Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2009/2010
Lega Pro 1ª Div.
21-02-2010 - Giornata: 24 - Como - Giuseppe Sinigaglia


Como Calcio - Alessandria US 1912 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 26. Riva [Co]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Pucino Raffaele, Sottil Andrea, Cammaroto Vincenzo, Gosheh Shadi [46. Damonte Loris], Ciancio Simone, Mateos Aparicio Marcelo [84. Moracci Leonardo], Longhi Matteo, Rodriguez Samon Reider, Fantini Enrico, Rosso Daniele [69. Volpara Emanuele] A disp.:Cassaneti Alessandro, (P) Cicutti Alessandro, Porrone Michele, Signorini Andrea All.: Buglio Francesco

Formazione avversaria
COMO CALCIO: Zappino, Maggioni, Gonnella, Goretti, Franco, Filippini, Riva, Brevi Ezio [72. Ardito], Salvi, Fragiello [64. Maah], Cozzolino [89. Kalambay]. A disp: Malatesta, Bruno, Rudi, Agodirin. All. Strano Ottavio - Brevi Oscar

Arbitro: Fabbri Michael (Ravenna) [Cerantola, Veccia]
Note
Espulso 70. Strano [C - All]. Ammoniti: Brevi Ezio [C], Goretti [C], Fragiello [C], Sottil [A]. Angoli: 6-2 per il Como. Recuperi: 1.+ 4. Spettatori: paganti 814, abbonati 1.021, incasso di 14.122,75 Giornata di pallido sole, terreno in pessime condizioni Inizio gara ore 14.30

Commento
IMBARAZZANTI. CON INVITO A CEDERE Pessima prova a Como. Lo striscione a Bianchi, le strane manovre, il silenzio «È meglio che si parli più di calcio e meno di chiacchiere attorno al campo, alla squadra e alla società che, da troppo tempo, sembra essere più importanti del risultato e del gioco». L’invito viene da Gianni Bianchi, il presidente, e proviamo anche a raccoglierlo, anche se francamente l’Alessandria vista al ‘Sinigaglia’ stimola davvero poco le disquisizioni tecniche e tattiche. Difficile parlare del nulla, di una partita non giocata, di un atteggiamento sbagliato, più grave anche dell’errore di Cammaroto che consegna a Riva la palla del gol da tre punti. Disarmante la pochezza dei lariani, ancora di più quella dei grigi, che cambiano modulo, perché Francesco Buglio dopo i ko cerca sempre le rivoluzioni, ma falliscono in pieno l’interpretazione. Perché ci sono interpreti che beneficiano dell’ennesima occasione della stagione - è il caso di Longhi in mezzo al campo, ma anche di Ghosheh preferito a Moracci e di Rosso in attacco che dovrebbe avere anche le motivazioni supplementari dell’ex - e che ancora una volta la steccano, perchè non aggiungono nulla, ma al contrario tolgono. Se, poi, aggiungiamo le condizioni di Fantini da alcune settimane imballato, accentuate da un 4-4-2 che non è il suo modulo ideale (e non lo è neppure per Mateos, che pure ce la mette tutta), Rodriguez che mai salta il diretto avversario e gli esterni che spingono poco e per di più non rientrano, si spiega la bruttezza di una partita che, con un minimo sforzo, si sarebbe pareggiata. Si salvano in pochissimi, solo i giovani, e questo preoccupa perché 33 punti non sono ancora un traguardo e non danno alcuna certezza e alcuna tranquillità. A proposito di tranquillità, la risposta a chi vorrebbe i giocatori distratti da troppe voci sul futuro societario arriva da Buglio. «Lo escludo: la squadra ha ricevuto ciò che aspettava dalla società, anche per questo avrebbe dovuto avere ancora più forza. Le voci non ci interessano, le uniche risposte noi le dobbiamo dare sul campo. Tutti, io per primo». Lo striscione annunciato ‘Con onore e dignità, vendi la società’: è un telo bianco, neppure troppo grande, ma sembra l’erede