Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1977/1978
Serie C
02-04-1978 - Giornata: 28 - S. Angelo Lodigiano - Comunale


S. Angelo AC - Alessandria Calcio US 0 - 2 (0 - 0)
RETI: Vagheggi C.[A], Baglini S.[A]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Moretti Franco, Contratto Renzo, Facchinello Gianni, Colombo Antonio, Vichi Roberto, Vagheggi Claudio, Bosetti Ermanno, Piccotti Enrico [79. Chiogna Ezio], Bongiorni Gabriele, Baglini Stefano A disp.:Clementini Stefano, (P) Vezzulli Ivano All.: Mattè Romano

Formazione avversaria
SANT'ANGELO AC: Colombo, Cappelletti, Prevedini [71. Castioni], Mascheroni, Lolla, Lamia Caputo, Mutti, Balberini, Corti, Perego, Guerciotti. All: Buffon Lorenzo

Arbitro: Pirandola Giancarlo (Lecce).
Note
Ammoniti: Vichi [S]; Bosetti [A], Chiogna [A], Mutti [S], Castioni [S]. Spettatori: 1.300 circa per un incasso di due milioni e mezzo Inizio gara ore 15.30

Commento
Recuperi: Biellese - S.Angelo 1-0 E’ FINITO IL LUNGO LETARGO DEI «GRIGI»? L'«ORSO» si sveglia lasciando il segno L’Alessandria, sovvertendo il pronostico, passa a Sant’Angelo (2-0) vendicando la sconfitta subita in autunno in Coppa Italia. Il campo ospite scottava. I rossoneri intendevano vendicare quello che consideravano un affronto subito nel girone di andata quando per una serie di malintesi, era stato vietato ai ragazzi di Soldo di "scaldarsi” sul terreno di gioco. Evidentemente dirigenti, tecnico e giocatori hanno sbagliato le misure esasperando un episodio che si rinnova su molti campi. La preparazione psicologica all’incontro, ha finito per trasformare lo stadio in una polveriera, pronta ad esplodere al minimo sussulto. I tifosi hanno aperto le ostilità con il presidente Bruno Cavallo preso di mira, prima dell’inizio, con pesanti insulti e minacce. Il dirigente alessandrino, davanti alla poco allegra prospettiva di essere aggredito durante l'incontro, ha preferito rifugiarsi in... panchina. Trasformandosi in accompagnatore ufficiale ha portato fortuna alla squadra tornata alla vittoria in trasferta dopo un’astinenza di oltre cinque mesi. L’unica soddisfazione risaliva al 16 ottobre dello scorso anno quando la squadra pilotata da Trebbi era riuscita ad imporsi sull'Omcgna per 2-0. L'esasperazione del pre - partita aumentava nel momento in cui Romano Matte — alla guida del Sant'Angelo tre stagioni orsono e poi messo alla porta — ha deciso di consegnare la formazione unicamente all'arbitro tirandola di Lecce. La pretattica ha fattosaltare i nervi ai dirigenti, il mister sino alla vigilia era tormentato da un atroce dubbio: fare esordire il terzino Clementini (classe 1959) della Beretti o confermare Tonetto tutt’altro che brillante nella partita con i rosso-alabardati. Il dilemma stante l’assenza del convalescente Moretti, lo ha risolto pochi minuti prima della partita concedendo la fiducia all'uomo di maggiore esperienza. Restavano da definire le sostituzioni dello squalificato Molinoli e di Bologna affetto da pubalgia Mattè ha scelto secondo logica affidando la maglia numero quattro a Facchinello (il veterano ha risposto appieno alla riconferma) e a Piccotti quella di centravanti, ma in realtà uomo di centrocampo a sostegno del pacchetto di difesa. L’Alessandria sull'esempio di tante altre partite ha vinto, ancor prima che sul campo, a tavolino le marcature per mettere in difficoltà i padroni di casa. Affidato a capitan Colombo il centravanti Corti ha mitigato gli inserimenti del tornante Mutti con Contratto chiamato a svolgere un lavoro che gli è congeniale: la fluidificazione sulla fascia sinistra. Mutti rappresentava un po’ l’asso nella manica di Soldo ex trainer della Novese ma l'alessandrino con prestazione caparbia è riuscito a renderlo inoffensivo, creando il presupposto per mettere in difficoltà l’intero collettivo avversario. Il terzino Tonetto ha avuto in carico la punta Guerciotti mentre Facchinello attendeva in zona un Balberini meno incisivo del consueto, lento nell'abbassare le geometrie per i compagni. L'alessandrino dal canto suo, ha evitato di farsi risucchiare in fase offensiva, di trovarsi con le spalle allo scoperto anche se nella zona finiva per gravitare Piccotti chiamato a tamponare, ad arginare ogni falla. Alla vigilia si guardava con apprensione a Lamia Caputo considerato, a giusta ragione, il mantice dei rossoneri. Il