Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1977/1978
Serie C
21-05-1978 - Giornata: 35 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Seregno FBC 1913 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 55. Ferraris (I) A.[A]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Tonetto Flavio, Contratto Renzo, Molinari Pietro, Colombo Antonio, Vichi Roberto, Vagheggi Claudio, Bosetti Ermanno, Bologna Vincenzo [86. Facchinello Gianni], Bellacomo Gianfranco, Ferraris (I) Alessandro A disp.:Baglini Stefano, (P) Zanier Adriano All.: Mattè Romano

Formazione avversaria
Seregno: Sedini, Ventura, Saibene, Vianello, Giussani, Ballabio, Viganò, Allievi, Bonati [18. Bosisio], Erba, Mandressi. All: Trezzi Mario

Arbitro: Zuffi Graziano (Ravenna)
Note
Rigore parato 52. a Bologna [A]. Ammoniti: Vagheggi [A], Viganò [S]. Angoli: 6-6. Spettatori: 1.400 circa di cui 918 paganti per un incasso di 2.524.200 lire Inizio gara ore 16.00

Commento
ALESSANDRIA PIU' VICINA ALLA C1 Con un gol di Ferraris al 55', dopo che tre minuti prima Bologna aveva sbagliato un rigore, l'Alessandria ha vinto li confronto con il Seregno, già da tempo condannato alla C2, ma non per questo meno deciso a non concedere i due punti al «grigi». «Una vittoria sofferta, ma meritata», ha commentato Romano Matte al termine dell'incontro. Una vittoria, aggiungiamo, al termine di una partita non certo bella sotto il profilo tecnico. L'Alessandria aveva estrema necessità di aggiudicarsi In questa prova al «Moccagatta» l'Intera posta In palio, sbagliare era proibito se la squadra vuole ancora mantenere le speranze di rimanere in CI, per questo l'allenatore aveva schierato una formazione che, a suo dire, doveva essere da combattimento. Sul plano tecnico, gli alessandrini non hanno certo brillato; resta l'impegno sul piano agonistico: l'importante era conquistare quel due punti tanto necessari per rimediare ad una classifica difficile. «Tutto è bello quello che finisce bene», commenta il trainer, e aggiunge: «La vittoria ci consente di continuare a sperare, vedremo ora quello che accadrà domenica prossima». Nei primissimi minuti di gara, il centravanti del Seregno Bollati, in un contrasto con Bologna, ha ricevuto un brutto colpo al viso: l'arbitro l'ha ritenuto del tutto fortuito, negli spogliatoi degli ospiti si è sostenuto, invece, che Bologna aveva volontariamente colpito con una gomitata l'avversarlo. Sta di fatto che Bonati, colpito allo zigomo e all'arcata dentaria superiore, ha dovuto essere trasportato in ospedale dov'è stato ricoverato in osservazione per un leggero stato commotivo. Ammoniti l'alessandrino Vagheggi e Vigano del Seregno. Sei pari i calci d'angolo. Inizio per l'Alessandria che al 7' potrebbe già passare In vantaggio: cross di Vagheggi dalla destra, Bologna In corsa fallisce l'ottima occasione da pochi passi. Dopo appena trenta secondi ancora cross di Vagheggi e l'accorrente Ferraris, di testa, fallisce per un soffio il bersaglio. E' lo stesso Ferraris, al 15', a colpire di testa 11 centro di Bosetti, ma Sedini blocca con sicurezza. Al 17' l'infortunio di Bonati, sostituito da Bosisio. Poi, al 30' altra ottima occasione sprecata da Bologna, che rientrava in squadra dopo una lunga assenza: su centro di Vagheggi il centroavanti alessandrino, a pochi passi dalla rete del Seregno, non riesce a controllare 11 pallone che esce a lato. Si riprende dopo il riposo e al 48' su azione Bologna-Bosetti-Molinari il pallone passa a fil di palo. Al 52' l'azione del rigore: Bosetti lanciato in area viene sgambettato dal terzino Ventura, c cade. L'arbitro non esita a concedere la massima punizione. Secondo gli accordi precedenti avrebbe dovuto tirare Bosetti, che lascia però l'incarico a Bologna: un grave errore, il «rigorista» certamente fuori allenamento calcia in bocca al portiere che non ha difficoltà a respingere, riprende Ferraris, ma l'estremo difensore ancora una volta si salva. Per l'Alessandria sembra la fine delle speranze. Invece, al 55', il tanto sospirato gol: corner di Bosetti, al centro raccoglie Ferraris e con un tiro secco sorprende Sedini. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) L'ALESSANDRIA, SOFFRENDO, IN ZONA C1 “Grigi» a tre cilindri carrozzati...Ferraris Nella quart'ultima partita della stagione, grazie a Juniorcasale e Treviso i grigi hanno guadagnato una lunghezza su Padova e Pro Vercelli aggrappandosi all’undicesimo posto della graduatoria. I mandrogni hanno inoltre scavalcato il Pergocrema bloccato a quota trentadue con padovani e vercellesi. La classifica è sin troppo fluida se la squadra mostrasse determinazione e vitalità. Nell’ultimo impegno casalingo invece si sono notate sbavature ed incertezze che lasciano perplessi. La strada verso la C1 è ancora costellata da una serie di ostacoli che rendono difficile il pronostico. Domenica i grigi, ad esempio, si recheranno al ’’Lamarmora” per strappare almeno un punto. I bianconeri ‘locali a quota trentasei affrontano la partita senza eccessivi patemi d’animo: a quota trentasei infatti non esistono pcricoli. L’Alessandria per mantenersi in posizione ottimale in vista dell’ultima casalinga con il Treviso ha assoluto bisogno di restare imbattuta. E’ possibile l’impresa? La compagine capitanata da Colombo nell’esibizione con il Seregno ha lasciato molti dubbi nello spettatore. Diremo innanzitutto che la formazione varata era per nulla ottimale anche se lungamente studiata dentro e fuori gli spogliatoi. Il volere ad ogni costo puntare su Bellacomo pare un assurdo, eppure si continua ad insistere. Il piccoletto scelto per montare la guardia al pari peso è rimasto avulso dalla realtà del gioco. Ha profuso il meglio senza riuscire a cavare un ragno dal buco. Nella ripresain particolare, i reiterati tentativi di fermare l'avversario entrando a scivolone lo hanno trasformato in un clou più che un giocatore di calcio. In precedenza al Moccagatta Bellacomo ha fornito analoghe esibizioni. Il ripescaggio voluto dal l’alto giova poco all'Alessandria anzi, constribuisce ad aumentare il malcontento. Il ragazzo avrà carattere da vendere, ma di classe poca. L’impiego in una partita casalinga dimostra scarso senso tattico conoscendone le caratteristiche. Bellacomo può essere sfruttato unicamente in fase di rottura, non certo in una partita, come quella con il Seregno, dove i due punti erano d'obbligo. Stupisce pertanto la scelta, la caparbietà della insistenza. Un esame di coscienza si rende necessario nei prossimi impegni. Le critiche sulla scelta del giocatore trovano ampia giustificazione scendendo nei dettagli dei novanta minuti. L’Alessandria giocando con Bologna in funzione di centravanti arretrato e Bellacomo votato unicamente al controllo di Vianello, ha perduto sin dalle prime battute il controllo del centrocampo, Bosetti infatti è venuto a trovarsi in una posizione dalla quale era impossibile uscire stante la distanza con le punte. Sulla fascia centrale si è creata una specie di terra di nessuno, una zona morta a tutto vantaggio della formazione operante in fase difensiva. Mantenendo lo schieramento in posizione di attesa, l’avversario installatosi sulla linea mediana ha controllato con facilità irrisoria i tentativi d’attacco dei padroni di casa. Se alla staticità dei centrocampisti si aggiunge la giornata per nulla felice del rientrante Bologna è facile spiegare la gran fatica per racimolare i due punti. L’Alessandria pur dovendo aggiudicarsi la posta in palio ha giocato una partita di attesa anche se la levatura