Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1977/1978
Serie C
07-05-1978 - Giornata: 33 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Novara AC 2 - 4 (1 - 2)
RETI: 10. Ferraris (I) A.[A], 88. Ferraris (I) A.[A] 4. Piccinetti [No] , 29. Piccinetti [No] , 62. Vriz [No] , 91. Vriz [No]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Moretti Franco, Tonetto Flavio, Facchinello Gianni, Colombo Antonio, Vichi Roberto, Vagheggi Claudio, Bosetti Ermanno, Chiogna Ezio, Piccotti Enrico [63. Bellacomo Gianfranco], Ferraris (I) Alessandro A disp.:Baglini Stefano, (P) Zanier Adriano All.: Mattè Romano

Formazione avversaria
NOVARA AC: Boldini, Veschetti, Lassini, Ferrari, Venturin, Bacchin, Guidetti, Giannini [67. Zanotti], Jacomuzzi, Vriz, Piccinetti. A disp.: All.: Viviani Franco

Arbitro: Sancini Giuliano (Bologna)
Note
Espulso 55. Facchinello [A]. Ammoniti: Guidetti [N], Venturini [N], Facchinello [A], Vagheggi [A]. Spettatori: 2340 per un incasso di 6 milioni 125 mila 600 lire Inizio gara ore 16.00

Commento
IL NOVARA PUNISCE L'ALESSANDRIA, FISCHI E MONETE CONTRO CAVALLO Brutto scivolone dell'Alessandria sconfitta al «Moccagatta» per quattro reti a due dal Novara dell'ex trainer e general manager dei grigi Franco Viviani. Una sconfitta che, dopo le speranze delle ultime domeniche, ha gettato nuovamente i grigi in posizione di classifica pericolosa se la squadra di Romano Matte e del presidente Cavallo, ieri ancora contestato, vuole lottare per restare in C1. Una sconfitta che in buona parte deve essere attributa oltre che alla consueta mancanza di centrocampo, alla giornata veramente negativa della difesa che ha propiziato almeno le prime due reti novaresi con errori anche notevoli. «Sono dispiaciuto del comportamento del pubblico alessandrino — ha detto Viviani al termine, dopo certi atteggiamenti dei tifosi —, non me lo aspettavo. Comunque per me è importante aver vinto, e basta. Siamo venuti con l'intenzione di strappare almeno un pareggio, perché sapevamo che la partita sarebbe stata difficile, è andata meglio del previsto». Nervoso e di poche parole Romano Matte: «Questa sconfitta è stata un salutare bagno di umiltà. Tutti erano convinti, malgrado le mie ammonizioni, di essere fuori dalla mischia, invece le cose sono andate come avete potuto vedere. Sul perché della sconfitta lo discuteremo durante la settimana». Dal tono dell'allenatore, che ha subito abbandonato il «Moccagatta», si è avuta la netta impressione che qualcuno, probabilmente il presidente Cavallo, abbia voluto Imporre qualche elemento in formazione. I tifosi — vero pochini: 2340 per un incasso di 6 milioni 125 mila 600 lire —, già indispettiti per la decisione di Cavallo che all'ultimo momento ha dichiarato non valide le tessere di abbonamento, non hanno risparmiato le contestazioni, col lancio tra l'altro di monetine contro il commendatore astigiano. Non è stata certo una bella partita, entrambe le squadre hanno tra l'altro dimostrato fragilità in difesa, certamente di più l'Alessandria, e il risultato lo dimostra; Inoltre i grigi sono stati certamente puniti da una decisione dell'arbitro che non è apparsa giusta: l'espulsione al 55' di Facchinello. Il giocatore alessandrino era stato ammonito pochi attimi prima per un fallo, poi, scivolando, ha sgambettato, senza dubbio involontariamente, un avversario e il signor Sancirli, decidendo una seconda ammonizione, ha dovuto farlo uscire prima del tempo. L'Alessandria ridotta a dieci uomini quando già era In svantaggio di una rete è stata danneggiata; oltretutto il direttore di gara ha poi troppo spesso sorvolato sul comportamento falloso di molti novaresi, limitandosi a concedere falli ma non ad ammonire. Prima dell'episodio Facchinello erano stati ammoniti Guidetti e Venturini del Novara e Vagheggi dell'Alessandria. Inizio veloce: al 1' Ferraris dopo un corner (sono stati 8 a zero a favore dell'Alessandria) ha colpito di testa