Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1977/1978
Serie C
12-03-1978 - Giornata: 26 - Vercelli - Leonida Robbiano


Pro Vercelli US - Alessandria Calcio US 3 - 1 (0 - 0)
RETI: 34. Crotti [Pr] , 40. Roda [Pr] , 61. Scandroglio [Pr] 55. Vagheggi C.[A]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Moretti Franco, Contratto Renzo, Tonetto Flavio, Colombo Antonio, Vichi Roberto, Bologna Vincenzo, Bosetti Ermanno [58. Piccotti Enrico], Vagheggi Claudio, Bongiorni Gabriele, Di Giulio Riccardo A disp.:Molinari Pietro, (P) Vezzulli Ivano All.: Mattè Romano

Formazione avversaria
Pro Vercelli: Castellazzi, Merli, Sadocco, Balocco, D'Avanzo, Magrini, Roda, Scandroglio, Musiello, Crotti, Maruzzo. All.: Mazzia Bruno

Arbitro: Lombardo Salvatore (Marsala)
Note
Ammonito : D’Avanzo [P] Spettatori: 1.500 circa per un incasso di 3 milioni. Inizio gara ore 15.00

Commento
RISCATTO DELLA PRO, ALESSANDRIA NEI GUAI I vercellesi si impongono 3-1 dimostrando il vero valore della squadra - I grigi sbagliano troppo Due punti alla Pro Vercelli per continuare a sperare nella C1. Ma anche una affermazione (netta e meritata) che dirada le molte nubi che si erano addensate sull'ambiente vercellese. I bianchi avevano vissuto una settimana piuttosto tesa. A Trieste, domenica scorsa, qualcuno aveva notato qualche sintomo di insofferenza e ribellione. Anziché il promesso doppio premio, erano fioccate multe. Il derby con i «grigi» alessandrini era considerato una specie di «ultima spiaggia». Tutto si è risolto per il meglio (un secco 3-1), concentrazione e impegno, chiara dimostrazione che la squadra vale più di quanto dica la classifica e ora il cammino, benché difficile, può essere affrontato con maggiore serenità. Brutto momento, Invece, per l'Alessandria. L'«undici» grigio ha resistito appena mezz'ora. Superato due volte, sul finire del primo tempo, da Crotti e Roda, ha avuto una'modesta reazione all'inizio della ripresa, poi è andato spegnendosi. Ha collezionato una serie di errori imperdonabili (anche il portiere Lucetti ha qualche colpa), soprattutto è apparso fragile a centro campo. Le azioni, senza un indispensabile collegamento con l'attacco, discontinue, e persino noiose. L'inizio non faceva prevedere una facile passeggiata per i vercellesi. Malgrado l'intraprendente avvio di Maruzzo-Sadocco-Roda (per l'intera gara i migliori in campo), la difesa alessandrina non perdeva una battuta. Dopo qualche assaggio vercellese (un tiro cross di Sadocco, un tiro alto di Roda, una triangolazione Roda-Maruzzo-Musiello), era stata proprio l'Alessandria a stringere d'assedio la porta dei bianchi. Buoni scambi Bosetti-Bologna (quest'ultimo, irriducibile lottatore, ma sempre male assecondato dai compagni), e una ottima predisposizione del terzino Contratto a scorribande in area dei padroni di casa. Al 13', scambio Bosetti-Bologna e colpo di testa fuori bersaglio. Un minuto dopo Castellazzi dove- va ad intervenire su un pericoloso cross di Vagheggi. Al 16' ancora di scena l grigi, con una intesa Vagheggi-Bologna e inserimento di Contratto, protagonista con Sadocco di spigolosi contrasti. Una fase abbastanza confusa per la Pro, con Musiello tardivo negli spunti e fuori misura e con Scandroglio — una prestazione, la sua, piuttosto incolore — al piccolo trotto. Un'ultima incursione del Bologna al 33', poi la svolta decisiva dei vercellesi. Al 34' il primo gol. Scandroglio batte una punizione che spiove davanti a Perotti. La mezz'ala controlla e in rovesciata scarica con violenza in porta. Lucetti si lancia, ma la palla è deviata a Tonetto e si insacca. Era già dentro, o si trattava di autorete? La sensazione è che il portiere fosse comunque già battuto. Trascorrono appena sei minuti e i bianchi ottengono il bis. Scambio Merli-Maruzzo e servizio per Roda. Ancora una mezza rovesciata e tiro violento: Lucetti blocca in tuffo, ma nella caduta la palla gli sfugge e rotola nel sacco. Si riprende con qualche tentativo dell'Alessandria. Ma le azioni sono confuse. La Pro, per ora, non corre grossi