Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1977/1978
Serie C
25-03-1978 - Giornata: 22 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Triestina US 2 - 0 (0 - 0)
RETI: 52. rig. Bologna V.[A], 90. Baglini S.[A]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Tonetto Flavio [49. Facchinello Gianni], Contratto Renzo, Molinari Pietro, Colombo Antonio, Vichi Roberto, Bologna Vincenzo, Bosetti Ermanno, Vagheggi Claudio, Bongiorni Gabriele, Baglini Stefano A disp.:Piccotti Enrico, (P) Vezzulli Ivano All.: Mattè Romano

Formazione avversaria
TRIESTINA US: Bartolini, Schiraldi, Berti, Mitri, Pezzopane, Salvadori, Andreis, Politti, Dri, Fontana, Franca [54. Marcolini]. All.: Tagliavini Nicola

Arbitro: Giaffreda Roberto (Roma)
Note
Ammoniti: Molinari [A]; Mitri [A] Spettatori: 1.300 circa di cui 996 paganti per un incasso di 2.513.600 lire Inizio gara ore 15.30 Recupero della gara rinviata il 12.02.1978

Commento
Recuperi: Bolzano-Mantova 0-1 Lecco-Juniorcasale 1-1 Omegna-Piacenza 1-1 Pro Vercelli-Padova 0-0 S. Angelo Lod.-Pergocrema 1-1 Pro Patria-Novara 2-0 I grigi hanno battuto 2-0 la Triestina UN NETTO SUCCESSO PER L'ALESSANDRIA C'era una vittoria nell'uovo di Pasqua per l'Alessandria di Romano Matte impegnata oggi al «Moccagatta» per il recupero contro la Triestina. Una vittoria meritata e importante per i «grigi» anche se non si può certo affermare che da rete, tutte però sciupate per l'imprecisione nei tiri conclusivi e la mancanza ormai cronica di un uomo che sappia andare con sicurezza a bersaglio. Anche oggi, come in passato, i ragazzi di capitan Colombo — senza dubbio il migliore In campo — sono mancati a centrocampo, han- tutti i mali siano finiti e che la no sbagliato passaggi su passaggi, squadra abbia giocato oggi meglio si sono lasciati sfuggire le occasioni che i singoli riuscivano a ultime prestazioni di questo campionato certo non fortunato. certamente non irresistibile. La vittoria, propiziata all'inizio preoccupata probabilmente più di del secondo tempo da un rigore strappare un pareggio, limitandosi realizzato da Bologna, stata resa ad azioni sporadiche di contropiede poi più consistente quasi allo scadere dei novanta minuti da un ottimo gol di Baglini che si è così, al meno in parte, fatto perdonare gli errori precedenti. Errori, comunque, non soltanto suoi, perché l'Alessandria, sia pure con un gioco poco articolato e intelligente, era riuscita ad imbastire altre azioni de, alcune delle quali pericolose. Pochi i tifosi presenti al «Moccagatta» (996 i paganti con un incasso di due milioni e 513 mila lire), segno sempre più evidente che gli sportivi contestano questa squadra tanto decantata; ammoniti l'alessandrino Molinari, peggior uomo in campo, e il triestino Politti. Scarse le azioni degne di nota nel primo tempo. Tanta confusione, una pericolosa punizione d Franca parata da Lucetti al 20' e grigio non calcola l'effetto e il pallone colpisce il palo, raccoglie Marcolini ma calcia fuori. Azioni alterne e al 90, la seconda rete alessandrini: punizione di Bosetti dall'altezza del calcio d'angolo, il crosso viene raccolto al poi, al 22', un gol annullato per il centro da Baglini che di testa reagrigi: calcio d'angolo, la palla fini i lizza. E' la fine dell'incubo, dopo oltre tre mesi l'Alessandria torna alla vittoria (La Stampa - Ed. Sport) UN CALCIO DI RIGORE CHE VALE L'Orso si sveglia è risurrezione? Il successo sulla Triestina (2-0) riapre il cuore alla speranza. La lunga quaresima degli attaccanti e il gol di Bologna. I successivi appuntamenti con i due punti erano falliti