Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1977/1978
Serie C
30-04-1978 - Giornata: 32 - Mantova - Danilo Martelli


Mantova AC - Alessandria Calcio US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 84. Tedoldi [Ma] 89. Facchinello G.[A]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Tonetto Flavio, Contratto Renzo, Bosetti Ermanno, Colombo Antonio, Vichi Roberto, Ferraris (I) Alessandro, Bongiorni Gabriele [85. Facchinello Gianni], Chiogna Ezio, Piccotti Enrico, Baglini Stefano A disp.:Parise Maurizio, (P) Zanier Adriano All.: Mattè Romano

Formazione avversaria
Mantova: Zaninelli, Daleno, Bianco, Fogolin, Della Bianchina, Facchi, Cappotti, Zarattoni, Frutti, Quadrelli, Tedoldi. All: Tomeazzi Ugo

Arbitro: Paradisi Edoardo (Fano).
Note
Ammoniti: Delia Bianchina [M]; Baglini [A] Spettatori: 2830 circa per un incasso di7 milioni 300.000 lire

Commento
LA LOTTA ESALTA L'ALESSANDRIA CHE STRAPPA IL PARI AL MANTOVA Ancora un punto per l'Alessandria, che l'allenatore Matte sta portando in zona sicurezza. Un pareggio a Mantova, nella fossa dei leoni, dove non si scorda facilmente lo smembramento operato ai vivaio virgiliano dal presidente grigio Cavallo (otto atleti piemontesi giocavano negli scorsi campionati con I colori biancorossi) non è impresa di tutti i giorni. Ambiente teso, nervosismo in campo e sulle gradinate, eccitazione anche negli spogliatoi. Un clima poco ideale per chi cerca un punto per conquistare la C1. La lotta è stata dura, l'Alessandria ha subito per 80 minuti almeno il massiccio assedio dei padroni di casa, scatenati su ogni pallone, ben dotati, soprattutto in prima linea, dove giostrano con bravura e decisione due punte del valore di Frutti e Tedoldi. I grigi hanno resìstito fino a sei minuti dalla conclusione. La rete (bella per rapidità di esecuzione) di Tedoldi è sembrata a tutti una condanna inappellabile per la formazione grigia. La reazione è stata invece sorprendente. E una volta tanto anche un pizzico di fortuna ha aiutato gli alessandrini. Facchlnello (uno degli otto ex) entrato all'85' dopo la rete mantovana, in sostituzione di Buongiorni, ha toccato un paio di palloni. La terza volta è stato per realizzare il gol del pareggio. II Mantova si è dannato nel tentativo di sfondare il fitto sbarramento dei grigi. Padroni di casa sempre in attacco (talvolta anche confusamente) con i terzini oltre la metà campo e alessandrini chiusi in difesa, dove tre atleti hanno combattuto con grande tenacia: il portiere Lucetti, Colombo e Vichi. Fogolin e Quadrelli inventano le azioni biancorosse. Al 6' combinazione Quadrelli-Daleno-Zarattoni: il tiro è alto. C'è una timida risposta dei grigi al 13' con un intervento di Chiogna, che il portiere Zaninelli neutralizza dì pugno. Al 20' gran tiro di Fogolin che Lucetti para in due tempi; al 21' triangolazione Quadrelli-Frutti-Tedoldi e tiro scentrato. Al 32' brivido per i piemontesi: Frutti manca da pochi passi l'aggancio di un traversone dalla bandierina. L'Alessandria si difende come può. Lucetti è bravo ma davanti a sè fa buona guardia tutta la squadra retrocessa in area. Nuove prodezze di Lucetti al 70' e al 74' su Zarattoni, ma subito dopo il portiere grigio è costretto alla resa. 84': Fogolin manovra con Frutti. Il centravanti tocca di testa a Tedoldi, che pure di testa supera Lucetti con un violento pallone che s'insacca. Breve smarrimento tra gli alessandrini. Poi all'89' Della Bianchina ferma fallosamente Baglini a pochi passi dal limite dell'area. Batte la punizione Bosetti per lo specialista Facchinello, il « quattordicesimo » spara fortissimo e preciso; la palla sfiora la barriera e scuote la rete alle spalle di Zaninelli. (La Stampa - Ed. Sport - Eros Mognon) A MANTOVA PREVALGONO I DIFENSORI Colombo, Vichi