il pallone che ha attraversato tutta la luce della porta novarese perdendosi poi sul fondo. Tre minuti dopo invece gli ospiti sono passati in vantaggio: passaggio di Giannini a Picchietti, che per un grosso buco della difesa alessandrina, ha segnato. Al 10' le sorti si sono riequilibrate: stupendo cross di Vagheggi ed a Ferraris non resta che insaccare nella rete di Boldini. Al 26' palo di Vriz e, tre minuti dopo, seconda rete novarese: è ancora Picchietti a realizzare, dopo che il tiro di Jacomuzzi, servito da Giannini, aveva colpito il palo, rimbalzando. Ancora una volta la difesa grigia ha sbagliato. Pro mattatrice giù il Piacenza Al 33' Lucetti salva su tiro dello stesso Piccinetti, sempre libero In area alessandrina. Nella ripresa l'espulsione di Facchinello e, al 62', terza rete del Novara: Vriz in contropiede scende veloce, nessuno è capace a fermarlo e Lucetti raccoglie per la terza volta 11 pallone sul fondo della rete. I tifosi reclamano un fuorigioco, ma tutto è stato regolare. Sul 3 a 1 le cose per l'Alessandria sembravano ormai definitivamente compromesse. Invece, al 43', è ancora Ferraris, su passaggio di Giannini, a sorprendere Boldini. L'Alessandria, rinfrancata, si è lanciata all'attacco, vi sono stati alcuni minuti da recuperare e 1 grigi con un po' di fortuna avrebbero potuto anche pareggiare. Ma, al 91', su un ennesimo errore della difesa, Vrlz, nuovamente in contropiede, servito da Jacomuzzi, è sceso in area grigia ed ha punito per la quarta volta Lucetti. Dopo tante speranze per i grigi riprende la lotta per la salvezza. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) UN DERBY TRASFORMATOSI IN TRAGEDIA L’Alessandria regala.. il Novara raccoglie Un brutto scivolone, non c’è che dire, anche se le dirette avversarie hanno mostrato, a loro volta di avere il fiato grosso. Le cause sono di ordine psicologico e tecnico, e lo stesso Mattè nella breve intervista concessa ai giornalisti, lo ha rimarcato. Il tecnico nell’occasione ha lanciato alcuni strali in direzione della presidenza coinvolgendola nel disastro. Alla vigilia del derby qualcosa era trapelato: da una parte Mattè a sostenere la riconferma di Bongiorni, dall’altra Cavallo deciso a concedere la fiducia a Facchinello autore, la scorsa domenica, del pareggio a Mantova. L’ha spuntata ovviamente il commenda, ma sul campo il mister si è preso la rivincita. L’Alessandria è essenzialmente mancata nel reparto cardine, cioè il centrocampo ed in difesa. Il Novara pur disputando una partita complessivamente modesta, è riuscito ad imporre il proprio gioco, a sfruttare gli ampi spazi davanti Lucetti. Non a caso le reti sono maturate su rapidi capovolgimenti di fronte. Gli uomini "filtro” non si sono mai visti, neppure nei momenti in cui era necessario stringere i denti, uscire alla disperata dal guscio per riportare le sorti della partita in parità. A completare l’opera l’infausta giornata — chiamiamola così — di Moretti. Il difensore ha letteralmente regalato due reti agli avversari, il capro espiatorio i tifosi l’hanno trovato nel giocatore, ma in realtà l’intera squadra è coinvolta nel disastro. Con un centrocampo senza grinta e determinazione, le punte sono riuscite ugualmente quanto inutilmente ad andare bersaglio due volte. La grossa sfortuna degli alessandrini è di essere costretti a rinunciare all’apporto di Contratto attualmente in Polonia con la nazionale UEFA. La decisione della Federcalcio di privare l’Alessandria del pilastro difensivo nel momento cruciale della stagione è tra le concause dell’infortunio casalingo, il terzo della stagione. Renzo è un difensore fluidificante, sa muoversi sulle fasce laterali, appoggiare in continuazione il lavoro degli attaccanti, li Novara era aggredibile sull’out invece mai si è cercata la fascia per portare la minaccia verso l’area avversaria. Al forfait obbligato di Contratto aggiungete la giornata storta di Moretti ed avrete il panorama