Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1967/1968
Serie C
17-12-1967 - Giornata: 14 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Monfalcone AC 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 10. Berta M.[A] 48. Tesolin [Mo]

Alessandria US Storto Gianni, Trinchero Giuseppe, Bonfanti Mario, Gori Carlo, Rossi Alberto, Griffi Giulio, Di Giovanni Pasquale, Berta Massimo, Lojacono Francisco Ramon, Magistrelli Luciano, Pasquina Mario All.: Pietruzzi Mario – D.T.: Giorcelli

Formazione avversaria
MONFALCONE AC: Maschietto, Baccani, Trevisan, Sortino, Giordani, Cossar, Tesolin, Barile, Tumiati, Ciclitira, Zulich. All: Zelesnich Narciso

Arbitro: Cantelli Carlo (Firenze)
Note
Spettatori: 2500 Angoli: 8-4 Giornata nebbiosa con visibilità ai limiti. Inizio gara ore 14.30

Commento
UN'ALESSANDRIA A PEZZI AVVIATA VERSO LA RETROCESSIONE Ennesima deludente prestazione di una squadra sempre più alla deriva - Fino a che punto i dirigenti vorranno affogare l’undici per dimostrare che nulla hanno da rimproverarsi? - L’ombra della serie D Sì ! Continuando di questo passo non è lontano il giorno in cui i grigi giocheranno con la Valenzana o il Cassine che in prima categoria stanno dimostrando tutta la loro vitalità. Le nostre critiche non sono servite proprio a nulla ed i risultati per nulla brillanti lo dimostrano. Mesi orsono si parlò di assestamento, poi di sfortuna. Ora di cosa si deve parlare? Dei giocatori che non hanno risposto alle aspettative, dell’allenatore che non ha saputo dare un gioco alla squadra o dei dirigenti? Parleremmo volentieri un po’ di tutto se lo spazio non fosse tiranno e se la critica, tenuta sempre sul piano strettamente sportivo, servisse a qualcosa. La realtà al momento attuale è una sola: per dimostrare a tutti che gli sportivi devono solo farsi venire il mal di fegato, si insiste su Giorcelli non preoccupandosi affatto della precaria situazione di classifica. Si fa il braccio di ferro come lo scorso anno, quando non si acquistò un portiere con i risultati che tutti conoscono. Nel campionato in corso si stanno ripetendo gli stessi errori con la speranza che un giorno tutto abbia a cambiare. Il guaio è che invece non cambia nulla. I risultati positivi rimangono un sogno e la classifica, che non mente, dice a tutti che è ora di svegliarsi, di correre ai ripari. Contro il Monfalcone, una squadra di undici onesti "lavoratori” del calcio, l’Alessandria è apparsa ancora più grigia della stessa giornata. E’ bastato un tiro a rete per pareggiare il gol di Berta e poco è mancato che gli ospiti si assicurassero l’intera posta se un palo non avesse salvato l’incerto Storto. Ci sono voluti una sessantina di minuti prima che il tecnico si decidesse a spostare Griffi affidando il ruolo di libero a Gori il quale deve stringere i denti per portare a termine dignitosamente la partita. La difesa fa acqua da tutte le parti per cui agii avversari bastano pochi passaggi per giungere a rete. E’ questo un difetto che si ripete ad ogni partita. Riserve potremmo avanzare pure per l’attacco che invece di Sondare in profondità avanza con passaggi laterali, con tocchetti che non servono certo per smarcare il compagno. Queste nostre constatazioni non sono utopie. Gli sportivi che frequentano il « Moccagatta ». I dirigenti invece paiono ignorare ogni cosa, perdono tempo prezioso. Sino a quando si continuerà sullo stesso metro? La risposta non è facile visto che nessuno si muove. Giorcelli che è un buon tecnico sulla cui onestà nulla si può obiettare non è riuscito nel compito che gli è stato affidato. ai buon senso Sbagliare non comporta la pena capitale, ragion per cui il volere insistere sullo stesso tecnico ad oltranza si finirà unicamente per farlo odiare dal pubblico che pagando il biglietto ha pure il diritto di dire la sua. II tempo per rimediare a questo campionato nato veramente male non manca: non sono però concesse ulteriori distrazioni. II nostro è un appello al buon senso sportivo, a quello spirito di collaborazione che non deve mai mancare. Il volerlo respingere a tutti i costi non è onesto a meno che si voglia far affogare tutta la squadra per poi gridare: « Non abbiamo trovato nessuno disposto a darci una mano ». A questo mondo niente è più antipatico di dovere parlare a persone che si fingono sorde per evitare di dovere riconoscere di avere errato. Nessuno vuole che queste persone si cospargano il capo di cenere: gli sportivi vogliono solo che si salvi questa Alessandria che pur con il suo passato glorioso, le sue possibilità, non riesce da qualche anno a questa parte a disputare un campionato onesto, all’insegna della generosità e della combattività. Gli alessandrini non chiedono la luna nei pozzo, non chiedono di fare giocare tra I grigi Rivera o Mazzola, non chiedono lo scudetto, ma solo un undici che sappia ripagarli per il loro attaccamento ai colori sociali. Al momento attuale visto che non si possono cambiare i giocatori, l'unica via che rimane aperta, è quella di trovare un tecnico che sappia dare alla squadra quella scossa agonistica che si è cercato invano di intravedere. I multati, ne siamo certi, non saranno