Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1981/1982
Serie C1
29-11-1981 - Giornata: 11 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Padova Calcio 0 - 2 (0 - 0)
RETI: 52. Cavestro [Pa] , 57. De Poli [Pa]

Alessandria Calcio US Davoli Lauro, Fabris Mariano, Bencardino Alfredo [79. Cotroneo Rocco], Colombo Antonio, Albinelli Fabio, Piccotti Enrico, Pasquali Primo, Colusso Renato, Giuntini Riccardo , Discepoli Gian Cesare, Di Prete Claudio A disp.:Dariol Sergio , (P) Evangelista Carmine, Mantovani Nico, Negri Maurizio All.: Ballacci Dino

Formazione avversaria
PADOVA CALCIO: De Toffol, Brunello, Donati, Berlini, Da Re, Fellet, Gattelli [63. Massi], De Poli, Cavestro [78. Spinoccia], Cerilli, Pezzato. A disp.: Maiani, Sambugaro. All.: Caciagli Mario

Arbitro: Coppetelli Sergio (Tivoli) [Ercolani-Musetti]
Note
Ammoniti: Berlini [P], Di Prete [A], Pasquali [A]. Angoli: 5-8 Spettatori: 6.500 (6.245 paganti, incasso L. 30.150.500) Inizio gara ore 14,30

Commento
L’ALESSANDRIA RESISTE UN TEMPO, POI CROLLA IN CINQUE MINUTI Contestazioni per Voperato del direttore di gara, Coppetelli di Tivoli — Annullato un gol a Giuntini, concesso ai veneti un discutìbile calcio di rigore per un intervento di Albinelli su Pezzato — La “giacchetta nera” lascia lo stadio scortato dalla polizia — Restano, comunque, i meriti del Padova e i demeriti dell'Alessandria In cinque minuti (dal 7’ al 13’ della ripresa), il Padova regola il conto con l’Alessandria mettendo in azione i suoi uomini gol: Cavestro, che segna da campione, sfruttando di sinistro, al volo, un "corner” di Cerilli e Franco Pezzato, splendido atleta 34enne, che procura un calcio di rigore alla propria squadra, in seguito trasformato dallo specialista DePoli. Sembrerebbe una vittoria facile per gli uomini di Caciagli, un successo tranquillo e anche abbastanza scontato, tenendo conto della differenza di potenziale tra le due squadre, della classifica e tenendo conto soprattutto del passato illustre di diversi biancorossi, additati a vere e proprie promesse del football nostrano, ora quasi... sprecati sui campi della terza serie nazionale. Invece il successo dei patavini non è stato limpido e convincente come potrebbe suggerire il risultato all’inglese. Mario Caciagli, il trainer, negli spogliatoi ha parlato con molta franchezza: « Il risultato — ha detto — ci premia oltre i nostri meriti, non ho visto un bel Padova e se continuiamo di questo passo avremo di che preoccuparci, altro che serie B!». La capolista, insomma, ha sbloccato il risultato in maniera abbastanza casuale,dopo aver rischiato addirittura di passare in svantaggio, con tutti gli inconvenienti che una rete al passivo può creare anche ad una squadra di alto rango, che si vede costretta a stringere i tempi, rischiando la beffa in contropiede. Al 41’ l’episodio - chiave. Lunga rovesciata di Claudio Di Prete, che pesca Giuntini, completamente solo, oltre i difensori ospiti, scattati in avanti al momento del lancio. È questione di attimi: si tratta di stabilire se la punta è in posizione regolare e cioè, in pratica, se la palla calciata da Di Prete è stata precedente all’azione collettiva del pacchetto arretrato biancorosso. Mentre Coppetelli ci sta a pensare, Giuntini controlla il pallone, fa un passo, scavalca con un abile pallonetto De Toffol in uscita e segna un bel gol. Allora entra in azione l’arbitro; con un cenno si rivolge al segnalinee che si sta dirigendo verso il centrocampo, per lui si tratta di fuorigioco. Annulla il punto, tra le proteste dei locali. È un episodio da non sottovalutare, avrebbe potuto ribaltare il pronostico, invece le due squadre vanno negli spogliatoi in perfetta parità. La svolta, come detto, avviene