Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1977/1978
Serie C
28-05-1978 - Giornata: 36 - Biella - Alessandro Lamarmora


Biellese AS - Alessandria Calcio US 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 28. Braghin [Bi] 60. Baglini S.[A]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Molinari Pietro, Contratto Renzo, Tonetto Flavio, Colombo Antonio [50. Baglini Stefano], Vichi Roberto, Bologna Vincenzo, Bongiorni Gabriele, Bellacomo Gianfranco, Bosetti Ermanno, Ferraris (I) Alessandro A disp.:Facchinello Gianni, (P) Vezzulli Ivano All.: Mattè Romano

Formazione avversaria
Biellese: Reali, Francisetti, Braghin, Capon, Capozucca, Borghi, Schillirò, Conforto, Jacomuzzi, Dionisio, Pellerei. All: Gori Roberto

Arbitro: Zuffi Graziano (Ravenna)
Note
Ammonito: Moretti [A] Spettatori: 3000 Rigore parato 32. a Bosetti [A]. Inizio gara ore 17.00

Commento
PER LA BIELLESE E L'ALESSANDRIA LA C1 E' MOLTO PIU' VICINA Nemmeno stavolta la Biellese è riuscita a vincere sul proprio terreno di gioco: l'Alessandria, squadra di normale levatura, l'ha costretta al pareggio sull'uno a uno. Il portiere Reali ha parato un rigore e l'arbitro Adamu, proprio al termine dell'incontro, ne ha negato un altro a favore della Biellese. Il punto conquistato avvicina, comunque, ulteriormente la squadra bianconera alla C1. Anche per l'Alessandria il pareggio di ieri è utile, ma i grigi dovranno ancora « soffrire » molto negli ultimi due incontri. Il punteggio rispetta l'andamento del gioco. Ad un primo tempo caratterizzato da una preminenza della Biellese sugli avversari, concretizzata da una rete segnata al 28' da Braghin, è seguita una ripresa durante la quale l'Alessandria ha prevalso senza fatica, dato il gioco eccessivamente prudente dei padroni di casa, gioco che ha indignato il numeroso pubblico presente. Per 1 grigi ha segnato al 15' Baglini. Della Biellese si sono messi in luce, oltre al portiere Reali, i tre giovani: Braghin, Conforto e Dionisio. Fra gli avversari sono emersi Tonetto, Baglini e Bosetti. La prima emozione si è avuta al 4' di gioco; Dionisio giunge solo in area, ma il portiere Lucetti riesce abilmente a parare il fortissimo tiro. Al 15', su un preciso centro di Braghln è entrato Jacolino, ma il pallone è finito di poco sopra la traversa. Al 28', come si è detto, la Biellese è andata in vantaggio. L'arbitro ha concesso una punizione per un fallo su Pellerel; batte Jacolino e Braghln infila di precisione con un colpo di testa. I padroni di casa rischiano di essere raggiunti dopo soli tre minuti. Bosetti scende sulla sinistra, entra in area ma ha un contrasto con Capozucca e finisce a terra. Adamu, con severità giudicata eccessiva, date le circostanze in cui era avvenuto l'atterramento del giocatore alessandrino, decreta la massima punizione. Tira lo stesso Bosetti, ma Reali intuisce la traiettoria del pallone e riesce a deviarlo in angolo. Al 34' Schilirò tira mentre Lucetti sta uscendo, ma sbaglia clamorosamente la facile occasione. Nella ripresa, al 5' Colombo esce, sostituito da Baglini, che dieci minuti dopo dà all'Alessandria la rete del pareggio infilando il pallone di testa a conclusione di un calcio d'angolo battuto da Bosetti. Al 31' Reali para un insidioso tiro di Bologna, che però aveva già commesso un fallo su Capon. Al termine dell'Incontro, Dionisio viene atterrato In area. Tutti si attendono il rigore, ma l'arbitro lascia correre. (La Stampa - Ed. Sport - P.M.) BIELLESE-ALESSANDRIA IL DERBY DELLA PAURA Un gol polemico di Baglini rilancia i "grigi" di Mattè Grigi in trincea con cinque centro campisti, ed il solito