Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1967/1968
Serie C
17-09-1967 - Giornata: 1 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Girone A


Alessandria US - Rapallo Ruentes CS 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 60. rig. Perego [Ra]

Alessandria US Storto Gianni, Cocito Sergio, Bonfanti Mario, Chinellato Bruno, Legnaro (I) Gaetano, Rossi Alberto, Di Giovanni Pasquale, Berta Massimo, Eco Luciano, Gori Carlo, Recagni Ettore A disp.:(P) Violo Marcello All.: Pietruzzi Mario – D.T.: Giorcelli Anselmo

Formazione avversaria
RAPALLO RUENTES CS: Santambrogio, Trivulzio, Budicin, Roberts, Gualco, Lodrini, Codognato, Rizzo, Perego, Zukowski, Rizzi. A disp.: Paganetto. All.: Campatelli Angelo

Arbitro: Trinchieri Cesare (Reggio Emilia)
Note
Ammoniti: Zukoski [R], Roberts [R], Perego [R] Angoli: 11-1 Spettatori: 4000 Terreno ottimo, giornata soleggiata; nessun incidente di rilievo Inizio ore 16.00

Commento
Piemontesi ancora in rodaggio RAPALLO-ALESSANDRIA 1-0 (0-0) Tutto è stato fulmineo. Si era al 59’: Perego con Rizzi stava cercando uno dei vari contropiedi del Rapallo. Niente di pericoloso, senonché Cocito (in area) toccava con la mano la palla, quasi come per trattenerla. Nulla da fare: era calcio di rigore grosso come una casa. Perego (60’) trasformava, “gelando” i tifosi che, malgrado la retrocessione, erano accorsi abbastanza numerosi all’esordio in campionato (quasi 3 milioni di incasso). Da questo momento la partita cambiava totalmente volto. Infatti l’Alessandria aveva attaccato con ordine, anche se con certi limiti offensivi ed il Rapallo aveva fatto barriera davanti al proprio portiere. Dopo il gol i grigi partivano alla disperata. Praticamente per oltre mezz’ora l’incontro assumeva una fisionomia caotica, con un Rapallo sfasciatutto ed Alessandria votata al sacrificio. Eco (79’) e Recagni (82’), il quale colpiva la traversa con un colpo di testa, avevano la possibilità di pareggiare per lo meno le sorti della giornata. Ma evidentemente stava scritto di no sul libro del destino e tutto si concludeva con abbondanti fischi all’indirizzo dei grigi. Certo un pareggio sarebbe stato giusto, avrebbe rispecchiato la buona volontà dell’ “undici” ligure, formata da giovanotti in gamba, e premiato i locali. Tutta la difesa (rafforzatissima) degli ospiti è stata encomiabile. All’attacco si è visto poco. Spetta comunque una nota di merito a Perego che si è impegnato al massimo delle possibilità. Discorso diverso invece per l’Alessandria. L’esordio era tutto un interrogativo e purtroppo ad una difesa che ha palesato le proprie ingenuità (Rossi peraltro non è ancora nella condizione migliore), ha fatto degna compagnia un attacco dove sono scomparse letteralmente le punte. Il solo Eco, controllato da Robertis, si è buttato nella mischia creando qualche buona occasione. Fuori ruolo Gori, che pur tuttavia ha corso come un dannato cercando di sopperire anche alla lentezza esasperante di Berta. Insomma tanti limiti per una squadra che potrebbe dare molto di più. I dissidenti frattanto aspettano con speranza di trattare con i dirigenti. (La Gazzetta dello Sport – Franco Benzi) Un Rapallo «pirata» affonda l'Alessandria ALLA SQUADRA DI GIORCELLI E’ MANCATO L’ORGOGLIO, LA PREPARAZIONE ATLETICA, IL GIOCO — IL PUBBLICO NON MERITA DI ESSERE TURLUPINATO — E’ STATA UNA ’’SALUTARE SCONFITTA” CHE DEVE ESSERE MEDITATA E' accaduto quello che si paventava: il Rapallo vecchia volpe della serie C, sceso ad Alessandria con il salto dell'umiltà, ha vinto, affossando una squadra senza orgoglio, senza volontà, senza preparazione atletica. Non è tanto la sconfitta che deve fare meditare quanto il gioco messo in mostra: un gioco senza costrutto, senza quel pizzico di brio, dote indispensabile nelle serie inferiori dove la classe, quando c'è, va accoppiata all'agonismo puro. L'Alessandria si lecca cosi le ferite senza potere imprecare alla sfortuna, all'arbitro che in verità poco ha fatto per frenare il gioco duro. Lo zero a uno è stato dunque salutare perchè consente ai dirigenti e all'allenatore di fare il punto della situazione, realisticamente il numeroso pubblico, accorso al Moccagatta, non meritava di essere turlupinato in particolare dopo le disavventure dello scorso anno. La squadra ha tradito come abbiamo detto tutte le aspettative: i se e i ma che immancabilmente cercheranno di giustificare questa "debacle” lasciano il tempo che trovano. Occorre dunque affrontare la realtà in tutta la sua drammaticità. L'Alessandria ha pagato il noviziato della C ed ora non può permettersi ulteriori passi falsi. La partita d'esordio con il Rapallo, ha dimostrato In primo luogo che non tutti i giocatori sanno reggere al ritmo del novanta minuti. Ne ha fatto le spese Berta e con lui altri suol compagni. Altro addebito che i tifosi muovono alla