Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1967/1968
Serie C
28-01-1968 - Giornata: 19 - Solbiate Arno - Felice Chinetti


Solbiatese AS - Alessandria US 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 33. rig. Lojacono F.[A]

Alessandria US Moriggi Avelino, Trinchero Giuseppe, Legnaro (I) Gaetano, Gori Carlo, Rossi Alberto, Lojacono Francisco Ramon, Deasti Franco, Chinellato Bruno, Di Giovanni Pasquale, Berta Massimo, Recagni Ettore A disp.:(P) Storto Gianni All.: Pietruzzi Mario

Formazione avversaria
SOLBIATESE AS: Borghese, Taddei, Vergani, Rossi, Morganti, Marcioni, Quadri, Crespi, Longo, Fagnani, Milanesi. All: Fattori Osvaldo

Arbitro: Levrero Alessio (Genova)
Note
Ammoniti Marcioni [S], Lojacono [A] Spettatori: 1000 Angoli: 8-5 Inizio gara ore 14.30

Commento
DOPO LA PRIMA VITTORIA IN TRASFERTA Soddisfatto Lojacono della prova dei grigi PER LA TRASFERTA DI RAPALLO NON SONO PREVISTI MUTAMENTI: SQUADRA CHE VINCE NON SI TOCCA Da Solbiate Arno, finalmente, la notizia attesa per mesi e mesi dagli sportivi: l’Alessandria non solo ha vinto la prima partita esterna violando l'imbattuto campo, ma ha fornito una prova maiuscola, mascherando abilmente le lacune tecniche di alcuni giocatori con una volontà veramente commovente. Due punti d’oro per la magra classifica, sempre precaria, per la contemporanea vittoria in trasferta dell’Entella. Una nuova Alessandria dunque che, buttato alle ortiche quel timore panico, quella rassegnazione che l’accompagnava da mesi, ha fatto valere i suoi diritti. La coppia Pietruzzi - Lojacono sembra avere imbroccato la strada giusta. La riprova necessaria l’avremo domenica prossima a Rapallo: se sarà positiva si potrà guardare al futuro con minore apprensione. Al momento attuale i giocatori non devono montarsi la testa: i voli pindarici sono sempre assai pericolosi. Gli esempi a tale proposito non mancano. I grigi come abbiamo detto, sono apparsi letteralmente trasformati. La carta Lojacono ’libero” è stata sperimentata con successo. Francisco è risultato il migliore in campo non solo per avere trasformato il rigore che ha dato la vittoria alla squadra, ma per la carica che è riuscito ad infondere nei compagni. E’ veramente commovente la carica agonistica di questo giocatore che ha classe, chiara visione del gioco, precisione nei passaggi Sotto la sua regia i grigi hanno quasi sempre mantenuto l’iniziativa senza lasciarsi irretire dagli avversari che so no apparsi frastornati per l’improvvisa reazione degli ospiti. Lojacono deve ora sveltire il suo gioco, evitare quei troppi indugi sulla palla che favoriscono i difensori della opposta sponda. Per la prima volta l’Alessandria ha giocato con due vere ali: Reccagni e Deasti, liberi da compiti difensivi e di centrocampo, hanno dato molto filo da torcere alla retroguardia della Solbiatese. L’ex savonese, rientrato in squadra dopo una lunga assenza, è apparso veloce e preciso riuscendo più volte a mettere in difficoltà gli avversari. Anche Deasti il quale nelle sue prime esibizioni aveva lasciato a desiderare, si è ripreso conquistandosi il posto sul campo. Positive pure le prove di Chinellato - Berta. Il primo in particolare è apparso deciso, pronto a sfruttare ogni palla a favore dei compagni. Berta si è invece confermato. Di Giovanni, chiamato in squadra all’ultimo momento a sostituire il ’’senatore” Pasquina non ha certamente fatto rimpiangere l'assenza di questo ultimo. L'ex foggiano che non difetta in fatto di volontà è apparso mobile e sbrigativo. Non è un grande centravanti che sfonda la re te, ma un uomo che porta il suo contributo ai compagni senza concedere troppo alla platea. Di Giovanni ha dimostrato di sapere occupare onorevolmente il posto di Pasquina un atleta che a dire il vero, sinora, non si è mai dannato eccessivamente 1 anima per dimostrare di volere ricuperare il tempo perduto. I