Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1981/1982
Serie C1
13-12-1981 - Giornata: 13 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Trento AC 1 - 2 (1 - 1)
RETI: 40. Pasquali P.[A] 29. Villanova [Tr] , 68. Bertinato [Tr]

Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Fabris Mariano, Bencardino Alfredo, Albinelli Fabio, Dariol Sergio , Piccotti Enrico, Pasquali Primo, Maniscalco Maurizio [68. Cotroneo Rocco], Giuntini Riccardo , Discepoli Gian Cesare, Di Prete Claudio A disp.:Colombo Antonio, (P) Davoli Lauro, Mantovani Nico, Negri Maurizio All.: Ballacci Dino

Formazione avversaria
Trento: Paese, Gardiman [65. Giuriati], Vio, Domenicali, Dal Dosso, Sala, Villanova, Telch, De Agostini, Lutterotti, Bertinato. A disp.: De Mattè, Montagnani, Parlato, Bocchio. All.: Stevanato Luciano

Arbitro: Pellicanò Angelo (Reggio Calabria).
Note
Ammoniti: 34. Pasquali [A]. Angoli: 3-6 Spettatori: 3.300 circa (2353 paganti), per un incasso di 10.041.500 lire Inizio gara ore 14.30

Commento
IL TRENTO PASSA AL “MOCCAGATTA” (2-l) Per l'Alessandria ora è proprio crisi È la terza sconfitta consecutiva per la squadra di Ballacci — Le speranze dell9Orso di risalire la classifica sono legate al risultato della gara di recupero che si gioca oggi mercoledì (ore 14,30) a Sant'Angelo Lodigiano — È necessario correre in fretta ai ripari, senza abbandonarsi a reazioni isteriche — Perdura il “ no comment99 del mister, per la prima volta contestato ufficialmente al termine della gara Sono legate al risultato della gara di recupero che si giocherà oggi pomeriggio, ore 14,30, al "Chiesa” di Sant'Angelo Lodigiano,le speranze dell'Alessandria di uscire dal tunnel della crisi, che ha relegato l’undici grigio nei bassifondi della classifica, dove un gruppetto di squadre disperate lotta col coltello fra i denti per restare a galla. L’ultima impasse casalinga (1-2 col Trento) ha aggravato la già delicata posizione dell’Orso, innescando la prima "vera” contestazione a Dino Ballacci, il "mister” un tempo osannato, ora additato dalla piazza come il responsabile numero uno del tracollo. Dino ha lasciato il "Moccagatta” in tutta fretta, pochi minuti dopo il termine della partita. L’atteggiamento dei fans, inviperiti dalla povertà di schemi messa in mostra dalla squadra, dalla completa anarchia tattica manifestata contro un avversario per nulla trascendentale, quale si è dimostrato il Trento di Luciano Stevanato, consigliava alla prudenza. Ballacci per la seconda volta (era già successo a Bergamo) ha aggirato l’ostacolo evitando di rilasciare: qualsiasi dichiarazione Così facendo è riuscito anche a "dribblare” i tifosi che lo attendevano risentiti, ha lasciato tutti con un palmo di naso e mentre la folla affollava l’antistadio col muso lungo e tanta rabbia in corpo, lui aveva già preso la via del ritorno. Non c’è stata quindi riscossa, come tutti si attendevano, non si è visto un bel calcio e, soprattutto, non si è vista l'Alessandria e questo è indubbiamente l’aspetto più grave della seconda sconfitta interna. Cosa ha fatto il Trento di così sensazionale per violare il "Moccagatta”? Assolutamente nulla. I gialloblu hanno disputato una gara intelligente, approfittando della cattiva giornata di alcuni uomini del pacchetto arretrato, hanno segnato due gol sfiorando addirittura il terzo in contropiede. Insomma hanno meritato di vincere perché l’Alessandria ha fatto poco per non prenderle e quel poco che ha fatto è stato frutto di iniziative personali, e non certo di apprezzabili manovre collettive, di schemi validi ed efficaci. Una squadra alla deriva,dunque. Giudizio impietoso,se vogliamo, ma certamente necessario per richiamare l'attenzione dei responsabili grigi (e di Ballacci in testa) sul difficile momento attraversato dalla società di via Gentilini. Le polemiche, il silenzio - stampa, il risentimento non giovano a nessuno. La quasi totalità della stampa locale è stata, fino ad ora persin troppo generosa nei confronti della navicella grigia. Ha esaltato i successi cercando di