i due «giganti» Lo stopper e il libero hanno trovato validi alleati il Lucetti, Moretti, Contratto e Bosetti. Una barriera insuperabile Agguantato il gruppo e necessario stringere i denti, resistere noi finale che si preannuncia tra i più caldi. L’undici di Mattè giocherà tre partite in casa e altrettante in trasferta: racimolando sei-sette punti l’obiettivo diverrà realtà. L’escalation alessandrina iniziata nel ricupero interno con la Triestina (2-0) e proseguita con il successo a Sant’Angelo Lodigiano, il pareggio interno con il Padova e Ha successiva zampata sul campo di Busto Arsizio con la Pro Patria, ha raggiunto l’apice con la stupenda partita con la Juniorcasale. Per la compagine del presidente Bruno Cavallo il derbyssimo rappresentava una svolta decisiva: vincere significava concretizzare il lungo inseguimento, trarre l’ulteriore convinci mento per affrontare il finale nella pienezza dei propri mezzi. L’impennata di Vagheggi (gol stupendo realizzato con scambio in velocità) ha ribadito quanto possa la volontà, la determinazione Sulla scia del successo conseguito nella partita chiave della stagione, i mandrogni hanno affrontato il difficile esame al "Martelli” di Mantova. Novanta minuti all’insegna del combattimento e della sofferenza. I virgiliani caricati dalla presenza dei numerosi ex, per la precisione otto, hanno decisamente premuto sull’acceleratore per regalare agli sportivi la vittoria. L’Alessandria stringendo i denti è riuscita a frenare lo slancio dei biancorossi, creando le premesse del pareggio. Tre i grandi artefici della maiuscola impresa: capitan Colombo. Vichi, Moretti coadiuvati dal ritrovato Lucetti e da Contratto. Il pacchetto difensivo ha innalzato una vera barriera davanti all’area di rigore riuscendo a contenere le sfuriate, a limitare i danni. Una prestazione superlativa come hanno riconosciuto gli stessi avversari. Con una saracinesca a prova di bomba, i biancorossi hanno sudato le sette proverbiali camicie per riuscire ad infastidire un Lucetti puntiglioso, rigenerato dalla stupenda prestazione fornita con la Juniorcasale. Colombo con la grinta che lo contraddistingue è risultato insuperabile sulle palle aeree mentre Vichi ha chiuso con tempismo ogni corridoio. La prova del libero alessandrino ha fugato ogni dubbio sulle capacità del ragazzo. Una colonna, un baluardo contro cui si sono frantumate le bordate dei padroni di casa. Un Vichi perfetto quale mai si era visto negli ultimi tempi. Attorno ai due pilastri, un portiere grande su ogni intervento ed in Moretti capace di spazzare l’area di rigore, di dialogare con i compagni di centrocampo. Infine Contratto, appiccicato ad un Cappotti velocissimo sulla fascia e altrettanto lesto nei cross. L’alessandrino chiamato a fare parte della nazionale Uefa ha ribadito di essere un giovane con notevoli prospettive. Ha giocato in scioltezza, ha tenuto a bada un avversario in continuo movimento senza trascurare, a sua volta, di sfruttare la fascia laterale. L'Alessandria ha costruito la partita sulla difensiva riuscendo a sfiancare un avversario che ha condotto la danza per tre quarti della contesa. Con un centrocampo privato del movimento di Bongiorni (il ragazzo che molto ha speso negli scorsi mesi denota un notevole cedimento fisico) l’intera compagine ha preferito votarsi a compiti di copertura. Mossa saggia considerata l’assenza di Vagheggi rimasto al palo dovendo scontare la giornata di squalifica inflittagli dal giudice sportivo per somma di ammonizioni. Il goleador alessandrino oltre a costituire una continua spina nel fianco della retroguardia avversaria, sa tenere la palla consentendo ai compagni di cercare spazio. Ferraris, il sostituto, pur non demeritando manca della necessaria esperienza per