completo della situazione. Cosa fatta, capo ha: inutile soffermarsi, recriminare. La situazione di classifica vede Alessandria e Padova appaiate al dodicesimo posto: se il campionato fosse finito domenica si andrebbe allo spareggio. La stagione invece ha in serbo altre cinque partite per un totale di dieci punti. All’undici di Colombo ne basterebbero cinque o sei per tornare a sognare. Il calendario prevede per la prossima domenica la trasferta di Trento e successivamente l’impegno, al Moccagatta, con il fanalino di coda Seregno. Basterebbero tre punti prima di affrontare il viaggio verso Biella terzultima tappa dell’anno. I veneti di Mario David raggiunta quota 56, sono quasi fuori dalla mischia o quasi: la divisione della posta è tutt’altro che impossibile. L’incognita è rappresentata dallo spirito di reazione della compagine scivolata nuovamente nel mare in burrasca. Sapranno Colombo e compagni ricuperare, dimenticare la irripetibile prova della scorsa domenica? Mister Mattè ha parlato di bagno di umiltà. Pensiamo abbia azzeccato in pieno. L’Alessandria ha dimostrato, ed i risultati lo confermano, di avere doti di ricupero notevoli. Data per spacciata, è riuscita a tirare fuori dal cilindro prove eccellenti. La riprova la troviamo negli impegni contro gli avversari di alta classifica, dall’Udinese alla Juniorcasale, dal Piacenza al Treviso. Scagliare anatemi è facile, ma nel momento in cui si deve stringere i denti per raggiungere il traguardo,meglio rinviare il discorso all’ultima di campionato. La squadra di Mattè ha grossi limiti tecnici, il volerlo nascondere è assurdo. Davanti a tali carenze è imperativo supplirvi con la carica agonistica, con la vitalità. Contro il Novara purtroppo sono mancate le doti basilari ed il risultato lo testimonia. Bandire le incomprensioni stringere le file sono gli obiettivi da raggiungere nell’ultimo scorcio della stagione. Le polemiche servono unicamente ad esacerbare gli animi, a distruggere quanto di positivo si è costruito in passato con gravi sacrifici. Alessandria - Novara, derby della disfatta va dimenticato, archiviato in gran fretta. Nulla è ancora perduto se dirigenti e giocatori riusciranno a trovare il filo conduttore sul quale fare leva per ricuperare quanto si è perduto. L’Alessandria del derby non era certamente quella ammirata ed applaudita contro i nerostellati. Rivedendo il film dei 90’ si ha conferma di quanto abbiamo sostenuto. Mister Mattè ha schierato la formazione ’’obbligata” affidando le punte novaresi rispettivamente a Colombo (Jacomuzzi) e Moretti (Piccinetti mentre sul tornante Guidetti è finito Tonetto). La pattuglia grigia applica il modulo consueto lasciando Facchinello in zona per coprire la retroguardia ed appoggiare le punte Vagheggi e Ferrari. Sulla fascia centrale si alternano Bosetti, Chiogna e Piccotti che dovrebbero costituire una cerniera sufficiente per impedire infiltrazioni dei centrocampisti avversari a sostegno di Jacomuzzi e Piccinetti. Il derby inizia, a dire il vero, sotto i migliori auspici. Bosetti batte un corner, Ferraris svetta di testa ed il portiere compie una prodezza deviando nuovamente in angolo. E’ un fuoco di paglia perchè basta una incursione senza pretese degli azzurri per mettere in crisi l ’intero pacchetto difensivo. Giannini manovra sulla sinistra, e siamo appena al terzo minuto, poi crossa al centro. Un pallone apparentemente innocuo sul quale Moretti in elevazione cerca la respinta. Il difensore manca clamorosa mente e Piccinetti, liberissimo controlla la sfera insaccando. Errore madornale del difensore, proiettatosi sulla palla invece di coprire l’avversario, di ostacolarlo. La doccia fredda gela i circa tremila appassionati presenti sugli spalti. Subire una rete nei primi minuti di gioco, significa costringere la squadra ad una affannosa rimonta, a rivoluzionare gli schemi tattici. Il Novara, bontà sua, pare pago del vantaggio ed invece di insistere