tecnica dell’antagonista consigliava una maggiore spinta propulsiva La conferma o il riscontro lo troviamo nei dieci minuti iniziali della ripresa. La squadra pungolata, muovendosi con maggiore disinvoltura ha letteralmente sbriciolato il pacchetto di retroguardia avversaria propiziando il gol vincente. Esaurita la spinta si è tornati al non gioco della fase iniziale consentendo agli azzurri di uscire allo scoperto. Il Seregno fortunatamente ha giocatori di basso lignaggio e la pressione si è esaurita davanti all’area di rigore senza troppe apprensioni per Lucetti. Con l’uscita di Bologna sostituito da Facchinello si è poi notata una maggiore nitidezza degli schemi: Bosetti infatti, eliminato il diaframma rappresentato dal centravanti arretrato ha trovato immediatamente spazio e misura per eliminare le zone morte. Un’Alessandria enigmatica contro un avversario senza pretese votato unicamente alla difensiva. Un successo pienamente meritato, ma ottenuto con un dispendio di energie notevoli. Mister Mattò deve vagliare attentamente l'andamento della gara prima di designare le undici pedine chiamate la prossima domenica a portare altro ossigeno per la conquista della Cl. L’invito lo giriamo anche ai ’’suggeritori” operanti dietro le quinte. Gli errori nelle prossime partite devono assolutamente essere banditi. Con il Seregno si è rimediato alla meno peggio, domani potrebbe essere troppo tardi. Esaurita la premessa tattica scendiamo alla partita giocata su un terreno reso viscido dalla pioggia. Le marcature sono in certo qual modo scontate: Moretti su Mandressi, la sola vera punta; Contralto su lionati, Molinari su Erba e Colombo su Allievi. Il Seregno a sua volta contrappone Ventura a Vagheggi, Saibene a Bologna e lo stopper Giussani a Ferraris. Sulla fascia centrale Bellacomo a combattere con Vianello mentre Bosetti opera a zona. Gli azzurri di Trezzi mantengono una costante copertura evitando di spostare il baricentro oltre il centrocampo dove cercano di frantumare il gioco avversario. L’Alessandria pur avendo l’obbligo di spingere sull'acceleratore indugia, pare intimorita dall’antagonista. Intruppati nella propria metà campo attendono inutilmente Mandressi o Erba per sfruttare i corridoi per iniziare la manovra offensiva. Il Seregno ovviamente sta al gioco, non ha interesse ad uscire allo scoperto per farsi trafiggere come un allocco. I mandrogni paiono trasecolati; sono titubanti nell’affondare i colpi. Bosetti è il primo a provarci con un preciso allungo sulla destra per Vagheggi. L'ala raccoglie, mantiene il controllo della sfera resistendo all’insidia di due avversari centrando. L’intera difesa azzurra manca l’aggancio ed il pallone spiove sul piede di Bologna appostato a pochi metri dalla rete di Sedini: l’alessandrino, tanto per gradire, sciupa banalmente il regalo mettendo a lato. Una conclusione incredibile. E’ il primo di una lunga serie di errori. Esauritasi la spinta offensiva per la scarsa mobilità dei centrocampisti le squadre si affrontano a ruota libera: i grigi invece di spingere sull’acceleratore attendono Terrore altrui; gli azzurri restano alla finestra senza dannarsi troppo l’anima per evitare la siesta dei padroni di casa. La cronaca si ravviva al 17' per un... incidente. Bologna e Bonati si contendono un pallone a centrocampo, l’alessandrino la spunta, ma nel contrasto colpisce con un gomito l'avvcrsario. L’attaccante finisce k.o.: lo portano fuori in barella. Il medico sociale dott. Chiodi lo medica per una ferita alla regione zigomatica consigliandone il ricovero per un principio di stato commotivo lo sfortunato giocatore è rilevato da Bosisio. La contesa prosegue senza eccessivi scossoni. L’Alessandria denuncia scompensi paurosi sulla fascia centrale, le