Bellacomo, rischiano il cappotto nel primo tempo, ricuperando nella ripresa. La capolista voleva festeggiare il ritorno nella serie cadetta dopo 14 anni di attesa. Inoltre in tribuna c’era il presidente Sanson. L’undici di Giacomini ha solennizzato la storia data con il classico punteggio di due a zero, una rete per tempo, condannando irrimediabilmente i vercellesi. L'Udinese, contrariamente a quanto si pensava, non si è deconcentrata in anticipo e con De Bernardi e Ulivieri ha fatto felici i tifosi. Il Pergocrema ha visto i sorci verdi con il Seregno. I ragazzi di Trezzi pur condannati alla C2, non si risparmiano impegnando allo spasimo gli avversari. Era accaduto ad Alessandria: si sono ripetuti. I padroni di casa solo al 67’ sono riusciti a sbloccare il risultato, ad assicurarsi i due preziosissimi punti. Il Padova, in svantaggio a Trento nel primo tempo è riuscito, con la forza della disperazione ad agganciare il pareggio; un risultato che consente ai biancoscudati di continuare a sperare, di sognare. La classifica parla chiaro: il discorso C2, dopo lo scivolone della Pro Vercelli è ristretto ad Alessandria, Pergocrema e Padova con leggero vantaggio delle prime due. Vediamo cosa accadrà domenica penultima fatica della stagione. L’undici di Matte se la vedrà in casa con il grintoso Treviso, il Pergocrema andrà a Verona ad incrociare le armi con un rassegnato Audace mentre i patavini viaggeranno per la seconda volta consecutiva alla volta di Piacenza. La Pro Vercelli, matematicamente ancora nel giro salvezza, riceverà un Lecco relativamente tranquillo, poco disposto tuttavia a farsi inguaiare. Il clou della giornata è a Piacenza: se gli emiliani piegano i biancoscudati il discorso potrebbe essere chiuso o quasi a soli novanta minuti dalla conclusione. Il finale del campionato è thrilling. Mister Mattè lo aveva previsto all’inizio dell’anno. «E' una stagione dura, si lotterà sino alla fine. Probabilmente il punto della salvezza dovremmo conquistarcelo a Udine». La previsione si avvererà se i grigi non riusciranno a fare ’’secco” il Treviso, formazione quadrata, poco perforabile. L’Alessandria nella partita decisiva, senza fare cose trascendentali, è riuscita a rimediare il pareggio indispensabile per mantenersi in zona salvezza. E’ stata una partita strana: la Biellese ha ingranato la marcia nel primo tempo mettendo a dura prova la retroguardia ospite; nella ripresa invece è crollata consentendo ai grigi di rimediare e di andare vicinissimi al gol del successo. Niente combine, le squadre si sono affrontate a viso aperto evidenziando le pochezze di sempre. Sul piano tecnico i novanta minuti hanno offerto nessun spunto di rilievo. L’Alessandria chiaramente orientata sulla difensiva ha messo in campo una formazione di centrocampisti affidandosi unicamente agli spunti di Ferraris. La scelta degli uomini presta il fianco a più di una critica, come la disposizione tattica. Inserendo Bellacomo al centro dell’attacco si è praticamente rinunciato ad impensierire l’avversario come è accaduto nel primo tempo e nella fase d’avvio della ripresa. L'inserimento di Baglini, in sostituzione dell’infortunato Colombo, ha rimediato ad una situazione divenuta oltremodo precaria. Preoccupa nell’Alessandria la tattica delle formazioni ’’rotanti”, ogni domenica si cambia e non sempre in meglio. Anche a Biella si è rivoluzionata la squadra con gli inserimenti di Tonetto e Bongiorni, la riconferma di Bologna e Bellacomo. Perplessità infine per la marcatura di Schillirò affidata ad un Colombo al cinquanta per cento della forma. Il capitano ha sofferto le pene dell’inferno