Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1967/1968
Serie C
25-02-1968 - Giornata: 23 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Treviso AC 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 19. rig. Lojacono F.[A], 68. aut. Rossi A.[A]

Alessandria US Moriggi Avelino, Trinchero Giuseppe, Legnaro (I) Gaetano, Gori Carlo, Rossi Alberto, Lojacono Francisco Ramon, Magistrelli Luciano, Berta Massimo, Di Giovanni Pasquale, Chinellato Bruno, Recagni Ettore A disp.:(P) Storto Gianni All.: Pietruzzi Mario

Formazione avversaria
TREVISO AC: Zabeo, Bellina, Paladin, D'Andrea, Sirena, Busatta, Bianco, Spangaro, Mognon, Fregonese, Tomassin. All.: Manente Sergio

Arbitro: Porcelli Vito (Lodi)
Note
Rigore sbagliato 75. da Lojacono [A]. Ammoniti: Bellina [T], Sirena [T], Valadin [A], Tommasin [T] Spettatori: 4000 Angoli: 3-2 Giornata buona, sole a tratti, terreno pesante specialmente nella fascia centrale. Inizio gara ore 14.30

Commento
TREVISO GUASTAFESTE MA QUANTA SFORTUNA I grigi meritavano qualcosa di più perchè si sono battuti generosamente — Non bisogna dimenticare la forza degli ospiti: sornioni, ma attenti Un Treviso sornione, saldo in ogni reparto, è riuscito a portarsi via dal Moccagatta un prezioso punto. L’Alessandria che ha avuto dalla sua buonissime occasioni non è dunque riuscita ad incamerare l’intera posta. Ad un primo esame dunque i grigi avrebbero perduto un prezioso punto. Chi ha visto la partita sa che i mandrogni nulla possono rimproverarsi: hanno giocato senza concedersi un attimo di tregua, hanno costruito azioni su azioni, mancando molte volte il bersaglio per un soffio. Erano mesi e mesi che non si vedeva una squadra così valida in tutti i reparti, sempre pronta a buttarsi nella mischia senza troppi cincischiamenti. Gli ultimi successi, indubbiamente, hanno contribuito a fare storcere la bocca a diversi sportivi i quali si sono dimenticati che il Treviso è una squadra di tutto rispetto. L’Alessandria durante la gara ha avuto le sue grandi occasioni, ma non sempre è stata fortunata anche se l’arbitro Porcelli è stato di manica larga verso i locali. La traversa colpita da Loiacono su calcio di rigore — è la prima volta che Ramon fallisce la massima punizione — il palo di Berta allo scadere dei novanta minuti, i palloni usciti a fil di palo, confermano che non sempre la dea bendata ha voluto dare una mano a chi osava di più. Non ci sembra pertanto sia giusto recriminare sul pareggio visto che l’undici sta attraversando un momento veramente felice. L’attacco che sino ad alcune domeniche or sono era considerato — e non a torto — la pecora nera dei grigi, si è mosso in scioltezza mettendo in evidenza un Di Giovanni mai domo, sempre nella mischia, per nulla preoccupato di buscarsi calci alle caviglie. Veramente notevole la metamorfosi di questo piccolo ex foggiano che sta dimostrando di sapere soffrire. Berta è stato ancora una volta all’altezza della situazione fornendo preziosi palloni per i compagni. Chinellato, seppure in ombra durante certe fasi della gara, non ha demeritato. Opportunista come sempre, Reccagni ha sfruttato ogni occasione confermandosi la punta più pericolosa della quadra in particolare sui palloni alti. Si è poi rivisto un Magistrelli incisivo e scattante, sempre pronto ad intervenire. Un quintetto che sta risalendo la china e che dovrebbe ripagare gli sportivi delle numerose delusioni. Veramente positiva la gara di Gori il vero motore della quadra. Ha corso per novanta minuti senza accusare la fatica: in ogni azione ha sempre saputo trovare