Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1981/1982
Serie C1
06-12-1981 - Giornata: 12 - Bergamo - Comunale


Atalanta Bergamasca Calcio - Alessandria Calcio US 2 - 0 (0 - 0)
RETI: 56. Mutti [At] , 88. Magnocavallo [At]

Alessandria Calcio US Davoli Lauro, Fabris Mariano, Bencardino Alfredo, Colombo Antonio, Albinelli Fabio, Piccotti Enrico, Pasquali Primo, Maniscalco Maurizio, Giuntini Riccardo [80. Dariol Sergio ], Discepoli Gian Cesare, Di Prete Claudio A disp.:Cotroneo Rocco, Negri Maurizio, Primizio Stefano, (P) Zanier Adriano All.: Ballacci Dino

Formazione avversaria
Atalanta: Benevelli, Rossi, Filisetti, Snidaro, Vavassori, Moro [55. Magnocavallo], Zambetti [73. Mostosi], Magrin, Mutti, Foscarini, De Bernardi. A disp.: Scartellini, Perico, Madonna. All.: Bianchi Ottavio

Arbitro: Gava Gabriele (Conegliano Veneto).
Note
Espulso 62. Colombo [Al] Ammoniti: Pasquali [Al], Snidaro [At] Angoli: 14-1 Spettatori: 8.500 (6259 paganti), incasso di 30.124.200 +9.089.410 di quota abbonati Inizio gara ore 14.30