pericoli. Al 47' Bologna sfiora il palo; al 52' Castellazzi neutralizza su rasoterra di Vagheggi. Bomba di Musiello al 53' che Lucetti devia in corner. Insiste con più convinzione l'Alessandria, e al 55', su contropiede, accorcia provvisoriamente le distanze. Contratto si libera sulla fascia destra e traversa un dosato pallone; Vagheggi è sulla traiettoria, e devia abilmente all'incrocio dei pali; niente da fare per Castellazzi. I bianchi si innervosiscono, sprecano buone occasioni. L'Alessandria non riesce a cogliere Valtimo favorevole. Al 59' si mette in luce Musiello: il centravanti invita il portiere grigio all'uscita e lo scavalca con un pallonetto. Ma Moretti, sulla linea, mette una toppa. Insiste la Pro Vercelli, e al 61' passa per la terza volta: calcio di punizione, e Maruzzo tocca a Scandroglio; tiro potente e preciso, diretto all'incrocio dei pali. Lucetti sfiora appena con le dita, ma non può arrestare. L'Alessandria è ormai k.o. (La Stampa - Ed. Sport - Eros Mognon) STADIO «MOCCAGATTA» ORE 15 Alessandriia-Pergocrema: assalto all'ultima spiaggia L’undici di Mattè, sconfitto senza attenuanti nel ’’derby” di Vercelli, cerca nel ricupero la grande, im possibile rimonta. Il dilemma si risolverà, come previsto, nel mese di marzo. Il momento della verità è dietro l’angolo. L’Alessandria impegnata a Vercelli nel secondo derby del girone di ritorno, è naufragata senza attenuanti. Al "Robbiano” la compagine di capitan Colom¬bo ha ripetuto la prova di Verona con l’Audace. Trafitta su gol per nulla irresistibili, ha accorciato le distanze senza trovare la grinta, lo spirito per risalire la china, subendo il gol della disfatta. Una squadra senza nerbo, incapace di reggere al ritmo dei padroni di casa. Al termine della partita Mattè non ha mendicato scuse, ha lasciato intendere il « tradimento » consumato ai danni suoi e dei tifosi accorsi a Vercelli nella speranza di assistere ad una partita disputata all’insegna della bagarre. Prima di addentrarci nell'esame dei singoli, è necessario e utile giudicare la compagine collettivamente. I fatti dimostrano la pochezza di alcuni elementi incapaci di adeguarsi alle disposizioni tecnico - tattiche. E’ cambiato l’allenatore nella speranza di raddrizzare le sorti della stagione, ma i risultati, negativi continuano a fioccare. Le responsabilità di Mario Trebbi si assottigliano, le carenze sono da ricercarsi unicamente nel materiale umano messo a disposizione dal presidente Bruno Cavallo a luglio. Le speranze riposte nei giovani naufragano con il trascorrere delle giornate: alcuni anziani segnano il passo. La mediocrità emerge nonostante gli sforzi per tenere unita una squadra carente sotto il profilo tecnico. I migliori risultati sono stati conseguiti con la carica agonistica, se viene meno sono dolori. Gli esempi di Seregno, Audace, Vercelli lo confermano senza ombra di smentite E’ possibile uscire dal vicolo cieco con il minor danno possibile? La domanda se la pongono in molti e probabilmente lo stesso Mattè, costretto ad un lavoro massacrante per tenere unita la compagine almeno sotto il profilo psicologico. Le possibilità di agganciare almeno il dodicesimo posto sono ridotte al lumicino. Siamo sull'orlo della disfatta o quasi se i giocatori continueranno ad alternare prestazioni accettabili ad assenteismi deleteri come l’ultima partita ha dimostrato. «Una delle peggiori gare — commenta Mattè — abbiamo regalato all'avversario tre gol. Dov’era l’Alessandria tanto grintosa e concentrata vista con l’Udinese o il Piacenza? Nell’ultima trasferta si è giocato decisamente male, senza scusanti. Ricominceremo dall’inizio, però al punto in cui siamo, errori non possiamo commetterne». Le speranze, lo ripetiamo, sono riposte nelle prossime tre gare in programma al "iMoccagatta”: o si piegano gli avversari, oppure si rinuncia ad ogni ulteriore tentativo di agganciare la C1. I giocatori sono chiamati a compiere lo sforzo massimo, a dimostrare quanto valgono. Agli errori compiuti a luglio impossibile porre rimedio; si deve, forzatamente proseguire