Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1981/1982
Serie C1
08-11-1981 - Giornata: 8 - Modena - Alberto Braglia


Modena FC - Alessandria Calcio US 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 10. Tosetto [Mo]

Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Fabris Mariano, Bencardino Alfredo [55. Giuntini Riccardo ], Colombo Antonio, Dariol Sergio , Piccotti Enrico, Pasquali Primo, Maniscalco Maurizio [75. Cotroneo Rocco], Colusso Renato, Discepoli Gian Cesare, Di Prete Claudio A disp.:Albinelli Fabio, (P) Davoli Lauro All.: Ballacci Dino

Formazione avversaria
Modena: Minguzzi, Bombardi, Codogno, Francisca, Cresci, Tormen, Scarpa [64. Poli], Tosetto, Vernacchia, Sandreani, Rabitti [46. Agostinelli]. A disp.: Ronchetti, Scarabelli, Ori. All.: Giorgi Bruno

Arbitro: Baldi Giorgio (Roma).
Note
Ammoniti: Bencardino [A], Bombardi [M], Francisca [M] Angoli: 5-1 Spettatori: 8.000 (6697 paganti), incasso di 38.000.000 di lire Splendida giornata di sole, terreno in eccellenti condizioni. inizio gara ore 14.30

Commento
ALESSANDRIA SCONFITTA A MODENA: SOTTO ACCUSA LA PRIMA LINEA È un orso che non riesce più a graffiare Un solo pericolo per il portiere gialloblu Minguzzi, su tiro di Colusso — Decisiva una botta di Tosetto, dopo appena 10* — Nel secondo tempo i “canarini agiscono di rimessa e sfiorano il raddoppio in diverse occasioni — La ristrettezza dell’organico non consente soluzioni alternative — Riscossa col Treviso? Seconda sconfitta della stagione. Stadio "Alfredo Braglia", decimo minuto: botta di Scarpa,corta respinta di Bencardino, palla da Sandreani a Tosetto che se la porta sul destro e da circa 25 metri colpisce violento. Zanier parte in ritardo, si butta sulla sinistra ma il cuoio lo supera e si infila a il di palo. Esplodono gli ottomila di fede gialloblu. La prodezza del "Keegan” brianzolo porta in vantaggio il Modena, che ora può giocare di fino, con la possibilità di sfruttare gli ampi spazi messi gentilmente a disposizione dai centrocampisti dell’Alessandria, che si riversano nella metà campo avversaria, palla al piede, ignorando la fiondata in profondità. Sulla panchina mandrogna si intravedono volti preoccupati; mister Giorgi, al contrario, sprona i suoi, si rende conto che il tema tattico dell'incontro è nettamente favorevole e vuole il raddoppio, per poi fare accademia fino al 90’. Ma il lambrusco non dà alla testa ai piemontesi, che stringono i denti e passano indenni i minuti più difficili, che vanno dal 10 al 20’. Non accade nulla di rilevante. "Toni” Colombo annulla il deludente Rabitti, Fabris segue come un'ombra il suo uomo (Scarpa) e cosi fa lo stesso Bencardino, anche se ha qualche problema con Raffaello Vernacchia, che sovente lo porta fuori posizione. Il duello più interessante è però quello tra Picconi e Tosetto, la "star” modenese. Dalla parte del "Keegan” c’è un tasso tecnico elevatissimo, tutto un repertorio di finte e dribbling che sovente annebbiano le idee al buon Enrico. Ma il "Biondo” resiste, arranca ma resiste. Anzi, al 22’ si prende addirittura il lusso di alzare la tesa e puntare verso Minguzzi, concludendo alto dopo aver fatto fuori un paio di avversari (ma c’era Fabris sulla sinistra che reclamava il pallone..).Il Modena prende fiato. La squadra di casa, abilissima (e pericolosissima) dalla metà campo in avanti, accusa qualche difficoltà se attaccata con determinazione, una volta messa alle corde perde quella disinvoltura» che ostenta spesso e volentieri al limite dell’area altrui. Non molto tempo fa persino in Sant’Angelo, cenerentola” del torneo, giocando all'arma