più o meno miseramente, tanto da fare temere la rinuncia alla lotta con largo anticipo sulla fine del campionato E’ bastata una impennata per riaccendere l’entusiasmo, per intravedere nel futuro un barlume di speranza. Lo sportivo è un irriducibile sognatore: sino all’ultimo minuto cerca, con l’ausilio della matematica, di fare quadrare i conti, di ribaltare situazioni decisamente compromesse. La schiera dei fans assottigliatasi con il trascorrere dei mesi (il numero degli spettatori è andato gradatamente riducendosi è tuttora convinta di ricuperare il terreno perduto, di inserire i colori grigi nell’Olimpo delle elette della serie semiprofessionistiche. Guardiamo da vicino la classifica, lo specchio della verità per le venti protagoniste del girone A. L’Alessandria viaggia con 23 punti, quattro in meno rispetto alla previsione del punto a partita stilata all’inizio della stagione. La C1 si aggancia presumibilmente sulla base di 36 - 38 punti visto che la scorsa stagione il dodicesimo posto fu centrato da quattro squadre, se non andiamo errati, a quota 36. Alla conclusione della stagione mancano undici partite di cui cinque in casa, sei in trasferta. Per raggiungere la matematica certezza occorrono dai 13 ai 14 punti per chiudere a 36 - 37 punti. Conoscendo Alessandria diremo che sono molti in quanto è necessario racimolarne almeno otto in casa e sei lontano dal Moccagatta. Un’impresa oltremodo delicata possibile nella misura in cui i giocatori — veri arbitri della situazione -— riusciranno a trovare la voglia, la vitalità per lottare. L’attuale è un campionato piuttosto avaro di regali. La conferma la troviamo nell'elevato numero di pali e traverse colpite durante le 27 partite, nei gol sbagliati per un soffio. Sabato ad esempio i grigi hanno conquistato il primo calcio di rigore della stagione. Il grande incantesimo si è spezzato nel momento in cui Baglini, spinto alle spalle da Salvadori è ruzzolato a terra in piena area. Le massime punizioni si conquistano lottando su ogni palla, entrando con decisione in area di rigore. Le punte mandrogne raramente arrischiano i garretti, preferiscono la manovra elaborata alla conclusione improvvisa o all’inserimento prepotente nello specchio antistante la porta avversaria. Il futuro della squadra è nelle mani dei centrocampisti e degli uomini gol, se così possiamo chiamare i rifinitori. La classifica dei cannonieri evidenzia le carenze dei bomber. Vagheggi e Bologna, i due frombolieri fermi a quota cinque sopravvanzano Baglini di una lunghezza. All'Alessandria mancano le reti delle punte vere, dello stesso Stefano, di Di Giulio, Ferraris, Tascheri. Fortunatamente il centravanti titolare pare avere ritrovato la strada giusta per andare a bersaglio. Seppure claudicante è riuscito con un preciso colpo di testa a fare chinare la schiena a Bartolini. Il ritorno al gol dell’unico fromboliere apre il cuore alla speranza. Con un Vagheggi generoso sulle fasce, pronto all’inserimento e, un Baglini su uno standard accettabile, le possibilità di salvezza dei grigi aumentano considerevolmente. Mattè ha la grossa incombenza di dare vitalità ad un centrocampo a volte apatico. Molinari e Bongiorni, i giovani alternano prestazioni accettabili ad esibizioni oltremodo scadenti. Nel ricupero con i rossoalabardati il Molinari si è visto raramente. Ha girovagato sovente per il campo alla ricerca della posizione migliore sbagliando passaggi facilissimi. Il ragazzo è riuscito a travolgere nel vortice pure Bongiorni che ha una visione del gioco abbastanza nitida. C’è voluta tutta la determinazione