squadra è la mancanza di un uomo d'ordine a centro campo. La confusione regna sovrana in questo settore; la propulsione in avanti viene così a difettare con gravi conseguenze per gli attaccanti che prima di potere scattare si trovano attorniati da nugoli di avversari. Non condividiamo l'opinione di Giorcelli su Gori mezz'ala: al momento attuale questo è il solo giocatore che potrebbe collegare i due tronconi della squadra. Come lo scorso anno le note più tristi vengono sempre dal quintetto di punta che non ha incisività. Dal marasma generale si è salvato un solo giocatore, Reccagni. Il centro troppo sovente rimane sguarnito per cui il lavoro del le ali è sempre facile preda dei difensori. Abbiamo notato troppa "driblomania" invece del tiro improvviso, della ricerca costante del gol. Di Giovanni che aveva disputato buone gare precampionato, non ha saputo inserirsi efficacemente nella manovra, così dicasi di Berta. Il tanto discusso Eco ha difettato nello scatto anche se ha più volte cercato la conclusione di testa. Il centravanti è mancato nei momento cruciali: la sua posizione è alquanto discutibile visto che sovente lo abbiamo visto cercare lo spazio sulle ali senza che alcuno lo sostituisse al centro. Per vincere si deve segnare e l'Alessandria odierna non ne ha le capacità. Si gioca da fermi in attesa che giunga il passaggio sul piede; non si cerca la sfera; non si cerca di anticipare l'avversario: un gioco troppo debole e che non dà alcuna garanzia per il futuro. Pure in difesa si sono notate numero re pecche: il portiere ad esempio, è apparso incerto nelle uscite; Chinellato troppo avulso dalla realtà del gioco dei compagni. Una compagine dunque che ha dimostrato tutti i difetti. Illudersi su una pronta ripresa sarebbe un grave errore. Se si vuole effettivamente dare agii sportivi una squadra che sappia inserirsi nei primi posti della classifica, occorre una intelaiatura più solida. La nuova Alessandria formata da troppi giovani, ha bisogno di alcuni elementi di esperienza che sappiano impostare il gioco. La presenza di un Lojacono, ad esempio, avrebbe dato certamente più tono all'impostazione tecnica che invano si è cercato di scoprire. La sconfitta, come abbiamo detto all'inizio, deve indurre dirigenti e tecnici ad un esame di coscienza. Il cammino da compiere è ancora lungo per cui c'è tutto il tempo di rimediare alla doccia fredda. L'Alessandria dispone di qualche elemento che potrebbe consentire una pronta riscossa: alludiamo ad Oldani che si sta allenando, a Pasquina, al "disoccupato" Ramon, a Trincherò. Abbiamo lasciato in disparte Magistrelli le cui richieste finanziarie sono veramente da capogiro. L'acquisto di una mezz'ala sul quale si possa fare affidamento è indispensabile. L'ing. Sacco ed i suoi collaboratori sono al lavoro per perfezionarne l'acquisto, acquisto che si rende quanto mai necessario dopo la prova con il Rapallo che puntando ai sodo si è guadagnato i primi due preziosi punti per la classifica. Bisogna dunque rimboccarsi le maniche sin da domenica prossima a Trieste, contro un undici che con molte probabilità sarà uno dei protagonisti della serie C. Giorcelli dovrà in particolare puntare sulla volontà dei suoi uomini, volontà che ha fatto difetto nella partita d'esordio. Solo, con un maggiore spirito agonistico si riuscirà ad ottenere quelle soddisfazioni che gli sportivi sognano, ormai, da diversi anni. (Il Piccolo - Il Gattopardo) L'ALESSANDRIA SUPERATA DAL RAPALLO: 0 A 1 Un fallo di mano del terzino Cocito provoca la massima punizione - Questa viene siglata dal centravanti Perego - Il piemontese Recagni ha colpito la traversa Il ritorno dell'Alessandria in serie C, dopo sedici stagioni durante le quali i grigi hanno partecipato al torneo di B o addirittura di A, non è stato fortunato. La squadra piemontese è stata battuta ieri, nella giornata d'apertura del campionato, dal Rapallo per uno a zero. Il fatto che 1 bianconeri liguri si siano imposti grazie ad un calcio di rigore all'inizio della ripresa per un fallò di mano del terzino alessandrino Cocito non attenua, se non parzialmente, il giudizio negativo che si può esprimere sulla formazione piemontese dopo questa prima prova. L'episodio della sconfitta con il Rapallo può rappresentare, nell'ambito di un campionato lungo ed estenuante come è quello di serie C, un fatto isolato, senza troppa importanza, ma In ogni caso è servito a chiarire, persino con troppa crudezza, che l'attuale Alessandria non può certamente sostenere un ruolo principale in questo torneo. Chi si illudeva, fra i tifosi grigi, che la squadra, solo perché discesa dalla serie B, potesse avere fra i « semiprofessionisti » una posizione di primo piano,- dopo la gara di ieri ha mutato rapidamente parere. I « mali » dell'Alessandria non sono pochi, ma a questo punto sono ancora