Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1967/1968
Serie C
18-02-1968 - Giornata: 22 - Treviglio - Mario Zanconti


Trevigliese SC - Alessandria US 2 - 3 (1 - 1)
RETI: 26. rig. Camotti [Tr] , 61. Gira [Tr] 11. Recagni E.[A], 65. Berta M.[A], 66. Recagni E.[A]

Alessandria US Moriggi Avelino, Trinchero Giuseppe, Legnaro (I) Gaetano, Gori Carlo, Rossi Alberto, Lojacono Francisco Ramon, Magistrelli Luciano, Berta Massimo, Di Giovanni Pasquale, Chinellato Bruno, Recagni Ettore A disp.:(P) Storto Gianni All.: Pietruzzi Mario

Formazione avversaria
TREVIGLIESE CS: Malinverno, Rigamonti, Gira, Foresti, Invernizzi, Cavalletti, Risi, Ronchi, Camotti, Bonacina, Maestroni. All: Zibetti Giuseppe

Arbitro: Bellandi Romano (Lucca)
Note
Ammoniti: Invernizzi [T], Ronchi I [T] Angoli: 5-3 Spettatori: 1000 Giornata di sole e campo in discrete condizioni; per proteste Inizio gara ore 14.30

Commento
RISORGE L'ALESSANDRIA NELLA GARA DISPERATA A Treviglio la squadra ha dimostrato di avere ritrovato la volontà di lottare — Tutto l'undici ha risposto alle sollecitazioni dei tecnici dimostrando che è possibile raggiungere entro breve tempo la salvezza Treviglio ha dunque confermato dopo la buona prova contro la Triestina, che l’Alessandria ha ritrovato se stessa. Le emozioni che hanno caratterizzato la gara con la Trevigliese hanno ribadito che l’undici non appare più rassegnato come un tempo. Un gol di svantaggio può essere ricuperato, così come si può incassare il colpo di un rigore inventato dall’arbitro. Tutte le cronache comprese quelle di parte lombarda non esitano a riconoscere che il sig. Bellandi ha regalato la massima punizione ai padroni di casa. Una vittoria dunque sudata, ma doppiamente meritata. La metamorfosi da tempo attesa pare essersi iniziata. La lotta per evitare la retrocessione è in pieno svolgimento ed i grigi stanno dimostrando che in questa bagarre saranno presenti. Quella che è stata definita la gara disperata degli uomini di Lojacono e Pietruzzi, si è risolta con un trionfo che fa bene sperare per il futuro. Al momento attuale occorre solo non cullarsi sui risultati conseguiti perchè se ciò avvenisse sarebbe un guaio molto grosso per non dire irreparabile. Con i due punti conquistati in trasferta i mandrogni hanno compiuto un buon passo in avanti. La media inglese lo conferma: siamo alla pari — a quota meno tredici — con la Trevigliese e il Legnano che ci precedono di due punti, con la Biellese che ha venti punti e con il Monfalcone e l’Entella. Quattro punti in due partite era un traguardo che sino a poche settimane orsono pareva una utopia. L’Alessandria sta dunque attraversando un felice momento, un momento che gli sportivi attendevano con ansia visto che con l'organico a disposizione si poteva pretendere qualcosa di più. I fatti ci stanno dando ragione. Il difetto principale consisteva nella conduzione tecnica: da queste colonne ci siamo battuti per mesi prima di ottenere, a nome degli sportivi, soddisfazione. Il campionato è ancora lungo per cui non mancheranno gli intoppi, le giornate nere. L’importante è che si lotti sempre con volontà, senza mai arrendersi ed i risultati, quelli buoni, non potranno mancare. Lojacono nel ruolo di libero, sta dimostrando di avere trovato la seconda giovinezza. L’importante è sapersi collocare al posto giusto e Ramon lo ha capito anche se qualche volta si lascia trascinare dall’impeto che fa parte del suo bagaglio di giocatore e di atleta sud-americano. Pure Gori che dopo avere disputato campionati maiuscoli era stato travolto dall’ondata di abulia generale, si sta riprendendo nettamente. Nei ruolo di mediano di spinta è in grado di rifornire costantemente i compagni senza trascurare l’appoggio sui compagni della retroguardia. Il miracolo, se di miracolo si può parlare, consiste nell’essere finalmente riusciti ad amalgamare un attacco che non riusciva ad andare a rete neppure con le difese per nulla irresistibili. Il ritorno in squadra di Reccagni ha indubbiamente contribuito a dare maggiore penetrazione al reparto. L’ex savonese