di quel ‘Amisano vattene’ per anni portato in giro per i campi di mezza Italia. Il destinatario è sempre lo stesso, il presidente, Gino allora, Bianchi oggi. Solo che allora non ci ricordiamo che qualcuno, in tribuna stampa, ne avesse annunciato la comparsa con largo anticipo e neppure che arrivassero suggerimenti per una migliore visibilità. Se questa è una mossa per annunciare o accelerare una trattativa, forse è meglio farlo sapere a Bianchi: la chiarezza, di tutti gli attori, serve più che regie occulte che nascondono, a volte, solo piccoli interessi personali. Intanto la società cuce le bocche sulle ‘problematiche societarie’. «Per salvaguardare l’immagine della società in un momento particolarmente delicato della stagione, ritenendo controproducente il diffondersi di voci e notizie prive di fondamento, che disturbano l’ambiente e condizionano l’aspetto sportivo e gli equilibri all’interno della squadra, tutti i tesserati, parleranno solo di calcio». Speriamo sul campo. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Seconda battuta d'arresto consecutiva dei grigi, che lasciano i tre punti al Como giocando la peggior partita della stagione. Si pensava di aver fatto brutta figura a Busto Arsizio ma la prestazione del Sinigaglia lascia sconcertati. Tutta la squadra «steccato», compresi coloro i quali erano chiamati ad una prova di carattere approfittando dell'assenza di alcuni titolari. Lasciato negli spogliatoi il 4-4-2 dopo i primi 45', emerge comunque con chiarezza che questa Alessandria ha bisogno di un metronomo come Briano in mezzo al campo. Senza l’ex lucchese, non ci sono alternative plausibili. All'ingresso delle formazioni un paio di sorprese tra i padroni di casa: in particolare, finisce in panchina l'ex di turno, il portiere Malatesta, e si accomoda vicino all’allenatore pure l'ultimo arrivato l'attaccante Maah. Confermato invece nell'Alessandria l'undici ipotizzato dopo la rifinitura di sabato mattina, con Longhi e Mateos a giostrare da centrali di centrocampo e Ciancio schierato con un'inedita maglia numero undici. La disposizione in campo dei grigi è quello ipotizzata negli allenamenti settimanali: 4-4-2 con Ciancio e Pucino a destra mentre sulla fascia opposta agiscono Ghosheh (preferito a Moracci) e Rodriguez. Per i lariani il duo Strano-Oscar Brevi opta per il 4-3-3 con Cozzolino che svaria molto su tutto il fronte d'attacco. Proprio il numero 10 di casa apre le danze seminando il panico al 6': salta tre uomini, crossa al centro ed Ezio Brevi si divora una macroscopica occasione dall'altezza dischetto del rigore. Dopo un quarto d'ora di pericolosi sbandamenti i grigi si fanno vivi al 17': testa di Fantini che lancia Rodriguez, pronto il sinistro del cubano che incrocia fuori di un metro. Due minuti dopo è pericoloso Filippini dal limite. Al 25' altra punizione di Filippini, testa di Goretti fuori di poco. Due minuti dopo Como in vantaggio: Servili respinge a mano aperta un tiro di Riva, «dormita» di Cammaroto che, invece di spedire in corner, si fa anticipare dallo stesso Riva il quale beffa Servili spedendo in fondo al sacco. Buglio dalla panchina cerca di mischiare le carte spostando di posizione Rodriguez ma i grigi nel primo tempo non ci sono proprio e vanno al riposo meritatamente sotto di un gol. Al rientro, fuori Ghosheh (uno dei peggiori) e dentro Damonte con Ciancio dirottato a sinistra: messo quindi presto in archivio il modulo 4-4-2 e ritorno al 4-3-2-1. Cambia il modulo ma