ragazzo ha perduto durante i lunghi mesi di attività molto dello smalto, dell'incisività evidenziata in occasione delle partite disputate con l'Alessandria, prima in Coppa Italia e, successivamente in campionato. La scelta è caduta su Bosetti, un giocatore chiaramente d’esperienza, freddo nel lavoro anche se in determinate occasioni si attira gli strali per la lentezza con cui elabora il gioco dei colleglli. L’ex tarantino chiamato a svolgere un lavoro duro, a volte asfissiante, è riuscito a limitare i danni, a contenere le velleità del rossonero. Sulla fascia centrale gli alessandrini hanno chiuso i varchi affidandosi all’intelligenza tattica di Bongiorni, un ragazzo di sicuro avvenire al quale manca l'esperienza e un pizzico di freddezza. Il centrocampista in particolare nella seconda frazione ha lavorato molto per i compagni tenendo nel contempo a bada un Perego, una mezza punta pronta ad inserirsi nella manovra per concludere a rete. Le prospettive sul futuro del ragazzo sono ottime possedendo il piede giusto per muoversi in un settore del campo considerato tra i più difficili. Lo spreco di energie è nolevoìe, guai lasciarsi impadronire dall’orgasmo, spendere oltre il dovuto. Alle spalle del centrocampo hanno lavoralo con la consueta determinazione capitan Colombo e un Vichi tornato sul migliore livello, il libero sa infondere sicurezza, sa trovare la posizione idonea nel momento in cui gli avversari premono con maggiore determinazione. Senza infamia e senza lode il portiere Lucetti che da quattro domeniche tiene la propria rete imbattuta. Il ragazzo ha compiuto una mezza gaffe nel primo tempo, ma stavolta la fortuna gli ha dato una mano, sull'esempio di quanto accadutogli nella gara interna con la Triestina. Veniamo ai goleador. Vagheggi e Baglini, le punte alessandrine sovente tartassate per la cronica incapacità di fiondare in gol, si sono confermati nell’occasione due grossi opportunisti. Gli attaccanti dopo avere vissuto di luce riflessa nei primi quarantacinque minuti, sono balzati prepotentemente alla ribalta nella ripresa, Vagheggi sbloccando il risultato, Baglini consolidandolo. Stefano in particolare, dopo un lungo digiuno, nello spazio di sette giorni si è tolta la grossa soddisfazione di bissare la rete dei giuliani con la stessa dinamica: con uno stacco preciso ha inzuccato di testa realizzando nello stesso angolino, alla sinistra del portiere. Quasi non bastasse nelle concitate battute finali, ha svolto un apprezzabile lavoro davanti alla propria area di rigore mentre Vagheggi vigilava a centrocampo pronto a sfruttare ogni possibile errore avversario. L’occasione propizia per la doppietta si è presentata negli ultimi minuti su un perfetto suggerimento di Chiogna subentrato a Picconi. Lo ha tradito la stanchezza: sarebbe bastato un passo in più per folgorare l’estremo difensore avversario. Un’Alessandria per nulla monstre, ma determinata, decisa, prima a difendere il pareggio, poi votata sino allo stremo per giungere in porto con un successo che nessuno alla vigilia osava sperare. Intuibile conseguentemente la soddisfazione nel clan alessandrino, da troppo tempo in attesa di una prestazione scacciacrisi. L'undici ha risposto alle aspettative in maniera encomiabile, in particolare negli ultimi venti minuti della contesa quando i rossoneri cercavano disperatamente almeno il gol della bandiera. I "senatori" dando l’esempio hanno trascinato i giovani nella grande bagarre uscendo dal campo con la soddisfazione di recitare, nelle prossime domeniche, una parte importante nella lotta per restare tra le "elette" della Cl. Il responso di Sant’Angelo conferma quanto da tempo andiamo scrivendo: l’Alessandria per evitare di affogare ha una possibilità: lottare con determinazione battersi su ogni pallone, mai rinunciare alla possibilità di lottare, neppure nei momenti difficili. Sacrificandosi, stringendo i denti è ancora possibile raddrizzare una situazione che sino ad una decina di giorni orsono pareva irrimediabilmente compromessa. La squadra viaggiava infatti nettamente sotto la media del punto a partita. Lo svantaggio di ben cinque lunghezze nelle ultime due giornate si è ridotto a tre per cui se la compagine insiste nella serie di risultati positivi dovrebbe essere in grado di portar, si in media per la grande volata finale in programma nel