Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1981/1982
Serie C1
18-10-1981 - Giornata: 5 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Forlì AC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Fabris Mariano, Re Maurizio [74. Di Prete Claudio], Colombo Antonio, Albinelli Fabio, Piccotti Enrico, Passalacqua Sileno [68. Giuntini Riccardo ], Maniscalco Maurizio, Colusso Renato, Discepoli Gian Cesare, Pasquali Primo A disp.:Cotroneo Rocco, Dariol Sergio , (P) Davoli Lauro All.: Ballacci Dino

Formazione avversaria
Forlì: Delli Pizzi, Ammoniaci, Serena, Spada, Dradi, Melotti, Fabrizi [60. Cunha], Piccioni, Ungaro [72. Colombo], Luchitta, Beccati. A disp.: Broccoli, Bettinelli, Cipriani. All.: Mazzia Bruno

Arbitro: Marchese Gennaro (Frattamaggiore).
Note
Ammoniti: 29. Passalacqua, 55. Discepoli, 81. Colombo [A], 83. Piccioni. Angoli: 3-6 Spettatori: paganti 3.851 per un incasso di 16 milioni e mezzo di lire Inizio gara ore 15.00

Commento
SECONDO PAREGGIO CASALINGO PER LA SQUADRA DI BALLACCI Il Forlì e Parbitro bloccano PAlessandria Dopo un avvio piuttosto stentato, i grigi hanno preso in mano le redini del gioco, stringendo in una morsa la squadra di Mazzia Un po’ di sfortuna, troppa imprecisione e le decisioni del signor Marchese hanno impedito ai grigi il secondo successo stagionale L'Alessandria dopo il passo falso di Fano ha avuto un’impennata di orgoglio e contro il Forlì, soprattutto nel secondo tempo ha ritrovato il gioco dei giorni migliori. Purtroppo come confermerà anche Ballacci negli spogliatoi, è venuta meno la cipsa piu importante nel gioco del calcio e cioè il gol. Principali "imputati" di non aver tramutato in reti la pressione esercitata dall'orso grigio, sono Pasquali e Colusso, che pur impegnandosi a fondo, non sono riusciti a battere un Delli Pizzi, che si è confermato portiere di notevoli capacità. La formazione con cui l’undici grigio era sceso in campo bocciava Giuntini per la pessima prova di Fano, ed al suo posto c’era Colusso, mentre Piccotti era ancora una volta chiamato a svolgere compiti di copertura, con una maglia non sua. I timori per Fabris svanivano ed il terzino si presentava regolarmente in campo: da parte romagnola si vedeva un vecchio marpione della difesa come Ammoniaci che intrecciava subito con Passalacqua un duello sicuramente di categoria superiore. Spiccava anche l’interno Lucchitta, che era stato per un po’ di tempo nei mirini della società grigia nel calcio - mercato. Prima di passare alla cronaca della partita, che è veramente nutrita di fatti ed occasioni, vogliamo spendere due parole sull'operato dell'arbitro Marchese, che sicuramente non ha diretto la partita in maniera sufficiente. Molte sue decisioni hanno lasciato perplessi i tifosi mandrogni, come le ammonizioni a Discepoli e Colombo, ma ciò che ha fatto saltare i nervi a più di uno spettatore sono state le sue interpretazioni a due falli subiti da Re e Colusso al limite dell’area forlivese. I falli in entrambi i casi c’erano e molto netti; perché non dare nell’incertezza del momento il fallo al limite dell’area piuttosto che ignorare completamente l’azione scorretta del difensore, come se non fosse successo niente? I grigi si sono trovato di fronte ad un avversario piuttosto ostico, pungente in contropiede, hanno stentato a ingranare la marcia giusta, e quando l’hanno fatto, si sono trovati di fronte ad uno ostacolo insormontabile che era l’arbitro, che come si sa nelle partite di calcio è il giudice unico ed assoluto. Ma veniamo ora alla cronaca vera e propria, con al 3’ il primo brivido sugli spalti provocato da Piccioni che dopo un bel triangolo con Fabrizi, si