Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1981/1982
Serie C1
20-09-1981 - Giornata: 1 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Piacenza FC 1 - 1 (1 - 1)
RETI: 34. Pasquali P.[A] 4. Mulinacci [Pi]

Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Fabris Mariano [46. Albinelli Fabio], Soncini Stefano, Maniscalco Maurizio, Colombo Antonio, Piccotti Enrico, Passalacqua Sileno, Colusso Renato, D'Urso Francesco [72. Di Prete Claudio], Discepoli Gian Cesare, Pasquali Primo A disp.:Dariol Sergio , (P) Davoli Lauro, Giuntini Riccardo All.: Ballacci Dino

Formazione avversaria
Piacenza: Pinotti, Maini, Maiani, Zanotti, Valentini, Pedersoli, Filosofi, Mendoza, Mulinacci, Cenci, Di Carlo. A disp.: Veneziani, Zanoli, Simoni, Fontanesi, Palo. All.: Fornasaro Bruno

Arbitro: Sguizzato Carlo (Verona)
Note
Ammoniti: 19. Mendoza [P], 25. Fabris [P], 28. Soncini [A], 69. Cenci [P], 73. Passalacqua [A], 74. Pedersoli [P]. Angoli: 3-5. Spettatori: 5.000, paganti 3.887, incasso 18 milioni e mezzo Giornata di sole, terreno in buone condizioni Inizio gara ore 15.00

Commento
MATCH D’ESORDIO SPETTACOLARE E COMBATTUTO AL “MOCCAGATTA” CONTRO UN FORTE PIACENZA Grìgi: un pari che onora il calcio La squadra di Ballacci, priva di due pedine importanti come Re e Cotroneo, ha sofferto oltre il lecito la vivacità delle punte piacentine; rinviato il giudizio per valutare la consistenza del pacchetto arretrato. I migliori: Maniscalco, Piccotti, Colusso, Discepoli. Per Passalacqua, a corto di fiato, qualche buon “numero”, molto impegno per soddisfare i fans. D’Urso, per il momento, resta l’oggetto misterioso (e in panchina c’è Giuntini che chiede fiducia). Domenica prossima impegnativa trasferta a Mantova: i grigi, senza Fabris, dovranno uscire indenni dal “Martelli” Cinquemila spettatori sugli spalti del "Moccagatta” hanno salutato il ritorno dell’Alessandria in Cl, nella gara d’esordio che la vedeva impegnata con un’avversaria di quelle tradizionali, fatte apposta per valutare fino in fondo la consistenza dell’organico che si appresta ad iniziare la stagione, mettere alla frusta i giocatori sul campo e i fedelissimi sugli spalti. L’orso Grigio, maltrattato spesso e volentieri nelle esibizioni di Coppa Italia, ha risposto con i fatti a chi troppo presto lo voleva relegato al rango di comprimario, in un raggruppamento ricco di grossi nomi e, quindi, di grosse squadre. Il Piacenza di Bruno Fornasaro, lo diciamo subito, era una di queste; magari non al livello di Atalanta, Vicenza e Monza, comunque un outsider, di lusso non c’é che dire. I rossi d’Emilia giocano un calcio piacevole, davanti hanno tre punte velocissime, prontissime a sfruttare ogni minimo a indecisione per puntare a rete. La prova che il Piacenza non era affatto disposto a fuoco recitare il ruolo di vittima designata si è avuta al 5’. Mulinacci; palla sul destro da circa venti metri, gran legnata e gol a fil di palo. Il volo di Zanier è purtroppo inutile. Lo stadio, che si era appena infiammato per un colpo di testa di Francesco D’Urso, su cross "pennellato” di Colusso, terminato di un soffio a lato, accusa sensibilmente il colpo. Per una squadra ancora in embrione come l’Alessandria, piuttosto scoperta nel pacchetto arretrato per l’assenza di Re e Cotroneo, quindi priva di un autentico mediano "di ruolo”, poteva essere il tracollo. La reazione dell’orso invece non si fa invece attendere. Gran carattere la squadra di Ballacci! In campo c’é Sileno Passalacqua, il baffone ex perugino fresco di contratto, uomo dallo scatto breve e dal dribbling proibito. Sileno suona la carica, è ancora a corto di fiato ma dimostra di avere classe da vendere. I grigi, sorretti dalla buona vena di Maniscalco, Colusso, Discepoli e Piccotti, partono alla carica. Al 34’ giunge così il meritato pareggio. È proprio Piccotti, uno dei protagonisti, a lavorare un bel pallone sulla sinistra, porgere la sfera, al centro, invitante, per la testa di "Mazinga” Passalacqua che (finalmente) incorna giusto. Pallonetto