Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2009/2010
Lega Pro 1ª Div.
08-02-2010 - Giornata: 23 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Novara Calcio 1 - 3 (0 - 2)
RETI: 55. rig. Artico F.[A] 4. rig. Motta [No] , 35. Lisuzzo [No] , 68. Bertani [No]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Ciancio Simone, Gosheh Shadi [63. Moracci Leonardo], Sottil Andrea, Signorini Andrea, Briano Mauro [63. Rosso Daniele], Fantini Enrico [92. Volpara Emanuele], Buglio Angelo, Mateos Aparicio Marcelo, Artico Fabio, Rodriguez Samon Reider A disp.:Cammaroto Vincenzo, (P) Cicutti Alessandro, Damonte Loris, Pucino Raffaele All.: Buglio Francesco

Formazione avversaria
NOVARA CALCIO: Ujkani, Gheller, Tombesi [13. Gemiti], Lisuzzo, Ludi [65. Centurioni], Sala, Porcari, Motta, Bertani, Rigoni, Ventola [46. Vicentini]. A disp.: Fontana, Evola, Gonzalez, Rubino. All.: Tesser.

Arbitro: Tidona (Torino) (Paganessi, Ranghetti]
Note
Espulso: 43. Porcari [N]. Ammoniti: Lisuzzo [N], Buglio [A], Sottil [A], Motta [N], Artico [A]. Angoli: 7-2. Recuperi: 2.+ 5. Spettatori: paganti 3.507, abbonati 713 Serata fredda, terreno discreto Inizio gara ore 20.45 Prima della gara inaugurata ufficialmente la nuova Curva Nord del Moccagatta.

Commento
Giù il cappello di fronte al Novara: l’Alessandria ci prova con generosità, ma fermare la capolista di C1 è impossibile per i grigi, che devono inchinarsi 1-3 nel posticipo di C1. Un rigore in avvio spiana la strada alla squadra di Tesser e costringe i ragazzi di Buglio ad affrontare un match diverso da come era stato preparato. Gli azzurri si portano sul 2-0, poi restano in dieci e i mandrogni hanno un sussulto grazie ad Artico che trasforma un penalty. Ma è un’illusione: il Novara fa tris e chiude i conti con largo anticipo. Per l’Alessandria la consolazione di una grande serata di fronte alle telecamere della Rai: 4600 gli spettatori e una coreografia da brividi nella Gradinata Nord, inaugurata dalle autorità un’ora prima dell’incontro. L’Alessandria resta a quota 33 in classifica, mentre il Novara si porta a 53, con sette lunghezze sulla Cremonese. (La Stampa) Imbattibile. Irresistibile. Forse imprendibile. Non c' è ostacolo per il Novara, che vince anche il derby di Alessandria e vola a +7 sulla Cremonese. Eppure la tappa era di quelle a rischio, in una serata sponsorizzata Findus (temperatura glaciale) ma in un ambiente a tratti rovente. Il Moccagatta era pieno come ai tempi belli, per un derby che per una volta ha risvegliato un calcio piemontese mai così depresso, visti i risultati di Juventus e Toro. La partita però ha preso subito la piega novarese, e malgrado il generoso avvio di secondo tempo dell' Alessandria (in 11 contro 10), non c' è stata storia. Capolista al 100% Un primo tempo sontuoso per il Novara, padrone assoluto del campo anche per il repentino vantaggio: Ventola è fuggito in probabile fuorigioco, Servili l' ha steso in area (senza essere nemmeno ammonito), fallo da rigore, che Motta ha messo dentro. Centrocampo tutto azzurro e padronanza assoluta del gioco da parte degli ospiti, di fronte alla pochezza dell' Alessandria (soltanto un tiro di Rodriguez deviato da Ludi ha creato un brivido). E raddoppio scontato: punizione di Rigoni da destra, testa di Lisuzzo e Servili battuto (35' ). Con tris sfiorato poco dopo da Motta (bravo Servili a terra) e al 43' da Ventola, che ha ciccato il cross di Bertani. Senza storia. Grigi solo per 23' Prima dell' intervallo, però, un episodio ha fatto girare la partita. L' espulsione di Porcari, forse esagerata, ma dovuta a un fallaccio a centrocampo, ha caricato l' Alessandria. Che nella ripresa s' è