bianca era riuscito a mandare in tilt Bombardi e compagni. Lo stesso non accade con "Mazinga” Pasquali e Renato Colusso, che spariscono dalla scena troppo presto imitati da Claudio Di Prete appostato alle loro spalle. Quasi alla mezz’ora i locali si ridestano. Rabitti si ricorda di essere stato uomo dal gol facile e ci prova. Scambia con Scarpa, evita Fabris e Colombo, conclude bene, ma fuori. Al 32’ si mette in luce addirittura il "libero” Cresci, giocatore della classe sempre cristallina a dispetto delle molte primavere. Cresci parte dalla sua area, nessuno lo contrasta e l’ex bolognese finirebbe per combinare un bel guaio se non ci fosse l’altro "vecchio”, Colombo, a fermarlo in corner. L’Alessandria reagisce. Quarantesimo: Piccotti - Discepoli - Piccotti, tiro, palla a Pasquali che si gira e conclude secco, ma Ventrale. Minguzzi non ha problemi. Ripresa. Il Modena decide di mandare in campo il suo "gioiello”. Si toglie la tuta e si presenta in campo il biondo Agostinelli, il "polmone” della Lazio dei tempi belli, erede del povero Rececconi, che va in campo al posto di Rabitti. I dirigenti lo hanno pagato caro (trecentocinquanta milioni, più sessanta d'ingaggio e senza contare i premi partita) e ora vogliono vedere quanto vale."L’angelo biondo” li accontenta, gioca qualche buon pallone di prima e la gente si esalta, soggiogata dalla fama del centrocampista. Ma al sesto minuto spunta fuori l’Alessandria, quando meno te lo aspetti. Punizione di Maniscalco, tiro di Pasquali, respìnta di Minguzzi, botta di Bencardino che serve Colusso, appostato in area. L’australiano è leggermente sorpreso, batte di destro spedendo la palla fuori, da due passi. La paura per lo campato pericolo mette le ali ai modenesi. Agostinelli ruba una buona palla a Dariol, serve bene Tosetto che, al contrario, conclude debolmente tra le braccia di Zanier (16’); al 20’ Vernacchia beffa Dariol e Colombo, si presenta davanti al portiere, ma poi preferisce uno strano appoggio laterale che diventa facile preda dei difensori; ventiquattresimo: punizione di Vernacchia, respinta aerea di Piccotti, tiro al volo di Francisca, appena fuori; al 31’ ancora Tosetto alla ribalta (qualche minuto prima Fabris gli aveva respinto un bolide destinato in fondo al sacco), che salta come birilli un paio di avversari, concludendo di destro sull’uscita di Zanier. Il portiere riesce con la punta delle dita a deviare il pallone, Francisca sta per infilarlo in rete in qualche modo ma c’è il solito Fabris che, in acrobazia, salva sulla linea. Archiviata la parentesi modenese, Ballacci pensa ai prossimi due impegni che sulla carta sembrano abbordabili. Treviso in casa, Sant’Angelo fuori; il mister promette la riscossa, classifica alla mano. Non ci dovrebbero essere grosse novità. Domenica al "Braglia” l’Alessandria ha addirittura rinunciato a portare in panchina il "sedicesimo”."Quindici uomini ci bastano”, dirà poi Sandroni negli spogliatoi. La verità, a volte, si nasconde anche con un pizzico di umorismo (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) I GRIGI IN OMBRA INCASSANO UN GOL POI REAGISCONO, MA E' TROPPO TARDI Un'Alessandria piuttosto in ombra ha subito la seconda sconfitta stagionale ad opera di un Modena molto frizzante ed atteso alla prova con i suoi due nuovi gioielli novembrini, l'ex milanista Tosetto e Agostinelli. La partita non ha offerto argomenti molto entusiasmanti, tanto è scivolata in più di un'occasione in fraseggi a centrocampo piuttosto noiosi. Lasciato fuori il modenese di adozione Albinelli non ritenuto dal mister adatto alle caratteristiche degli