Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1977/1978
Serie C
04-06-1978 - Giornata: 37 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Treviso AC 3 - 0 (0 - 0)
RETI: 51. Bologna V.[A], 64. Vagheggi C.[A], 88. Bongiorni G.[A]

Alessandria Calcio US Lucetti Angelo, Molinari Pietro, Contratto Renzo, Tonetto Flavio, Colombo Antonio, Vichi Roberto, Vagheggi Claudio [81. Baglini Stefano], Bosetti Ermanno, Bologna Vincenzo, Bongiorni Gabriele, Ferraris (I) Alessandro A disp.:Bellacomo Gianfranco, (P) Vezzulli Ivano All.: Mattè Romano

Formazione avversaria
Treviso: Mattarollo, Bonato, Innocente, Stefanello, Riccardino, Fellet, Cossu [66. Biasi], Zambianchi, Fava, De Poli, Zandegù. All: Fornasaro Bruno

Arbitro: Vitali Renzo (Bologna).
Note
Spettatori: 1.500 circa di cui 1152 paganti per un incasso di 3.113.800 lire Inizio gara ore 17.00

Commento
L'ALESSANDRIA FA TRE RETI MA DOVRA' ANCORA PATIRE Decisiva per la C1 la prossima trasferta dei piemontesi in Friuli Nuovo passo avanti dell'Alessandria per la permanenza In C1 (ha battuto per 3-0 11 Treviso al «Moccagatta»), ma anche se hanno vinto, i grigi dovranno ancora soffrire 90 minuti prima di essere certi della permanenza nella terza serie nazionale. Il Padova vincendo a Piacenza rimane l'avversarlo più agguerrito del grigi, i quali domenica prossima saranno impegnati in trasferta sul non facile campo della capolista Udinese. Gli uomini di capitan Colombo e dell'allenatore Romano Matte dovranno strappare ai friulani almeno un punto e anche in questo caso rimane 11 rischio j di dover poi disputare uno spareggio. La vittoria contro il Treviso è quindi un risultato importante, ma non ancora quello determinante per la squadra del presidente Cavallo. Prima dell'inizio della partita c'è stata una simpatica cerimonia per la consegna di un trofeo a capitan Colombo, miglior giocatore grigio dell'anno. Poi il calcio d'inizio, con l'Alessandria lanciata all'attacco, ma è stato un fuoco di paglia: ben presto i grigi si sono dimostrati in giornata non troppo buona, con un Bologna in cattiva forma tanto da essere più volte «beccato» dal pubblico non troppo numeroso (1156 i paganti per un incasso di 3 milioni e 131 mila lire). Il centravanti comunque si e poi ripreso nel secondo tempo, segnando tra l'altro il primo dei tre gol e togliendo il timore di un risultato negativo che stava già preoccupando giocatori, dirigenti e tifosi. Sullo 0-0 infatti si è chiuso il primo tempo, non tanto grazie alla capacità degli avversari, ma piuttosto alle molte imprecisioni degli alessandrini. Le cose si sono poi messe meglio dalla ripresa; 11 gol di Bologna al 51' ha aperto i cuori alla speranza, quindi Vagheggi ha messo al sicuro il risultato, che a due minuti dalla conclusione Bongiorni ha roso ancora più vistoso. «Passata l'ansia per la vittoria ad ogni costo — ha commentato al termine Matte — i ragazzi hanno dimostrato di saper fare del gioco e di possedere un'ottima condizione fisica. Abbiamo vinto, ma la permanenza in CI non è ancora assicurata: domenica prossima dovremo ottenere almeno un punto ad Udine». Non sarà certo impresa facile, anche se agli udinesi non serve più, sul piano-promozione, una vittoria. Altri novanta minuti di paura attendono pertanto i grigi, ed i loro tifosi. Scarse le note nel primo tempo: al 3' tiro di Bosetti su cross di Ferraris, ma il portiere del Treviso para. Si arriva al 24' quando, su calcio d'angolo di Zandegù il tiro di Zamblanchi, ex-grigio, finisce di poco a lato della porta di Lucetti. Al 32' è Ferraris a portarsi all'attacco, ma Natarolo gli si getta sul piedi e salva. Due minuti dopo va a lato un tiro di Vagheggi e 11 primo tempo si conclude a reti Inviolate, tra la delusione e l'amarezza dei tifosi. Cambia fisionomia l'Alessadria nella ripresa; al 4' tiro di Bologna, su passaggio di Ferraris, nulla di fatto, comunque le cose sembrano mettersi al meglio. E infatti, due minuti dopo, al termine di una bella azione Bosetti-Tonetto-Bologna, è quest'ultimo a mettere In rete con un colpo di