senatori questa volta hanno dunque avuto torto: il non avere sfruttato a tempo debito le occasioni che era no state loro fornite costerà loro molto caro. Se vorranno tornare in squadra dovranno dimostrare di meritarsi il posto. Abbiamo lasciato per ultimi i difensori e i mediani. Sia Moriggi che Gori rientrato in squadra dopo una breve assenza hanno svolto il loro lavoro coscienziosamente. Trincherò, ricordandosi forse che un tempo giocava pure all’ala, si è spinto più volte in fase d’attacco alleggerendo il lavoro dei compagni di attacco. Una esibizione quella di Solbiate Arno veramente positiva. E’ dunque finita la lunga crisi dell’Alessandria? Affermarlo con certezza è difficile. E’ stato indubbiamente compiuto un passo avanti, ora occorre continuare. Le illusioni nel mondo del calcio sono molto dannose. Le prossime gare ci diranno se la squadra ha veramente trovato se stessa. Per allontanarsi dalla zona retrocessione non bisogna perdere ulteriore tempo: solo lottando con la volontà messa in mostra con la Solbiatese si riuscirà a risalire la china. (Il Piccolo - Franco Benzi) Lojacono, su rigore, ha deciso la partita UN PREZIOSO SUCCESSO IN TRASFERTA DA' LO STOP ALLA CRISI DEI GRIGI L'italo-argentino, nel ruolo di «libero», è stato il migliore in campo - Buon rientro di De Asti e Reccagni fra gli attaccanti - Due pali dei piemontesi, uno degli avversari - La compagine alessandrina è apparsa in convincente ripresa Sul campo della Solbiatese è forse incominciata ieri la riscossa dell'Alessandria. La squadra grigia, giocando con un mordente ed una praticità che sono apparsi una lieta sorpresa ai pochi tifosi che l'hanno seguita nella trasferta lombarda, ha ottenuto la prima vittoria fuori casa di questa sua difficile stagione. Il successo, con il minimo scarto (1-0) è venuto da un goal di Loiacono, su rigore concesso per atterramento di De Asti in area: la firma del migliore in campo alla partita che lo ha avuto come assoluto protagonista nell'inedita veste di « libero ». Francisco Lojacono ha preso molto sul serio il suo nuovo ruolo di responsabile tecnico dell'Alessandria in collaborazione con Mario Pietruzzi ed ha affrontato con entusiasmo la non facile.impresa di dare personalità e temperamento ad una squadra che stava cercando se stessa: inoltre, domenica per domenica, guida con l'esempio i compagni scendendo in campo con la fascia di « capitano ». A giudicare da quello che si è visto ieri a Solbiate, l'Alessandria è sulla buona strada e la carta decisiva per indirizzare la squadra verso la necessaria regolarità di rendimento sembra essere proprio la nuova posizione assunta in campo da Lojacono. Nella veste di regista della difesa l'italo-argentino è stato ieri bravissimo: classe, senso della posizione, potenza e precisione nei rilanci, lo hanno aiutato a mascherare il difetto di mobilità, facendo di lui il lucidissimo suggeritore di ogni manovra di contrattacco. Con una prima linea di maggior efficacia l'Alessandria di ieri non avrebbe dovuto accontentarsi del penalty realizzato da Loiacono poiché, soprattutto nel primo tempo, la superiorità di manovra dei piemontesi è stata tale da giustificare un più sostanzioso punteggio. Purtroppo le capacità offensive dei grigi sono quello che sono ed il quintetto attaccante messo in campo ieri è il meglio di cui l'Alessandria può disporre: l'inedita coppia di interni Chinellato-Berta ha superato la prova con il massimo elogio, le estreme De Asti e Reccagni, per quanto un po' esitanti in area, giocano da ali « vere » — e questo ha la sua importanza — mentre il giovane Di Giovanni fa quel che può ricoprendo un ruolo, quello di centravanti, che non gli è naturale. E' accaduto infatti ieri che, un'ora prima della partita, l'anziano Pasquina, designato a vestire la maglia numero 9, ha marcato improvvisamente Visita: aveva dormito male, non si sentiva