trasformato. Al 3' Mateos con un tiro cross ha toccato la parte alta della traversa e al 10' Ludi ha trattenuto Buglio per un netto rigore che Artico ha infilato, riaprendo la gara. In un Moccagatta diventato bolgia, l' Alessandria ha chiuso il Novara nella sua metà campo, sfoderando il suo volto migliore. Ma per poco. La capolista è stata brava anche a difendersi e a reggere l' urto, ripartendo in contropiede e chiudendo la partita al 23' con Bertani, abile a saltare il portiere per segnare a porta vuota, arrampicandosi poi sulla rete sotto gli ottocento tifosi azzurri. Che vedono la serie B sempre più vicina (Gazzetta dello Sport) Con una prova da vera prima della classe e a dispetto dell’inferiorità numerica per oltre un tempo, il Novara espugna il Moccagatta nel posticipo di C1 con un 3-1 che lascia poco spazio all'immaginazione. La squadra di Tesser «ammazza» i 45’ iniziali, controlla il ritorno dei grigi e poi chiude la partita con un micidiale contropiede, arma che mette in costante difficoltà l'Alessandria. Sconfitta a parte, la tegola maggiore per i mandrogni è la doppia ammonizione di Artico e Buglio che, diffidati, salteranno il prossimo match a Como. Il Novara invece dovrà soipportare le conseguenze dell’espulsione forse un pò affrettata di Porcari. Si gioca in una cornice di pubblico imponente e con rgandi coreografie nelle curve. Non ci sono sorprese negli undici iniziali: padroni di casa in quella che può essere definita la fomazione tipo, mentre la capolista presenta in attacco Ventola, preferito al più aitante Rubino. L'inizio della partita è tremendo per i grigi: al 3' Ventola, lanciato da Motta, s’invola sul filo del fuorigioco, Servili in uscita lo atterra ed è rigore sacrosanto che Motta trasforma sotto la curva Nord diventata una bolgia. L'Alessandria subisce il contraccolpo del gol a freddo: la capolista si cautela agendo in contropiede, i grigi ci provano sulle fasce con Fantini e Ciancio ma la difesa ospite, la meno battuta del girone, si dimostra solidissima e in mezzo al campo la squadra ospite la fa da padrona. Mister Buglio si agita, cambia di posizione Fantini e Rodriguez, ma gli sbocchi sono pochi e anche Artico, là davanti, è francobollato da Lisuzzo, ruvido ma efficace. L’unico acuto dei grigi al 26': un tiro dal limite di Rodriguez, deviato da Ludi, mette i brividi a Ujkani. Al 35' il Novara raddoppia: punizione di Rigoni dalla destra, Lisuzzo solo a centro area in torsione di testa batte Servili schiacciando nellpangolo basso. Un minuto dopo ancora azzurri pericolosi dal limite con Motta, Servili abbranca in presa. Scintille al 40' tra Sottil e Ventola: i due ex serie A perdono le staffe, l’arbitro li grazia mentre è molto più severo nei confronti di Porcari, che al 43’ interviene in maniera scomposta su Buglio: rosso diretto e Novara in dieci. Al rientro in campo Tesser ridisegna il Novara: fuori Ventola dentro Juliano. I grigi si gettano subito in avanti e un tiro cross di Ciancio scheggia la parte superiore della traversa (2'). All'8' il derby si riapre. Artico pesca bene in area Buglio, Ludi lo atterra ed è rigore. Calcia Artico ed è gol nel tripudio del Moccagatta che saluta il capitano, quinto bomber nella storia dei grigi. Padroni di casa più tonici, Buglio le tenta tutte inserendo un attaccante (Rosso) e facendo debuttare in casa l'ultimo arrivato Moracci. Gli azzurri vacillano per qualche minuto, limitano i danni sulla sfuriata dell'Alessandria e al 23' triplicano. Micidiale contropiede innescato da Motta per Bertani che evita Signorini e il fuorigioco dei padroni di casa, salta Servili e deposita in rete. E’ il colpo del ko: da quel momento la capolista