è un elemento che sotto porta è sempre pericoloso in quanto sa sfruttare ogni errore dell’avversario. Nel gioco di testa non è poi secondo a nessuno. Berta e Chinellato dal canto loro, stanno crescendo alla distanza anche se qualche volta accusano ingenue battute a vuoto dovute all’inesperienza di un campionato difficile in cui emerge più la costanza atletica che quella tecnica. Che dire poi di Di Giovanni, un paperino che mai si arrende anche se non ha avuto sino ad ora dalla sua che una jella nera? Gioca senza distrarsi un istante, conclude, ma non riesce ad andare a segno. La sua costanza merita un premio, considerato che pure nei momenti tristi non si è mai arreso. Abbiamo lasciato per ultima la difesa, un reparto che negli ultimi tempi è stato più volte sotto accusa. La presenza di Lojacono è servita a dare fiducia ai compagni che a differenza del passato lottano con maggiore decisione evitando quei giochetti o quei passaggi corti che fanno trattenere il fiato a chi sta in tribuna. L’Alessandria, pur con queste ultime belle esibizioni, deve ancora migliorare parecchio. Lojacono e Pietruzzi sinora hanno dimostrato di saperci fare: è tuttavia indispensabile che si mantengano con i piedi per terra, domani potrebbe infatti riservare sorprese. Meglio dunque procedere con sicurezza ed umiltà, dopo si potrà buttare alle ortiche ogni precauzione: dopo, non prima. Coraggio dunque (Il Piccolo - Il Gattopardo) Positiva prova dei piemontesi, in lotta per evitare la retrocessione ALTLENA DI EMOZIONI PER GLI ALESSANDRINI CHE RIMONTANO DUE RETI IN DUE MINUTI: 3 a 2 La squadra di Lojacono segna per prima, poi è raggiunta, grazie ad un penalty "inventato", e superata - Berta e Reccagni rovesciano la situazione Partita dalle cento emozioni per l'Alessandria a Treviglio. La squadra piemontese ha vinto (3 a 2) con volontà « disperata » una gara molto importante, confermando di aver intrapreso, forse con sufficiente costanza di rendimento, l'attesa riscossa capace di trarla fuori dalla zona-retrocessione. Ma prima di conquistare questo successo, i giocatori alessandrini son dovuti passare attraverso a tutta una gamma di emozioni contrastanti. Dalla gioia alla delusione più completa e da questa ancora alla speranza ed infine alla soddisfazione per la meritata vittoria: queste le varie « tappe» causate dalle alterne vicende della gara di ieri. L'Alessandria infatti, è andata al comando per prima, ha subito poi il pareggio a causa di un inesistente rigore, successivamente si è trovata in svantaggio, ed infine, nel giro di un palo di minuti, si è portata in parità e ha conquistato il goal della vittoria. Una girandola di emozioni che rende ancor più piacevole questa sua vittoria. Narriamo subito gli episodi risolutivi dell'incontro. La Trevigliese, schieratasi senza il centravanti Savoldi II, diciannovenne fratello minore del giocatore dell'Atalanta, mostrava sin dall'avvio i suoi evidenti limiti e l'Alessandria poteva proiettarsi all'attacco. I grigi si rendevano pericolosi al 3', con un colpo di testa di DI Giovanni e la palla sfiorava il palo, ed all'ir erano già in vantaggio. L'azione del goal nasceva da un calcio d'angolo battuto da Di Giovanni, Reccagni raccoglieva di testa sorprendendo i difensori quasi bloccati in un malinteso complessivo. I lombardi (ieri in maglia arancione) cercavano di annullare questo imprevisto handicap. Ronchi, che della Trevigliese è l'elemento migliore, provava a lanciare a turno gli attaccanti, Camotti, Bonacina e Brasi, l'ala destra, che dei tre è il più pericoloso, ma senza risultati Al 26', però, l'arbitro Bellandi, di Lucca, postosi già in evidenza con qualche intervento incomprensibile, «inventava » un rigore ai danni dell'Alessandria. La Trevigliese stava attaccando con Gira, il quale aveva effettuato un passaggio a Camotti, appostato appena dentro l'area piemontese: sul centravanti lombardo interveniva Legnare, e il terzino spostava, con una carica però del tutto regolare, l'avversario il quale non fingeva neppure di rotolare a terra, tanto insignificante era