di giocare. Loiacono ha dovuto quindi ricorrere a Di Giovanni destinato a restare a riposo e questa prima linea del tutto inedita ha colpito due pali con Reccagni e Chinellato ed ha sprecato, per precipitazione, almeno un paio di reti quasi fatte. Ab biamo quindi l'impressione che Pasquina non abbia scelto troppo bene il momento per tirarsi indietro... Sin dai primi minuti di gioco la difesa alessandrina, imperniata su Loiacono, ha da to l'impressione di un'insolita sicurezza. La Solbiatese, che in casa aveva ottenuto fino a ieri sette vittorie e due pareggi, si è lanciata al l'attacco con la convinzione di arrivare facilmente al successo. I neroazzurri lombardi hanno visto però annullata la loro aggressività dalla precisione degli interventi di Loiacono e compagni che, negli ultimi venti minuti sono passati alla controffensiva Al 26' De Asti, dopo uno scambio con Di Giovanni non è riuscito a colpire bene la palla consentendo al portiere lombardo di parare; al 30' Borghese è riuscito a stento a deviare in tuffo una « cannonata » di Loiacono su punizione; al 33' un impeccabile lancio di Loiacono ha proiettato in area De Asti, che è stato atterrato dallo stopper Morganti al momento in cui, con un mezzo giro su se stesso, si apprestava al tiro. Rigore inevitabile e rete dal dischetto di Loiacono. Negli ultimi minuti del primo tempo la Solbiatese è rimasta in dieci uomini per l'uscita dal campo del terzino Vergarli, feritosi alla testa nello scontro con un compagno. L'Alessandria ne ha approfittato per dominare ancora e, in fase di recupero, sfiorare il 2-0 con un'azione Gori - Chinellato - Reccagni: a porta vuota il pallone era respinto dalla base del palo. Ancora i grigi alla ribalta nelle fasi iniziali della ripresa: al 7' Chinellato tira a rete e nello slancio perde anche una scarpa. La calzatura arriva in porta, il pallone invece è respinto dalla traversa e nessuno riesce a ribatterlo in rete. Cinque minuti dopo, su centro di Berta, prima Reccagni e poi De Asti mancano una clamorosa occasione a due passi dalla porta della Solbiatese. Poi i lombardi, col ritorno in campo di Vergani, si riscuotono e l'Alessandria è costretta a difendersi. Lo fa bene, con calma e freddezza, arroccata attorno a Loiacono e finisce col meritarsi la fortuna che l'aiuta in un paio di occasioni, specialmente alla mezz'ora, quando la traversa respinge un pallone di testa dell'ala destra Quadri. Avrebbe potuto essere il pareggio ed invece, da questo scampato pericolo l'Alessandria tira fuori le energie per contrattaccare ancora, tenere in rispetto gli avversari e portare in salvo il preziosissimo 1-0. (La Stampa - Ed. Sport - Gianni Pignata) Risultati: Biellese - Mestrina 1-1 Bolzano - Monfalcone 2-2 Como - Verbania 2-0 Legnano - Udinese 2-1 Pavia - Entella 1-2 Rapallo - Marzotto 0-0 Trevigliese - Piacenza 0-0 Treviso - Savona 2-1 Triestina - Pro Patria 0-0 CLASSIFICA: Como p.27; Piacenza 25; Treviso, Udinese 24; Verbania 23; Pro Patria 21; Solbiatese, Triestina, Rapallo, Marzotto 20; Savona, Trevigliese 19; Monfalcone, Legnano, Biellese 17; Bolzano, Entella 16; Alessandria 15; Pavia 12; Mestrina 8 Marcatori: 12 reti: Longo (Solbiatese); 9 reti: Blasig (Udinese); 8 reti: Migliorati (Verbania, Comini (Como), Pantani (Marzotto); Aiolà (Marzotto). Galtarossa (Treviso) Il punto sul campionato Proprio nell'ultima giornata del girone di andata il Como, battendo il Verbania, ha proseguito la sua serie di risultati positivi ed ha reso ancora più sicura la sua leadership in classifica. La Biellese, impegnata sul proprio campo, non ha saputo andare oltre il pareggio contro l'ultima in classifica il Marzotto riequilibrando le sorti di un match che pareva andare a favore della squadra ospite. Una gara veramente pari all'attesa quella tra Treviso e Savona: hanno vinto con pieno merito i veneti ma anche i liguri sono piaciuti.