nella ripresa. Il Padova, fino a quel fatidico 7’, non aveva di certo entusiasmato. La capolista in poche occasioni era riuscita a mettersi in luce; l’attenta marcatura di Fabris sul goleador Cavestro stava dando esito positivo, così come l'azione di Fabio Albinelli su "nonno” Pezzato, giocatore astuto ed opportunista a dispetto delle tante primavere. Il solo tiro in porta degno di una certa considerazione l’aveva comunque scagliato proprio Pezzato, dopo otto minuti: finta e destro dal limite, deviato dall’esordiente Davoli (bravo e sfortunato) in calcio d’angolo.Mettiamoci anche un sinistro "sballato” di Franco Cerilli (18’) su bell’invito del terzino Donati, una lunga fiondata di De Poli, abilmente controllata da Davoli ed infine una conclusione al volo di Piccotti, neutralizzata da De Toffol, e il quadro è completo; Alessandria - Padova, nei primi quarantacinque minuti, è stata tutta qui. Gli ospiti non hanno premuto sull'acceleratore, l’orso ha patito l'assenza di Renato Colusso e la giornata poco felice dei suoi centrocampisti (primo fra tutti Discepoli), oltre all’ormai cronica povertà di potenziale offensivo. Doveva essere una gara da 0-0, invece nei primi minuti della ripresa, ecco il tremendo uno - due del Padova. E Torso è alle corde, incapace di reagire sino al gol di Cavestro ha comunque un antefatto, decisamente importante. Corre il sesto minuto, c’è un lungo cross di Berlini che taglia tutta la difesa; Pasquali, in posizione arretrata, salta scomposto a non più di un metro dalla porta; la palla finisce netta sul braccio sinistro e rotola oltre la linea di fondo. Incredibile! I "grigi” si guardano allibiti, aspettano... la mazzata. Invece Coppetelli non concede il calcio di rigore ma un semplice tiro dalla bandierina. Esegue alla perfezione Cerilli, puntuale è l’intervento di Cavestro che questa volta anticipa Fabris e infila l’angolo lontano, alla sinistra di avoli. Al 13’ il Padova mette al sicuro il risultato. Azione solitaria di Pezzato, che da vecchio marpione si rende conto della situazione favorevole, irrompe in area palla al piede, quasi cercando il contatto con Albinelli. Pezzato allunga la palla, lo stopper interviene deciso m andandolo per le terre. Non sembra ci siano gli estremi per concedere la massima punizione, ma Coppetelli questa volta non ha esitazioni e indica il dischetto. Dagli undici metri De Poli firma il 2-0. La partita allora si infiamma perché sugli spalti si accendono battibecchi con i numerosi sostenitori veneti, vola anche qualche colpo "proibito”. La gara prosegue in piena "bagarre”. Corner di Maniscalco, testa di Discepoli, parata di De Toffol (19’). Questo è tutto quanto sanno produrre i "grigi” ormai rassegnati alla sconfitta. Si rassegnano anche i fans, cala la tensione, il match si addormenta. Poco importa, a questo punto, se ci sono due "rigori” abbastanza netti su Giuntini (spinta netta di Brunello) e su Berlini ben lanciato da Pezzato. Il risultato ormai non si cambia: l’arbitro ed il Padova lo hanno definitivamente fissato (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) Giornata negativa per i grigi sconfitti in casa NULLA DA FARE PER L'ALESSANDRIA IL PADOVA E' TROPPO FORTE Nulla da fare, purtroppo, per l'Alessandria impegnata al Moccagatta. contro il Padova: gli ospiti, in testa alla classifica, senza dubbio più forti tecnicamente, hanno avuto ragione del grigi per due reti a zero. L'Alessandria può recriminare: sullo zero a zero, una rete di Giuntini e stata annullata per un ipotetico fuori gioco, mentre la seconda rete del Padova è venuta su un altrettanto discutibile rigore concesso dal signor Coppetelli. Una bella partita e stala cosi in parte rovinata da queste ed altre