Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1967/1968
Serie C
10-03-1968 - Giornata: 25 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Piacenza FC 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 85. rig. Lojacono F.[A]

Alessandria US Moriggi Avelino, Trinchero Giuseppe, Legnaro (I) Gaetano, Gori Carlo, Rossi Alberto, Lojacono Francisco Ramon, Magistrelli Luciano, Berta Massimo, Di Giovanni Pasquale, Chinellato Bruno, Recagni Ettore All.: Pietruzzi Mario

Formazione avversaria
PIACENZA FC: Ferretti, Grechi, Montanari, Bordignon, Favari, Cattai, Annibali, Tira, Facicani, Pestrin, Callegari. All.: Zavatti Leo

Arbitro: Boscolo Enrico (Venezia)
Note
Espulsi 74. Berta [A], Cattai [P]. Ammoniti: Trincherò [A], Gori [A], Recagni [A], Di Giovanni [A], Grechi [P], Bordignon [P], Pestrin [P] Spettatori: 5000 Angoli: 4-6 Giornata di sole, terreno in perfette condizioni Inizio gara ore 15.00

Commento
UN RIGORE CHE VALE DUE PREZIOSI PUNTI II piccolo dramma di Lojacono — La squadra nella prima fase di gioco ha palesato molte incertezze — Ottima la ripresa Lojacono, calciatore - allenatore, ha vissuto domenica al « Moccagatta » e precisamente al 39’ della ripresa, attimi che non dimenticherà facilmente. Alla conclusione della gara non mancavano che sei minuti e sino a quel momento il Piacenza aveva retto assai bene il confronto. Il calcio di rigore concesso per un fallo su Magistrelli era dunque decisivo per l’Alessandria lanciata verso la salvezza. Ramon si è stretto il capo tra le mani, pensieroso, mentre i tifosi ammutolivano. Quindici giorni prima proprio nella stessa porta il capitano aveva fallito la massima punizione che poteva dare ai ” grigi ” il gol del successo. Non sono stati pochi i tifosi che hanno chiuso gli occhi. Poi Lojacono si è' avvicinato alla palla colpendola deciso. Ne è uscito un tiro secco, quasi centrale, che ha sorpreso Ferretti, che, pur avendo intuito la traiettoria, nulla ha potuto fare per fermarla. L’incubo dell’ennesimo pareggio era finito. Lojacono, dal canto suo deve avere tirato un lungo sospiro: se avesse fallito il bersaglio le critiche non lo avrebbero certo risparmiato. Svanito l’incubo, incamerati i due punti, l’Alessandria può guardare al futuro con rinnovata fiducia. Quello con il Piacenza non è stato un grande incontro: la paura di commettere errori irreparabili ha giocato all’undici alessandrino un brutto scherzo. In particolare nel primo tempo i giocatori alessandrini avevano le gambe legnose, erano incapaci di fronteggiare con sicurezza gli avversari. Per ben due volte Anniballi si è trovato tra i piedi la palla per fare secco Moriggi, sempre incerto. Reccagni e Magistrelli in ottima posizione hanno fallito un pallone che grida ancora vendetta. Gli sforzi di Lojacono, del maratoneta Gori, del centravanti Di Giovanni naufragavano. Pareva proprio una partita destinata a finire con il risultato bianco. Nella ripresa, suonata la sveglia, la squadra, svanito il timor panico iniziale, si è mossa con più decisione. Le azioni si sono fatte più lineari, gli scambi più veloci. I terzini si sono portati più volte in avanti contribuendo a gettare lo scompiglio nella retroguardia avversaria. La gara con il Piacenza ha dunque avuto due volli ben definiti durante i quali sono emerse le pecche, ma anche i meriti di questa Alessandria che ha trovato lo schema giusto per contendere agli avversari il successo pieno. Il pubblico in particolare nel primo tempo, dimenticando che il Piacenza è una delle squadre più forti del girone A — il suo attuale terzo posto in classifica lo dimostra — ha tenuto verso i beniamini un comportamento che non è certo da elogiare. I tifosi conoscono ogni giocatore e i suoi limiti per cui ci pare inutile il volere pretendere cose che\| lo stesso non è in grado dii fare. L’importante è che tutti; gli atleti lottino con volontà, che sappiano soffrire, che sopperiscano con una buona preparazione atletica al divario tecnico. Non bisogna dimenticare che l’Alessandria dispone degli stessi uomini dell’inizio del campionato: la differenza è che oggi ognuno ha un posto fisso, sa quel che deve fare. Si gioca con uno schema elementare, come in genere fanno tutte le squadre di serie C. Pietruzzi e Lojacono hanno trovato insomma la formula giusta ed i risultati sinora non gli hanno dato torto. Sosteniamo dunque la squadra senza pretendere troppo. (Il Piccolo - Il Gattopardo) LOJACONO DECIDE SU RIGORE A CINQUE MINUTI DALLA FINE Un paso avanti dei piemontesi verso la salvezza Gioco noioso, spettacolo deludente, errori in serie da entrambe le parti: il risultato più logico