certamente inferiori a quelli attuali. E per oggi non vogliamo aggiungere altro, visto che i fatti — che sono quelli che contano — parlano per gli sportivi e l’inviso (Il Piccolo - Il Gattopardo) Dalla fine di ottobre i grigi non riescono a vincere L'ALESSANDRIA NELLA RIPRESA RAGGIUNTA DAL MONFALCONE: 1-1 I piemontesi avevano segnato per primi con Berta, i giuliani hanno rie posto con Tezolin - Alla squadra di Giorcelli manca sempre un risolutore per l'attacco - La partita ostacolata dalla fitta nebbia Ormai è dalla, fine di ottobre che l'Alessandria non riesce più a vincere, ed anche ieri, contro il Monfalcone, i grigi hanno mancato nuovamente l'obbiettivo del successo pieno. La squadra piemontese si è dovuta accontentare di un risultato di parità (1 a l) che in definitiva convalida pienamente quello che è stato l'andamento di questa partita disturbata in notevole misura dalla nebbia, specialmente nel 1° tempo. L'Alessandria pareva aver imbroccato finalmente una buona giornata, all'inizio della gara. Le azioni della squadra si svolgevano a ritmo serrato, con sufficiente precisione, e a turno, il terzino Trincherò dimostrava la sua pericolosità nelle proiezioni offensive, Di Giovanni ribadiva il suo stato di buona forma, e l'anziano Ramon Lojàcono, fra alcuni intelligenti lanci ai compagni dell'attacco, trovava anche il modo di effettuare. personalmente qualche insidioso tiro Mancava all'Alessandria, come al solito, l'attaccante capace del colpo risolutore, ma questo è un difetto vecchio è conosciuto. Ormai. Tuttavia proprio in un momento in cui la nebbia, scesa repentinamente sul « Moccagatta» poco dopo l'inizio della partita, era più fitta, la formazione piemontese riusciva a portarsi in vantaggio. Su azione di calcio d'angolo battuto da Lojacono, Pasquina effettuava una «finta», la palla perveniva così a Berta, e l'interno, nella mischia generale, sferrava un tiro da distanza ravvicinata che Maschietto non bloccava. Questo episodio poteva costituire il rilancio della squadra alessandrina, ma già all'inizio della ripresa il Monfalcone riusciva a pareggiare. Un bello spunto a tre quarti di campo di Ciclitira, che della formazione azzurra è senza dubbio quello tecnicamente più dotato, con un forte tiro dal limite obbligava Storto ad un intervento a terra. Il portiere non tratteneva la palla che di rimbalzo giungeva all'ala destra veneta Tezolin, il quale portava la sua squadra in parità. Da questo momento si. rivedeva l'Alessandria di sempre. Il pubblico se la prendeva con Griffi, ritenuto involontario propiziatore della rete del Monfalcone, ed il trainer Giorcelli pensava bene di scambiarlo di ruolo con Gori. Ma la situazione migliorava solo, riguardo alla tenuta difensiva, che nel gioco a centrocampo ed all'attacco erano i guai di sempre. Comunque ad un minuto dal termine, su un calcio di punizione, Lojacono segnava, ma l'arbitro Cantelli, al momento del tiro aveva già fischiato sanzionando un' fuorigioco. Qualche protesta dei tifosi contro il guardalinee che aveva segnalato l'infrazione all'arbitro e contro il terzino sinistro degli ospiti, Trevisan, colpevole di aver atterrato con un pugno Di Giovanni in area. Uno sfogo di malumore da parte del tifosi piemontesi, senza alcuna conseguenza, uno sfogo che si ripeteva a fine gara ma a farne le spese questa volta erano i giocatori della, squadra di casa. Sono due mesi, ormai, che gli sportivi di Alessandria aspettano la riscossa dei grigi: il tempo passa, ma i risultati positivi ed i miglioramenti ancora non si vedono. (La Stampa - Ed. Sport - Paolo Patruno) Risultati: Entella - Udinese 1-1 Marzotto - Biellese 2-1 Piacenza - Pavia (sosp. nebb.) Pro Patria - Legnano 3-0 Savona - Como 0-1 Trevigliese - Rapallo 2-0 Treviso - Solbiatese 2-0 Triestina - Bolzano 0-0 Verbania - Mestrina 3-0 CLASSIFICA: Pro Patria, Udinese p. 19; Como 18; Triestina, Verbania, Rapallo 17; Solbiatese, Piacenza* 16; Treviso 15; Savona, Marzotto 14; Molfalcone, Legnano, Trevigliese 13; Biellese, 12; Bolzano, Alessandria 11; Entella 9; Pavia* 8; Mestrina 6 *una gara in meno Marcatori: — 10 reti: Longo (Solbiatese); — 7 reti: Perego (Rapallo), Mola (Marzotto), Comini (Como); — 6 reti: Baffi (Pro Patria) Blasig (Udinese); — 5 reti: Musiello (Como). Rossi (Rapallo), Cugnolic (Biellese). Pantani (Marzotto), Oliva e Gambazza (Pro Patria), Migliorati (Verbania); — 4 reti: Galtarossa e Mognon (Treviso), Pedroni (Triestina), Muzio (Udinese), Ciclitira (Monfalcone) Il punto sul campionato Il Savona, nel suo incontro casalingo contro il Como ha definitivamente fallito la prova, facendosi battere: gioco scadente nel marasma generale di una prestazione caotica. Il Verbania è tornato alla vittoria superando la Mestrina che ha ringraziato il suo portiere se il passivo non era più ampio. La Biellese non meritava di uscire sconfitta dallo stadio di Valdagno per il gioco più vivace, più organizzato a centrocampo e la superiorità di azioni nel primo tempo ma, a quattro minuti dalla fine, il gol di Pantani ha dato il successo al Marzotto. Forte del centrocampo roccioso e ben disposto in campo la Trevigliese, nella ripresa, ha avuto la meglio sul Rapallo.