non la sostanza: Como pericoloso al 13', cross di Maggioni, testa di Cozzolino e Cammaroto salva quasi sulla linea di porta. Al 21' ci prova Rodriguez di controbalzo dal limite ma la palla finisce fuori. Purtroppo, il refrain del primo tempo non cambia: squadra contratta, praticamente mai pericolosa con molti giocatori che paiono completamente spaesati. Solo al 32' c’è un acuto con un colpo di testa di Fantini deviato in angolo da Zappino senza particolari problemi. L'inserimento del guizzante Maah obbliga Sottil agli straordinari, con il centrale ex Catania che si trova spesso da solo contro la verve del franco-senegalese. Nemmeno il recupero questa volta porta fortuna ai grigi: al 46' sul corner di Rodriguez, c’è il colpo di testa di Damonte fuori di un metro. Il Como finisce il match in avanti e coglie tre punti che danno ossigeno alla deficitaria classifica mentre l’Alessandria torna con i piedi per terra. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) L' Alessandria ancora una volta porta fortuna al Como, che proprio contro l' avversaria dell' anno scorso nella finale playoff trova la sua seconda vittoria stagionale in casa, successo che al Sinigaglia mancava da tre mesi. Meglio il Como nell' arco di tutti i 90' , soprattutto nella prima parte. Dopo pochi minuti grande occasione sciupata da Ezio Brevi, poi ancora Como fino al gol di Riva, abile a sfruttare una respinta, sempre su una sua conclusione, di Servili: oltre la linea di porta un difensore respinge, bravo l' arbitro a convalidare. E per il Como sono tre punti d' oro. (Gazzetta dello Sport) RISULTATI: Benevento - Sorrento 3-0 Cremonese - Lumezzane 1-1 Figline - Pergocrema 1-0 Foligno - Monza 1-1 Lecco - Arezzo 0-1 Novara - Pro Patria 1-1 Paganese - Varese 0-0 Viareggio - Perugia 1-0 CLASSIFICA: Novara p.54; Cremonese 47; Arezzo 45; Benevento 43; Varese 42; Lumezzane 40; Perugia 35; Alessandria 33; Figline 31; Lecco 26; Foligno 25 Pro Patria 25 Monza, Viareggio 25; Como 24 Sorrento 23; Pergocrema 20; Paganese 19 Perugia -2 punti di penalizzazione e Figline -1 punto di penalizzazione Il punto sul campionato Al Novara serve un gioiello di Rubino incastonato in una pennellata di Ledesma per agganciare sull' 1-1, al 43' della ripresa, una Pro Patria tanto bella nel primo tempo quanto remissiva nel secondo. E' un sinistro di Guidetti al 48' della ripresa ad evitare alla Cremonese alla seconda sconfitta interna stagionale contro un Lumezzane. Vince un Arezzo «operaio», bravo a sfruttare il contropiede decisivo in chiusura di primo tempo: al 44' pallone perso su azione d' angolo del Lecco, la squadra toscana parte in contropiede, Corrent non riesce a fermare con un fallo la ripartenza amaranto e così, dopo due scambi, Erpen riceve da sinistra l' assist di Croce e conclude in diagonale battendo Pansera. Il successo ottenuto con pieno merito permette al Benevento di guadagnare il quarto posto, contro un Sorrento che solo nel primo tempo, con Myrtaj e Paulinho, ha provato ad impensierire Gori, per poi perdersi. Bella partita giocata con intensità ma vinta dal Figline. Tre parate di Tomassini salvano il Foligno dal disastro: l' ultima in particolare, quando ha fermato Samb (19' s.t.) lanciato solo soletto a rete. E' passato in vantaggio il Foligno con Turchi (26' p.t.) che ha raccolto un bel cross di Gallozzi. Il pareggio del Monza arriva 4' dopo, con Iacopino che sfrutta l' assist da calcio d' angolo di Barjie e batte Tomassini. (La Gazzetta dello Sport)