Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1967/1968
Serie C
14-01-1968 - Giornata: 17 - Pavia - Pietro Fortunati


Pavia AC - Alessandria US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 49. Zucchinali [Pa]

Alessandria US Moriggi Avelino, Trinchero Giuseppe, Bonfanti Mario, Chinellato Bruno, Rossi Alberto, Griffi Giulio, Di Giovanni Pasquale, Magistrelli Luciano, Eco Luciano, Lojacono Francisco Ramon, Pasquina Mario All.: Pietruzzi Mario – D.T.: Giorcelli

Formazione avversaria
PAVIA AC: Ravazzi, Villa, Acquali, Donzelli, Ghisoni, Volpati, Brumana, Rovatti, Zucchinali, Radaelli, Regali. All: Trezzi Mario

Arbitro: Laurenti Ludovico (Padova)
Note
Ammoniti: Ravazzi [P] Spetttatori: 1000 Angoli: 5-4 Cielo coperto, temperatura rigida, terreno completamente gelato e cosparso di segatura e sabbia Inizio gara ore 14.30

Commento
DOPO LA SCONFITTA DI PAVIA GIORGELLI si è dimesso L’ ULTIMA INTERVISTA DEL DIRETTORE TECNICO L'Alessandria U. S. ha diramato lunedì sera il seguente comunicato: « Il sig. Anseimo Giorcelli responsabile tecnico della prima squadra ha presentato in data odierna al Commissario ing. Sacco le proprie irrevocabili dimissioni dalla conduzione tecnica dell'Alessandria U. S. L'ing. Sacco, preso atto delle dichiarazioni del sig. Giorcelli, l'ha ringraziato per l'opera svolta. Il sig. Giorcelli ha accettato quindi la preghiera dell'ing. Sacco e dei suoi collaboratori di fare parte del consiglio della società per continuare la sua fattiva opera. L'incarico di guidare la prima squadra è stato affidato temporaneamente al sig. Mario Pietruzzi con l'assistenza di Francisco Lojacono ». La sconfitta di Pavia è stata dunque decisiva: Giorcelli che godeva dell’appoggio dell’ing. Sacco, molto sportivamente ha rinunciato all’incarico. E’ stata indubbiamente una decisione saggia considerato anche il particolare momento psicologico che l’undici alessandrino sta attraversando. I tifosi che avevano seguito l’Alessandria a Pavia, a conclusione dello sfortunato incontro avevano manifestato il loro disappunto chiedendo, come succede quando le cose vanno male, la testa del tecnico che nonostante i suoi sforzi non è riuscito nell’intento di rilanciare la squadra verso posizioni migliori. Bene hanno fatto Sacco ed i suoi collaboratori ad accettare le dimissioni di Giorcelli considerato che la posizione del tecnico era divenuta insostenibile. Il comunicato diramato dalla sede di via Gentilini parla di un incarico temporaneo a Mario Pietruzzi e a Francisco Lojacono. Ci auguriamo che ora non si perda altro tempo prezioso nel cercare un tecnico di polso che sappia dominare lo ambiente e imporre alla squadra uno schema di gioco ben definito. Nel frattempo toccherà a Pietruzzi e Lojacono guidare l’undici. Il grande sogno di Ramon di potere dare un contributo decisivo all’Alessandria si è attuato. Il suo compito non è dei più facili in quanto dispone di uomini che scendono in campo quasi rassegnati al loro destino, dimentichi delle loro reali capacità. Il crollo dei grigi prima che atletico è morale. Nelle partite sinora disputate non si è mai assistito ad una impennata, ad una reazione collettiva. La squadra ha quasi sempre subito passivamente: sinora hanno deluso non solo gli anziani, ma pure i giovani molti dei quali disputarono un buon campionato in serie B. Il momento attuale è dunque veramente critico per le sort di questa Alessandria che pur annoverando grandi nomi non riesce a scrollarsi di dosso il timore riverenziale che assale i giocatori quando scendono in campo. Se è pur vero che il calcio si gioca r.on con i nomi, ma le gambe, non bisogna dimenticare che la classe non si inventa e non si perde nello spazio di alcune settima ne. Domenica prossima contro il lanciatissimo Como, i grigi hanno la possibilità di smentire clamorosamente il nostro asserto. La partita riveste per l’Alessandria una importanza notevole anche se non decisiva per il futuro. La scossa psicologica e morale derivante dal cambiamento della guida tecnica dovrebbe dare i suoi frutti. Alcuni reparti dovranno essere ritoccati, alcuni uomini sostituiti. Non si può infatti continuare a giocare con una prima linea e un centra vanti che non solo non riesce a segnare, ma neppure crea per i compagni le azioni favorevoli per andare a rete. In molti casi è meglio avvalersi di un giovane inesperto, ma in grado di sfruttare la sua volontà ed entrambi i piedi. Attorno agli anziani si deve fare posto a tutti coloro che hanno volontà di lottare, di emergere. Il gioco deve poi essere sveltito: non più cento passaggi per arrivare nell’area avversaria, ma lanci in profondità sulle