Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1981/1982
Serie C1
27-09-1981 - Giornata: 2 - Mantova - Danilo Martelli


Mantova AC - Alessandria Calcio US 2 - 2 (2 - 1)
RETI: 17. Gambin [Ma] , 25. aut. Merlin [Ma] , 72. Manarin [Ma] 84. Pasquali P.[A]

Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Albinelli Fabio [73. D'Urso Francesco], Soncini Stefano, Dariol Sergio , Colombo Antonio, Discepoli Gian Cesare, Passalacqua Sileno [58. Di Prete Claudio], Maniscalco Maurizio, Giuntini Riccardo , Piccotti Enrico, Pasquali Primo A disp.:Colusso Renato, (P) Davoli Lauro, Re Maurizio All.: Ballacci Dino

Formazione avversaria
Mantova: Girardi, Santin, Corradi [70. Giacomelli], Morsia, Macuglia [90. Montino], Merlin, Gambin, Manarin, Bresolin, Azzi, Lovison. A disp.: Brocchi, Bortolazzi, Cavicchini. All.: Mialich Giovanni

Arbitro: Testa Gennaro (Prato)
Note
Ammoniti: Maniscalco [A], Discepoli [A], Albinelli [A], Giacomelli [M]. Angoli: 6-4. Spettatori: 3.500 Giornata di sole, terreno in buone condizioni Terreno in buone condizioni; Inizio gara ore Inizio gara ore 15.00