il compagno. Lojacono, come sempre, ha dato il meglio di se stesso sia in difesa che in attacco. Diligente infine la prestazione di Rossi — qualche volta incerto nelle entrate — di Trincherò e Legnaro. Ha palesato notevoli incertezze Moriggi il quale ha clamorosamente sbagliato alcune uscite. Il ragazzo dopo la batosta di Rapallo pare non essersi più ripreso. Per Pietruzzi e Lojacono è questo un problema di capitale importanza in quanto dalla sicurezza dell’estremo difensore dipende un po’ tutto il morale della squadra. Domenica i grigi visiteranno l’ostico campo di Savona. E ’ una partita difficile, ma non impossibile. Un pareggio consoliderebbe ulteriormente la posizione dell'Alessandria che pur essendo migliorata è sempre delicata. Basta infatti un mezzo passo falso per precipitare nuovamente nella bolgia. Salvo incidenti ed.... influenze, sarà, con molte probabilità confermato l’undici che ha così bene impressionato con il Treviso. L’Alessandria vista in campo in queste ultime giornate è squadra che può ottenere qualunque risultato. Il momento pare dunque propizio per continuare la serie positiva. Prima di chiudere questo breve commento vorremmo evidenziare la metamorfosi della squadra che sino ad un mese orsono sembrava spacciata, priva di volontà, incapace di reagire alla cattiva sorte. La cura Pietruzzi-Lojacono sta dando buoni frutti, confermando che la responsabilità per quanto accaduto nel passato, stava ancora una volta nel manico e non nella lama come qualcuno cercava di fare credere agli sportivi. Forza dunque (Il Piccolo - Il Gattopardo) L'ALESSANDRIA IN UNA GARA VIVACE CON IL TREVISO PAREGGIA 1 a 1 Lojacono ha sbagliato un rigore (il primo nella sua carriera) e Berta all'ultimo minuto ha colpito la traversa - Annullata una rete per parte - Buona prova dei giocatori piemontesi L'Alessandria non è riuscita ad ottenere contro il Treviso il suo terzo successo consecutivo, ma il risultato di parità (1-1) non significa affatto che i « grigi » abbiano deluso o che siano ritornati sullo scadente standard di rendimento di qualche settimana fa. Semplicemente i piemontesi si son trovati di fronte una squadra pericolosa, ottimamente preparata sul piano atletico, un avversario fra i più insidiosi incontrati sinora. Forse, con un po' più di fortuna, i « grigi » avrebbero potuto anche vincere, se ad esempio Lojacono non avesse fallito il secondo calcio di rigore concesso all'Alessandria, oppure se proprio al 90' Berta non avesse mandato il pallone a rimbalzare su un palo della porta veneta. Ma, d'altra parte, anche il Treviso ha avuto le sue occasioni favorevoli, a volte frustrate dalle decisioni arbitrali, come in occasione del goal annullato a Mognon. Il risultato può essere accettato di buon grado da ambedue le squadre. All'Alessandria consente di proseguire nella marcia di risalita in classifica, mentre conferma che il Treviso è veramente tra le migliori squadre del girone. La squadra veneta è guidata da Manente, il non dimenticato terzino della Juventus dei tempi di Boniperti, Praest e John Hansen. L'Alessandria ha retto bene alla prova contro un avversario così temibile ed il bilancio detta 'sua Spartita può considerarsi positivo. Gli unici rilievi che si possono muovere alla squadra « grigia » riguardano la difesa, che in qualche occasione appare un po' sbilanciata, anche per il desiderio di Lojacono di abbandonare la propria posizione di battitore libero per suggerire i temi d'attacco. Proprio da una puntata a rete di quest'ultimo nasceva, al 19', l'azione del primo goal dell'Alessandria. Di