tutti risolvibili. Basta avere la buona volontà necessaria. Partiamo in primo luogo dall'organico della squadra. Il nuovo trainer Giorcelli, che concluse la sua carriera di giocatore proprio come portiere nell'Alessandria nel campionato '63'64 salvando la squadra dalla retrocessione in C, ha a sua disposizione una squadra piuttosto giovane: l'età media si aggira sul 24 anni, i due estremi sono rappresentati dal diciottenne Berta e-dal ventinovenne Reccagni. La mancanza di esperienza è una delle lacune più serie, ma non è certo decisiva se solo si ricorda che l'età di tutti i giocatori del Rapallo è compresa fra i 18 e i 24 anni. A rendere più salda, più « matura » l'Alessandria, basterebbero un paio di giocatori di esperienza, oltre a Reccagni. Ma a questo punto le cose si complicano perché la società avrebbe gli uomini adatti, ma per ora non li può utilizzare. C'è Oldani, ad esempio, ritornato all'Alessandria avendo rifiutato il passaggio al Savona, il quale si sta allenando intensamente, ma che per adesso è ancora distante da una condizione di forma accettabile. Ci sono poi Magistrelli, Pasquina e Trinchero, da tempo in disaccordo con la società per il premio di reingaggio. Per quanto riguarda il terzino Trincherò sembra che la situazione si sia chiarita quasi del tutto ed il suo recupero dovrebbe essere prossimo. Diversa invece la posizione di Magistrelli, che ieri era ad Alessandria proprio per avere un colloquio con i suoi dirigenti. La, società di, chiara che il giocatore pretende una cifra già, troppo elevata per una società di serie B, Magistrelli dal canto suo afferma che è pronto a subire una riduzione alle sue spettanze economiche, ma che non può accettare una diminuzione del cinquanta per cento. Qualche cenno, adesso, sul Rapallo, sulla squadra che ha messo in evidenza i problemi dell'Alessandria. La società, presieduta da quasi vent'anni dal sig. Bogliardi, conta su una squadra formata veramente da giovanissimi, quasi tutti studenti. Ci sono diverse « matricole » di Economia e Commercio, e c'è perfino uno studente di Filosofia, la mezz'ala Zuzckowskj, figlio di un polacco, il quale assieme al mediano Roberts, un mulatto figlio di un ingegnere statunitense trasferitosi in Italia, fornisce alla squadra un tocco di « internazionalità». Contro una formazione di «coetanei», i giovani dell'Alessandria non sono riusciti però a vincere. L'avvio era stato abbastanza promettente, comunque, per la squadra piemontese. Reccagni, il 19 enne centravanti Eco (un ragazzo solido nel fisico ma ancora un po' grezzo nel gioco), Gori, trasformato dà Giorcelli da mediano in mezz'ala, conducevano i grigi all'offensiva. La situazione comunque rimaneva bloccata sullo 0 a 0, grazie alla attenta difesa dei liguri ed alla imprecisione degli attaccanti alessandrini. In apertura di ripresa era però il Rapallo ad agire maggiormente in contropiede e per due volte il centravanti Perego non riusciva a concludere a rete. Al quarto d'ora si verificava l'episodio decisivo della partita: il terzino Cocito, in una azione praticamente senza alcuna pericolosità per la rete alessandrina, cercava di sospingere con un braccio la palla fuori dalla propria area. Era un rigore ineccepibile e questa volta Perego non sbagliava. I contrattacchi dei grigi erano continui e serrati, ma Eco sbagliava una facile occasione al 33', un colpo di testa di Reccagni al 37' mandava la palla sulla faccia superiore della traversa e un minuto dopo Di Giovanni non riusciva a concludere a rete da un paio di metri. Veniva la fine ed erano fischi per tutti. (La Stampa - Ed. Sport - Paolo Patruno) RISULTATI Bolzano - Savona 1-0 Como - Entella 1-0 Marzotto - Triestina 1-1 Legnano - Mestrina 2-0 Monfalcone - Biellese 1-0 Piacenza - Treviso 0-0 Pro Patria - Trevigliese 2-0 Udinese - Pavia 1-0 Verbania - Solbiatese 1-1 CLASSIFICA — Legnano. Como, Rapallo, Pro Patria, Bolzano, Monfalcone, Udinese p.2; Triestina, Solbiatese, Treviso, Marzotto, Verbania, Piacenza 1; Biellese, Pavia, Savona, Trevigliese, Alessandria, Entella, Mestrina 0 MARCATORI: 1 rete Bagnoli (Udinese), Marchetti (Marzotto), Pestrini (Triestina), Pcrego (Rapallo), Beritella (Verbania), Longo (Solbiatese), Veneri (Bolzano), Ciclitira (Monlalcone), Marchio e Piacentini (Legnano), Sironi (Como), Gambazza e Baffi (Pro Patria) Il punto sul campionato Il Savona è stato sconfitto in maniera netta dal neo promosso Bolzano: di Veneri la rete decisiva, gli ospiti hanno difeso con ordine un pizzico di fortuna. Incontro movimentato e risultato poco soddisfacente per il Verbania che ha pareggiato con la Solbiatese. Esordio sfortunato della Biellese a Monfalcone da una rete segnata da Ciclitira. Piacenza e Treviso hanno chiuso la gara con il risultato di parità senza segnare gol: è stata una gara giocata con agonismo da ambe due le squadre.

