Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1981/1982
Serie C1
20-12-1981 - Giornata: 14 - Sanremo - Comunale


Sanremese US - Alessandria Calcio US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Fabris Mariano, Bencardino Alfredo, Cotroneo Rocco, Albinelli Fabio, Dariol Sergio , Di Prete Claudio, Maniscalco Maurizio, Discepoli Gian Cesare, Piccotti Enrico, Pasquali Primo A disp.:Colombo Antonio, Colusso Renato, (P) Davoli Lauro, Giuntini Riccardo , Soncini Stefano All.: Ballacci Dino

Formazione avversaria
Sanremese: Pelosin, Maggioni, Vertova, De Luca, Cichero, Battoia, Melillo, Marchi, Francesconi, Trevisani, Bertazzon [63. Di Nuovo]. A disp.: Grosso, Cantore, Ricci, Pin. All.: Baveni Bruno

Arbitro: Bruschini Franco (Firenze)
Note
Rigore sbagliato 81. da Marchi [S] Ammoniti. Cotroneo [A], Francesconi [S], Trevisani [S], Fabris [A], Zanier [A], Discepoli[A], Albinelli [A] Angoli 12-2 Spettatori un migliaio Splendida giornata di sole, Inizio gara ore 14.30

Commento
DOPO IL PARI DI SANT’ANGELO, ANCORA UN BUON PUNTO ESTERNO PER L’ALESSANDRIA Continua l’ operazione rilancio» I grigi, imbattuti a Sanremo, attendono con ansia la ripresa delle ostilità dopo la sosta natalizia: il 3 di gennaio al “Moccagatta ci sarà il Monza — Anche se la gara con i matuziani è stata deludente si è visto a tratti, qualche scampolo di calcio accettabile — Ancora sotto accusa l'arbitraggio: Bruschini concede alla Sanremese un “rigore” inesistente: Marchi sbaglia dal dischetto Continua l'operazione rilancio. Un punto a Sant'Angelo, un punto domenica scorsa a Sanremo in quello che i giornalisti locali definivano - forse troppo in anticipo — "uno spareggio per la salvezza”. E Sanremese-Alessandria sotto questo aspetto ha mantenuto le promesse, ha rispettato le previsioni della vigilia che volevano una gara non proprio esaltante, come si addice a due squadre convalescenti e preoccupate di giungere alla sosta natalizia senza ulteriori danni. Lo 0-0 quindi ci sta tutto: punisce l’incredibile sterilità dei matuziani (nove goal all'attivo), incoraggia i mandrogni tesi a recuperare in fretta il terreno perduto in questi ultimi, sfortunati, turni. Non ci sono stati grossi brividi; forse uno soltanto e cioè quando l'ex riminese Marchi ha trovato il modo di fallire un calcio di rigore che l’ineffabile signor Bruschini di Firenze aveva concesso per presunto fallo di mano commesso da Albinelli in un’azione dai toni accesi, viziata da precedenti scorrettezze. Poi nessun acuto, un gioco approssimativo, monocorde, quello dei padroni di casa che insistevano nel cercare la testa di Melillo (regolarmente anticipato da Albinelli) anziché tentare di aggirare il bunker grigio, attentamente disposto davanti a Zanier. L'Alessandria si è in fretta adattato al tono della gara. Ha messo il naso un paio di volte nell'area ligure, in altrettante occasioni si è resa pericolosa, poi, col passare dei minuti, ha accettato di buon grado la divisione della posta, strizzando l’occhio alla classifica. La sosta, perciò, giunge a puntino; consente alla squadra grigia di riordinare le idee in vista dell’impegnativo confronto del 3 gennaio al "Moccagatta” con il Monza dall’attacco atomico (sei gol al Parma). I brianzoli meritano un trattamento particolare. Se è vero - come sembra - che Fabio Albinelli verrà squalificato dal giudice sportivo perchè diffidato e domenica scorsa nuovamente ammonito, è nello stesso tempo probabile che il mister recuperi capitan Colombo, Colusso l'australiano e (magari!) anche il re divivo Soncini, che sta migliorando a vista d’occhio e che ormai scalpita per riprendere il posto in squadra. Forse la pattuglia di Ballacci è uscita dal tunnel della crisi, ora in tanto ricompone il mosaico inserendo due tasselli di una certa importanza (Colombo e Colusso,appunto), che in definitiva erano venuti a mancare in un momento particolarmente delicato della stagione. Sarà poi il campo a dare il responso definitivo. A Sanremo, nonostante le assenze, si è visto anche qualche scampolo di calcio diciamo pure accettabile. È stato prezioso l'apporto di Rocco Cotroneo, cursore instancabile e, finalmente, tatticamente disciplinato; di riflesso è migliorato anche il rendimento di Discepoli, giocatore che ha bisogno di giostrare nella metà campo avversaria, senza sfiancarsi in folli galoppate a tutto campo alla caccia del pallone. Anche PIccotti ha potuto operare a sostegno delle punte e anche il "biondo" ci è parso più a suo agio, magari non spumeggiante (ma del resto la partita non lo richiedeva neppure) ma in definitiva utile e tanto basta. Si diceva