Commento
LA METAMORFOSI DELL’UNDICI DI BALLACCI, “ESPLOSIVO” IN PRIMA LINEA, DISTRATTO NELLE RETROVIE L'Alessandria: ima squadra "allegra" che preoccupa i tifosi Per 2 volte Dariol e c. si fanno sorprendere dalle punte mantovane, costringendo i mandrogni ad un’affannosa rimonta — Pasquali concede il bis e pareggia le sorti dell’incontro nelle battute finali — Il rientro di Fabris e Re, dovrebbe tuttavia risolvere i problemi del pacchetto arretrato — Giancarlo Giuntini: un esordio che fa ben sperare — Prossimo turno: arriva la Rhodense dei miracoli, solitaria capolista Alessandria atto secondo, ovvero della metamorfosi di una squadra nata per segnare col contagocce e non beccare gol, ora scopertasi improvvisamente (ed involontariamente) irresistibile in prima linea e sbadata nelle retrovie. L'esibizione fornita al "Martelli” di Mantova ed il risultato finale (2-2) dicono chiaramente come Dino Ballacci debba ancora lavorare molto per portare la squadra ad un buon livello di competitività e, soprattutto, riportarla a quelle caratteristiche per le quali era stata costruita in sede di campagna acquisti. All'uscita dagli spogliatoi il mister ha così commentato: «Non ci siamo: abbiamo guadagnato qualcosa in più davanti, ma siamo più deboli in difesa. Il 2-2 non mi va: voi sapete che preferisco lo 0-0... ». Il sanguigno tecnico bolognese domenica scorsa ha patito le classiche pene dell'inferno, più volte si è alzato dalla panchina, ha sbraitato, imprecato, finché al 27’ della ripresa, ha mandato tutti a quel paese e si è seduto scuro in volto. Manarin, con un gran destro, aveva appena uccellato Zanier per la seconda volta e pareva proprio che l’incontro per i grigi fosse finito con la beffa di un gol al quale aveva contribuito in collettivo tutta la retroguardia alessandrina. Ma l’Alessandria è squadra che non ci sta a perdere e fortuna vuole che Primo Pasquali, noto per la scarsa attitudine per le conclusioni aeree si stia improvvisamente scoprendo il Jordan della situazione, tanto da concedere il bis allo sbigottito pubblico mantovano: palo di Discepoli e grande inzuccata del "Mazinga” che gonfia la rete. E fanno due gol di testa, roba da fantascienza!Scherzi a parete, senza pretendere dal commovente Pasquali prodezze a raffica, il salto di qualità l’undici grigio potrebbe farlo sin da domenica, allorché Ballacci potrà contare su di un pacchetto difensivo molto più attento ed equilibrato. Contro la Rhodense dei miracoli, infatti, dovrebbe rientrare Re assieme a Fabris, a Mantova presente solo in veste di turista per il riacutizzarsi di un vecchio stiramento all’inguine. Sarà ricostruita la coppia naturale dei terzini, con Soncini al centro, Dariol o Colombo nel ruolo di battitore libero. La tranquillità nelle retrovie è la base per costruire l'escalation dell’Alessandria, da molti indicata come una delle outsider della C1. E a proposito di sorprese, la novità (lieta) si chiama Giancarlo Giuntini, la giovane punta che Ballacci ha mandato in campo con la maglia n.9, sacrificando Franco D'Urso. Dopo un inizio incerto, il perugino ha messo in mostra un repertorio di prim'ordine: buon controllo di palla, intelligenza tattica, visione del gioco, agilità nei movimenti e attitudine al gioco aereo. Giuntini insomma è piaciuto a tutti e non è escluso che venga riconfermato già da domenica prossima. LA CRONACA Reduce dalla batosta di Padova, il Mantova si presenta di fronte al proprio pubblico in vesti dimesse. Col passare del tempo tuttavia, i virgiliani intravedono la possibilità di fare bottino pieno. La prima avvisaglia è al 9’: azione solitaria di Morsia, al quale viene concesso troppo spazio; il mediano arriva addirittura a ridosso di Zanier il quale gli respinge il tiro. Riprende Azzi che centra, Bressolin di testa clpisce il palo, nasce una mischia che Santin conclude con una gran botta da fuori area, controllata dalla difesa. Il "Martelli” vuole il gol e i locali lo accontentano. Quindicesimo: ancora Morsia se ne va, serve Gambin che di sinistro, rasoterra trafigge Zanier da lontano. L’Alessandria corre allora ai ripari. Dalla panchina ordnano di cambiare le marcature. Colombo (che in apertura era schierato "libero”) ora prende in consegna Bresolin, Lovison resta sempre di Soncini, mentre Albinelli guarda Gambin. I lombardi si spengono, gli ospiti pareggiano. Lancio di Discepoli (ancora una volta tra i migliori) "torre” di Pasquali e sfortunato intervento di Merlin che nel tentativo di liberare trafigge Girardi con una precisa zuccata: 1-1 al 24’. Raggiunto il pari l’Alessandria insiste. Show di Pasalacqua sulla destra, centro teso per Piccotti che non salta e conclude fuori misura (29’). Poi è Pasquali al 36’ ad impegnare Girardi che salva in corner su conclusione di testa. Ripresa. Potrebbero passare i grigi, al 14’. È una bella azione di Picotti a creare il vuoto; il toscano se ne va sulla destra, rimette al centro intelligentemente un pallone arretrato che Discepoli, di piatto, colpisce a botta sicura. Girardi pare spiazzato ma, da vecchio leone, ha un colpo di reni prodigioso e stupisce tutti (soprattutto Discepoli) deviando in calcio d’angolo. Arriva invece il 27'. Dariol perde un comodo pallone, favorendo la rimessa laterale dei locali. Palla a Manarin che da una ventina di metri prende la mira indisturbato e di destro centra l’incrocio dei pali e fa il 2-1 per il Mantova. Il pareggio di Pasquali giunge invece a 7’ dal termine. Cross di Colombo, deviazione di Giuntini, testa di Discepoli sul palo e testa decisiva di Pasquali in fondo alla rete. Domenica arriva dunque la Rhodense, capolista a sorpresa del girone. La "matricola”, dopo aver "ubriacato” il Fano, vuole a tutti i costi la pelle dell’Orso. Ma nello scontro tre neopromosse il fattore campo, questa volta, potrebbe avere un peso decisivo. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) L'ALESSANDRIA RIMONTA PER DUE VOLTE LO SVANTAGGIO IN CASA MANTOVANA Per due volte in svantaggio, l'Alessandria è riuscita a recuperare e con un po' di fortuna ha strappato un buon pareggio (2-2) sul terreno mantovano. Non è stata una partita facile per i grigi e soprattutto in difesa si è sentita l'assenza di un marcatore come Pabris, e si è notato qualche scompenso nel gioco di scambio dei compiti tra Colombo e Dariol, spesso in ritardo nel chiudere i varchi e qualche volta in affanno di fronte al dinamismo di Gambin e Manarin, i più in forma dell'attacco biancorosso. I gol mantovani portano la firma di questi due giocatori: entrambi hanno infilato la porta di Zanier con violenti tiri dal limite dell'area senza che nessun difensore grigio riuscisse a fermarne le intenzioni. I due difficili momenti sono stati superati dalla squadra di Ballacci con una pronta reazione: nel primo tempo, con l'aiuto di un'autorete, nel secondo dopo un'azione prolungata davanti alla porta di Girardi e bella rete di testa di Pasquali. L'inizio è tutto di marca virgiliana. Per quindici minuti la squadra di Mialich ha pressato nella propria tre quarti gli uomini di Ballacci e solo la fortuna ha dato modo all'Alessandria di salvarsi da un pesante passivo In questa fase delicata della gara. Da ricordare l'azione accaduta al 9': un tiro di Morsia era respinto da Zanier, Bresolin colpiva il palo, Manarin lisciava la sfera respinta dal montante e sul successivo bolide di Santin dal limite le gambe di un difensore grigio facevano terminare la palla in corner. Sull'angolo Manarin colpiva l'esterno della rete. La mancanza di coordinazione tra difensori e centrocampisti (impegnati in una manfrina pericolosa sulla tre quarti) e l'incapacità di tentare il contropiede erano fatali ai grigi, che al quarto d'ora subivano il gol: Zanier, anche se in ritardo, non era, l'unico responsabile sull'improvvisa conclusione da 20 metri di Gambin, che segnava rasoterra a f il di palo. Dopo una punizione di Gambin ben parata da Zanier, l'Alessandria tornava improvvisamente in parità al 23'. Su centro di Discepoli, Pasquali toccava male di testa, la sfera spioveva davanti al libero Merlin che tentando di salvare in corner colpiva a sua volta di testa e superava con un imprendibile pallonetto Girardi, sorpreso e incolpevole. L'autogol freddava il Mantova, e il meccanismo che aveva fatto tremare l'Alessandria si inceppava al' punto che i grigi, con Discepoli, Piccotti e Giuntini, mettevano in difficoltà la retroguardia virgiliana. L'ex mantovano Piccotti sprecava al 29", Pasquali costringeva Girardi a smanacciare in corner una sua deviazione di testa al 37'. Nel frattempo (32') Zanier respingeva bene a pugni chiusi un violenta botta ravvicinata di Manarin. Nella ripresa (59') l'Alessandria poteva addirittura passare, in vantaggio: da Di Prete la sfera giungeva a Pasquali, da Piccotti tornava all'indietro verso Discepoli che esplodeva un gran sinistro sul quale Girardi, con la punta delle dita, riusciva a salvarsi in angolo. Dal possibile 2-1 per l'Alessandria al 2-1 per i padroni di casa. Succedeva al 72', quando Manarin riceveva da Lovison e dal limite infilava Zanier L'Alessandria trovava la forza per reagire e 10 minuti dopo perveniva al pareggio: dopo una punizione di Colombo, iniziava un balletto aereo nell'area mantovana, e sempre di testa la sfera andava da Giuntini a Discepoli, di qui contro il palo e il rimbalzo giungeva a Pasquali che segnava in tuffo. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Badolato) RISULTATI: Forli-Alalanta 1-1 Vicenza-S. Angelo Lod. 1-0 Monza-Empoli 3-0 Parma-Triestina 2-0 Piacenza-Trento 0-0 Rhodense-Fano 2-1 Sanremese-Padova 1-1 Treviso-Modena 0-0 CLASSIFICA: Rhodense p.4; Monza, Padova, Atalanta, L.Vicenza 3; Parma, Alessandria, Modena, Piacenza, Sanremese, Triestina, Trento, Empoli 2; Fano, Treviso, Forlì, Mantova 1; S. Angelo L. 0 Il punto sul campionato Vittoria del Parma sulla temuta Triestina, con la doppietta di D'Agostino al 22' e al 72'. E' finita in parità sotto una pioggia violenta e con gli spettatori tutti presi a fischiare: tra Forli e Atalanta c'è stata lotta solo nella prima frazione, nella ripresa le due squadre hanno amministrato il pareggio. Lo 0-0 tra Treviso e Modena ha accontentato soprattutto gli ospiti, meno i padroni di casa. Deludente pari casalingo del Piacenza costretto alla divisione della posta in palio dal Trento, i locali hanno giocato una brutta partita. Ha faticato più del previsto il Vicenza per aggiudicarsi la prima vittoria della stagione, il gol, che ha sconfitto il Sant'Angelo è giunto solo a 6' dalla fine del match. La baldanzosa Rhodense ha confermato le proprie ambizioni anche in C1, quattro punti in due sfide ottenuti in virtù di una prestazione molto briosa e garibaldina.