Girone A

Alessandria US - Rapallo Ruentes CS 0 - 1 (0 - 0)

RETI:

60. rig. Perego [Ra]

Alessandria US

Storto Gianni, Cocito Sergio, Bonfanti Mario, Chinellato Bruno, Legnaro (I) Gaetano, Rossi Alberto, Di Giovanni Pasquale, Berta Massimo, Eco Luciano, Gori Carlo, Recagni Ettore

A disp.:(P) Violo Marcello

All.: Pietruzzi Mario – D.T.: Giorcelli Anselmo

Formazione avversaria

RAPALLO RUENTES CS: Santambrogio, Trivulzio, Budicin, Roberts, Gualco, Lodrini, Codognato, Rizzo, Perego, Zukowski, Rizzi. A disp.: Paganetto. All.: Campatelli Angelo

Arbitro: Trinchieri Cesare (Reggio Emilia)

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Girone A

Alessandria US - Rapallo Ruentes CS 0 - 1 (0 - 0)

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60. rig. Perego [Ra]

Alessandria US

Storto Gianni, Cocito Sergio, Bonfanti Mario, Chinellato Bruno, Legnaro (I) Gaetano, Rossi Alberto, Di Giovanni Pasquale, Berta Massimo, Eco Luciano, Gori Carlo, Recagni EttoreA disp.:(P) Violo MarcelloAll.: Pietruzzi Mario – D.T.: Giorcelli Anselmo

Formazione avversaria

RAPALLO RUENTES CS: Santambrogio, Trivulzio, Budicin, Roberts, Gualco, Lodrini, Codognato, Rizzo, Perego, Zukowski, Rizzi. A disp.: Paganetto. All.: Campatelli Angelo

Arbitro: Trinchieri Cesare (Reggio Emilia)

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