di Bosetti (difficile dire quanti chilometri abbia percorso durante l’arco dei novanta minuti) per dare l'impostazione alle manovre offensive, per tamponare le falle. L’alessandrino esprimendosi al meglio della condizione ha dato un contributo notevolissimo al rilancio delle quotazioni dei compagni. Nella ripresa per galvanizzare la squadra Mattè ha cercato con la mossa di Facchinello, subentrato ad un incerto Tonetto, di dare maggiore vivacità e sicurezza al reparto. Cambio azzecatissimo in quanto l'esperienza del Gianni unita ad una maggiore decisione è servita per rendere meno asmatica la geometria degli alessandrini.Il centrocampista infatti ha letteralmente costretto con lunghi lanci i compagni a svolgere un gioco più lineare e rapido indispensabile per mettere in crisi la retroguardia dei giuliani. Nell’Alessandria si indugia eccessivamente nelle casalinghe nel gioco corto dimenticando che Vagheggi e Baglini sono uomini da lanciare in profondità. Solo attraverso i rapidi capovolgimenti di fronte è possibile creare i presupposti del gol. Ogni qualvolta la squadra si è mossa in velocità l’avversario ha mostrato di patire l’insidia. La insistente elaborazione del gioco sulla fascia centrale, finisce inevitabilmente per favorire l’avversario pronto a contrare, mantenendo l’insidia lontano dalla propria area di rigore. Il Facchinello al momento attuale pare l’uomo idoneo per infondere non solo sicurezza ai colleghi ma di tenere validamente il posto. L’esperimento riuscito con la Triestina indurrà certamente il tecnico a tenerlo in giusta evidenza, nella prossima trasferta di Sant’Angelo Lodigiano. La difesa imperniata sul duo Colombo - Vichi ha ribadito di essere cementata per fronteggiare avversari maggiormente dotati. Capitan Colombo resta la grande bandiera dell’Alessandria nel momento maggiormente delicato della stagione. Antonio è un atleta che molte squadre vorrebbero avere. Serio, preparato, attaccato al calcio sa esprimersi al meglio nei momenti difficile. Un lottatores enza eguali. In ripetute occasioni lo abbiamo visto svettare nella propria area di rigore, anticipare l'avversario — compagni più giovani dimenticano di sfruttare l’anticipo — lottare con tranquillità pronto a sfruttare il corridoio libero per l’inserimento. Una partita senza pecche, una ennesima dimostrazione di quanto possa la volontà, l’attaccamento ai colori sociali. Colombo è una pedina insostituibile nel collettivo alessandrino perchè sa infondere nel contempo ai compagni la tranquillità indispensabile per fronteggiare le situazioni delicate. Lo stopper grigio ha trovato in Vichi un valido compagno con il quale dialogare. Roberto superato il momento critico è tornato ad essere un libero di grande rendimento: rapido nel chiudere, intelligente nell’aprire il gioco ai compagni. Alla migliore forma unisce la grinta che cerca di trasmettere ai compagni. L'Alessandria ha bisogno di una scossa psicologica, di uomini capaci di resistere ai colpi bassi della sorte. L'ex catanzarese resta uno dei protagonisti del drammatico finale della stagione. Senza infamia e senza lode l'esibizione di Contratto reduce dalla convocazione azzurra. Il promettente atleta handicappato da un colpo alla caviglia ha mostrato grande impegno anche se in rare occasioni ha mostrato quanto vale. Un appannamento passeggero visto che il ragazzo ha le possibilità di emergere, di guadagnare posizioni, di dare un contributo decisivo nel grande finale. L’Alessandria ha bisogno di lottatori e Bologna è tra i pochi che in fatto di impegno non è secondo a nessuno. Il