mezze ali manovrano in posizione arretrata e le punte, troppo isolate non riescono a concretizzare gli inserimenti. Vagheggi e Ferraris fortunatamente si muovono con bella scioltezza. Il goleador grigio in particolare si esibisce in lunghe sgroppate cercando di trascinare i colleghi verso la rete di Sodini, è fatica sprecata. L’unico a dargli manforte è Ferraris rigenerato rispetto alle scialbe esibizioni degli scorsi mesi. L’ex spezzino, è doveroso riconoscerlo, ha gettato nella mischia il meglio gettandosi su ogni pallone, cercando la conclusione. La rete vincente premia il ragazzo tornato al meglio della condizione nel momento in cui la società ha necessità di stringere le file per evitare il purgatorio della C2. I mandrogni, riprendendo la cronaca, giocano a corrente alternata vivendo sugli spunti individuali come al 28 quando si scatena Vagheggi. L’alessandrino fa tutto da solo sulla destra, elude la vigilanza di due avversari poi centra. Sulla palla è nuovamente Bologna pronto a colpire al volo senza successo: la palla esce senza reare grattacapi per Sedini. Nuova pausa di gioco. L’Alessandria pare accettare supinamente il fato. Manca la determinazione, il vi gore atletico. Allo scadere tuttavia gli incursori grigi creano l’occasione più pericolosa. E’ Ferraris ad imbeccare Vagheggi che da posizione impossibile lascia partire un violento tiro. Un difensore devia leggermente e la sfera si stampa sulla traversa tornando in gioco; riprende Bologna, ma il pallonetto è facile preda della retroguardia azzurra. Mattè nello spogliatoio striglia i ragazzi, almeno questa pare la conclusione logica visto l’andamento del gioco alla ripresa delle ostilità.L’Alessandria abbandonato ogni timore, riverenziale preme sull’acceleratore, imposta la contesa su ritmo e l’avversario denuncia i suoi limiti, e pochezza. Bellacomo dopo 40” scende sulla sinistra centra e Ferraris manca di un soffio l’aggancio. La proiezione offensiva continua con una punizione dal limite e successiva mischia; una veloce conclusione di Molinari a lato. Finalmente i locali dimostrano di volere il successo. Bosetti al 51’ si scatena sulla sinistra, entra in area, ma Ventura lo spintona da tergo mandandolo gambe all’aria. L’arbitro Zuffi indica senza esitazioni il dischetto del rigore. L’occasione è propizia per sbloccare il risultato. E’ il secondo penalty concesso ai grigi durante la stagione. Dovrebbe batterlo Bosetti ’’istruito” durante la settimana, ma Bologna pone perentoriamente la sua candidatura. Il centrocampista calcia balordamente, senza neppure spiazzare il portiere. Sedini intuisce la direzione e nonostante la palla viaggi a fil di palo respinge gelando il migliaio di tifosi presenti allo stadio. Una occasione irripetibile buttata al vento. L’Alessandria stringe i tempi cercando disperatamente il gol e l’ottiene al 55’. Bosetti dalla bandierina fa piovere la palla in area, un difensore respinge suU’accorrente Ferraris che in diagonale indovina lo spiraglio realizzando. E’ il gol del successo, è il gol che tiene aperta la porta alla C1. Il Seregno traballa, ma i grigi purtroppo non ne approfittano. La giornata balorda di Bologna condiziona l’intero centrocampo. Mattè finalmente si decide alla rotazione al 66’ sostituendo con Facchinello con il compito di tenere il controllo della palla, di addormentare la partita. La reazione degli azzurri è piuttosto blanda anche se Ballabio avanza dalle retrovie per dare una mano al suo spento reparto offensivo. Gli dà una mano Vianello libero di scorazzare per il campo. Bellacomo ormai è l’ombra del giocatore di un tempo: tenta inutili entrate in scivolata senza riuscire a toccare pallone. Uno spettacolo da dimenticare in fretta. Bosetti libero nelle proiezioni innesta la quinta