attaccanti gialloblù. gli ospiti si presentavano in campo con una disposizione molto accorta, in grado, senza timori reverenziali, di aggredire gli avanti del Modena. Dicevamo di un'Alessandria in ombra, entrata in campo forse un po' timorosa, favorendo l'arrembaggio dei canarini, linciatosi fin dalle prime battute. Solo dopo il gol di Tosetto la compagine di Ballarci è riuscita a disfarsi di ogni remora psicologica gettandosi, forse però troppo affannosamente, verso la porta di Minguzzi. Ben controllato Di Prete, i soli Pasquali e Maniscalco hanno avuto modo, con rapide folate offensive, d'impensierire la retroguardia avversaria. mentre anche Colusso, marcato da Bombardi, solo in maniera sporadica ha avuto il modo di mettersi in luce. Ma veniamo alla cronaca. L inizio è di marca modenese, con i padroni di casa protesi con grinta e determinazione alla ricerca immediata del gol. ma gli attacchi sono contusi e gli ospiti ordinatamente riescono a rimediare. E' Vernacchia ad impensierire Zanier con una forte punizione. Al 10' la rete, pregevole la preparazione e l'esecuzione di Tosetto. Il biondo centrocampista all'esordio davanti al pubblico amico, recupera ai margini dell'area una palla persa, si libera di alcuni avversari e da oltre trenta metri fa partire un bolide che s'insacca alle spalle di Zanier. Mentre tutti si aspettavano la replica alessandrina, è ancora il Modena a mantenere le redini del gioco, con Tormen e Scarpa vicini al raddoppio. La ripresa sì accende con l'ingresso di Agostinelli nel Modena, al posto di Rabitti. Al 2' nuovo attacco di Pasquali che tira a rete su passaggio di Colusso ed Agostinelli presenta il proprio biglietto da visita con un pregevole colpo di tacco che gli procura un’ovazione del pubblico. I grigi appaiono certamente più determinati rispetto al primo tempo, ma gli attacchi sono sterili e privi di pericolosità. Sono ancora i canarini a sciorinare i palloni più pericolosi: al 20’ Vernacchia fallisce il gol del due a zero indugiando in un 'azione forse troppo personale e favorendo in tal modo: la respinta della di tesa avversaria. La partita piano piano si spegne: gli scambi si fanno confusi, viene meno la lucidità e i rispettivi pacchetti difensivi hanno il sopravvento. Il risultato non cambia sino al fischio finale dell'arbitro Baldi. Tutti negli spogliatoi e meritata vittoria del Modena. (La Stampa - Ed. Sport - Graziano Marini) RISULTATI: Empoli-Piacenza 0-0 Fano-Sanremese 2-2 Vicenza-Triestina 1-0 Monza-Mantova 1-0 Parma-Atalanta 0-0 Rhodense-Forli 1-0 S.Angelo-Trento 1-1 Treviso-Padova 1-0 CLASSIFICA: Monza p.13; Atalanta 12; Padova, Modena 11; Vicenza 10; Trento 9; Rhodense, Treviso 8; Forli, Alessandria, Sanremese, Empoli, Mantova 7; Parma, Piacenza, Triestina, Fano 6; S.Angelo 3 Il punto sul campionato Ancora una indiscussa vittoria del Monza, questa volta contro il Mantova con un colpo di testa di Petrella al 10’. A quattro minuti dal termine del match si stava profilando il risultato inaspettato: la Sanremese era in vantaggio sul Fano, poi capitan Cazzola siglava la rete del pareggio. Risultato bianco al Comunale di Empoli tra i padroni di casa e il Piacenza, la gara ha deluso le aspettative degli sportivi accorsi allo stadio. S.Angelo è riuscito con la forza della disperazione a raddrizzare in extremis una partita che appariva compromessa, pareggiando contro il Trento. Il Parma ha concluso la gara senza reti, contro l’Atalanta con i due portieri che sono rimasti inoperosi. Vittoria sudata ma meritata, quella ottenuta dal Treviso sul Padova, il gol della vittoria è stato siglato al 12’.