prossimo mese di maggio. Il campionato si avvia verso l’epilogo: al traguardo mancano due mesi e mezzo. Saranno i più sofferti in quanto i giocatori devono abituarsi alle nuove condizioni atmosferiche che incidono negativamente su quanto hanno speso troppo durante i mesi invernali. Sarà l’Alessandria la squadra capace di ricuperare, nel momento in cui le dirette antagoniste risentono dello stress, le posizioni perdute durante i primi tre quarti della stagione? Se lo augurano gli sportivi che, nonostante tutto, restano vicini alla compagine. La retrocessione in C2 sarebbe un vero castigo considerato che i grigi alcuni anni orsono veleggiavano nella serie cadetta. Tralasciamo le considerazioni sul futuro per soffermarci in rapida sintesi sulla vittoriosa partita di Sant’Angelo Lodigiano il tifo è accesissimo e i locali quasi trascinati dagli sportivi si portano immediatamente in avanti per cercare di sorprendere la retroguardia mandrogna. Il momento dell'avvio è assai delicato ma capitan Colombo e gregari rispondono con decisione. Sono i rossoneri a presentarsi con perentorietà davanti a Lucetti. Lamia Caputo batte al 2’ la punizione, Gucrciotti piazzatissimo manca l’aggancio imitato da altri compagni. Pare il segno del destino. Mutti e Corti fanno movimento, tentano di aggirare la munita difesa alessandrina muovendosi sull’out, ma i grigi non fanno complimenti. Ancora una occasione propizia per i rossoneri complice Lucetti. Guerciotti scende sulla sinistra e centra: il portiere ha la possibilità di alzare sopra la traversa, invece tenta di bloccare la sfera repositandola sui piedi di Perego. Il lombardo a due passi con la porta spalancata calcia alla carlona spedendo la palla nettamente sopra la traversa. I tifosi si indispettiscono, piovono i primi fischi all'indirizzo dei locali. L’Alessandria si limita a controllare, a rimediare ad alcune pecche di Tonetto maldestro nelle respinte. L’Alessandria si presenta nell'area avversaria al 41’: calcio d’angolo di Bosetti, si inserisce di prepotenza Bongiorni di testa, conclusione a lato. Replica rossonera importata da Lamia Caputo con un preciso centro: esce Lucetti, indugia Perego e quando calcia sbaglia bersaglio. In fase di ricupero i grigi rotti gli indugi vanno vicinissimi al gol. Scende Bongiorni sulla sinistra centrando, svetta di testa Baglini con conclusione troppo centrale. Quarantacinque minuti non troppo entusiasmanti con i rossoneri in pressing ed i grigi pronti a contrare, a chiudere i varchi verso la porta di Lucetti. Il colpo di scena si registra nella ripresa e per i locali è una vera doccia fredda. Guadagnano una punizione i grigi dopo due minuti a pochi metri dal lato minore dell’area di rigore. Bosetti fa spiovere al centro dell’area la sfera: Vagheggi è il più lesto ad impossessarsene, si destreggia tra due avversari, forse si aiuta con una mano per farsi largo, poi con la punta del piede destro infila nel corridoio giusto. Colombo coperto non accenna neppure la parata. Protestano i padroni di casa, ma l’arbitro è irremovibile. L'Alessandria in vantaggio di un gol tira il fiato, può giocare con meno apprensione, riordinare le file. Il Sant'Angelo sgomento tenta di riordinare le file, di rimontare la rete. Ci prova con Corti al 50’ su punizione senza troppa convinzione. Un minuto dopo giunge la seconda doccia fredda, il raddoppio dei grigi. Dalla bandierina Bosetti batte il corner: spiovente in area per la testa di Baglini che in elevazione sfiora di testa infilando la palla alla sinistra del portiere, immobile. I mandrogni hanno la partita in mano, possono affrontare la restante parte della gara con la tranquillità necessaria per ribattere le incursioni dei locali. Capitan Colombo e Vichi moltiplicano gli sforzi, sono su ogni palla. Lamia Caputo (53’) sempre su punizione imbecca Guerciotti che di testa conclude a lato. Aumenta il nervosismo in campo. Un gruppo di giovani tifosi tenta di dare la scalata alla rete di protezione alle spalle di Lucetti. Intervengono i carabinieri, formano un cordone davanti alla rete e la tranquillità è ristabilita. Per due volte Mutti ha la possibilità di concludere a rete, invece sbaglia bersaglio. L’Alessandria stretta in area controbatte colpo su colpo attendendo il momento propizio per tentare la via del contropiede la più congeniale. Guadagna qualche