assunto decisamente il comando delle operazioni costringendo il Bolzano ad un duro lavoro di tamponamento. Già al 14’ Piccotti da dentro l’area aveva lasciato partire un tiro violentissimo, ma a portiere battuto il pallone era finito contro l’incrocio dei pali. Gli ospiti, mal¬grado la loro avversa sorte,non hanno però mollati e grazie ad un centrocampo mobile hanno continuato la loro azione martellante. Al 26’- Di Giulio subentrato a Bongiorni aveva colto nel segno, ma l’arbitro mentre il pallone stava per infilarsi in rete, aveva fermato l’azione per un presunto fallo dell’attaccante. I grigi per nulla scoraggiati anche se amareggiati per la decisione arbitrale, hanno continuato il loro gioco d’attacco. Al 64’ il pareggio pareva cosa fatta: ci ha pensato il signor Cerquoni a lasciare nuovamente di stucco gli ospiti. Bologna esegue una punizione di seconda tirando direttamente in porta. Parte sfiora la sfera, regola¬rizzando la marcatura, ma il direttore dell’incontro è di diverso avviso e non convalida il punto. Si giunge finalmente all’87’ quando Piccotti va finalmente a segno. Questa volta a Cerquoni non rimane altro da fare che indicare il centrocampo ». Ed infine il «Tuttosport». «....che il pari stesse per giungere, lo si avvertiva dal diverso volume di gioco nel periodo conclusivo della gara, quando gli atleti mostravano evidenti i segni della stanchezza. Il pari l'Alessandria ha trovato tutti d'accordo perchè le occasioni degli ospiti non erano mancate. Ecco perchè il pareggio dei grigi ha sollevato gli applausi degli stessi tifosi bolzanini. Il reparto che maggiormente ha convinto è stato il centrocampo dei piemontesi, merito soprattutto di Bologna, Bosetti e Vagheggi, quest’ultimo sempre a dare fastidio nell’area piccola del Bolzano». La rapida sintesi depone a favore dei ragazzi di Mattè, riusciti ad acciuffare il pareggio nonostante gli svarioni dell’arbitro. La direzione di Cerquoni è apparsa ai più smarcatamente casalinga, qualcuno invece ha parlato « di malafede ». L’importante per l’Alessandria è di essere riuscita ad agganciare, seppure in zona Cesarmi, i padroni di casa. La fortuna continua a girare al largo, continua la serie delle traverse e dei gol annullati. Ai grigi per andare a bersaglio occorre un dispendio di energie notevoli: per fare una rete valida ne occorrono altre due più un legno. La ruota della fortuna, prima poi, dovrà cambiare direzione; se lo augurano sia Mattè che suoi ragazzi. Conclusa positivamente la trasferta si guarda al domani. Non c’è neppure il tempo di tirare il fiato che si preannuncia all’orizzonte un altro avversario per nulla facile, l’Omegna, scottato nel girone di andata grazie alla doppietta di Vagheggi. Gli ospiti tenteranno di riprendersi quanto scialato nell’andata, ma (l’Alessandria — come sottolineato da Mattè deve assolutamente incominciare a vincere al Moccagatta a raggranellare i punti indispensabili per agganciare il centro classifica. Il mese di marzo, lo abbiamo scritto, e lo ripetiamo, è decisivo per le sorti del vecchio Orso grigio. La compagine ha dimostrato quanto incidano la volontà e la concentrazione: continuando sulla stessa strada è possibile rimediare agli sbandamenti iniziali. L’Omegna, in altre parole, deve essere ’’matata” ad ogni costo, anche se farà barriera nella propria metà campo per mettere in crisi gli avanti guidati da Vagheggi (Il Piccolo - Il Gattopardo) Risultati: Juniorcasale - Treviso 2-2 Lecco - Seregno 2-0 Omegna - Mantova rinv. Pergocrema - Trento 2-1 Piacenza - Novara 2-1 Pro Patria - Padova rinv. Pro Vercelli - Biellese rinv. S.Angelo - Triestina 1-0 Udinese - Audace 6-1 CLASSIFICA: Udinese p.35; Piacenza* 33; Juniorcasale** 32; Novara* 28; Treviso 26; Mantova, Biellese* 24; S.Angelo, Triestina 23; Lecco, Padova* 22; Bolzano, Trento, Pergocrema 21; Alessandria, Pro Vercelli, Audace 18; Pro Patria*, Omegna* 15; Seregno 11 *tre gare in meno due gare in meno *una gara in meno MARCATORI: 10 reti: Ascagni (Junlorcasale) e Cesati (Piacenza); 9 reti: Vitale (Audace), Basili (Juniorcasale). Petta (Treviso), Ulivieri (Udinese). 8 reti: Piccinetti (Novara), Andreis (Triestina), Pellegrini (Udinese). 7 reti: Dioni (Bieliese), Sartori (Bolzano), Frutti (Mantova), Zandegù (Treviso). 6 reti: Galluzzo (Lecco), Vriz (Novara), A. Rossi Padova), Perego e Mutti (S. Angelo),De Bernardi (Udinese). 5 reti: Schillirò (Bieliese), Zanotti (Novara) Mazzoleri (Pergocrema), Franzoni (Piacenza), Pozzi (S.Angelo), Dri (Trie¬stina). 4 reti: Vagheggi e Bologna (Alessandria), Vendrame (Auda¬ce), Bercellino e Jacolino (Bieliese), Cassardo (Omegna), Pillon (Padova), Rossi (Pergo¬crema), Alessandrini e Gritti (Piacenza), Scandroglio e Maruzzo (Pro Vercelli), Ballarin (Trento). Il punto sul campionato Il Novara ha mancato l'appuntamento, forse decisivo, e Udinese e Piacenza hanno preso il volo. E anche la Junior sembrava irraggiungibile: per mezz'ora i piemontesi erano riusciti a controllare i piacentini con un robusto filtro a centrocampo ma sempre l'azione perdeva mordente in area di rigore. Partita al cardiopalma disputata su un terreno più simile ad una risaia, è andata per prima in vantaggio la Junior: capovolgimento della situazione nella ripresa con il Treviso e arrembaggio dei monferrini che hanno colpito per due volti i legni della porta e fallito alcune occasioni.