morbido nell’angolino basso: Pinotti sta a guardare, i mandrogni pareggiano. I cinquemila del "Moccagatta” esplodono, vorrebbero il raddoppio ma gli ospiti non sembrano affatto disposti a mollare, anzi sono proprio loro a far registrare le maggiori occasioni da rete. Al 38’, ad esempio, c’é una punizione di Cenci dalla sinistra, una respinta aerea di Piccotti ed un gran tiro al volo di Denis Menzoza, radente il palo. Allo scadere della prima frazione ancora Cenci in evidenza con un’imbeccata per Di Carlo, che proprio in area viene strattonato da Soncini al momento di concludere, poi Colombo spedisce in corner. Dopo i primi 45’ giocati ad un ritmo elevatissimo da entrambe le parti la ripresa è senz’altro meno interessante. Le due antagoniste si temono, non ci stanno a perdere anche perché entram be si rendono conto di avere ancora molte cose da mettere a punto. Sul fronte grigio, ad esempio, è ancora tutto da definire il settore centrale della retroguardia. Antonio Colombo, trecento e più partite con l’Alessandria gioca battitore libero, ma la sua è una scelta di ripiego, con tutto il rispetto per il bravo Toni. Dirà Ballacci negli spogliatoi: «Dariol non era ancora pronto e non me la sentivo di rischiare subito, alla prima partita, di mandare in campo un uomo non perfettam ente a posto. Allora ho scelto Colombo, che mi offre sempre una certa garanzia». Giusta osservazione. Altro problema: il mediano. Se arriverà un altro rinforzo tanto meglio, altrimenti Dino con il rientro di Re (che comunque non avverrà nemmeno domenica prossima a Mantova) può colmare il vuoto col materiale che ha attualmente a disposizione. Tra l’altro c’é pure Discepoli che, all'occorrenza, potrebbe indossare la maglia n. 4, arretrando sensibilmente il proprio raggio d’azione. Le punte, infine. Francesco D’Urso è il vero enigma, l’uomo sul quale si fondavano le maggiori speranze di scardinare i "bunker” avversari, ha deluso ancora una volta le aspettative. In panchina scalpita Giancarlo Giuntini classe 1961, giunto dal Perugia assieme a Passalacqua e smanioso di mettersi in luce. Stesso discorso per Claudio Di Prete, anche se appare improbabile una sua utilizzazione in coppia con Passalacqua (la forza d’urto nella prima linea sarebbe in questo modo irrilevante). Mister Ballacci perciò ha ancora tempo per trovare il bandolo della matassa. Tornando alla cronaca, ricordiamo che nella ripresa non ci sono stati più gol, ma le emozioni non sono mancate. Subito (al 10’) un bel tuffo di testa di Albinelli, su corner di Maniscalco, con palla a lato. Poi, due minuti dopo, una bella azione D’Urso-Passalacqua-D’Urso; il centravanti entra nella "zona calda”, leggermente spostato sulla destra ma si allunga troppo il cuoio e Zanotti libera. Brividi anche per i padroni di casa. Ventesimo: cross di Mariani, Zanier esce male e Cenci, di testa, lo grazia da due passi. L’estremo difensore alessandrino si riabilita però proprio allo scadere. Su cross di Filosofi punta Mulinacci che inzucca decìso: Adriano risponde pronto, salvando il pari. Domenica secondo atto. Si gioca al "Martelli” di Mantova. Grigi ancora senza Re e anche senza Fabris, che ha accusato il riacutizzarsi di un vecchio stiramento all’inguine. Alla ripresa degli allenamenti, avvenuta ieri, Ballacci è immediatamente corso ai ripari per formare una "linea Maginot” versione esterna, di quelle che lo hanno reso famoso negli anni addietro e che, non dimentichiamolo, hanno fruttato all'Alessandria due promozioni (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) ALESSANDRIA INCOMPLETA PAREGGIA CON IL PIACENZA Difficile esordio dell'Alessandria in CI: impegnata, al «Moccagatta». con il forte Piacenza e in svantaggio dopo appena 5 minuti, la squadra di Ballacci ha saputo reagire ed ha raggiunto il più che meritato pareggio. Tra le file grigie ha esordito, con un accordo dell'ultima ora, Sileno Passalaqcua, 32 anni, proveniente dal Perugia e con un passato di A nelle file della Fiorentina: ha svolto con sufficienza il