punizione, Facchinello cerca il colpo gobbo senza riuscirvi. Si scatena nuovamente la buriana: i tifosi lombardi esagitati si scatenano contro la panchina di Soldo. Volano sputi, ingiurie, minacce. Il mister evita il dialogo, attende gli avvenimenti. L’Alessandria mantiene i nervi saldi, innalza una barriera insormontabile davanti alla rete. Mattè al 77’ per concedere un attimo di tregua chiama in campo Chiogna esce Picconi generoso e puntiglioso. Continua l’arrembaggio, disordinatamente. I rossoneri sono troppo manovrieri, avanzano con scambi corti tali da garantire agli ospiti di sbarrargli il passo. L’ultima occasione, strano, ma vero è dei grigi. E’ l’elegante Chiogna ad aggirare un avversario ed impostare con un lungo e calibrato diagonale per Vagheggi. L’alessandrino tallonato da Prevedini si invola a rete mentre Colombo esce dai pali per chiudergli lo specchio della porta. L’attaccante invece di proseguire, giunto ad una ventina di metri lascia partire la bordata: il pallone sfiora l’estremo difensore uscendo a fil di palo. Peccato, poteva essere il pallone del tre a zero, lo stesso risultato che i lodigiani inflissero in Coppa Italia al Moccagatta all’orso eliminandolo dalla competizione. Il fischio finale dell’arbitro Pirandola trova ancora l’undici di Soldo alla disperata ricerca della rete della bandiera. L’Alessandria ha conquistato punti che valgono il doppio. L’imprevista impresa consente ai grigi di agganciare il Bolzano, sconfitto in casa, e di portarsi ad una sola lunghezza da un quartetto composta dal Sant’Angelo, Trento, Padova e Lecco. Il dialogo per la permanenza in C1 è nuovamente aperto alla vigilia della partita casalinga con il Padova. Superando l’ostacolo rappresentato dai veneti i ragazzi di Mattè sarebbero nuovamente catapultati nella mischia con ottime possibilità di guadagnare posizioni nell’incandescente finale. Il prossimo sarà un impegno gravoso, non impossibile se Colombo e compagni ripeteranno la maiuscola prestazione fornita nell'ultimo turno. Quasi sicuramente mancherà Contratto, ammonito anche a Sant’Angelo. Il difensore ha raggiunto la somma delle tre ammonizione per cui difficilmente sfuggirà alla giornata di squalifica: il ”biondino” potrebbe essere sostituito da Moretti compietamente ristabilito dopo l’intervento chirurgico.« I ragazzi necessitavano di una iniezione di fiducia: ,il successo li ha ricaricati — commenta il presidente Cavallo — spronandoli ad affrontare i prossimi impegni con la stessa grinta. La C1 è ancora alla nostra portata. I tifosi devono stringersi attorno alla squadra, incitarla ». Il responsabile alessandrino è fiducioso: lascia intravedere la possibilità di ripagare gli appassionati con una squadra capace, nella prossima stagione, di fare dimenticare i molti patemi d’animo della corrente stagione. Il vecchio Orso soffre, ma non si arrende. Aiutiamolo. (Il Piccolo - Il Gattopardo) Risultati: Bolzano – Piacenza 0-1 Juniorcasale - Seregno 6-2 Lecco – Novara 0-2 Mantova - Trento 1-0 Omegna – Treviso 1-0 Padova - Udinese 0-2 Pro Patria – Pergocrema 1-0 Pro Vercelli – Audace 2-2 Triestina – Biellese 1-1 CLASSIFICA: Udinese p.43; Juniorcasale 41; Piacenza 39; Novara 34; Manotva* 32; Treviso, Pergocrema, Biellese,Triestina 28; Trento, S.Angelo, Padova, Lecco 26; Bolzano, Alessandria 25; Omegna, Pro Patria 23; Pro Vercelli* 22; Audace 20; Seregno 11 *una gara in meno MARCATORI: 12 reti: Ulivieri (Udinese) e Basili (Juniorcasale); 11 reti: Legnani (Juniorcasale), Vitale (Audace), Frutti (Mantova) 10 reti: Casati (Piacenza), Petta (Treviso), Pellegrini (Udinese); 9 reti: Sartori (Bolzano), Piccinetti (Novara), De Bernardi (Udinese) Il punto sul campionato E’ sempre più Udinese: la formazione friulana ha ottenuto la vittoria sul campo del Padova al termine di un match nel quale i padroni di casa hanno badato bene a cercare di finire la partita sul punteggio di parità. Rotonda vittoria del Casale contro il mal capitato Seregno, soltanto due rilassamenti difensivi hanno permesso agli ospiti di segnare due reti. Rocambolesca vittoria del Piacenza sul campo del Bolzano che ha giocato una partita gagliarda senza però riuscire a concretizzare le diverse occasioni da gol avute. Il Novara è passato anche a Lecco e oltre al punteggio il tecnico può essere soddisfatto della prova offerta da parte dei suoi ragazzi.