testa. Sbloccato il risultato, 1 grigi trovano maggiore intesa, cosi si fanno più pericolosi. Al 60' Vagheggi, su passaggio di Bologna, sfiora il gol, che raggiunge quattro minuti dopo con un forte e perfetto tiro dal limite che sorprende 11 portiere avversario. Potrebbero ancora segnare, al 64', al 70' e al 72' Vagheggi, due volte, e Ferraris, ma non hanno fortuna. Al 74' brivido per l'Alessandria: tiro di Stefanelli, Lucetti si getta in ritardo, ma 11 palo salva la porta grigia. Poi, all'88', su azione personale, Bonglornl va a rete portando 11 risultato sul 3-0. Al termine applausi per tutti, ma resta ancora tanto da fare, negli ultimi novanta minuti, per assicurarsi la permanenza in C1. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) ALL’ALESSANDRIA NON BASTANO I DUE PUNTI CON IL TREVISO Passa in Friuli la strada per la C1 Decisivi gii ultim i novanta m inuti di gioco. Ai grigi basta il pareggio, gli altri invece devono vincere ad ogni costo I friulani festeggiata la promozione in serie B, tirano il fiato. Alessandrini e padovani sono in zona promozione, ma solo domenica, ultima giornata della stagione, sapremo se le squadre otterranno il viatico per la Cl. Il finale di campionato si preannuncia thrilling come aveva previsto lo scorso inverno Mattè. « La lotta per accedere nella nuova serie sarà drammatica, disse, incerta sino all'ultima giornata. Nessuno si arrenderà in anticipo. L'Alessandria il punto decisivo potrebbe conquistarselo a Udine: auguriamoci non accada ». Il pronostico a lunga scadenza si è vverato, i grigi il biglietto dovranno staccarlo in Friuli. Le probabilità di riuscita sono discrete in quanto le zebrette con il getter e della serie cadetta in tasca non dovrebbero giocare alla morte. L’obiettivo dell’orso sarà uno solo, cloroformizzare la partita. I diretti avversari dal canto loro dovranno stringere i denti per racimolare il necessario. Il Padova, ad esempio, riceverà all’Appiani il Sant'Angelo Lodigiano, rimesso a nuovo dalla vittoria sulla capolista. L’undici di Soldo si dannerà l’anima per sorprendere i padroni di casa. Il Pergocrema, almeno sulla carta, pare avere vita facile ricevendo l'Omegna, ma i lombardi scossi dalle ultime disavventure potrebbero risentirne notevolmente. Cinque squadre in lotta per i due posti disponibili con l'Alessandria leggermente favorita anche se viaggerà verso la tana delle zebrette friulane. Certo, bastasse il quoziente reti i grigi dormirebbero in una botte di ferro, invece a parità di punti si andrà allo spareggio. I mandrogni, per esperienza, sanno quanto siano pericolosi: in soli novanta minuti il fattore fortuna gioca sovente un ruolo determinante. Meglio evitare il rischio puntando ogni sostanza sulla ruota di Udine. Possiedono i ragazzi di Mattè le carte necessarie per aspirare a tanto? Valutando la compagine sulla scorta dell'esibizione con il Treviso, la risposta è affermativa. Capitan Colombo e compagni dopo trentasette giornate giocate all'insegna della va o la spacca di partite facili con pronostico scontato, non ce ne sono state dispongono di una carica notevole. Il fondo dei singoli giocatori è ottimale e la riprova la troviamo nelle ultime gare. Con il Seregno, nella trasferta di Biella e domenica la squadra è uscita prepotentemente nella ripresa, nel momento stesso in cui l’avversario denunciava la stanchezza accumulata nei lunghi mesi delia stagione. Disporre di una squadra con i riflessi saldi è importantissimo nel momento in cui l’estate esplode incidendo notevomente sugli atleti. La compagine ha una sola remora: manca di fiducia in se stessa. Nel momento in cui riesce a liberarsi dell’angoscia, a ritrovare equilibrio l'intero collettivo pare trasformarsi. La controprova l’abbiamo avuta nella partita - chiave con il Treviso. L’Alessandria doveva assolutamente aggiudicarsi i due punti per tenere a freno le ambizioni del Padova, del Pergocrema e della Pro Vercelli. Un confronto ricco di incognite se rapportato all’avversario. L'undici di Fornasaro è complesso ben amalgamato a