rendersi utile in fase di copertura. Lo stesso Bosetti grande protagonista a Busto Arsizio e contro la Juniorcasale, ha dovuto sacrificarsi a vantaggio della retroguardia trascurando le punte, Ferraris e Baglini. Sulla stessa scia il tecnico Chiogna e il generoso Piccotti votatosi, da tempo, ad un oscuro quanto redditizio lavoro di interdizione sulla fascia centrale del campo. Ai mandrogni è inoltre mancato lo sprint di Baglini che nella ripresa ha avuto sul piede la palla vincente. Per riequilibrare le sorti della partita c’è voluta la zampata di Facchinello subentrato a Bongiorni. Il centrocampista ha consumato la sua grande vendetta. Dal suo esordio in grigio aveva realizzato una sola rete, nella partita giocata all’Appiani con il Padova. Gianni a Mantova invece ha ristabilito il pareggio nel momento in cui la sorte dell’Alessandria pareva definitivamente segnata. Allo scadere mancava un minuto, la sconfitta aleggiava sinistra. L’irriducibile Chiogna scatta da centro campo supera alcuni avversari, ma al limite dell’area è fermato fallosamente. Punizione di Facchinello e... bomba che lascia di gesso il portiere biancorosso. Un pareggio probabilmente decisivo ai fini dell’aggancio della C1. Prima dipassare ad un commento più dettagliato della partita soffermiamoci sui risultati della trentaduesima giornata. Due gli scontri diretti per la conquista di un posto al sole, Lecco - Padova e Triestina Pergocroma. Sulle rive del Lario i padroni di casa, confermando il felice momento, hanno inguaiato i biancoscudati prevalendo seppure con una sola rete di scarto. Nell’altro incontro invece, risultato in bianco: nessuna delle due squadre nella tema di perdere ha osato più del necessario. Un buon passo avanti ha invece compiuto il Trento di Mario David opposto al Novara: i padroni di casa hanno letteralmente surclassato gli azzurri rifilandogli cinque gol. Fuori da ogni ambizione sembrano ormai Omegna, Bolzano e Sant’Angolo appaiate a quota 28 vale a dire a due lunghezze dal Padova che conserva, nonostante la sconfitta, intatte le possibilità di inserirsi nel ristretto gruppo. Come dicevamo all’inizio il dialogo è apertissimo a sei giornate dalla conclusione della stagione, le più dure se, come è prevedibile, il caldo prima o poi farà la sua apparizione mettendo a dura prova la resistenza dei giocatori. Torniamo alla partita giocata dai grigi al "Martelli” un campo fortunato visto che nei precedenti tre incontri gli alessandrini avevano racimolato due pareggi, e una sola sconfitta. Sull’esempio dello scorso anno l’Alessandria in svantaggio di un gol è riuscita a rimediare in zona ’’Cesarini’’ con una gran botta di Facchinello che ha lasciato esterrefatti gli sportivi locali certi di avere in tasca i due punti. Abbiamo parlato di grande battaglia: in realtà il Mantova ha profuso, su un campo reso insidioso dalla pioggia, il meglio per avere ragione di un antagonista superbo in fase difensiva. Leggiamo quanto è stato scritto sulla partita.« Contro un’Alessandria assolutamente guardinga, il Mantova ha disputato al "Martelli” sotto una pioggia battente — scrive la "Gazzetta del Popolo” — una delle più belle e impegnative partite del campionato, ma non è riuscito ad andare oltre il pareggio (1-1) che i grigi hanno agguantato proprio all’89 con una punizione - bomba di Facchinello subentrato a Bongiorni da sette-otto minuti ». E la « Stampa sera »: « Ancora un punto per l’Alessandria, che l’allenatore Matte sta portando in zona sicurezza. Un pareggio a Mantova, nella fossa dei leoni, dove non si scorda facilmente lo smembramento operato al vivaio virgiliano dal presidente Bruno Cavallo (otto atleti piemontesi giocavano nelle file biancorosse) none impresa da tutti giorni. Ambiente teso, nervosismo in campo