Commento
L’ALESSANDRIA SI INCHINA ALLO STRAPOTERE NERAZZURRO Grigi: un sogno durato soltanto un'ora Mutti sblocca il risultato all'11'della ripresa, dopo che i primi 45* si erano chiusi sullo 0-0 — Decisiva l'espulsione di Colombo (somma di ammonizioni) decretata forse con troppa leggerezza dal signor Gava — Maniscalco spreca il possibile pareggio e Magnocavallo raddoppia a due minuti dal termine — Buona prova di Davoli che limita il passivo Due gol, una traversa, almeno sei occasioni da rete, un salvataggio sulla linea: il bilancio di Atalanta - Alessandria è già abbastanza eloquente soltanto a citare questi scarni dati di cronaca, senza contare poi i calci d’angolo (14 a 1), che sono nettamente a favore dei nerazzurri orobici. La supremazia dei padroni di casa è stata schiacciante. L’Alessandria di Dino Ballacci, presentatasi al "Comunale” reduce da una pesante battuta d’arresto, (due a zero) subita ad opera del Padova capolista, non aveva altra scelta: subire la pressione dei bergamaschi, cercare di limitare i danni per poi puntare al "miracolo” in contropiede. E l’Alessandria così ha fatto. Per tutto il primo tempo ha retto dignitosamente alla pressione locale, ha stretto i denti, ha risposto colpo su colpo. Un’Atalanta d’assalto, quindi, ma anche e soprattutto un’Atalanta dalle idee poco chiare che viveva degli spunti isolati dei suoi "fuoriclasse”, trascurando il gioco collettivo. Tutto questo nel primo tempo, chiuso sul risultato in bianco, mantenuto grazie alle parate del portiere Davoli (classe 1958), all’attenta marcatura di Albinelli e Fabris, rispettivamente su Mutti e De Bernardi. Nella ripresa il tracollo. Dopo undici minuti i padroni di casa passano in vantaggio, bombardano Davoli da tutte le posizioni, raddoppiano a due minuti dal termine. Gli ospiti sono in affanno, non riescono a mantenere le distanze. Perdono Colombo, espulso forse con troppa leggerezza (somma di ammonizioni), devono giocare in dieci. È una lotta impari. Da una parte i ”miiardari” bergamaschi, ringalluzziti dal gol, dall’altra una squadra priva di due pedine importanti (Zanier e Colusso, infortunati) e ora priva anche del suo capitano "faro”: Antonio Colombo, trentaquattro anni compiuti da pochi giorni e tanta grinta al servizio della squadra. La seconda rete è quindi l’epilogo naturale di una gara "proibita”, decisa da un paio di decisioni arbitrali non troppo felici (sul gol di Mutti grava l’ombra di un fallo fischiato ai danni di Discepoli, ai più parso inesistente) che hanno finito per rendere abissale il già pesante divario tecnico esistente tra Atalanta e Alessandria. La cronaca. I nerazzurri iniziano presto a menare la danza. Dopo appena 6’ De Bernardi ha la palla buona per fare centro; colpisce di testa, la sfera è smorzata da Fabris, riprende di piede e spara a lato da due passi. Gli uomini di Ottavio Bianchi sembrano incontenibili. Approfittano della scarsa vena dei centrocampisti ospiti (Maniscalco e Discepoli sono i principali imputati), conquistano in fretta il comando delle operazioni relegando gli avversari nella propria tre - quarti, a ricacciare palloni lontano dai sedici metri sperando che la tempesta si plachi. Ma la gara è a senso unico. Nono: destro di Snidaro parato in due tempi; decimo: Fabris sfiora l’autogol con una deviazione di piatto che esce vicinissima al palo di sinistra, con Davoli battuto. Il primo tiro dell’Alessandria è al 14’. Lo sferra Di Prete, dopo uno scambio con Giuntini, ma ha tutta l’aria di essere un tentativo di allentare la stretta dei nerazzurri.La palla si perde abbondantemente a lato. Insiste l’Atalanta e al 18’ Mutti è abilissimo a bruciare sullo scatto Albinelli e inzuccare un calcio di punizione di Magrin. Davoli, ben piazzato, non ha difficoltà a parare. Al 36’ l’Atalanta è vicinissima al gol. Azione Rossi - Magrin - Mutti - De Bernardi - Mutti, tiro da due passi deviato provvidenzialmente di piede da San Davoli. Un minuto dopo lo stesso centravanti alza di testa sulla traversa. E pensare che Albinelli, che lo segue da Vicino, riesce regolarmente a sovrastarlo sui palloni alti, tanto da limitare i danni. Prima del riposo una grossa occasione per Zambetti, che intercetta casualmente un disimpegno della difesa grigia, fa due passi in area, si libera di Colombo ma spedisce fuori da buona posizione. Ripresa. Vavassori e compagni rompono gli indugi. Il risultato si sblocca dopo undici minuti di vero e proprio assedio (tre minuti prima il solito Mutti aveva alzato sulla traversa ad un metro dalla linea di porta). Punizione dal limite, da Magrin a Mutti che calcia d’interno destro, angolatissimo, sorprendendo Davoli che riesce a mandare il cuoio sul palo senza però impedirgli di ruzzolare in fondo alla rete. Allora è tutto facile per i lombardi, che sfiorando ancora il gol con Magnocavallo (tiro fuori, su respinta del portiere) e con Magrin (colpo di testa respinto da Piccotti sulla linea) nel breve spazio di un minuto, tra il 14’ e il 15’. Poi, al 21’, su "corner” dello specialista Foscarini, la palla va di nuovo a Mutti che colpisce la parte inferiore della traversa. In campo c’é anche l’Alessandria. Se