centrocampo dove svetta l’intelligenza tattica dell'ex alessandrino Zambianchi ed un attacco furoreggiavano Fava e Zandegù. L'ala biancoceleste è una continua spina nel fianco delle difese avversarie. Mister Mattè ha ponderato a lungo la formazione prima di assegnare le maglie. Escluso Bellacomo sul quale è inutile dilungarsi (un giocatore si giudica sul piano della tecnica e non della volontà) ha confermato lo schieramento della precedente domenica a Biella con il rientro di Vagheggi. La migliore formazione alla luce delle più recenti esibizioni. Pacchetto difensivo imperniato su Colombo e Vichi, a centrocampo Tonetto, Bologna, Bosetti e Bongiorni a mantenere i collegamenti con le punte. Una Alessandria dal volto chiaramente prudenziale per evitare di concedere all’avversario il vantaggio del contropiede. I mandrogni preoccupati dell'insidiosità dei veneti raramente, nel primo tempo, hanno messo il naso fuori dalla finestra preferendo attendere il momento propizio per piazzare la botta. Il gioco ha ristagnato per lo più a centrocampo, senza impennate. I grigi lenti e preoccupati, hanno in certo qual modo subito il ritmo di gioco dei biancocelesti orientati a mantenere la gara su un piano di parità. L'inconsistenza di Bologna nel lavoro di smistamento. ha lasciato Vagheggi e Ferraris alla merce della retroguardia ospite. Quarantacinque minuti di gioco condizionati dalla paura di soccombere mentre da Piacenza giungeva notizia del vantaggio dei patavini. Solo nella ripresa i grigi, gettato alle ortiche il timor panico, hanno pigiato sull’acceleratore riuscendo ad imprimere al gioco il ritmo necessario per indurre i veneti a scoprirsi. La rinascita è coincisa con il maggior movimento di Bologna, la ritrovata verve di Bosetti, il crescendo di Bongiorni. Finalmente Vagheggi servito in profondità è uscito allo scoperto mettendo in crisi i trevigiani. L’attaccante alessandrino in ripetute occasioni si è presentato nell’area favorendo i compagni alla spasmodica ricerca del gol. Sbloccato il risultato con Bologna, grazie alla complicità di Matarolo, la squadra di Mattè ha scoperto di avere fiato e mezzi per incrementare il bottino. Sospinti verso la porta dagli inserimenti di Contratto e Tonetto (eccellente la prestazione del numero quattro alessandrino chiamato a controllare Stefanelli, uno degli elementi più interessanti visti in campo) gli orsacchiotti hanno preso d'infilata l’antagonista mettendolo alle corde. Un complesso, in altre parole, concentrato, sicuro e deciso nel perseguire il risultato. Messo al sicuro il risultato con Vagheggi, i padroni di casa hanno concluso in bellezza con Bongiorni raccogliendo applausi a scena aperta. I millecinquecento spettatori hanno ammirato una squadra determinata, capace di sfruttare ogni errore. Non è mancata la nota polemica. Nel momento in cui Mattè ha optato per la sostituzione di Vagheggi indicando Bellacomo, i fans si sono scatenuti accogliendo l’alessandrino con una salve di fischi. Il presidente Bruno Cavallo indispettito ha polemizzato con alcuni sportivi surriscaldando gli animi. L’allenatore capita l’antifona e non volendo rovinare la festa ha ripiegato su Baglini. Una scelta giusta, giocando in casa era inconcepibile schierare un centrocampista. Per difendere il risultato? Misteri della società alessandrina. Parliamo dei novanta minuti di Alessandria - Treviso giocata sotto il solleone. Sugli spalti poco più di mille appassionati: la maggioranza ancora una volta ha disertato il Moccagatta. Troppo facile criticare restando lontano, rifiutando l’appoggio alla squadra chiamata a produrre il massimo sforzo per sopravvivere. Gli assenti hanno avuto torto come la partita ha dimostrato. Capitan Colombo premiato all’inizio della partita con un trofeo messo a disposizione da Mattè per il «miglior grigio dell’anno» (a designare il vincitore sono stati gli stessi compagni) suona la diana al fischio d'inizio di Vitali di Bologna. Vagheggi si inserisce immediatamente nel vivo della retroguardia, ruba un pallone puntando decisamente