con quanto il convento passa. Mattè come Trebbi, si trova a compiere salti mortali per evitare di perdere l'ultimo autobus. II tecnico ha caricato la compagine sotto il profilo atletico, ha cercato di ripetersi sotto il profilo psicologico con minor fortuna. Il carattere di alcuni atleti è d’argilla; vacilla con facilità coinvolgendo i compagni nel naufragio. A Vercelli è mancato clamorosamente Bosetti; lo hanno imitato Lucetti, Tonetto e Di Giulio. Un anziano e tre giovani considerati dal presidente Cavallo le speranze del domani. Bosetti è un buon centrocampista, carente nel contrasto: se la forma non lo sorregge sono dolori. Il centrocampista porta la pala, non vede il compagno, crea spazi alle sue spalle. L’alessandrino ha evidenziato i limiti, la mancanza di volontà necessaria e indispensabile per supplire allo scadimento. Si riprenderà, al momento tuttavia la presenza in squadra è più deleteria che salutare. Il portiere Lucetti partito all’inizio di stagione alla grande, continua ad alternare prove maiuscole ad altre da dimenticare in fretta. Nell’ultima giornata ha subito un gol da trenta metri per nulla imparabile. Riserve sono da avanzare sulle altre realizzazioni dei ’’bianchi”. Cosa accade a Lucio considerato uno dei punti di forza della retroguardia? Sostituirlo è impossibile in quanto Vezzulli manca dell’esperienza necessaria. C’era una volta Zanier, ma al momento il presidente pare tutt’altro che intenzionato a ricorrere alle prestazioni del pur bravo difensore. L'insicurezza di Lucetti si trasmette indirettamente sui compagni del pacchetto difensivo aumentando il disorientamento, l’incertezza. Saprà il ragazzo riprendersi in tempo utile trasformandosi nell'uomo determinante ai fini della salvezza della squadra? E’ un interrogativo da sciogliersi a breve scadenza se realmente si intende giocare le ultime chances di un campionato iniziato con il piede sbagliato. Tonetto e Di Giulio due ragazzi sui quali si faceva molto affidamento dimostrano nel momento cruciale di mancare della voglia, della determinazione di conquistarsi un posto stabile in squadra. Per Tonetti c’è l’alternativa di Molinari, ma per Di Giulio? L'ex ternano smaniava, almeno pareva, dalla voglia di entrare nel clima della compagine maggiore. L'opportunità gli è stata offerta prima a Bolzano e successivamente con l’Omegna e la Pro Vercelli. Risultato? Chiaramente negativo, senza attenuanti. Mattè si trova alla vigilia dell’importantissima partita con il Pergocrema nella necessità di rivedere l’intero complesso, dal portiere all'ala sinistra. Siamo ad un punto cruciale, sono necessarie scelte altrettanto drastiche per conoscere il vero volto della squadra. Mattè lo ha ripetuto senza indecisioni quando ha affermato « Sin da mercoledì è necessario iniziare un nuovo ciclo; dimenticare il passato e guardare al domani con spirito rinnovato ». Una specie di proclama per l’undici chiamato a scendere in campo contro i lombardi reduci da un prezioso pareggio conquistato su un campo proibitivo come quello di Piacenza. Per l’Alessandria sarà una partita all'ultimo sangue; la squadra schierata dovrà assolutamente fornire il meglio mantenendo nel contempo i nervi saldi per evitare di essere colta in contropiede. Mai come in questo momento è necessaria la collaborazione degli sportivi chiamati a sostenere, a ’’spingere” i beniamini verso l’ambito traguardo. Saprà lottare sino all’ultima giornata senza ammainare bandiera oppure cederà di colpo arrendendosi in anticipo? Il mister nonostante l’amarezza del rovescio di Vercelli continua a credere, a sperare nel miracolo perchè tale sarebbe se la squadra riuscisse a conquistare la C 1.Cosa è accaduto nell’ultimo derby? Il giudizio è unanime: i giocatori alessandrini hanno ceduto anzitempo le armi subendo gol ridicoli, mancandone altri quasi fatti. All’Alessandria è venuto a mancare il punto di forza,il centrocampo, il settore che costituisce l’asse portante non solo dei grigi, ma di tutte le compagini calcistiche. Alla vigilia della partita il mister aveva