presenta solo in area ma affretta la conclusione di destro che mette però ugualmente in difficoltà Zanier che non riesce a trattenere; Maniscalco sbroglia la situazione che stava diventando pericolosa. Un minuto dopo Beccati si presenta con un bel tiro al volo di destro da fuori che termina lato di poco. Risponde subito dopo Passalacqua che, rubata la palla a Spada, conclude a rete dopo aver evitato Ammoniaci, ma Delli Pizzi non si fa sorprendere. Non passano nemmeno trenta secondi e Discepoli serve intelligentemente, Maniscalco (bella la sua prova) sulla destra e sul suo cross Serena anticipa all’ultimo istante Colusso. All'8’ lo stesso Serena scappa a Piccotti e centra per Ungaro che arriva in ritardo; la palla passa ad un metro dalla linea di porta senza che nessun altro attaccante biancorosso sfrutti l’occasione. Ancora Beccati al 9’ non sfrutta a dovere un bel lancio di Lucchitta e tira debolmente verso Zanier. Le azioni si susseguono a ritmo velocissimo ed al 10’ Colusso si trova per un momento solo davanti a Delli Pizzi, ma indugia, perdendo così l’attimo propizio, consentendo ad Ammoniaci di salvarsi in corner. Dalla bandierina, il numero nove tocca a Maniscalco che invece di crossare lascia partire un tiro molto insidioso che l’estremo difensore romagnolo blocca con una certa difficoltà vicino al primo palo. Al 12’ Albinelli salta a vuoto permettendo a Beccati la battuta al volo che però termina a lato. Al quarto d’ora per un rimpallo fortuito Passalacqua si trovaa tu per tu con Delli Pizzi che però anticipa la baffuta ala. Un attimo di quiete e poi. Ancora il Forlì pericoloso in contropiede con Serena, lanciato da Beccati fermato dal guardalinee per un fuorigioco apparso ai più inesistente. Al 24’ ancora gli ospiti vicini al gol con Melotti che calcia, nel "sette” una punizione da una ventina di metri, costringendo Zanier ad un volo molto spettacolare per deviare in angolo. Al 26’ si fa di nuovo viva l'Alessandria con Maniscalco che centra bene per l’accorrente Passalacqua, ma Ammoniaci in acrobazia riesce ad intercettare. Al 29' dopo un ennesimo contropiede biancorosso, viene ammonito Passalacqua per proteste: un minuto più tardi Pasquali su calcio piazzato da fuori area, si vede deviata in corner la palla indirizzata nell’angolino basso sinistro da un ottimo Delli Pizzi. I grigi iniziano a spingere il piede sull’acceleratore, con ampie e veloci azioni, ma per poco al 39’ non si fanno sorprendere da Fabrizi che si avvia in solitudine verso Zanier, ma Fabris sventa la minaccia. Gli ultimi cinque minuti vedono l’orso grigio tutto proteso nell’area forlivese: Discepoli prova da lontano ma il suo tiro al volo va nettamente a lato. Al 41’ Ammoniaci perde un pallone in modo molto ingenuo sulla rimessa laterale Maniscalco centra in area dove Colusso non riesce a deviare la sfera di testa: si accende una mischia a non più di sette - otto metri da Delli Pizzi conclusa da Piccotti con un tiro alto sulla sbarra traversale. Al 43’ Re entra in area e viene contratto piuttosto duramente da Melotti, ma Marchese finge di non vedere: passano pochi secondi ed un’altra bella occasione si presenta ai grigi. Colusso trova con un bel passaggio smarcante Albinelli che controlla di testa per poi scagliare a, rete il pallone che viene respinto da Serena; sulla ribattuta Pasquali trova lo specchio della porta. Proprio allo scadere dei primi 45 minuti su una lunghissima rimessa laterale di Pasquali, Colusso tocca indietro di testa a Passalacqua che di destra al volo, «fa la barba al palo» con Delli Pizzi immobile al centro della porta. Con questa altra palla - gol si chiude la prima frazione di gioco, che