verso la rete di Matarolo. La punta di diamante grigia stringe eccessivamente ed il portiere alla meno peggio devia con un piede in calcio d’angolo. Sono trascorsi appena 25 secondi. L'inizio pare promettente a giudicare dalla voglia dei padroni di casa di aggiudicarsi il margine di vantaggio. Tonetto in ottima forma scende veloce sull’out al 3’ centrando: Vagheggi e Ferraris giungono con un attimo di ritardo sull’invitante pallone. Esaurita la sfuriata iniziale i grigi diminuiscono il ritmo e il centrocampo biancoceleste sale in cattedra. Zambianchi è il grande orchestratore: i compagni tengono la palla, fraseggiano fitto indi si affidano agli spunti di Fava e Zandegù per mettere in difficoltà la retroguardia orchestrata da Colombo e Vichi. L’Alessandria è impacciata, fatica ad uscire dal guscio. A complicare la situazione si aggiunge Bologna troppo lento e impreciso nei passaggi. Il pubblico si spazientisce, volano i primi fischi all’indirizzo dì Vincenzo. Il Treviso ne approfitta per proiettarsi in avanti con puntate veloci e insidiose come al 24’. Zambianchi dialoga sulla destra, si libera, saettando a fil di palo. I biancocelesti cercano di sfruttare il momento favorevole mettendo in crisi i padroni di casa come al 28’ quando Moretti cincischia su Cossu e l'attaccante ha la possibilità di cercare di sorprendere Lucetti. E’ il momento migliore degli ospiti per nulla disposti ad accettare la volontà altrui. Il solito Zandegù si "beve” Colombo con uno stretto dribbling avviandosi verso la rete, ma Vichi rimedia in angolo. E’ il momento peggiore dei mandrogni incapaci di affrontare con maggiore determinazione l’avversario. A riproporre il tema offensivo è il solito Tonetto: il ragazzo saetta a rete, Matarolo non trattiene, Bologna sorpreso sta a guardare. Ritenta Bologna invitando Vagheggi allo scatto. L’alessandrino cerca l’angolino sbagliando bersaglio. Il tempo si chiude con l’Alessandria intruppata a centrocampo in attesa degli eventi. Il discorso è rinviato alla ripresa: il pareggio sta stretto, perdere un punto significa aggravare le sofferenze. I grigi recepiscono i desideri dei « fedelissimi » presenti allo stadio e alla ripresa delle ostilità pigiano sull'acceleratore con maggiore determinazione. Bellissima triangolazione Bosetti (49'), Ferraris, Bologna. Vincenzo raccolto il suggerimento della "torre” stanga a colpo sicuro il portiere con un balzo gli respinge il tiro. Vagheggi si inserisce nel dialogo senza riuscire a controllare la sfera. L'Alessandria pare finalmente decisa a sfruttare sino in fondo il fattore campo. L’azione vincente la comanda Bosetti generoso oltre misura. Il regista scende allarga su Tonetto lesto nel rimettere al centro per la testa di Bologna. Il tiro è per nulla insidioso, lo rende imprendibile il portiere che, colto sbilanciato, si lascia passare il pallone tra le gambe. E’ la fine dell’incubo. Vagheggi finalmente può dare sfogo al gioco più congeniale: l'attaccante scattasulla fascia laterale, salta due avversari con conclusione rasoterra: Matarolo neutralizza in tuffo. La sarabanda continua. Tonefìo centra, Bologna appoggia su Vagheggi senza fortuna. Il Treviso è irriconoscibile e l'Alessandria ne approfitta per cercare il gol della sicurezza. A proporre il dialogo vincente è Contratto. II terzino galoppa lungo la linea laterale, indisturbato, caligrande al centro un pallone sul quale si avventa Vagheggi. L'alessandrino avanza poi scarica una cannonata: Mataroli neppure vede la palla insaccarsi sotto la traversa. Per Vagheggi è il nono gol della stagione, per l’Orso la rete che gli consente di affrontare i restanti minuti al riparo da possibili sorprese. Il forcing non si esaurisce con la rete bis. Il rigenerato Bologna al limite dell’arca smarca il solito Vagheggi, tiro saettante e palla contro la traversa. E’ il momento migliore dei mandrogni assoluti dominatori del centrocampo. Le azioni si snodano ficcanti come a 70' attraverso un fraseggio Bosetti, Bongiorni, Vagheggi neutralizzato. Cerca il gol anche