studiato lungamente le marcature per imbrigliare la fonte del gioco avversario, per costituire una nutrita barriera davanti alla rete di Lucetti. Sul piano tattico nulla da eccepire. Purtroppo è mancata la verve e lo si è capito sin dalle prime battute quando i padroni di casa hanno assunto decisamente le redini della partita. Ha incominciato a vacillare Bosetti, lo ha seguito a ruota Tonetto preferito a Molinari. La difesa mandrogna si è trovata a sostenere l'intero peso degli avanti avversari. All'attacco molte ombre nel gioco di Di Giulio a fronte della prestazione gagliarda di Vagheggi premiata da un gol. L'attaccante alessandrino pur essendo un rifinitore e non un fromboliere riesce ugualmente a farsi largo, a trovare lo spunto vincente. Ricordiamo le molte critiche piovutegli addosso nella prima fase della stagione (comprese le nostre) le riserve avanzate. Gradualmente, il funambolo è risorto riscattandosi ampiamente. Peccato nessuno sappia fargli da spalla in modo adeguato: con un uomo gol le reti pioverebbero, invece . Senza infamia e senza lode gli altri compagni battutisi con la consueta vigoria anche se tre quarti della squadra latitava. Abbiamo parlato di centro¬campo inesistente e la cronaca dei novanta minuti lo conferma. « E l’Alessondria? Solo tanta buona volontà. E’ triste dovere scrivere queste cose, ma dell’Alessandria di qualche tempo fa non è rimasto più nulla. Oggi non si poteva chiedere molto alle punte, ma ai centrocampisti. E questi, a nostro parere, hanno disatteso le speranze di tifosi e dirigenti, restando sempre all'ombra di una difesa che, fino a quando ha tenuto, ha mostrato di essere forse l’unico reparto valido della formazione. Naturalmente il solito pizzico di sfortuna ha complicato le cose. Il portiere Lucetti, ad esempio, ha gran parte della responsabilità sul secondo gol, quando la sfera gli è sfuggita di mano per finire stancamente in fondo alla rete». Stesso giudizio di Eros Mognon su "Stampa sera" : «Brutto momento per l’Alessandria. L'undici grigio ha resistito appena mezz’ora. Superato due volte sul finire del primo tempo da un’autorete di Tonetto e una rete di Crotti. ha avuto una modesta reazione all’inizio della ripresa poi è andata spegnendosi. Ha collezionato una serie di errori imperdonabili (anche il portiere Lucetti ha qualche colpa), soprattutto è apparso fragile a centrocampo. Le azioni senza un indispensabile collegamento con l'attacco, discontinue, e persino noiose». Un'Alessandria chiaramente inconsistente, incapace di reggere al confronto con una antagonista alle prese con notevoli problemi. Pro Vercelli e Alessandria hanno dato vita ad uno dei derby più poveri della stagione, ma i bianchi, almeno, hanno la consolazione dei due punti. La sconfitta, la settima, affoga i grigi al penultimo posto in classifica in coabitazione con la Pro Patria e l'Audace. Stavolta è stato raggiunto il fondo non solo metaforicamente, siamo sull’orlo del dissesto vero e proprio. Un undici di mediocri, senza volontà, rassegnati alla retrocessione? Le ultime prestazioni sembrano confermare l’asserto annullando l’interrogativo. E’ possibile uscire dalla mediocrità, cercare la rimonta? Lo scorso dicembre al momento dell’avvicendamento di Mattè con Trebbi scrivemmo che il presidente Bruno Cavallo correva un grosso rischio. Se la squadra non fosse riuscita ad uscire dalle secche della bassa classifica le responsabilità si sarebbero ribaltate automaticamente dall’ex milanista al responsabile numero uno della società. I fatti dimostrano che le colpe di Trebbi erano minime; se i risultati tardavano a giungere le colpe andavano ricercate unicamente tra i giocatori. E’ un ragionamento amaro, ma necessario a poche ore dalla partita decisiva per le sorti del vecchio orso grigio. Al ’’Moccagatta” si gioca alle ore 15 la gara che vale un campionato. Stavolta il pareggio serve unicamente a tenere accesa una fiaccola destinata a spegnersi, a consumarsi nelle prossime partite. Il responso della partita con il Pergocrema sarà inequivocabile: nessun «se» o «ma» giustificherà gli undici protagonisti della contesa. Come reagiranno i giocatori sotto la valanga di critiche, di accuse, di sospetti? Mister Mattè ha preannunciato sin da domenica sera delle varianti allo schieramento. Si prevede la sostituzione di Bosetti chiaamente fuori forma, di Tonetto al di sotto del normale standard di rendimento, dell'attaccante Di Giulio incapace di trasformarsi nell’uomo gol, nella spalla naturale di Vagheggi. Il pacchetto difensivo non subirà varianti nonostante le critiche mosse a Lucetti che ha promesso un pronto riscatto. Sulla fascia centrale si vedrà con molte probabilità Molinari un giocatore dotato di grinta e della cattiveria indispensabile per tenere a freno gli avanti avversari. Il sostituto di Bosetti? Potrebbe essere Facchinello (auguri per la nascita del primogenito) ma non è da escludersi la candidatura di Barozzi che ha bene impressionato nella partita di ’’Coppa Beretti”. Gianni tuttavia gode delle preferenze se non altro per il maggiore bagaglio tecnico. L’Alessandria oltre a contenere l’avversario, deve assolutamente trovare la via della rete. C’è Vagheggi in splendida forma; il generoso Bologna, manca la terza punta, l’uomo capace di dialogare e concludere. Potrebbe essere Tascheri, il giovane pupillo di Mazzola. L’alessandrino potrebbe rivelarsi la carta vincente in una squadra alla disperata ricerca del buon gioco. Auguri. (Il Piccolo - Il Gattopardo) Risultati: Bolzano - Seregno 2-0 Juniorcasale - Trento 0-0 Lecco - Biellese 3-0 Omegna - Audace 3-0 Padova - Novara 0-0 Piacenza - Pergocrema 0-0 Pro Patria - Treviso 1-0 S.Angelo - Mantova 1-1 Udinese - Triestina 6-0 CLASSIFICA: Udinese p.39; Juniorcasale, Piacenza 36; Novara* 30; Mantova, Treviso 26; S.Angelo, Padova*, Triestina, Biellese** 25; Lecco, Trento, Pergocrema* 24; Bolzano 23; Pro Vercelli, Omegna 20; Alessandria, Pro Patria, Audace 19; Seregno 11 *due gare in meno una gara in meno MARCATORI: 11 reti: Ulivieri (Udinese); 10 reti: Vitale (Audace), Ascagni (Juniorcasale), Cesati (Piacenza), Pellegrini (Udinese); 9 reti: Basili (Juniorcasale), Petta (Treviso); 8 reti: Sartori (Bolzano), Galluzzo (Lecco), Frutti (Mantova),Piccinetti (Novara), Andreis Triestina), De Bernardi (Udinese); 7 reti: Dioni (Biellese), Mutti (Sant’Angelo), Zandegù (Treviso); 6 reti: Schillirò (Biellese), Vriz (Novara), A.Rossi (Padova), Dri (Triestina); 5 reti: Vagheggi (Alessandria), Zanotti (Novara), Enzo (Omegna) Mazzoleri (Pergocrema), Franzoni (Piacenza), Perego e Pozzi (Sant’Angelo) Il punto sul campionato Nella giornata In cui l'Udinese ha riaffermato la sua posizione di ((leader» travolgendo sotto una valanga di gol la Triestina, lo Junlorcasale deve Invece accontentarsi ancora di un pareggio, 11 terzo consecutivo, il secondo per 0-0. Per sua fortuna impatta anche il Piacenza, bloccato in casa dal Pergocrema, cosicché le due squadre restano appaiate all'inseguimento della capolista, che domenica prossima avrà una verifica definitiva delle proprie ambizioni proprio sul terreno piacentino, mentre lo Junior dovrà pur sempre recuperare ancora ima partita, anche se sul difficile campo di Lecco passare non sarà cosa da poco. Superare il Trento è stato un vero problema: prima di tutto la consistenza dell'avversario, i trentini, hanno opposto al padroni di casa una resistenza notevole e, con un sano gioco alla paesana, hanno organizzato davanti al portiere Zamparo un vero bunker. Rotonda vittoria dell'Udinese nel derby con la Triestina. Scialba prestazione del Piacenza che non è riuscito ad andare oltre lo zero a zero contro un modesto Pergocrema. I piacentini sono mancati soprattutto in attacco dove si è fatta sentire In modo determinante l'assenza di uomini-chiave come Cesati e D'Aversa. Con un centrocampo arruffone ed un attacco Inconcludente, la squadra locale non poteva certamente fare di più. II Pergocrema, da parte sua, ha disputato un'onesta partita badando soprattutto a difendersi e lo ha fatto in modo ordinato, conseguendo il risultato, che si era prefisso. (La Stampa)