stato il contrasto. Fra lo stupore generale, il signor Bellandi concedeva tuttavia un calcio di rigore, trasformato dallo stesso Camotti. L'inizio della ripresa mostrava la squadra lombarda più intraprendente che non in precedenza, e Legnare respingeva al 5', sulla linea bianca, a portiere battuto la palla calciata, da Ronchi. Era il preludio al goal, che giungeva al 16': punizione da fuori aera a favore della Trevigliese, Ronchi passava lateralmente a Gira il cui tiro sorvolava la barriera (formata soltanto da due giocatori) e la palla terminava la sua corsa quasi all'incrocio dei pali. Poteva essere il tracollo per l'Alessandria, non assistita certo dalla buona sorte, ma non era cosi. I grigi si riportavano all'attacco e i loro sforzi erano presto premiati Al 20', ancora su azione di calcio d'angolo. Berta riprendeva la corta respinta del portiere Malinverso, ed effettuava un tiro da limite dell'area, conquistando il pareggio. Si faceva appena a tempo a rimettere la palla al centro e l'Alessandria segnava ancora. Il terzino Trincherò si lanciava in avanti, passava sulla sinistra a Reccagni che dal limite dell'area sferrava un violento tiro rasoterra Era il goal della vittoria. Le considerazioni finali sono favorevoli all'Alessandria, nel complesso, pur tenendo presenti le notevoli lacune degli avversari. La Trevigliese, infatti, ha facilitato il compito dei grigi dimostrandosi piuttosto fragile in di fesa, appena organizzata a centrocampo, grazie soprattutto alle notevoli capacità di Ronchi, e ben poco pericolosa all'attacco. L'Alessandria, comunque, è apparsa chiaramente in ripresa. Il lavoro di Pietruzzd e Lojacono sta dando i primi risultati, e non solò sul piano tecnico ma anche sotto l'aspetto psicologico. Un paio di mesi addietro la squadra sarebbe stata capace di reagire come ieri? Ne dubitiamo. La generosità di Lojacono, unita alla sua esperienza ha « contagiato » elementi fino a poco tempo fa svuotati di energie e sfiduciati, come Di Giovanni, Reccagni e Magistrelli. I « grigi » adesso, grazie anche alla vivacità di Berta, Gori, Chinellato, Rossi sono in grado di far dimenticare, almeno in parte, le delusioni offerte in precedenza. Ma non bisogna cullarsi sui risultati raggiunti. (La Stampa - Ed. Sport - Paolo Patruno) Risultati: Como - Mestrina 0-0 Legnano - Biellese 3-1 Pavia - Monfalcone 1-0 Piacenza - Bolzano 3-2 Rapallo - Entella 0-0 Savona - Pro Patria 3-0 Solbiatese - Udinese 0-0 Treviso - Marzotto 0-1 Triestina - Verbania 1-1 CLASSIFICA: Como p. 31; Piacenza 30; Udinese, Verbania 27; Treviso, Marzotto 25; Savona, Solbiatese, Pro Patria, Rapallo 23; Triestina 22; Legnano, Trevigliese 21; Biellese 20; Alessandria Monfalcone, Entella 19; Bolzano 17; Pavia 15; Mestrina 10 Marcatori: 13 reti: Longo (Solbiatese); 10 reti: Pantani (Marzotto); 9 reti: Blasig (Udinese), Perego (Rapallo), Mola (Marzotto); 8 reti: Migliorati (Verbania). Galtarossa (Treviso), Comini (Como); 7 re ti: Musiello (Como). Cognolio (Biellese), Baffi (Pro Patria) Il punto sul campionato Gli errori commessi dalla Biellese hanno determinato il risultato negativo sul campo del Legnano: l'incontro è stato velocissimo nonostante sia stato giocato su di un terreno pesante. La capolista della Serie C, il Como è stata bloccata sul pari dalla Mestrina, ultima in classifica. Per un gol di Pantani al 12' della ripresa l'imbattibilità casalinga del Treviso ha cessato di esistere. Il Savona ha vinto con pieno merito la partita con la Pro Patria riuscendo nella ripresa a concretizzare la netta supremazia con tre reti di ottima fattura. La Triestina non è andata oltre il pareggio contro il Verbania, pur avendo giocato una gara tecnicamente ineccepibile. Pareggio senza reti tra Rapallo ed Entella: le due difese sono state superiori agli attacchi, il risultato in bianco ha soddisfatto il Rapallo. Il Piacenza ha battuto il volenteroso Bolzano, è stata una gara strana con due volti ben definiti: la rimonta della squadra alto atesina è stata non poco facilitata dal nervosismo diffusosi ad un certo punto tra gli emiliani.