minimizare le sconfitte; si è permessa di dare dei giudizi e tutto ciò, scusateci, ci sembra rientri in quella libertà di opinione che oggi tutti chiamano in causa senza forse averne ben chiaro l’esatto significato. Dimostri la squadra in campo (e l’allenatore in panchina) di meritare un trattamento diverso. LA CRONACA Il Trento si dimostra subito intraprendente. Già al 5’, su lungo/cross di Lutterotti, Bertinato sfiora la palla di testa non riuscendo a concludere da buona posizione. Quindi (11’), ancora Bertinato in evidenza; spara una gran botta di destro, Zanier respinge di pugno, riprende De Agostini con la fronte cerca un prezioso appoggio verso Pangolino lontano: la palla si perde fuori di un soffio con gran sollievo per i fans. Risponde l’Alessandria al 17’: Di Prete - Maniscalco - Giuntini che si allunga troppo la palla favorendo l’uscita bassa di Paese. Sembra un buon momento per la formazione di casa, che al 23’ va ancora una volta vicina alla segnatura. Azione prolungata di Gian Cesare Discepoli che giunge al tiro, respinge la difesa,insiste Piccotti che rimette al centro, Vio spazza l’area e infine perentoria conclusione in acrobazia di Pasquali nemmeno troppo lontana dall’incrocio dei pali. Inaspettatamente gli ospiti vanno in vantaggio. Ventinovesimo: certo a spiovere di capitan Lutterotti per Villanova che vince un lungo duello con Fabris, colpisce di destro, da posizione parecchio defilata e sorprende Zanier con un tiro angolato che rimbalza maligno davanti al portiere. Uno a zero e tutto da rifare. Sono commoventi i grigi, arrancano alla ricerca del pari, confusamente ma con il cuore in mano. Primo Pasquali è il più pugnace. Al 35’ si esibisce in un gran tiro al volo; Paese agguanta, poi perde la palla, quindi la ghermisce un attimo prima che arrivi Giuntini. Il pari ora è anche meritato. Arriva al 40’, ma per segnare i padroni di casa devono sfruttare un errato appoggio arretrato del "libero” Domenicali che serve Pasquali tutto solo davanti al portiere. Il "panzer” infila Paese e paleggia. Ripresa, ovvero il dramma. Pasquali, al 14’, ha l’occasione buona per portare in vantaggio i suoi. Da Bencardino a Piccotti che spedisce sotto misura: "Mazinga” da non più di due metri alza sulla traversa. Replica il Trento(16’) con un destro di Telch in corsa, deviato in corner da Zanier. Allora ci prova Giuntini, su azione Discepoli - Piccotti - Pasquali: altissimo sulla trasversale (20’). E così segna il Trento, con la complicità di Adriano Zanier. Bertinato, marcato molto blandamente da Albinelli, controlla e colpisce di destro da quasi trenta metri; la palla è tesa ma (forse) controllabile; il "guardia no” parte in ritardo e non intercetta il cuoio che si infila in porta, quasi a mezz’altezza. Siamo al 23’, per i mandrogni è un colpo da K.O. Per poco gli ospiti non passano ancora quando, al 41’, Domenicali in contropiede tira sul corpo di Zanier in uscita dopo un passaggio di Giuriati. Proprio allo scadere potrebbe scapparci anche il pari ma Pasquali, su palla della disperazione ricacciata in avanti da Di Prete, non riesce a controllare a ridosso di Paese e raccoglie gli ultimi fischi, davvero meritati. Oggi, mercoledì, recupero a Sant’Angelo Lodigiano. Ancora incerta la presenza di Colombo, che si è prodotto un leggero stiramento, certa invece l'assenza di Colusso. Una gara tra disperati (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) GRIGI, ORMAI E' PIENA CRISI Al "Moccagatta" contro un Trento di modesta levatura l'Alessandria è incappata nella terza sconfitta consecutiva (1-2) - Pasquali ha fallito il gol del possibile parerggio Nulla da fare per l'Alessandria anche contro il Trento: al Moccagatta, impegnati da un avversario non trascendentale, i grigi sono usciti sconfitti per una rete a due. E' la terza sconfitta consecutiva per l’Alessandria e la situazione in classifica sta facendosi veramente critica. I tifosi cominciano a dare segni di stanchezza. Ieri, malgrado tutto, erano 2353 i paganti (per un incasso di pochissimo superiore