per tenere a freno l’attaccante bianconero protagonista nel primo tempo di sgroppate perentorie. Dalla panchina nessun ordine per la variante Colombo - Moretti. Solo nel finale dei primi quaranta-cinque minuti, con il capitano in chiara difficoltà anche per un infortunio la ’’storica” decisione che ha consentito ai grigi di respirare. Moretti infatti promosso a stopper giocando sull’anticipo è riuscito a contenere lo scatto dell'avversario, a costringerlo a girare al largo dalla rete di Lucetti. Stupiscono queste incertezze in una partita tanto importante. Alla vigilia si era scritto, giustamente, sulla necessità di non commettere errori, di schierare una compagine decisa a lottare, a soffrire. Sul campo i lottatori sono stati pochi.L'artefice del pareggio alessandrino ha un nome: Bosetti. Il centrocampista schierato con la maglia numero dieci ha svolto una mole di lavoro impossibile scorazzando per il campo alla ricerca degli spazi liberi per lanciare i compagni d’attacco. Una fatica improba, una prestazione da collasso. L'alessandrino ha percorso decine di chilometri per evitare il tracollo: freddo e sicuro ha continuato a macinare gioco. Ha creato l’azione del rigore (poi banalmente sciupata) propiziando il gol del pareggio di Baglini. Raggiunto l’obiettivo ha continuato a prodigarsi instancabilmente in una manovra di collegamento inserendosi ripetutamente alle spalle dei difensori per proteggere il prezioso punto. Bosetti ha disputato una delle migliori partite in maglia grigia confermando di possedere la grinta e la tecnica per reggere nei momenti più difficili. L’Alessandria infatti di pericoli ne ha corsi parecchi, in particolare nel primo tempo quando il centrocampo non riusciva a trovare le giuste misure e la difesa zoppicava maledettamente. Per mantenere a galla la fragile barchetta, c’è voluto tutto il mestiere degli anziani e la determinazione di alcuni giovani. L’unico dato positivo emergente dai novanta minuti del Lamarmora la tenuta dei ragazzi. La squadra nel momento in cui l’avversario è crollato per la fatica è riuscita ad assumere le redini del gioco colmando lo svantaggio ed andando vicinissimo al raddoppio con Bologna. Sufficienza piena sotto il profilo della tenuta atletica, ma ampie riserve sul gioco, a tratti, da oratorio. All'Alessandria mancano giocatori e schemi di gioco. I limiti tecnici di alcuni giocatori sono sin troppo noti, inutile fingere di avere dei grandi campioni. Sul campo la verità viene a galla. Torniamo un istante su Bellacomo. Nel prima tempo il piccoletto ha lasciato alquanto a desiderare anche se ha profuso nella lotta tutto l'ardore. Nella ripresa, con il cedimento degli avversari è riuscito ad evidenziarsi per la combattività, ma basta per assolverlo? Con tre, cinque Bellacomo la barca alessandrina continuerà a fare acqua perchè il calcio è anche tecnica, intelligenza. Domenica il ragazzo ha giocato con volontà senza andare più in là di una prestazione mediocre. Mister Mattè contro il Treviso dovrà compiere un lungo esame di coscienza prima di schierarlo: al Moccagatta il ragazzo potrebbe rischiare il linciaggio e, non lo merita per quanto ha saputo concedere alla squadra.Torniamo in cronaca diretta. La Biellese parte lancia in resta alla ricerca del gol affidandosi agli spunti di Schillirò, l’uomo più insidioso della compagine. Il bianconero ha uno scatto bruciante, difficilmente il difensore riesce a mettergli la museruola: fortunatamente in fase di conclusione lascia a desiderare. I grigi preoccupati di non subire gol fanno barriera davanti a Lucetti, senza riuscire a dare ordine alle