e più giusto di Alessandria-Piacenza sarebbe stato forse lo «zero a zero », nessuna delle due squadre avrebbe meritato i due punti. Invece hanno vinto i grigi (1-0) con una rete realizzata da Lojacono a soli cinque minuti dal termine su rigore. Ma il «penalty» c'era davvero? Zavatti, il « trainer » degli emiliani, ha rivolto precise accuse all'arbitro: «Il signor Boscolo ha sbagliato — ha affermato —, non meritavamo di perdere... ». Rivediamo l'azione « incriminata ». Di Giovanni scatta sulla destra, effettua un preciso passaggio verso Gori e quest'ultimo lascia la palla a Magistrelli, che si trova a pochi passi dal portiere. Magistrelli lotta con Montanari, che nel tentativo di impossessarsi del pallone trattiene l'avversario in modo irregolare. Il fallo indubbiamente c'è, ed in casi del genere a stretta norma di regolamento l'arbitro può accordare il rigore. Come effettivamente avviene. I giocatori del Piacenza protestano, i tifosi emiliani — giunti in parecchie centinaia — lanciano insulti verso l'arbitro. Niente da fare. Lojacono batte la massima punizione, i sostenitori della squadra ospite (per distrarlo) fanno esplodere dei mortaretti. Ma l'italo-, argentino non perde la concentrazione, segna con una « stangata » centrale ed il portiere Ferretti neppure vede partire il tiro. Questo l'episodio che ha deciso l'incontro, e che ha fatto nascere discussioni a non finire. C'è stato qualche tafferuglio in tribuna, è volato qualche pugno, ma il pronto intervento delle forze dell'ordine ha impedito che si verificassero incidenti gravi. La partita è stata molto accesa, basta dare un'occhiata alla classifica per capirne i motivi. L'Alessandria lotta per evitare la retrocessione, una sconfitta contro il Piacenza avrebbe messo i grigi in seri guai; gli emiliani, dal canto loro, avevano interrotto domenica scorsa la loro serie positiva (che durava ormai da diciotto giornate) e sul campo dei grigi — un campo in genere abbastanza « prodigo »... — volevano tornare al successo per restare in lizza per la promozione. Molto agonismo, ma gioco frammentario ed inconcludente da entrambe le parti. Cosi, nel primo tempo, si è assistito ad una serie di errori. La prima vera emozione s'è avuta al 25', quando Ferretti si è fatto sfuggire la palla su un tiro-cross ad effetto di Di Giovanni: la sfera è rimbalzata sulla linea ed è tornata fra le braccia del portiere (pochi centimetri, e sarebbe stato goal). Nella ripresa il Piacenza — un po' perché stanco, un po' perché ha pensato che fosse meglio non rischiare troppo — si è tenuto di più sulla difensiva e l'Alessandria ha preso l'iniziativa. Ma con poco successo. - Il gioco si è fatto falloso, al 29' sono stati espulsi Berta e Cattai per reciproche scorrettezze (invece di mirare al pallone, miravano troppo alle gambe altrui) e tre minuti dopo Lojacono, fischiato par un infelice rinvio, ha risposto rivolgendosi al pubblico con un gesto scorretto. Ma l'arbitro non se n'è accorto e l'allenatore-giocatore dei grigi se l'è cavata senza neppure un'ammonizione. Poi il rigore, le proteste e, finalmente, il fischio finale. (La Stampa - Ed. Sport - Maurizio Caravella) Risultati: Biellese - Solbiatese 2-0 Bolzano - Pavia 1-1 Entella - Treviso LO Legnano - Como 0-1 Marzotto - Pro Patria 2-3 Mestrina - Triestina 2-0 Monfalcone - Rapallo 20 Udinese - Trevigliese 1-0 Verbania - Savona 1-1 CLASSIFICA: Como p.36; Udinese 33; Piacenza 32; Verbania 31; Savona 28; Pro Patria, Marzotto 27; Treviso 26; Solbiatese 25; Rapallo, Trevigliese, Biellese 24; Monfalcone, Legnano, Entella 23; Triestina, Alessandria 22; Bolzano 19; Pavia 17; Mestrina 14 Marcatori: 13 reti: Longo (Solbiatese); 11 reti: Mola e Pantani (Marzotto) e Blasig (Udinese); 9 reti: Perego (Rapallo). Baffi (Pro Patria), Muzio (Udinese), Miglio rati (Verbania) Il punto sul campionato La Biellese si è imposta sulla Solbiatese che ha dovuto rinunciare all'apporto di cinque titolari. Sesto pareggio interno del Verbania e delusione dei tifosi locali: contro il Savona, i piemontesi sono passati in vantaggio con Romanzini ma sono stati raggiunti nella ripresa da Gittone. Il gol della vittoria per l'Udinese è stato ottenuto al 2' della ripresa da Muzzio che, con un colpo di testa, ha battuto il portiere della Trevigliese. Facile e meritata vittoria del Monfalcone che ha sconfitto il Rapallo grazie ai gol arrivati entrambi nella ripresa con Tumiali e Baccari. La capolista Como è riuscita ad imporsi di misura sul campo del Legnano con il gol di Perotti al 29' della ripresa. Con un preciso colpo di testa di Vannini l'Entella ha colto la vittoria sul Treviso.