ha visto dopo una bella partenza degli ospiti, una rabbiosa reazione dell’Alessandria. La ripresa si apre con i grigi ancora protesi all'attacco per realizzare quel gol che adesso meritano davvero. Al 50 Piccotti inganna la difesa romagnola e lancia perfettamente Pasquali a non più di sei metri dalla porta; il "bomber” arriva scoordinato all’appuntamento con la palla, mancandola clamorosamente, tra la disperazione generale. «Era più facile farlo che sbagliarlo» si esclama in tribuna. Il Forlì cerca di controbattere per alleggerire la pressione e Ungaro da buona posizione tira forte ma alto. Al 53’ arriva la seconda palla - gol fallita in modo clamoroso dalle punte alessandrine. Colombo da 30 metri spedisce un pallone invitante per la testa di Colusso che spedisce a lato il colpo di testa, per aver voluto cercare la finezza spiazzando il portiere. In questa occasione il "canguro” era a tre - quattro metri dalla linea di porta. Non passa che un minuto e Re, conquistata la palla sulla tre - quarti si gira di scatto e lascia partire un bolide che passa di poco alto sulla traversa. Ormai non si tratta più di una partita di calcio ma di un vero e proprio assedio, con gli ospiti incapaci di mettere il naso nella metà campo avversaria. Al 55’ ancora Re si porta in avanti,ma viene steso al limite da Serena; il boato della folla sottolinea il completo disinteresse dell'arbitro all’azione fallosa. Anzi sul proseguimento dell’azione Discepoli viene ammonito per un normale contrasto con un avversario. L'atmosfera diventa sempre più incandescente. Al 58’ Passalacqua salta ancora Ammoniaci e crossa per Colusso, la cui conclusione viene ribattuta dalla schiena di Spada: sulla palla vagante si avventa Pasquali ma la sua sforbiciata viene deviata in corner da Delli Pizzi con un colpo di reni prodigioso. Sul corner Picotti spara mori ventina di metri. Mazzia, il trainer degli ospiti cerca di far prendere un po’ di fiato alla sua squadra e fa entrare il figlio di Cinesinho, Cunha, al posto di Fabrizi, letteralmente annullato da Fabris. Al 61’ si fa di nuovo vedere Beccati, ma il suo spunto viene fermato dalla coppia Fabris - Albinelli in recupero. Lo stesso Fabris al 63’ cerca la soluzione personale e dopo aver saltato netto Lucchitta, tira da più di venti metri, ma il pallone lambisce il palo, facendo gridare al gol i quasi cinquemila tifosi alessandrini. Ancora Re in evidenza al 67’ ma la sua conclusione in acrobazia viene fermata in area da una mano; anche in questa azione il signor Marchese non ritiene di concedere il penalty. Al 68’ entra Giuntini per Passalacqua, ma il giovane centravanti non avrà modo di rendersi pericoloso. Un minuto dopo Discepoli attraversa tutto il campo in velocità per poi servire Re che dalla linea di fondo spara sulla rete esterna. Al 72’ entra un difensore, Colombo, per la mezza punta Ungaro; chiara l’intenzione di Mazzia di arrivare al pareggio. Al 74’ seconda sostituzione anche per l’Alessandria: entra Di Prete per Re; come si vede Ballacci invece vuole vincere a tutti i costi. Al 77’ Pasquali di testa serve Giuntini anticipato però da Ammoniaci che spedisce in corner, ma anche questa volta Marchese non vede niente e concede la rimessa per il Forlì. All’81’ Colusso viene buttato giù al limite dell’area ma non viene nemmeno fischiato il fallo; la folla rumoreggia in modo piuttosto preoccupante all’indirizzo della giacchetta nera. Anzi all’82’ Colombo viene ammonito per proteste Ultimi tentativi dei grigi per assicurarsi l’intera posta, ma il cross di Di Prete al termine di una volata sulla destra non viene raccolto da nessuno. Infine all’ultimo minuto l’ultima clamorosa