manovre. La sarabanda è infernale ed il gol è nell’aria sin dalle prime battute. Schillirò scende sul settore destro, si ’’beve” tre avversari poi appoggia su Dionisio che, scavalcato Moretti, si presenta solo davanti a Lucetti. Gran botta a colpo sicuro e splendida risposta del portiere alessandrino. Sono trascorsi appena cinque minuti. L’Alessandria trema, cerca affannosamente di contenere le sfuriate dei padroni di casa. Il centrocampo, fa acqua, la difesa ha i nervi a fior di pelle. Colombo tenta inutilmente di anticipare Schillirò. Al quarto d’ora i bianconeri si presentano nuovamente in area: perfetto cross di Braghin e Jacolino di testa manda la sfera sopra la traversa. Il pressing dei padroni di casa continua: gli alessandrini replicano senza eccessiva convinzione raggranellando qualche calcio d’angolo. Ferraris è troppo solo, Bologna impegnato a dare manforte alla difesa si sgancia solo a colpo sicuro. La Biellese ottiene una punizione al 28’ sulla bandierina del calcio d’angolo. Braghin calcia, il pallone spiove in area, nessuno si muove e Jacolino (Bellacomo non poteva certo contrastarlo di testa) entra deciso infilzando Lucetti. L’ombra della sconfitta aleggia sinistramente sulla compagine di Mattè. Con l’attacco che si ritrova e Colombo zoppicante, il gol pare un miraggio. Accade invece l’incredibile. Bosetti scende a fondo campo supera un avversario, un secondo, entrando in area dove Pellerej lo atterra. Adamu non ha un attimo di esitazione nell’indicare il dischetto del rigore. L’Alessandria ha la possibilità di raddrizzare il risultato, di continuare a sperare. Lo stesso Bosetti è chiamato a ’’giustiziare” Reali. L’alessandrino tenta di fintare sulla destra del portiere indirizzando sulla sinistra, a mezz’altezza: il portiere intuisce e con uno stupendo colpo di reni devia in angolo. Gran festa attorno a Reali, sgomento tra i mandrogni. La Biellese risollevata nel morale si risveglia cercando il gol della sicurezza. Il solito Schillirò lascia surplace Colombo entrando in area: la conclusione è tra le più sballate che si possa immaginare. Pur in posizione ottimale il biellese scarica la bordata sopra la traversa. Lucetti tira un sospiro di sollievo mentre Matte si decide finalmente ad effettuare la variante mandando il più mobile Moretti su Schillirò. Contemporaneamente all'inizio della ripresa la panchina grigia gioca la carta Baglini in quanto il capitano pur soffrendo non riesce a tenere il ritmo del gioco. L’Alessandria finalmente trova le misure giuste per assestarsi stabilmente nell’area di rigore avversaria. Bosetti e Bologna trascinando i compagni all’arrembaggio mentre i bianconeri boccheggiano. Solo l’esperienza dell’ex Borghi — tra i migliori in campo — riesce ad evitare il peggio. Il libero interviene su ogni pallone, cerca di orchestrare una retroguardia chiaramente groggy. I grigi intravvedendo la possibilità del pareggio moltiplicano le energie. Le manovre sono farraginose, ma la spinta costante. I padroni di casa non riescono a ricuperare sul piano fisico concedendo all’avversario l’intero centrocampo. Disponesse l’Alessandria di Vagheggi il gioco sarebbe fatto in largo anticipo. Batti e ribatti, il gol. Bosetti batte l’enaiesimo calcio d’angolo: tiro teso per la testa di Baglini ottimamente appostato e palla in fondo al sacco. L’alessandrino si scatena compiendo un gesto enigmatico e...sconsiderato. Correndo verso centrocampo porta la mano sinistra sull’avambraccio destro, un gesto doppiamente censurabile. Difficile stabilire verso chi era diretto anche se è facilmente intuibile considerati precedenti. L’Alessandria