gioca in souplesse e i grigi devono accettare il verdetto del campo (La Stampa Novara) Onore al Novara, capolista imbattuta. Ha vinto con merito, più ancora che all’andata. Allora gli azzurri erano stati aiutati dall’arbitro (un po’ anche lunedì sera, a dire il vero), che non aveva convalidato il gol regolare di Rodriguez dopo 3’. questa volta sono stati cinici, potenti, autoritari, sicuri: tre azioni vere, tre gol, con una buona complicità dell’Alessandria, su tutti e tre, soprattutto sul primo - non tanto il rigore, ma come è nato - e sul terzo, ma anche il secondo è uno schema che gli azzurri mettono in pratica da inizio stagione e questa non è la prima stoccata vincente di Lisuzzo, sempre con lo stesso movimento. «Prendere un gol dopo 3’ taglierebbe le gambe a chiunque, anche a una squadra di A» puntualizza Francesco Buglio: non si può certo dargli torto, e forse è ancora peggio quando nella testa dei giocatori c’è la certezza di un concorso personale di colpa. Dopo il vantaggio il Novara dimostra la fondatezza del suo primato: nella gestione ragionata, senza forzare, un compito mandato a memoria e ben interpretato. E poco importa se Ventola, sgroppata iniziale a parte, cammina sul campo e non incide: ci pensano gli altri, Motta e Rigoni, ma anche Bertani. Il rosso a Porcari potrebbe essere la svolta, perché dei tre uomini del centrocampo azzurro è quello che costruisce. In effetti, per 20’ lo è, quella prima metà della ripresa in cui c’è più Alessandria, che potrebbe anche pareggiare. Ma la differenza sta proprio nella capacità di gestire la gara: il Novara sbaglia poco o nulla, l’Alessandria al primo errore vede calare il sipario in anticipo. «L’avevo detto ai miei: concentrazione e attenzione al massimo, perché il minimo sbaglio ci può essere fatale. Così è stato». Dopo 90’ una convinzione: sono due campionati diversi, quelli di Alessandria e Novara, gli azzurri vedono la B, dopo questo derby, per i grigi, deve iniziare la costruzione del futuro. Che non è solo la prossima gara a Como, senza Angelo Buglio e Artico, che saranno squalificati. (Il Piccolo) RISULTATI: Alessandria - Novara 1-3 Arezzo - Cremonese 2-2 Como - Figline 0-2 Foligno - Lecco 2-3 Monza - Perugia 0-0 Pergocrema - Viareggio 1-0 Pro Patria - Paganese 2-1 Sorrento - Lumezzane 2-2 Varese - Benevento 1-1 CLASSIFICA: Novara p.53; Cremonese 46; Arezzo 42; Varese 41; Benevento 40; Lumzzane 39; Perugia 36; Alessandria 33; Figline 28; Lecco 26; Foligno, Pro Patria, Monza 24; Sorrento 23; Viareggio 22; Como 21; Pergocrema 20; Paganese 18 Perugia e Figline -1 punto di penalizzazione MARCATORI: Il punto sul campionato C' è di tutto nel 2-2 fra Arezzo e Cremonese. Due gol dei toscani nei primi 11 minuti, le prodezze del numero uno aretino Giusti (sostituto di Mazzoni), una grande mezz' ora della squadra di Galderisi, la rimonta degli uomini di Venturato (ottavo risultato utile) e anche la stravagante esultanza di Terra, che segna e si abbassa i pantaloncini sul fondoschiena. Ci pensa il Benevento a spezzare la striscia di vittorie casalinghe consecutive del Varese che si deve accontentare di un pareggio dopo gli undici successi messi in fila al Franco Ossola dall' inizio del campionato (primato della categoria). l Como si fa male da solo e aiuta il Figline a portarsi a casa tre punti preziosissimi. Due tiri in porta e due gol per la squadra di Torricelli. Il Lumezzane, subito in vantaggio, va sotto con il Sorrento e soltanto in extremis rimedia il pari che lo tiene in corsa per i playoff. Lo 0-0 finale rispecchia l' andamento di un incontro poco emozionante e giocato su ritmi lenti da entrambe le squadre. (La Gazzetta dello Sport)