e sulle gradinate, eccitazione anche negli spogliatoi. Un clima poco ideale per chi cerca un punto per conquistare la Cl. La lotta è stata dura — prosegue la "Stampa Sera” — l’Alessandria ha subito per 80 minuti almeno il massiccio assedio dei padroni di casa scatenati su ogni pallone, ben dotati soprattutto in prima linea, dove giocavano con bravura e decisione punte di valore come Frutti e Tedoldi. I grigi hanno resistito... Il Mantova si è dannato l’anima nel tentativo di sfondare il fitto sbarramento ».Nel contesto della partita non sono mancate le accuse all’arbitro Paradisi di Fano accusato di non avere visto un rigore e concesso quasi allo scadere una punizione, in realtà, sacrosanta. « Risultato beffa per il Mantova, risultato indiscutibilmente propiziato dalla partigianeria del signor Paradisi, durante soprattutto il secondo tempo, ha fischiato quasi sempre contro i biancorossi rei soltanto di avere perseguito l’assalto ubriacante alla porta di Lucetti, durato già per tutta la prima parte della gara ». Concludiamo la rassegna con « Tuttosport »: «Match vigoroso, palpitante, ferrigno... Indubbiam ente c’è parecchia elettricità in campo: l’Alessandria schiera ben otto ex, in panchina c’è il comm. Cavallo, esponente verticistico lo scorso anno a Mantova e di mezzo c’è pure la schermaglia viva del match di andata. Insonima in campo non ci sono carezze, ma scontri vigorosi sotto la pioggia battente ».Le brevi -note di cronaca lasciano chiaramente intravedere il clima della battaglia. Il Mantova voleva vincere ad ogni costo, polemicamente. L’Alessandria in previsione del massiccio assalto dei biancorossi ha scelto la strada più idonea della difesa ad ogni costo. Mancandogli Vagheggi sarebbe stato assurdo votarsi alla battaglia in fase offensiva. Ferraris è giocatore dalle caratteristi- che ottimali, quando riesce ad esprimerle, ma gli manca il guizzo e il pizzico di cattiveria indispensabile per tenere a bada antagonisti decisi a tutto, pur di pervenire al successo pieno. I virgiliani e gli sportivi convinti di riuscire a centrare il bersaglio hanno aggredito l’Alessandria in campo e fuori. Gli attaccanti bravissimi, francabollati da una retroguardia per nulla disposta ad accettare supinam ente hanno risposto con decisione praticando un calcio all’inglese basato essenzialmente sulla maggiore prestanza fisica. L’arbitro Paradisi, oculatam ente, non è caduto nella trappola delle cadute o scivolate provocate dal fondo viscido o accentuate volutamente dagli interessati. Nessun scandalo, ma direzione ineccepibile. Certo con una direzione prettamente casalinga la conclusione sarebbe stata diversa. La designazione del direttore di gara è stata indovinatissima: Paradisi, è bene precisarlo, non si è lasciato influenzare dal clima da rivoluzione aleggiante sul campo. I suoi errori sono stati veniali se si considera che nel calcio non basta attaccare in massa per dire di avere dominato l’avversario. Il Mantova ha premuto per ottanta minuti riuscendo a centrare la porta dell'ottimo Lucetti una sola volta, l’Alessandria ha replicato con la botta di Facchinello. Gli stessi dirigenti virgiliani, ad essere sinceri, non hanno avuto nulla da obiettare.L’undici di Mattè conquistando il prezioso punto si accinge ad affrontare l’ennesima battaglia della stagione, il penultimo derby, con il Novara. Altra partita chiave nel vero senso della parola i due punti consentirebbero alla compagine di Colombo di elevarsi in una posizione abbastanza tranquilla, considerato che m olte delle avversarie dirette saranno impegnate su terreni particolarm ente ostici. La Triestina (punti 31) scenderà all’Appiani di Padova (30) sarà uno scontro all’ultimo sangue. I biancoscudati freddati a Lecco si faranno in quattro per avere