torna a respirare. Nel frattempo tra Dionisio e Contratto si accendono le polveri: c’è uno scambio piuttosto vivace di gomitate seguito da insulti. L’arbitro fortunatamente non vede di bisticcio si smorza con il trascorrere dei minuti. Gli orsacchiotti tengono con una certa disinvoltura il campo mancando incredibilmente il raddoppio all’82' con Bologna. Il centrocampista vince un duello con Capon, aiutandosi vistosamente con le mani, poi saetta rasoterra: Reali si salva al meno peggio. Il finale è prettamente di marca bianconera con un prepotente ritorno di Schillirò e una incursione di Dionisio ed intervento difensivo ai limiti del regolamento. L’arbitro Adamu sorvola e, per evitare contestazioni fischia la fine accolto con soddisfazione su entrambi i fronti: per la Biellese il punto significa certezza nella Cl, per l’Alessandria altro ossigeno per raggiungere il tanto sospirato traguardo. Da Biella è tutto. L’appuntamento è per la prossima domenica al Moccagatta per la conquista dei due punti per aggrapparsi definitivamente alle ultime poltrone della serie C1. (Il Piccolo - Il Gattopardo) Risultati: Juniorcasale - Triestina 0-2 Lecco - Omegna 1-1 Novara - Bolzano 4-2 Pergocrema - Seregno 1-0 Piacenza - Mantova 2-0 Pro Patria - S.Angelo 1-1 Trento - Padova 1-1 Treviso - Audace 2-0 Udinese - Pro Vercelli 2-0 CLASSIFICA: Udinese p.57; Juniorcasale 49; Piacenza 45; Mantova 42; Treviso, Novara 41; Trento 38; Lecco, Triestina, Biellese 37; Alessandria, Pergocrema 34; Padova 33; Pro Vercelli 32; S.Angelo, Omegna 31; Bolzano 30; Pro Patria 29; Audace 24; Seregno 18 MARCATORI: 17 reti: Basili (Juniorcasale) e Ulivieri (Udinese); 14 reti: Ascagni (Juniorcasale )e Piccinetti (Novara ); 13 reti: Frutti (Mantova ), Vriz (Novara ), Galluzzo (Lecco); 12 reti: Pellegrini e De Bernardi (Udinese). 11 reti: Vitale (Audace), Sartori (Bolzano), Zandegù (Treviso ); 10 reti: Cesati(Piacenza), Petta (Treviso), Andreis (Triestina); 9 reti: Ballarin (Trento). 8 reti: Vagheggi (Alessandria ), Dioni (Biellese), Rossi (Pergocrema), Pozzi e Mutti (Sant’Angelo), Dri (Triestina ); 7 reti: S chillirò (Biellese), Tedoldi (Mantova), Zanotti (Novara ), A. Rossi (Padova), Alessandrini (Piacenza), Maruzzo e Roda (Pro Vercelli) Il punto sul campionato Classica partita di fine stagione: scarso il pubblico e lo spettacolo, vivificato da sprazzi; i locali hanno giocato al piccolo trotto, incassando la prima sconfitta in campionato, casalinga, dalla Triestina. Il Novara si è aggiudicato la vittoria, contro il Bolzano ma, a dispetto del risultato, la prestazione offerta è stata suscitabile di entusiasmi nonostate gli ospiti non avessero più nulla al campionato. Per tutto il primo tempo e una parte della ripresa il Treviso si è ammucchiato inutilmente al centro dell'area, Audace rinunciataria, senza riuscire a scalfire il muro difensivo dei veronesi. E' stata una gara molto nervosa, specie da parte dei biancorossi ai quali si imponeva come minimo il pareggio per poter sperare ancora nella C1. E' finito in parità il match tra Lecco e Omegna, un pareggio che è stato utile solo al Lecco, ad un passo dalla C1; all'Omegna, forse il punto guadagnato non basterà: gli ospiti hanno tenuto testa al più quotato Lecco. Equo pareggio tra Pro Patria e S.Angelo: match combattivo, ma assai deludente sotto il profilo tecnico; con molti giovani in formazione, i tigrotti si sono battuti con brio e generosità, ma con scarsa coordinazione. Poco è mancato perchè il Pergocrema non riuscisse a ottenere l'intera posta con il fanalino di coda Seregno: il gol della vittoria è stato di Rossi al 77'.