Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1967/1968
Serie C
31-12-1967 - Giornata: 15 - Biella - Alessandro Lamarmora


Biellese AS - Alessandria US 1 - 1 (0 - 1)
RETI: 74. Invernizzi [Bi] 28. Lojacono F.[A]

Alessandria US Moriggi Avelino, Trinchero Giuseppe, Bonfanti Mario, Chinellato Bruno, Rossi Alberto, Gori Carlo, Di Giovanni Pasquale, Berta Massimo, Eco Luciano, Lojacono Francisco Ramon, Pasquina Mario A disp.:(P) Storto Gianni All.: Pietruzzi – D.T.: Giorcelli

Formazione avversaria
BIELLESE AS: Albertini, Valerio, Garagiola, Mosca G., Boldi, Mattarucchi (I), Cugnolio, Invernizzi, Canzi, Nobili, Ninni. A disp.: Crespan D. All.: Scaramuzzi Ermanno

Arbitro: Lazzaroni Fernando (Milano)
Note
Recupero della gara sospesa il 24.12.1967 Uscito nella ripresa per infortunio Garagiola [B]. Spettatori: 2.500 (921 paganti).

Commento
L'ALESSANDRIA PAREGGIA A BIELLA I grigi in vantaggio per 1-0 sono stati raggiunti dai padroni di casa a 12’ dal termine Siamo alle solite, così si potrebbe dire, ma in effetti i grigi recuperando a Biella e conquistando un pareggio non è che abbiano chiuso negativamente il vecchio anno. Anzi a dodici minuti dal termine conducevano vittoriosamente la partita con una rete realizzata nella prima mezz’ora da Lojacono, frutto di una sua staffilata su punizione dal limite. L’incontro non è stato un capolavoro di tecnica, ma bisogna considerare che il terreno era gelato e giocare in quelle condizioni non era facile per chiunque, soprattutto per i grigi meglio dotati tecnicamente degli avversari. A completamento delle risultanti domenicali dovute alle cronache dei quotidiani ecco quanto ci ha detto Giorcelli. — Abbiamo ripetuto gli stessi errori — così ha esordito l’allenatore — e siamo ricaduti nel troppo gioco con scarse conclusioni. La partita è sempre stata in nostro pugno ed è logico che a lungo andare, non sfruttando le occasioni, si sia finiti in un pareggio. Nel primo tempo ab biamo avuto dopo la rete di Lojacono almeno quattro azioni da rete e se un paio di nostri elementi non si fosse fatto beccare in fuori gioco la Biellese sarebbe stata conciata in malo modo. — Chi erano questi... disattenti? — Lasciamo andare, meglio non parlarne più. — Nel complesso la squadra come ha giocato? — Sotto il profilo dell’impegno direi che la prova di domenica è stata eccellente: il terreno era quello che era si è dovuto lottare molto. Sotto quello tecnico non tutti sono stati all’altezza della situazione. — Quali? — Bè, queste sono cose da vedersi durante il corso della settimana e preferisco tenerla per me. — Si dice che l’arbitro ha perdonato un rigore ai grigi. E’ vero? — Non sono affatto d’accordo che quello fosse un rigo re. Infatti si trattava di una palla respinta violentemente dalla nostra difesa e pertanto l’azione era terminata. La sfera è giunta forte su di un nostro giocatore che non ha potuto scansarsi e comunque non esistevano gli estremi del rigore. Piuttosto, visto che siamo in argomento, le cronache non citano il rigore di Mattarucchi nella ripresa, un rigore grosso come una casa. — Com’è successo? — Eravamo in area biellese ed un nostro passaggio stava filando giusto, mi pare, sul piede di Pasquina. Mattarucchi tagliava l’azione bloccando la sfera a piene mani. Era rigore, ma l’arbitro decretava la punizione dal limite. Ora io penso che sarebbe stato più elegante sorvolare e non concedere alcuna sanzione visto che il fallo era così vistoso. — E adesso? — Adesso tiriamo avanti. Domenica ospiteremo il Legnano e speriamo ancora di risolvere il problema del nostro attacco. (Il Piccolo - Franco Benzi) LA BIELLESE RIDOTTA IN DIECI RAGGIUNGE L'ALESSANDRIA: 1-1 Il trentaduenne