lascia l’iniziativa ai padroni di casa. I mandrogni sembrano non accusare stringendosi in avanti alla ricerca del pareggio. Vagheggi, tra i più intraprendenti, al 9’ ’’cattura” una palla sulla fascia laterale sinistra, ruba il tempo agli avversari centrando. L’azione pur pregevole, pare destinata ad esaurirsi al centro dell’area di rigore, se il pacchetto difensivo azzurro risultasse mobile e concentrato. Accade invece che nessuno si muove e Ferraris ha scatto e decisione: entra sulla palla ed insacca. Un regalo o quasi della dea bendata. Gli alessandrini purtroppo peccano di presunzione: convinti di riuscire ad addormentare il gioco retrocedono sul centrocampo per attendere l’avversario. Mancano di decisione e gli uomini di Viviani vanno a nozze insediandosi stabilmente nell’area alessandrina. Giacomuzzi, Piccinetti, Vriz e Giannini si trasformano in fuoriclasse (per le pochezze dei padroni di casa) evidenziando le mancanze dello schieramento. Capitan Colombo e Vichi reggono anche se appare evidente la differenza di passo tra gli uomini in maglia azzurra e grigia. Il campanello d’allarme, i preludio al peggio, suona al 26’; Vriz batte una punizione dal limite e la palla si stampa sul palo alla destra di Lucetti. Dalla panchina nessuna direttiva atta a tamponare le falle, si prosegue. L’Alessandria ha poche possibilità di uscirne indenne, ma rischia ugualmente. Il Novara favorito dagli ampi spazi scende in area, manovra in tranquillità. Giannini liberissimo sulla sinistra scodella al centro per Giacomuzzi: il centravanti controlla poi calcia centrando il palo. Giornata fortunata per Lucetti? Una pia illusione. Il pallone torna in gioco, Piccinetti (Moretti dov’era?) è il più lesto a raggiungere la sfera, a fare secco il portiere. Tutto da rifare. L’orso grigio accusa nettamente il colpo, traballa rischiando di farsi trafiggere nuovamente dopo quattro minuti. Ad impostare sulla destra è Guidetti il cui diagonale giunge sul piede del solito Piccinetti. L’attaccante stringe cercando Pangolino, ma fortunatamente Lucetti riesce a rimediare seppure con difficoltà. I ragazzi di Matte smarriscono le file del gioco, faticano a trovare la carburazione necessaria per giungere a contatto di una difesa che denuncia sbandamenti paurosi. Piccotti e Chiogna non riescono a districarsi, pasticciano invece di Fondare sulle fasce. Il trascorrere dei minuti evidenzia una squadra con il fiato grosso, paurosamente deconcentrata. A ravvivare l ’atmosfera piuttosto depressa ci pensa Facchinello su punizione: l’alessandrino spara una bomba e Ferrari raggiunto al viso va k.o.. Insoddisfatto Gianni falcia clamorosamente Giannini evitando l’ammonizione di un soffio. L ’Alessandria pur con il fiato grosso continua a bussare alla porta avversaria. Ferraris al 39’ fa tutto da solo poi allarga su Piccotti: pallonetto insidiosissimo, ma Boldini vola deviando oltre la traversa. Sull’ultima incursione, infruttuosa, dei locali si chiude il tempo.Considerazioni? Alessandria stranamente amorfa, incapace di costruire manovre veloci con inserimenti sulle fasce laterali per costringere gli azzurri ad aprirsi favorendo l ’inserimento delle mezze punte. La ripresa ricalcherà fedelmente il volto dei primi quarantacinque minuti. Manca il brio, la chiarezza di idee. Si attacca in massa cozzando contro il muro avversario. L’assillo del pareggio ottenebra le menti. A complicare il quadro della situazione l’espulsione di Facchinello. Il Gianni, si sa, non è un corridore, marca a zona, fionda in avanti alla ricerca del compagno. Gli manca la verve e nel momento in cui l’avversario scatta fatica a ricuperare. Per rimediare ricorre (51’) ad un fallo evidentissimo e l’arbitro lo ammonisce. Il ragazzo perde colpi, si era visto all’inizio della ripresa. Perchè rinunciare all’inserimento di Baglini in veste di centravanti arretrato? La panchina tace e Facchinello, otto minuti dopo, prende la via degli