le punte non sono in grado di offendere (Giuntini e Pasquali perdono nettamente il duello con Filisetti e Rossi), allora ci provano i centrocampisti. Discepoli porge a Piccotti, che "vede" Maniscalco e lo smarca in piena area. La conclusione è.. prevedibile: sul corpo di Benevelli lanciato in uscita (30’). E così l’Atalanta raddoppia. Cross di Magrin, raccoglie Magnocavallo, tutto solo e di sinistro infila Davoli, quando mancano soltanto 2 al termine. Il trionfo degli orobici ora è completo (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) Ancora una sconfitta per l'Alessandria contro l'Atalanta NESSUNA SCUSANTE PER I GRIGI: STOP ANCHE CONTRO L'ATALANTA: 2-0 E' durato quasi un'ora il sogno dei grigi dell'Alessandria di strappare un pareggio sul difficile campo dell'Atalanta. Poi, al 56', è venuta la prima rete dei nerazzurri, che due minuti prima della conclusione hanno pure raddoppiato. Si è cosi ripetuto il risultato di otto giorni fa, quando contro il Padova i grigi erano stati sconfitti; al Moccagatta, ancora per due reti a zero. Allora, almeno, avevano avuto la scusante della rete (sullo zero a zero) annullata dall'arbitro. A Bergamo, invece, nulla da dire sulla regolarità del risultato: i nerazzurri hanno pienamente meritato la vittoria. L'Atalanta è scesa in campo subito decisa a premere e vincere, se per un'ora circa gli alessandrini sono riusciti a contenere gli attacchi avversari è dovuto al gioco praticato: raccolti a meta campo con in difesa Albinelli a far la guardia stretta al cannoniere Mutti e Fabris a bloccare De Bernardi, le due punte fisse dell'Atalanta. Si aggiunga che Bernardino, Piccotti, Maniscalco, Discepoli, con Di Prete e Pasquali arretrati, hanno — senza pure far nulla di egregio — effettuato un buon filtro a metà campo. Poi, al 56' con la rete di Mutti, i grigi sono crollati, dopo alcune pericolose avvisaglie (al 36' e al 42') che stavano ad indicare quale fosse il reale pericolo della difesa alessandrina. Messa a segno la rete, i nerazzurri bergamaschi hanno avuto tutto più facile, si sono spinti in avanti molto più rilassati, in più occasioni hanno sfiorato il raddoppio che volevano ad ogni costo per rendere più bella la vittoria. Ci sono riusciti anche favoriti dal fatto che, dal 62', l'Alessandria è stata costretta in dieci per l'espulsione, per doppia ammonizione, del bravo capitan Colombo. Nel primo tempo si era fatto ammonire per proteste, al 62', con la squadra già in svantaggio, aveva bruscamente bloccato Magnocavallo lanciato a rete. L'arbitro l'ha mandato anzitempo negli spogliatoi, privando i grigi di una importante pedina. Le reti: al 56' fallo di Discepoli, sulla sinistra del rettangolo, batte Magrin per Mutti che, con estrema precisione, in diagonale, calcia: Davoli si tuffa a vuoto, la palla carambola contro il palo e finisce nella rete dei grigi. Al'86' lancio di Magrin per Magnocavallo che controlla il pallone e con un rasoterra di sinistro batte l'estremo difensore alessandrino. Qualche nota di cronaca. Al 14' punizione di Di Prete, il pallone viene bloccato con presa alta da Benevelli. Un minuto dopo scambio Giuntili-Di Prete, la cui conclusione esce a lato, sulla sinistra del portiere bergamasco. Al 36' gran conclusione di Mutti, deviata di piede con buon intuito da Davoli. Al 42' altra avvisaglia pericolosa per l'Alessandria, ma il tiro di Snidaro viene ribattuto involontariamente da De Bernardi. Nella ripresa, oltre alle due reti nerazzurre, ricordiamo l'azione più pericolosa (praticamente l'unica) dell'Alessandria, al 75': lo scambio Discepoli-Piccotti trova libero sulla destra Maniscalco che calcia però su Benevelli in uscita e l'estremo difensore dell'Atalanta respinge col corpo. All'83', invece, angolo di Maniscalco, a seguito di un tiro di Pasquali alzato in angolo da Vavassori; raccoglie Albinelli che di testa alza sopra la traversa. Poi i nerazzurri raddoppiano e per l'Alessandria non c'è più nulla da fare: ora la situazione dei grigi si sta facendo veramente critica. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) RISULTATI: Fano-Mantova 1-0 Modena-Empoli 3-1 Padova-Piacenza 2-0 Rhodense-Vicenza 1-1 S. Angelo-Parma 0-0 Sanremese-Forli 0-0 Trento-Triestina 0-2 Treviso-Monza 1-0 CLASSIFICA: Padova p.19; Monza, Atalanta, Modena 17; Vicenza 14; Triestina 13; Rhodense, Treviso, Trento 12; Fano 11; Forli, Parma, Piacenza Mantova 10; Alessandria, Sanremese 9; Empoli 8; S.Angelo 4 Ogni * una gara in meno Il punto sul campionato Il Padova si è mantenuto in vetta al girone sconfiggendo il Piacenza privo di due titolari di peso, la partita è stata sbloccata a nove minuti dalla fine, staccando in classifica le dirette inseguitrici di un punto. La grinta e la generosità della Sanremese non sono stati sufficienti per avere la meglio contro il Forli, la gara è terminata a reti inviolate. Bella partita a Treviso, vinta dai padroni di casa con un gol siglato alla mezz’ora del secondo tempo quando il Monza stava producendo lo sforzo maggiore. Il Vicenza è riuscito a strappare un risultato di parità che è stato stretto alla Rhodense che si è battuta con molta animosità.