Ferraris, senza trovare lo spiraglio giusto. Brivido ali’83’ per la consueta disattenzione di Lucetti su un innocuo pallonetto di Stefanelli: il portiere si lascia sfuggire la sfera,lo salva la base del montante. Uscito Vagheggi entra Baglini alla ricerca del gol: lo trova all'87' in posizione di fuorigioco e l’arbitro annulla. L’appuntamento è rinviato di un minuto. Bongiorni parte da centrocampo, scende verso l’area scoccando un tiro di rara potenza: è gol. Il giovane alessandrino esulta, è la prima rete messa a segno tra i semiprofessionisti. Il bottino è sin troppo consistente per una squadra che nel primo tempo pareva balbettare. «I giocatori liberatisi dall’angoscia - commenta Mattè — si sono espressi al meglio sfruttando la migliore condizio ne atletica. Il risultato premia la squadra più battagliera e generosa. Peccato che dovremo soffrire sino all'ultima domenica. L'Udinese è squadra dal grande blasone, il punticino tuttavia dovremmo aggiudicarcelo ». Gli occhi degli sportivi sono rivolti verso il Friuli dove i bianconeri sono chiamati a firmare il lasciapassare alla C1 del vecchio orso grigio (Il Piccolo - Il Gattopardo) Risultati: Audace - Pergocrema 3-2 Bolzano - Pro Patria 3-0 Omegna - Trento 0-0 Mantova - Juniorcasale 3-2 Piacenza - Padova 0-2 Pro Vercelli - Lecco 1-0 S.Angelo - Udinese 3-0 Seregno - Biellese 2-2 Triestina - Novara 3-3 CLASSIFICA: Udinese p.57; Junior 49; Piacenza 45; Mantova 44; Novara 42; Treviso 41; Trento 39; Triestina, Biellese 38; Lecco 37; Alessandria 36; Padova 35; Pro Vercelli, Pergocrema 34; S.Angelo 33; Bolzano, Omegna 32; Pro Patria 29; Audace 26; Seregno 19 Il punto sul campionato Rocambolesco pareggio della Triestina contro il Novara che è valsa la matematica ammissione alla C1 e per i piemontesi un punto che gli ha permesso di consolidare una posizione in classifica non deludente: gli ospiti sono riusciti a rimontare due reti, l'incontro è stato molto bello più combattuto nella ripresa. Il Bolzano si è congedato dal proprio pubblico con una sonante vittoria: la Pro Patria pur giocando con grinta e mai doma, nulla ha potuto contro i locali apparsi in palla e precisi nelle conclusioni. Con una zampata dell'esterno Mazzucco la Pro Vercelli ha avuto ragione del Lecco al termine di un match brutto nel quale i tifosi hanno sofferto parecchio. Partita senza serbo, in clima di mobilitazione da parte dell'Omegna contro il Trento nonostante ci sia stata costante superiorità territoriale ma a ancora una volta è mancata la capacità realizzativa. La Biellese ha conquistato un punto valido a garantire l'accesso alla C1 anche se non è stato tutto facile per gli uomini di Gori: il Seregno era vivo e battagliero specie nel primo tempo durante il quale la retroguardia piemontese è stata messa a dura prova. Risultato a sorpresa a S.Angelo Lodigiani dove i locali hanno sconfitto sonoramente l'Udinese capolista, ormai matematicamente promossa, apparso al quanto deconcentrata alla seconda sconfitta in questo torneo. Con un gol per tempo il Padova ha vinto sul campo del Piacenza, ai veneti servivano due punti per continuare a tenere vive le speranze promozione ed il colpaccio è riuscito grazie a impegno e determinazione. L'Audace ha concluso la stagione, davanti al proprio pubblico, con una gara bella e vivace sino all'ultimo minuto in quanto il Pergocrema ha sempre cercato con tenacia il pari. MARCATORI: 18 reti: Basili (Juniorcasale); 17 reti: Ulivieri (Udinese); 15 reti: Frutti (Mantova); 14 reti: Piccinetti e Vriz (Novara), Ascagni (Juniorcasale); 13 reti: Galluzzo (Lecco),Vitale (Audace), Pellegrini (Udinese); 12 reti: De Bernardi (Udinese); 11 reti: Sartori (Bolzano), Zandegù (Treviso), Andreis (Triestina); 10 reti: Cesati (Piacenza). 9 reti: Vagheggi (Alessandria), Ballarin (Trento), Dri (Triestina), 8 reti: Dioni(Biellese), Enzo (Omegna), Rossi (Pergocrema), Maruzzo (Pro Vercelli), Mutti e Pozzi (S.Angelo L.); 7 reti: Schilirò (Biellese), Tedoldi (M antova), Zanotti (Novara) A. Rossi (Padova), Alessandrini (Piacenza), Roda(Pro Vercelli)