centrocampista alessandrino ha mantenuto nel momento decisivo della partita i nervi saldi trasformando il calcio di rigore. Per un attimo dal suo piede è dipeso il futuro della società: Vincenzo ha tagliato la testa al toro trasformando dal dischetto e creando le premesse per il possibile ricupero. Abbiamo lasciato per ultimo il portiere Lucetti. L’estremo difensore grigio pare avere perduto per strada la migliore forma. Ha commesso un gravissimo errore che poteva costare alla squadra il ritorno alla vittoria. Il ragazzo necessita di fiducia: è guai ai padroni di casa. Il gioco ristagna a centrocampo, mancano gli inserimenti veloci. I centrocampisti alessandrini indugiano sulla fascia centrale lasciando le punte al loro destino. Vagheggi e Baglini troppe volte si trovano con un nugolo di avversari alle costole. I tentativi di avvicinarsi all’area di rigore rosso alabardata si infrangono sistematicamente. Gli ospiti stanno al gioco, non hanno alcun interesse di svegliare il cane che dorme. Si stendono in contropiede senza troppa verve riuscendo al 16' a mettere Andreis in condizione di involarsi a rete per un indugio di Contratto. A Vichi resta unicamente la strada per bloccarlo al limite dell’area. Punizione di Franca e Pronta risposta di Lucetti. L’Alessandria riprende il e azzeccando la prima conclusione con Bologna al 19’: l’alessandrino gira al volo un buon pallone fallendo il bersaglio. Passano i locali al 22’, ma l’illusione del gol è di breve durata. Vagheggi batte un corner, svetta la testa di Molinari che imprime al pallone uno strano effetto a campanile: sul pallone lottano Bartolini e Bologna. Il portiere pressato dal mandrogno perde la sfera che si insacca, ma Giaffreda giustamente annulla. Altra buona occasione per i locali al 34’. Imbastisce l’offensiva Vichi per Baglini rapido al cross. Falliscono gli interventi i difensori giuliani, Bologna mentre Vagheggi seppure in condizione ottimale mette a lato. Insiste Vagheggi sulla fascia e al 34’ mette nuovamente al centro dove Bartolini anticipa Baglini respingendo su Bologna ma un difensore evita il peggio anticipandolo. Un primo tempo senza troppe emozioni. L’Alessandria seppure sospinta in continuazione in fase offensiva pare avere il complesso dell’area di rigore. I commenti son improntati al pessimismo, si invoca il nome di Facchinello il solo capace di dare maggioreconsistenza al reparto centrale. Mattè al 58’ brucia i tempi, fa uscire Tonetto dando strada al ’’quattordicesimo”. I mandrogni si scuotono e al 51’ Bongiorni si fa luce impegnando Bartolini pronto alla respinta. Sulla palla si portano Baglini e il suo angelo custode Salvadori: l’alessandrino ruzzola a terra, l’arbitro senza indugiare un istante indica il dischetto del rigore. Le proteste dei triestini si sprecano. Potrebbe essere la svolta della partita: il gol significa la riscossa. Bologna al 52’ può finalmente battere la massima punizione Vincenzo conferma di avere nervi d’acciaio: finta sulla sinistra del portiere trafiggendolo sul lato opposto. Pare la fine di un incubo.I grigi non segnavano al Moccagatta da oltre 360 minuti, quasi un record. L’ultima rete la realizzò Vagheggi l’8 gennaio pareggiando all'86’ il gol del biellese Schillirò. Un’astinenza piuttosto lunga nonostante la necessità di sbloccare i risultati per aggiungere altri punti in classifica. L’Alessandria si trasforma, ritrova fiducia minacciando di naufragare nella maniera più impensata al 66’. Bongiorni in area di rigore sbuccia la sfera, Lucetti indugia all’uscita e quando si decide sfarfalla: il pallone, per