scorazzando sul centrocampo, mettendo ordine e suggerendo a Ferraris e Vagheggi l’offensiva. L’Alessandria va vicinissima al raddoppio in due occasioni, al 27’ e al 39' entrambe le volte con Vagheggi. L’ala lanciato in profondità entro in area, ha un attimo di indugio ed il portiere con la punta delle dita devia; la seconda volta Vagheggi si lascia ’’chiudere” dai difensori prima di scoccare il tiro. Gli alessandrini evitano di rischiare più del lecito anche se l'avversario è completamente in barca. La paura, si sa, a volte fa novanta. Capitan Colombo e Vichi fanno buona guardia tenendo lontano l’insidia da Lucetti rimasto per novanta minuti tra i pali in completa solitudine. La compagine di casa difende la rete di vantaggio senza eccessiva fatica tirando un lungo sospiro di sollievo al fischio finale di Zuffi. Archiviata la vittoria il pensiero corre agli ultimi tre impegni stagionali. L’Alessandria la prossima domenica veleggia alla volta di Biella mentre le dirette inseguitrici, ad eccezione del Pergocrema, viaggiano. La Pro Vercelli visita il campo della neopromossa Udinese; il Padova se la vedrà con il Trento. Sulla carta vantaggio netto del Pergocrema (riceve il Seregno) e buone possibilità per i grigi. Conquistare un punto significa restare nel gruppo delle dodici. Il campionato, come previsto, scioglierà le riserve solo all’ultima giornata. Nessuna delle quattro squadre impegnate alla morte per aggiudicarsi i due posti rinuncia alla bagarre (Il Piccolo - Il Gattopardo) Risultati: Audace - Piacenza 0-0 Bolzano - Pergocrema 2-0 Lecco - Trento 2-1 Mantova - Triestina 1-1 Omegna - Patria 2-2 Padova - Juniorcasale 2-2 Pro Vercelli - Treviso 0-0 S.Angelo - Novara 1-1 Udinese - Biellese 3-1 CLASSIFICA: Udinese p.55; Juniorcasale 49; Piacenza 43; Mantova 42; Treviso, Novara 39; Trento 37; Biellese, Lecco 36; Triestina 35; Alessandria 33; Pro Vercelli, Pergocrema, Padova 32; S.Angelo, Omegna, Bolzano 30; Pro Patria 28; Audace 24; Seregno 18 MARCATORI: 17 reti: Basili (Juniorcasale); 16 reti: Ulivieri (Udinese); 14 reti: Ascagni (Junior-casale); 13 reti: Frutti (Mantova), Piccinetti (Novara); 12 reti: Galluzzo (Lecco), Vriz (Novara), Pellegrini (Udinese). 11 reti: Vitale (Audace),Sartori (Bolzano), De Bernardi (Udinese); 10 reti: Cesati (Piacenza), Petta e Zandegù (Treviso); 9 reti: Andreis (Triestina). 8 reti: Vagheggi (Alessandria), Dioni (Biellese) Pozzi e Mutti (S.Angelo), Ballarin (Trento), Dri (Triestina); 7 reti: Schillirò (Biellese), Tedoldi (Mantova), Rossi (Pergocrem a), Maruzzo e Roda (Pro Vercelli), Pozzi (S.Angelo Lodigiano); 6 reti: Zanotti (Novara), A.Rossi (Padova), Alessandrini (Piacenza), Perego (Sant’Angelo). 5 reti: Baglini e Bologna (A lessandria), Vendrame (Audace), Jacolino (Biellese), Cassardo (Omegna), Mazzolerà (Pergocrema), Franzoni e Gritti (Piacenza), Foglia (Pro Patria) Il punto sul campionato Ottima prova della Biellese sul campo dell'Udinese giocando un calcio veloce, attento e propositivo: i padroni di casa hanno balbettato a lungo con grosse disattenzioni a centrocampo, soltanto negli ultimi 7' i padroni di casa hanno trovato il gol della vittoria. In tre minuti il Casale ha rimontato due gol sul campo del Padova rischiando addirittura di vincere la partita. E' finita in pari senza accontentare nessuno a Sant'Angelo Lodigiani tra i locali e il Novara con i primi che hanno agguantato la vittoria a pochi minuti dal termine del match su rigore. L'incontro è stato giocato sotto una pioggia torrenziale ed è terminato in parità, match interessante e divertente tra Omegna e Pro Patria. Quinto risultato utile consecutivo per la Pro Vercelli soltanto un punto ma è sempre una boccata d'ossigeno, contro il Treviso, che si è difeso con incredibile accanimento.