ai dieci milioni) ma al termine della partita il malumore si è fatto sentire, con fischi all'indirizzo della squadra e dell'allenatore Dino Ballacci, che ha poi preferito evitare l'incontro con i giornalisti. Si è fatto vedere in sala stampa il presidente Ceratogli, che ha lamentato qualche incertezza della difesa e la poca capacità dell'attacco a sfruttare le buone occasioni. In realtà i grigi hanno mancato alcune buone occasioni, specialmente Pasquali, sul risultato di 1 ad 1, si è mangiato clamorosamente un gol che appariva ormai assicurato. L'Alessandria con l'incontro di ieri contro il Trento ha iniziato malamente la «settimana di fuoco» che l'attende prima della sosta natalizia: mercoledì, a Sant'Angelo, deve ricuperare la partita sospesa per la nebbia (interrotta mentre i grigi stavano perdendo), quindi domenica prossima dovrà andare in casa della Sanremese. Ieri, dopo le due sconfitte consecutive, si attendeva il rilancio della squadra «mandrogna», che purtroppo non è venuto. Ora, nelle due trasferte, gli uomini di Ballacci dovranno fare il massimo sforzo per strappare punti se non vogliono vedere precipitare in modo disastroso la situazione. Purtroppo si è sentita ancora la mancanza di Soncini e di Colusso (oltre quella di capitan Colombo), ma il recupero dei due infortunati appare ancora lontano, certamente non saranno disponibili che con l'anno nuovo. Buona, tutto sommato, la prestazione del Trento, che ha saputo andare a rete e controllare poi le azioni dell'Alessandria. Sei a quattro i calci d'angolo, a favore del Trento. Ammonito l'alessandrino Pasquali. La cronaca. Inizia bene il Trento ed al 4' la conclusione di testa di Bertinato esce di poco, mentre un minuto dopo non ha alcun effetto l'azione grigia con Di Prete-Albinelli-Giuntini. Al 10' buon passaggio di Maniscalco per Pasquali, che manca, mentre all'11' è il Trento, dopo la respinta di Zanier su tiro di Bertinato, a non sfruttare: il colpo di testa di De Agostini va a lato. Al 27’ Zanier si salva in corner, poi, al 29', la prima rete trentina: azione confusa in area grigia, la palla rimbalza stranamente e Villanova è pronto ad intervenire ed insaccare alle spalle di Zanier. Al 35' stangata di Pasquali, che Paese blocca in due tempi. Al 40' il gol del momentaneo pareggio dell'Alessandria: su Piccotti che sta per colpire il pallone interviene Sala, il suo passaggio al portiere è sbagliato e Pasquali può raccogliere e battere Paese in uscita. Nella ripresa, al 59', azione Piccotti-Pasquali che, solo davanti al portiere, fallisce clamorosamente; sei minuti dopo Giuntini, invece, alza alle stelle. Si arriva cosi, al 68', alla seconda rete del Trento: bel tiro, da trenta metri, di Bertinato ed il pallone si insacca a fil di palo, sulla destra di Zanier. L'Alessandria cerca ancora, alla disperata, il pareggio, ma senza risultato: al 90' è ancora Pasquali a mancare la conclusione, non approfittando della disattenzione dell'arbitro che non fischia il fuori gioco. Per i grigi non c'è nulla da fare. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) RISULTATI: Empoli-Treviso 1-2 Forli-Padova 3-1 Vicenza-Sanremese 2-0 Mantova-Modena 0-0 Monza-Rhodense 1-0 Parma-Fano 1-0 - Piacenza-Atalanta 1-1 Triestina-S. Angelo 3-1 CLASSIFICA: Monza, Padova p.19; Atalanta, Modena 18; Vicenza 16; Triestina 15; Treviso, Trento 14; Forli, Parma, Rhodense 12; Piacenza, Fano, Mantova 11; Alessandria, Sanremese 9; Empoli 8; S.Angelo 4 Ogni * una gara in meno Il punto sul campionato In un incontro deludente sotto il profilo tecnico, ma interessante sotto quello agonistico, Un ottimo Forli ha avuto la meglio sulla ex capolista solitaria Padova, agganciata in vetta dal Monza ha avuto la meglio sulla Rhodense vincendo di misura. Il Vicenza ha fatto tanta fatica per avere la meglio sulla Sanremese, sconfitta con due reti realizzate nel secondo tempo. Il Piacenza ha pareggiato il match contro l’Atalanta, partita esaltante sul piano tecnico ma non su quello agonistico. Sempre più ultimo il Sant’Angelo sconfitto a Trieste.