palla - gol: su cross ancora di Di Prete, Pasquali salta bene e colpisce di testa mandando la sfera fuori dalla portata di Delli Pizzi, ma questa volta è Melotti di testa a salvare sulla linea. Il triplice fischio vede ancora l’Alessandria protesa in attacco (Il Piccolo - Pier Paolo Nervi) L'ALESSANDRIA FA REGALI E PERDONA IL FORLI Non sono riusciti ad andare oltre il pareggio, zero a zero, i grigi impegnati al «Moccagatta» contro il Forlì dell'ex Mazzia. Il risultato non ha certo soddisfatto i tifosi — 3851 i paganti, per un incasso di poco superiore ai 16 milioni e mezzo — che, dopo la deludente prova di Fano, si attendevano qualcosa in più dalla squadra del cuore. Comunque il risultato può i di tutti i novanta minuti, il essere giudicato abbastanza sincero: l'Alessandria, è vero, ha forse attaccato di più e creato, specialmente nel secondo tempo, azioni pericolose, ma, al momento di concludere, i grigi hanno sbagliato troppe volte. Abbiamo giocato discretamente, sino a tre quarti di campo — commenta mister Ballacci —: ci è mancato un realizzatore, ci siamo mangiati troppi gol, alcuni in modo clamoroso».« Un pareggio, allora dovuto alla bravura del Forlim, ma anche agli errori degli alessandrini». Il Forli è stato più vivace, più aggressivo nel primo tempo, poi nella ripresa è calato un poco di tono, limitandosi a difendere e a impostare veloci azioni di contropiede. Più continuo, nell’arco di novanta minuti, il gioco svolto dagli alessandrini: ieri comunque le punte grigie hanno mancato troppe volte la conclusione, ma solo per l’indubbia bravura dell’estremo difendore forlivese Delle Pizzi, un giovane che promette molto bene. La Cronaca: inizio veloce degli ospiti, al 2’ Piccioni, da solo in area, calcia deciso, respinge Zanier, l’azione prosegue e i forlivesi non sanno approfittare della buona occasione. Reazione dei grigi, al 4’ parata di Delle Pizzi, su conclusione di Passalacqua e poi conclusione, di testa, poco a lato, di Maniscalco, uno dei migliori tra i padroni di casa. Al 10’ prima grossa occasione sprecata dai grigi: Pasquali per Discepoli che non sa approfittare. Al 24’ Zanier a deviare in angolo, la lunga e forte punizione di Melotti, insiste l’Alessandria ma manca nelle conclusioni. Non cambia molto nella ripresa. Al 51’ Pasquali, solo, sbaglia clamorosamente e due minuti dopo è Colusso, su ottimo cross di Maniscalco, a mangiarsi il gol. Al 58’, invece una rovesciata di Pasquali, viene deviata in corner dall'estremo difensore forlivese. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) RISULTATI: Atalanta-Fano 1-0 Modena-Vicenza 2-2 Padova-Monza 1-1 Piacenza-Triestina 2-3 S. Angelo-Empoli 0-2 Sanremese-Mantova 2-0 Trento-Rhodense 1-0 Treviso-Parma 1-0 CLASSIFICA: Padova, Atalanta p.8; Monza, Vicenza, Modena 7; Saneremese, Trento 6; Alessandria, Trento 5; Parma, Forli, Piacenza, Rhodense, Triestina, Treviso 4; Fano, Mantova 3; S.Angelo 1 Il punto sul campionato Doppietta di Melillo nel successo della Sanremese, ai danni del Mantova, due reti arrivate nel giro di tre minuti, nel finale del primo tempo. Il Trento ha dovuto sudare sette camicie per avere la meglio sulla Rhodense ed ha avuto bisogno di un rigore, trasformato da Lutterotti. Seconda sconfitta consevutiva del Piacenza, sei gol subiti in due gare e tanto affanno: era un mese che la Tiestina non otteneva la vittoria e l’ha ottenuta ai danni del Piacenza. Solo a sette minuti dal termine del match l’Atalanta ha superato il Fano, andando in gol con Mutti, ottenendo una vittotia meritata. Il Modena e il Vicenza hanno chiuso soddisfatte entrambe con un pareggio, in una partita combattuta e vivace solo nel primo tempo.