compito di tornante, anche se ha denotato scarsa condizione fisica, per un non completo allenamento. La partita ha lasciato a desiderare sul piano tecnico. Forse le due formazioni sono alla ricerca della migliore forma. L'Alessandria, poi, ha dovuto anche giocare con il terzino Fabris a mezzo servizio, per un infortunio durante la partita, che ha riacutizzato un precedente malanno. I grigi sono scesi in campo in formazione inedita, con Maniscalco e Piccotti mediani, e il sempre valido Colombo battitore libero. Il Piacenza ha favorevolmente impressionato soprattutto con Mulinacci, un'autentica spina nel fianco della difesa alessandrina. Soddisfacente la presenza del pubblico, a Pasqual dimostrazione ancora di una ritrovata simpatia per la squadra mandrogna: erano almeno cinquemila i presenti, dei quali 3887 paganti con un incasso di circa 18 milioni e mezzo. Quattro a tre i calci d'angolo a favore dell'Alessandria, sei gli ammoniti, tre per parte: Fabris, Soncini e Passalacqua per l'Alessandria, Mendoza, Cenci e Pederzoli per il Piacenza. La cronaca. Al 2' su un lungo cross di Pasquali la difesa ospite sembra indecisa, ma D'Urso non ne approfitta. Un minuto più tardi su traversone di Colusso D'Urso colpisce di testa ma la palla termina a lato di poco. A sorpresa il gol dei biancorossi piacentini: pasticciano al centro campo gli alessandrini — siamo al 5' —, Filosofi si impossessa della palla e passa a Mulinacci il quale, anticipato Soncini, batte imparabilmente Zanier da fuori area. Per una ventina di minuti l'Alessandria soffre momenti di sbandamento, svegliandosi alla mezz'ora su un lancio di Discepoli che chiama Pinotti a una precipitosa uscita di piede. Al 34' il pareggio dei grigi: cross teso di Piccotti e Pasquali in bella elevazione precede Mariani e Pederzoli sorprendendo Pinotti. Gol di testa per il «panzer» grigio che lo scorso anno aveva realizzato soltanto su rigore e di piede. Nella ripresa supremazia territoriale dell'Alessandria, ma le azioni si infrangono inesorabilmente contro l'attenta retroguardia emiliana. Al 55' su angolo di Maniscalco, il nuovo entrato Albinelli mette a lato di poco. Due minuti più tardi è D'Urso che ha la possibilità di andare a rete ma si allunga troppo la palla permettendo a Pederzoli di liberare in angolo. In una sporadica azione piacentina di contropiede, al 65', brivido per i tifosi alessandrini: su cross di Mariani, Cenci a pochi passi da Zanier, rimasto Immobile tra i pali, manda sull'esterno della rete. Null'altro sino al termine se non che all'89' per poco non giungeva la beffa della sconfitta per l'Alessandria: traversone rasoterra di Filosofi, Mulinacci inspiegabilmente solo, di testa, costringe Zanier ad una difficile respinta a mani aperte. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) RISULTATI: Atalanta Treviso 1-0 Empoli - Parma 1-0 Fano Vicenza 0-0 Modena - Monza 0-0 Padova - Mantova 4-2 Rhodense - Sant'Angelo 3-2 Trento - Sanremese 0-0 Triestina - Forlì 2-0 CLASSIFICA: Padova,Rhodense,Atalanta,Empoli,Triestina p.2; Piacenza Vicenza, Monza, Sanremese,Alessandria,Fano,Modena,Trento 1; Treviso,Parma,Mantova,Forli Sant'Angelo 0 Il punto sul campionato E' finito in parità, il Trento ha sbagliato troppo e ha graziato la Sanremese la quale ha parecchie ragioni per giustificare il pareggio e cioè l'assenza di tre tirolari. Contro un Mantova incompleto per le indisponibilità, ben quattro titolari fuori, il Padova non ha avuto difficoltà ad andare a segno chiudendo il match con la vittoria. Con una rete segnata dall'interno Dassara al 45', l'Empoli ha battuto di misura il Parma. Niente da fare per il poverissimo San'Angelo con una squadra completamente rinnovata ma assai più debole del passato è stata sconfitta dalla Rhodense. Tra Fano e Vicenza il risultato è rimasto inchiodato sullo 0-0. Con una partita accorta, il Monza è riuscito a portare a casa un pareggio che sta stretto ai padroni di casa. L'Atalanta ha avuto ragione del Treviso solamente grazie ad un rigore di Mutti al 55'.