ali. Gli attaccanti devono avere il coraggio di calciare da fuori area senza tema di sbagliare. Su dieci, venti tiri nello specchio della porta avversaria, uno o due potrebbero essere decisivi. La difesa ad oltranza non ha sinora giovato ai grigi che tutte le volte che si sono stretti nella loro metà campo, hanno consentito agli avversari di pareggiare o di vincere. La migliore difesa, se non andiamo errati, dicono i tecnici, è l’attacco Nelle partite casalinghe in particolare non si può rinunciare ad avere almeno tre punte fisse. Nel calcio, come nella vita, occorre avere in determinate occasioni un pizzico di spregiudicatezza. Si può sbagliare una volta, due, ma non cinque, dieci volte. I responsabili della situazione futura, dopo l’avvenuto cambiamento della guida tecnica, non si potranno ricercare sempre tra coloro che siedono sulla panchina. I giocatori, ognuno di essi, devono dimostrare di avere un pizzico di orgoglio, di avere ben guadagnato lo stipendio che percepiscono a fine mese. E’ necessario, per non dire indispensabile, ritrovare quello spirito agonistico che sinora è mancato in particolare nei momenti più difficili. Solo così si riuscirà a risalire la china e a riconquistare la fiducia degli sportivi che a dire il vero non hanno mai lesinato il loro appoggio. A Pietruzzi e a Lojacono non possiamo che augurare unitamente agli sportivi un sincero ’’buon lavoro” nella speranza di potere scrivere quanto prima che l’Alessandria è ancora una bella realtà e non un pio desiderio. (Il Piccolo - Franco Benzi) L'ALESSANDRIA CEDE A PAVIA L'allenatore alessandrino Giorcelli in pericolo: molli tifosi chiedono la sua sostituzione - I savonesi, due volte in vantaggio, raggiunti dai giuliani I grigi alessandrini hanno visto naufragare anche sul campo pavese le loro speranze d'una pronta riscossa ed alla fine dell'incontro parecchi tifosi piemontesi, giunti a Pavia al seguito della loro compagine, invocavano ad alta voce la sostituzione dell'allenatore Giorcelli. II fatto è che anche ieri, pur manovrando ottimamente a centro campo sotto la regia di Lojacono, sul quale peraltro viene eccessivamente accentrato il gioco, i grigi sono apparsi inconsistenti in fase conclusiva, mentre anche la difesa non è stata esente da pecche. Eco e Pasquina fra l'altro hanno mancato un paio di facili occasioni. Nella ripresa poi la squadra piemontese è calata sul piano del ritmo e del rendimento, tanto da consentire al più scattante e più intraprendente Pavia di operare frequenti offensive e di arrivare a rete. Inoltre non va dimenticato che i lombardi hanno giocato quasi tutto il secondo tempo con Rovatti quasi fermo all'ala, per uno stiramento alla coscia sinistra e che l'arbitro, se ha negato un rigore all'Alessandria per fallo su Lojacono appena entro l'area, non ne ha concessi due ai padroni di casa di cui uno nel primo tempo per atterramento di Zucchinali da parte di Gori e l'altro nella ripresa, per fallo di mano dello stesso Gori in piena area. Per la verità nel primo tempo l'Alessandria aveva conservato spesso l'iniziativa, ma la sua superiorità tecnica non era approdata a risultati Nella ripresa, calato Lojacono, i grigi subivano la superiorità territoriale del Pavia, tradottosi al quarto minuto nella rete decisiva di Zucchinali; il centravanti su lancio di Radaelli batteva Meriggi con un tiro alto a parabola. La successiva timida reazione dell'Alessandria non aveva esito positivo ed era anzi 11 Pavia che sfiorava il raddoppio in più di una occasione. Il finale era tutto del grigi, lanciati alla ricerca del pareggio che sfumava definitivamente al 43', allorché Pasquina solo in area tirava addosso al portiere pavese. (La Stampa - Ed. Sport - F.P.) Risultati: Biellese - Entella 2-1 Bolzano - Mestrina 1-0 Como - Marzotto 20 Legnano - Verbania 1-2 Monfalcone - Udinese 0-2 Rapallo - Piacenza 0-1 Solbiatese - Pro Patria 1-0 Trevigliese - Treviso 1-1 Triestina - Savona 2-2 CLASSIFICA: Como. Piacenza, Udinese p. 23; Verbania 22; Solbiatese, Treviso, Pro Patria 20; Triestina, Trevigliese 18; Savona, Rapallo, Marzotto 17; Monfalcone 14; Alessandria 13; Entella 12; Pavia 11; Mestrina 7 Il punto sul campionato Nonostante il terreno gelato il Verbania è riuscito a vincere sul campo del Legnano infliggendogli la prima sconfitta interna grazie a una difesa validissima e una prima linea ben accorta. Dopo un primo tempo di marca rapallese, durante il quale i locali erano andati più volte vicino al gol, il Piacenza è riuscito ad aggiudicarsi la vittoria nella ripresa sul campo del Rapallo. La Biellese ha sconfitto l'Entella rimontando il vantaggio iniziale dei liguri.