spogliatoi. Un duello con Guidetti si conclude con un ruzzolone, ma nella caduta l ’alessandrino colpisce l’avversario. Fallo involontario? Può essere, ma l’arbitro la pensa diversamente estraendo il cartellino rosso. Aumenta la tensione in campo ed i novaresi approfittano per sfruttare sino in fondo il contropiede. Giannini al 61’ taglia l’intera retroguardia proiettata in avanti mettendo Vriz in posizione di anticipare Lucetti e segnare. Recuperare sull’1-3 è impresa impossibile. Inspiegabile l’inserimento di Bellacomo. Aumenta la confusione in campo; si gioca senza un nesso logico. Le sorprese tuttavia non sono finite. L’Alessandria ha una impennata a quattro minuti dalla conclusione. Chiogna al limite dell’arca di rigore trova compagno (Ferraris) e corridoio giusto: l’alessandrino anticipaBoldini siglando la doppietta della giornata. Si apre un tenue spiraglio, ma il Novara si incarica di chiuderlo in fase di ricupero, Giacomuzzi da centrocampo (siamo al 91’) lancia lungo a Vriz che dal limite dell’area supera l’uscente Lucetti. Per l’Alessandria è finita, nel modo peggiore.Un derby con sei gol non si vede tutti i giorni, d’accordo, ma quanti i regali dei difensori? I pachetti difensivi sono stati prodighi come mai era accaduto in passato, il Novara ringrazia, torna a casa con due punti lasciando nella peste i cugini. Cosa accadrà domani? Se lo domandano in molti. La spada di Damocle della C2 torna a pesare sinistra sulla compagine mandrogna. Alessandria allo sfascio? Nel clan alessandrino sbollita l’ira si curano le ferite, si cerca il massimo comune denominatore per riprendere il faticoso cammino. I giocatori in particolare respingono l’insinuazione di una resa anticipata. Riconoscono concordemente lo sbaglio aggiungendo di avere in serbo le energie necessario per racimolare i cinque - sei punti indispensabili per concludere degnamente un campionato nato all’insegna dell ’incomprensione e dei malumori. Nel momento più delicato della stagione l’appello per un nuovo corso lo rivolgiamo alla Società, al suo presidente (Il Piccolo - Il Gattopardo) Risultati: Audace - Juniorcasale 1-1 Bolzano - Biellese 1-2 Mantova - Lecco 2-0 Omegna - S:Angelo 2-2 Padova - Triestina 1-1 Pergocrema - Treviso 1-1 Pro Vercelli - Piacenza 4-1 Seregno - Trento 0-2 Udinese - Pro Patria 1-0 CLASSIFICA: Udinese p.51; Junior 46; Piacenza, Mantova 40; Novara 38; Treviso 36; Trento, Biellese 35; Lecco, Pergocrema, Triestina 32; Alessandria, Padova 31; Pro Vercelli, S.Angelo, Omegna 29; Bolzano 28; Pro Patria 27; Audace 23; Seregno 16 MARCATORI: 18 Reti: Basili (Juniorcasale) 14 Reti: Ulivieri (Udinese ) 13 Reti: Frutti (Mantova) 12 Reti: Ascagni (Juniorcalale), Pellegrini (Udinese), Picchetti (Novara) 11 Reti: Vitale (Audace), Saifari (Bolzano), Galluzzo (Lecco) Il punto sul campionato L'Udinese si è presentata in campo più carica che mai ma la vittoria contro la Pro Patria non è stata meritata: ridotta in nove uomini nel secondo tempo, ha stretto i denti e ha cercato negli ultimi minuti di arrivare al pareggio. Netta vittoria del Mantova che ha sbloccato il risultato, contro il Lecco, nella ripresa grazie ad un rigore siglato da Tedoldi e ha raddoppiato con Frutti. La Junior è scesa in campo con la convinzione del successo ed invece è stata costretta al pari dall'Audace per colpa di un centrocampo molto lento tanto che le palle gol sono state tutte dei veronesi. Il Bolzano ha dato addio alla C1 perdendo il confronto con la Biellese, ancora una volta la squadra bolzanina ha mostrato tutti i suoi limiti in fase di realizzazione mentre la Biellese si è fatta ammirare per funzionalità del suo gioco. Soltanto a sette minuti dalla fine del match l'Omegna è riuscita a rimediare il pareggio grazie ad un gol di Enzo su punizione: il pareggio non è servito neppure al S.Angelo. La Pro Vercelli ha sconfitto il Piacenza segnando quattro gol e colpendo due pali, altri gol sono stai mancati per poco.