discutibili decisioni dell'arbitro, che alla fine ha dovuto lasciare il Moccagatta. su una pantera della polizia, mentre decine di tifosi manifestavano il loro risentimento nei confronti del direttore di gare. La partita, molto attesa, ha visto una buona cornice di pubblico: I paganti sono stati 6245 per un incasso di oltre trenta milioni di lire: tutto sommato a fine gara l'unico soddisfatto e stato il cassiere dell'Alessandria. Numerosi anche i tifosi del Padova: dopo la prima rete dei patavini non sono mancati, in tribuna, scontri tra le due fazioni e immediato e massiccio è stato l'intervento delle forze dell'ordine per evitare che il tifo degenerasse. E', d'altra parte, fuori dubbio che se al 40' l'Alessandria fosse passata in vantaggio per il Padova sarebbe stato più difficile risalire lo svantaggio, anche se la squadra patavina e certamente forte, ben dotata in tutti i repartì, con uomini che hanno spiccato il senso del gol. mentre tra i grigi appare sempre più difficile realizzare. Otto a cinque, a favore del Padova, i calci d'angolo. Ammoniti. nell'Alessandria. Di Prete e Pasquali, oltre a Berlini del Padova. La cronaca. Inizio veloce dei grigi, senza troppi timori riverenziali per i titolati avversari, ed al 3' si registra una bella azione di Pasquali, che scambia poi con Di Prete e Giuntini. ma senza risultato All'8' forte tiro di Pezzato che Davoli, l'estremo difensore dei grigi esordiente per l'indisponibilità di Zanier. salva deviando in corner. Azioni alterne, ben costruite, e si arriva alla rete annullata, è il 40'. Giuntini insacca un bel pallone alle spalle di De Toffol. Il segnalinee indica che tutto è regolare avviandosi verso la linea di metà campo, ma l'arbitro, che prima non aveva fischiato il fuori gioco, ci ripensa e annulla. Inutili le proteste dei giocatori alessandrini. Nella ripresa, al 52', la prima rete patavina: azione in area alessandrina: Pasquali mette in corner (e forse tocca con il braccio ma l'arbitro non fischia il rigore), batte Cerilli e Cavestro, stupendamente, colpisce al volo e segna. Nulla da fare per Davoli. Sullo zero ad uno l'Alessandria potrebbe ancora rimediare, ma al 57' arriva la doccia fredda del rigore. Su incursione di Pezzato in area si registra un intervento di Albinellì che esclude d'aver toccato l'avversarlo, ma l'arbitro, tra le bordate di fischi e le proteste, indica il dischetto del rigore: calcia De Poli ed è la seconda rete. Per l'Alessandria non c'è più nulla da fare. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) RISULTATI: Empoli – Fano 0-0 Forlì – Modena 2-3 Vicenza – Monza 2-4 Mantova – S.Angelo 2-1 Parma – Rhodense 1-2 Piacenza – Sanremese 1-0 Trento – Atalanta 1-0 Triestina – Treviso 1-1 CLASSIFICA: Monza, Padova p. 17, Atalanta, Modena 15, Vicenza 13, Trento 12, Triestina, Rhodense 11, Piacenza, Treviso, Mantova 10, Forlì, Parma, Alessandria, Fano 9, Empoli, Sanremese 8, S.Angelo 3. Il punto della situazione Il terzetto di testa è diventato una coppia. L'Atalanta, infatti, è stata sconfitta a Trento e non ha tenuto il passo delle altre due capoliste che hanno entrambe vinto in trasferta: il Padova ad Alessandria e il Monza a Vicenza. I nerazzurri bergamaschi sono stati raggiunti al terzo posto dal Modena che, trascinata da un Agostinelli in giornata di grazia, ha espugnato 3-2 il Morgagni di Forlì segnando il gol decisivo dopo essere stata rimontata due volte dai romagnoli. La Rhodense ha fatto bottino pieno al Tardini 2-1 segnando il punto vincente sul finale di una partita in cui i milanesi hanno meritato la vittoria. Successo allo sprint per il Piacenza che solo a un minuto dalla fine è riuscito a sfondare il bunker costruito dalla Sanremese davanti alla propria porta.