ragione dei giuliani. Lo stesso Lecco ha un compito proibitivo o quasi. Si reca in trasferta su un campo che i grigi conoscono bene, quello di Mantova. I virgiliani intravista la possibilità di agganciare il terzo posto ce la metteranno tutta per aggiudicarsi l'intera posta. Il Pergocrema infine riceverà un Treviso che in trasferta lotterà per guadagnare ulteriori posizioni. Il prossimo avversario dei grigi pilotato dall’ex Franco Viviani è reduce da una sonora batosta in quel di Trento. I cinque gol subiti lasceranno il segno oppure gli azzurri cercheranno di farsi perdonare lo scivolone con una prestazione ad alto livello?L’Alessandria in serie utile da sette giornate, liquidato la Juniorcasale intende vendicarsi del prossimo avversario per respirare a pieni polmoni l’aria della C1. La squadra di Mattè attraversa un felice momento avendo ritrovato fiducia nei propri mezzi e la mentalità vincente. Domenica rientrerà Vagheggi, ma uscirà Contratto convocato per la nazionale UEFA. La decisione della Federcalcio di impegnare l’alessandrino nella partita che l’Italia giocherà in Polonia per conquistare il lasciapassare ai mondiali del prossimo anno, lascia oltremodo perplessi. Il forte difensore è una pedina insostituibile o quasi nella squadra: la conferma l’abbiamo avuta a Mantova. Inutile sottolineare che l’assenza obbligata per due turni crea problemi di non facile soluzione per Mattè. Si tratta di inventare un terzin fluidificante. Il sostituto naturale sarebbe Tonetto, ma il ragazzo attraversa un periodo difficile: sarà la volta di un giovane? E’ un rischio, d’accordo, ma l’Alessandria non può concedere nulla al Novara (Il Piccolo - Il Gattopardo) Risultati: Biellese - Piacenza 0-0 Casale - Udinese 1-0 Lecco - Padova 1-0 Mantova - Alessandria 1-1 Omegna - Bolzano 1-1 Pro Patria - Audace 1-1 8. Angelo - Pro Vercelli 0-0 Trento - Novara 5-0 Tre Viso - Seregno 0-0 Triestina - Pergocrema 0-0 CLASSIFICA: Udinese p. 49; Junior 45; Piacenza 40; Mantova 38; Novara 36; Treviso 35; Trento, Biellese 33; Lecco 32; Alessandria, Triestina, Pergocrema 31; Padova 30; Sant’Angelo 28; Omegna 28; Bolzano 28; Pro Vercelli, Pro Patria 27; Audace 22; Seregno 16 MARCATORI: 15 reti: Basili (Juniorcasale); 14 reti: Ulivieri (Udinese); 12 reti: Frutti (Mantova); 11 reti: Vitale (Audace), Sartori (Bolzano), Ascagni (Juniorcasale), Galluzzo (Lecco), Pellegrini (Udinese); 10 reti: Piccinetti (Novara), Cesati (Piacenza), Petta e Zandegù (Treviso), De Bernardi (Udinese); 9 reti: Vriz (Novara), Andreis (Triestina); 8 reti: Vagheggi (Alessandria); 7 reti Dioni (Biellese), Mutti e Pozzi (S. Angelo); 6 reti: Schillirò (Biellese), Zanotti (Novara), Enzo (Omegna), A. Rossi (Padova), Rossi (Pergocrema), Alessandrini (Piacenza), Perego (S. Angelo), Ballarin (Trento) Il punto sul campionato La Junior ha battuto l'Udinese nello scontro diretto, la vittoria è stata siglata dall'ex Basili e coronerà a chiudere un campionato strepitoso. S.Angelo e Pro Vercelli hanno conquistato un punto inutile disputando un match mediocre, sotto una pioggia insistente, sbagliando molto e regalando altrettanto: poche le occasioni equamente distribuite. Contro la coriacea barriera altoatesina si sono infranti gli ultimi sogni di C1 dell'Omegna, al termine di un match rocambolesco; gli ospiti sono stati una delle formazioni più decise e coriacee viste. L'incontro tra Biellese e Piacenza si è concluso a reti inviolate: i non gol hanno rispecchiato chiaramente l'andazzo della gara; non sono bastate le bordate di fischi a svegliare i protagonisti in campo. Il Novara è tornato da Trento dopo aver incassato cinque gol: ai trentini occorreva il risultato positivo per via della promozione in C1 ma nessuno si aspettava una resa incondizionata del Novara.