grazia ricevuta, incoccia il palo, tornando in gioco. Marcolini subentrato a Franca tenta di perfezionare il regalo tolpendo l’esterno della rete. Gli spettatori tirano un lungo sospiro di sollievo. Il momento è critico in quanto Baglini accusa uno stiramento: il ragazzo tringe i denti restando in campo. L’Alessandria potrebbe raddoppiare in contropiede, ma attaccanti e centrocampisti indugiano nel superare la metà campo. Lo spauracchio di un possibile pareggio aleggia sul Moccagatta sino all’89’. Bologna rinuncia ad una conclusione volante rifugiandosi a fondo campo e guadagnandosi una punizione. Bosetti calcia, spiovente in area per Baglini lestissimo nel girare di testa in rete. E’ la fine di un incubo. L’Alessandria torna a sperare, si riaccende l’entusiasmo. Resurrezione piena? La risposta l’avremo domenica nella trasferta di Sant’Angelo Lodigiano. Il pareggio è d’obbligo anche se l’avversario inchiodato sul pareggio dal Pergocrema cercherà di sfruttare l'occasione per raggiungere una zona di assoluta tranquillità L’Orso grigio è alle strette, deve obbligatoriamente trarre il maggior profitto da ogni partita per ricuperare i quattro punti sottomedia in cui è precipitato dopo due terzi di campionato. Impresa impossibile? Gli sportivi ed i fedelissimi sono convinti di riuscire, seppure in extremis, a metterci una pezza. La parola è ai giocatori: sfruttando il possibile ribaltare la situazione. Il tempo stringe, da domani non saranno ammessi ulteriori errori, pena il precipizio della C2. (Il Piccolo - Il Gattopardo) CLASSIFICA: Udinese p.41; Juiniorcasale 39; Piacenza 37; Novara 32; Mantova* 30; Treviso, Pergocrema 28; Triestina 27; S.Angelo, Lecco, Trento, Padova 26; Biellese*, Bolzano 25; Alessandria 23; Pro Vercelli, Pro Patria, Omegna 21; Audace* 19; Seregno 11 *due gare in meno una gara in meno MARCATORI: 12 reti: Ulivieri (Udinese); 11 reti: Ascagni (Juniorcasale); 10 reti: Vitale (Audace), Cesati (Piacenza), Petta (Treviso), Pellegrini (Udinese), Frutti (Mantova). 9 reti: Sartori (Bolzano), Basili (Juniorcasale), Piecinetti (Novara), Andreis (Triestina); 8 reti: Galluzzo (Lecco), De Bernardi (Udinese). 7 reti: Dioni (Biellese), Mutti (Sant’Angelo), Zandegù (Treviso); 6 reti: Schillirò (Biellese), Vriz (Novara), A.Rossi (Padova), Dri (Triestina). 5 reti: Vagheggi e Bologna (Alessandria), Zanotti (Novara), Enzo (Om egna), Mazzoleri (Pergocrem a), Franzoni e Alessandrini (Piacenza), Pozzi e Perego (Sant’Angelo) Il punto sul campionato Il Casale ha pareggiato a Lecco dopo aver sfiorato la vittoria e si è trovato a soli due punti dalla capolista Udinese: pareggio ottenuto con grinta e volontà; in svantaggio nel primo tempo dopo aver sfiorato per due volte le segnature, il Casale ha voluto con determinazione il pareggio, trovandolo con un'azione di forza. Ancora una delusione per il pubblico vercellese accorso al Robbiano per il match di recupero contro il Padova: il risultato è stato di parità e non ha soddisfatto i locali che hanno creato maggiormente degli avversari: i bianchi non hanno brillato sotto il profilo del gioco, costruito con azioni in profondità non risolte dal gruppo ma da spunti casuali. Con una rete per tempo la Pro Patria ha avuto la meglio sul Novara, per la squadra bustocca ha avuto netti sintomi di risveglio con i locali che sono apparsi in balia degli avversari con soli due tiri in porta effettuati. Il Piacenza è stato fermato dall'Omegna: il folto pubblico ha assistito a una bella partita, con due volti ben distinti ma sempre giocata con ardore e caparbietà da entrambe le squadre.