Lojacono porta in vantaggio gli alessandrini nel primo tempo - Nella ripresa, malgrado l'infortunio a Garagiola, i bianconeri mettono a segno un goal con Inranizzi Il recupero di serie C tra Biellese ed Alessandria si è concluso con un pareggio (uno a uno) che in definitiva non si offre a troppe recriminazioni né da parte dei bianconeri né da parte dei grigi. Attualmente il valore di queste due squadre si equivale, come testimonia anche la posizione di centro classifica, per cui questo derby, pur interessante e combattuto, non ha fatto che ribadire quanto già si sapeva. Alla Biellese ed all'Alessandria non mancano lacune e deficienze, sia sul piano dei singoli che su quello del gioco collettivo, ma ambedue le formazioni paiono avviate, pur se con qualche incertezza, verso una seconda parte di campionato meno avara di soddisfazioni e di risultati positivi. L'Alessandria aveva concluso il primo tempo in vantaggio grazie ad un goal realizzato al 28' dal trentaduenne Lojacono, su azione di calcio di punizione, ed aveva saputo mostrare una discreta pericolosità in attacco. Pasquina, e più ancora Eco e Di Giovanni, avevano portato serie minacce alla porta biellese nel corso della prima parte della gara, ma a rendere meno tranquillizzante il gioco della squadra contribuiva una insolita confusione della difesa. Il portiere Moriggi si rifaceva ampiamente delle incertezze che il 24 dicembre avevano consentito ai bianconeri di andare in vantaggio con Canzi, prima che la nebbia obbligasse alla sospensione dell'incontro, ed anche Gori si batteva su un livello sufficiente. Dove difettava l'Alessandria, era nei terzini, e in Trincherò più che in Bonfanti, particolarmente a malpartito contro due ali veloci ed insidiose come Cugnolio e Ninni, ed anche il centromediano Rossi stentava abbastanza a frenare lo slancio del centravanti bianconero Canzi. Proprio da un mancato intercettamento di Trincherò, al 29' della ripresa, doveva nascere l'azione del meritato pareggio per la Biellese. Un lancio di Ninni tagliava fuori il terzino grigio e la palla perveniva a Invernizzi il quale riusciva a superare Moriggi. Il risultato era giusto, ma il trainer alessandrino Giorcelli a fine gara poteva recriminare a ragione sulle incertezze della difesa e sulla giornata di scarsa vena di Berta che aveva causato il progressivo ma inevitabile cedimento dell'organizzazione del gioco a centrocampo. Quello che aveva turbato il tecnico dei grigi era stato l'orgasmo, la paura di essere raggiunti che aveva attanagliato nella ripresa gli alessandrini, i quali pian piano si erano richiusi nella loro metà campo, rinunciando a svolgere il loro gioco normale per limitarsi ad una difesa in definitiva improduttiva. Un risultato equo, in definitiva, anche se l'imprecisa direzione di gara dell'arbitro Lazzaroni di Milano avrebbe potuto falsare l'esito del derby. Ma per non scontentare nessuno l'arbitro negava un evidente rigore per parte (fallo di mano in area dell'alessandrino Rossi e del biellese Mattarucchi). Anche per questo, quindi, non c'erano motivi di rammarico. (La Stampa - Ed. Sport - Paolo Patruno) CLASSIFICA: Pro Patria punti 20; Como, Udinese 19; Solbiatese, Verbania 18; Treviso, Piacenza, Rapallo, Triestina 17; Marzotto, Trevigliese 15; Savona, Monfalcone, Legnano 14; Bolzano, Biellese 13; Alessandria 12; Entella 10; Pavia 9; Mostrina 7. Ogni * = 1 gara in meno. Marcatori: 11 reti: Longo (Solbiatese) - 7 reti: Perego (Rapallo), Mola (Marzotto), Comini (Como) - 6 reti: Baffi (Pro Patria), Blasig (Udinese), Pantani (Marzotto), Gambazza (P. Patria) - 5 reti: Musiello (Como), Rossi (Rapallo), Oliva (P. Patria), Migliorati (Verbania), Cugnolio (Biellese)