Giovanni scambiava con Chinellato e palla al piede si getta risoluto in area pronto, al tiro a rete quando veniva «falciato» da D'Andrea. L'arbitro Porcelli decretava il rigore ed il trainer Manente, dalla panchina, mandava ad avvertire il portiere Zabeo sulle « abitudini » di Lojacono in questo genere di tiri. L'episodio merita una spiegazione: Manente, ormai verso il termine della carriera, ed il giovane Lojacono, da poco arrivato in Italia, erano stati compagni di squadra nel '56 a Vicenza. Ricordandosi quei tempi, il trainer del Treviso ha cercato di mettere sulla viso il proprio portiere, ma Lojacono, con un violento diagonale, riusciva egualmente a segnare. Insisteva all'attacco l'Alessandria, ma al 27' l'arbitro annullava un goal di Reccagni per un fallo dello stesso attaccante, e dieci minuti più tardi, la stessa cosa succedeva al Treviso: il sig. Porcelli annullava il punto, per una carica irregolare dello stesso realizzatore Mognon. In apertura di ripresa si registrava un « calcio a due » in area degli azzurri, ma Lojacono non indovinava lo spiraglio buono per il tiro. Ancora Magistrelli e Reccagni guidavano gli attacchi dei piemontesi, ma, al 23', il Treviso otteneva in contropiede il pareggio: discesa di Fregonese che lanciava D'Andrea, tiro del mediano deviato fortuitamente da Rossi e patta in rete. Un colpo di sfortuna al quale l'Alessandria reagiva comunque rabbiosamente; al 25' Reccagni tardava di un secondo a raccogliere un passaggio di Magistrelli, e poi, alla mezz'ora, avveniva l'episodio del secondo rigore. Punizione di Berta, la palla spioveva alta in area del Treviso, c'era una mischia, Reccagni cercava d'allontanarsi per colpire di testa ma Palladin lo tratteneva. L'arbitro non aveva esitazioni, malgrado le proteste dei giocatori veneti, ed ancora Lojacono s'incaricava del tiro: parte la palla, si alza e va a rimbalzare contro la traversa. E' il primo rigore che Ramon sbaglia nella sua carriera. Non era ancora finita: per due volte Reccagni obbligava Zabeo ad interventi da brivido, poi era la rete alessandrina a correre un serio pericolo su tiro di D'Andrea, ed infine al 45' una punizione di Berta finiva sul palo. (La Stampa - Ed. Sport - Paolo Patruno) Risultati: Biellese - Pavia 4-1 Bolzano - Legnano 0-0 Entella - Triestina 1-0 Marzotto - Savona 0-1 Mestrina - Solbiatese 0-0 Monfalcone - Como 0-0 Pro Patria - Piacenza 0-2 Udinese - Rapallo 4-0 Verbania - Trevigliese 0-0 CLASSIFICA: Como, Piacenza p. 32; Udinese 29; Verbania 28; Treviso 26; Savona, Marzotto 25; Solbiatese 24; Pro Patria, Rapallo 23; Triestina, Legnano, Biellese, Trevigliese 22; Entella 21; Alessandria, Monfalcone 20; Bolzano 18; Pavia 15; Mestrina 11 Marcatori: 13 reti: Longo (Solbiatese); 10 reti: Pantani (Marzotto) Blasig (Udinese); 9 reti: Perego (Rapallo), Mola (Marzotto ); 8 reti: Migliorati (Verbania), Galtarossa (Treviso), Mantellato (Udinese), Comini (Como); 7 reti: Musiello (Como), Baffi (Pro Patria), Cognolio (Biellese); 6 reti: Gambazza (Pro Patria ), Rossi (Rapallo), Oliva (Pro Patria), Comotti (Trevigliese, Canzin (Entella) Il punto sul campionato Un gol di Stevan ha dato il successo al Savona sul campo del Marzotto. Il Piacenza, efficace in ogni reparto, si è imposto su una Pro Patria inconcludente e pasticciona: reti di Corbellini e Pestrin. La Biellese ha sconfitto il Pavia che ha confermato tutti i suoi limiti. Il Bolzano, pareggiando contro il Legnano, era quasi condannato alla retrocessione: gli altoatesini avevano deluso e hanno ringraziato la fortuna per il punto conquistato.