della gara non proprio spumeggiante. Nel primo tempo l’Alessandria ha cercato anche di offendere. La prima occasione è infatti di marca grigia: Pasquali serve di tacco Discepoli che pesca Bencardino al limite dell’area; il controllo del terzino non è dei più felici e l’azione sfuma (8’). Quindi un’azione "classica” del repertorio sanremese (al 10’): punizione di Loris Trevisani per Melillo che arriva leggermente in ritardo all’appuntamento con la sfera. Replicano gli ospiti; ancora Bencardino, un minuto dopo, ruba intelligentemente un pallone a capitan Trevisani, appoggia di piatto a Pasquali che s'invola in contropiede, evita Vertova, ma di sinistro conclude a lato. L'Alessandria si spegne, lascia il comando delle operazioni agli uomini di Baveni,che dal lungo predominio territoriale fatto registrare nella prima frazione, cavano soltanto un sinistro di Trevisani (25’) diventato improvvisamente pericoloso per una deviazione di Albinelli (ma Zanier ha un buon riflesso) ed un destro di Marchi al '37, finito sull’esterno della rete. Prima dello scadere del 45', tuttavia, i grigi hanno l'ultimo guizzo. Azione Picotti - Bencardino - Di Prete, gran sinistro di quest’ultimo deviato in corner da Pelosin. Ripresa tutta da dimenticare. Il pari sta bene all’Alessandria che non insiste; la Sanremese annaspa nel vano tentativo di produrre football che sia perlomeno accettabile. Risultato che per assistere al primo tiro sferrato con intenzioni serie verso la porta difesa da Zanier bisogna attendere il 26’. È un destro lungo e "telefonato ” del mediano De Luca: il portierone grigio si accartoccia e blocca a terra. Al 30’ Maggioni alza sulla traversa un cross di Marchi quindi, cinque minuti dopo, l’episodio del rigore fallito ricordato in apertura. Azione caotica, ma non pericolosa in area alessandrina; si vede Melillo spingere Albinelli, Francesconi sgomitare, quindi nuovamente Melillo alzare la mano per richiamare l'attenzione dell'arbitro. Bruschini è alle loro spalle, non si fa di certo pregare: indica con decisione il dischetto del "rigore". Proteste a non finire, logicamente. Quando la calma è ristabilita il cronometro segna il 36’; Marchi batte la massima punizione, cercando l’incrocio dei pali alla sinistra di Zanier. L’esecuzione è imprecisa, il cuoio finisce alto, tra l'entusiasmo dei "grigi" che fino al 90’ non avranno più problemi. (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) LA SANREMESE SBAGLIA DAL DISCHETTO E LO 0-0 STA BENE ALL'ALESSANDRIA Sanremese ed Alessandria hanno «spiegato» abbondantemente al Comunale la loro classifica. Lo 0-0 finale fotografa esaurientemente problemi e limiti delle due squadre. Il pareggio, è chiaro, va meglio all'Alessandria, ma i novanta minuti di Sanremo hanno fatto capire che per i biancazzurri liguri e per i grigi piemontesi le sofferenze in campionato rischiano di durare ancora parecchio. All'Alessandria; forse, è mancato un pizzico di coraggio. Dopo un quarto d'ora iniziale abbastanza garibaldino, tra l'altro con una buona occasione per Pasquali, i piemontesi si sono chiusi favorendo il pressing avversarlo. Hanno avuto eccessiva paura di una Sanremese volenterosa, a tratti aggressiva, ma assolutamente incapace di concretizzare ogni sua azione. Ballacci, «mister». alessandrino, è praticamente d'accordo: «In campo noi non eravamo sereni e neppure la Sanremese. Abbiamo entrambi grossi problemi. Si gioca con paura». Bruno Baveni dalla panchina ligure, ha mugugnato un po' per le barricate dei grigi: L'Alessandria si è solo difesa. Non ha fatto partita, giocata da ferma». Ma contro quest'Alessandria statica la sua squadra ha dimostrato di non saper neppure accettare i regali. All'81', ad esempio, su un'incursione in area di Melilio e Francesconi, contrastata dai difensori alessandrini, l'arbitro ha concesso un rigore alla Sanremese, forse per un fallo di mano che nessuno, però, ha visto. Per la Sanremese, che se non altro meritava il gol per aver attaccato di più, una grossa occasione: ma Marchi, tiratore improvvisato (gli specialisti Bertocchi e Bertazzon non c'erano) lo ha sparato incredibilmente alle stelle sulla sinistra di Zanier incredulo di fronte a tanta manna. E cosi per i liguri continua l'astinenza: sul suo terreno non va a rete dal 18 ottobre scorso, 403 minuti per gli amanti delle statistiche. All'appuntamento con questa Sanremese più inguaiata di lei. l'Alessandria si era presentata priva di Soncini e Colusso, due assenze pesanti. Ha impostato una gran barriera a centrocampo con Maniscalco. Discepoli, Piccotti e Di Prete lasciando al solo Pasquali l'Incarico di eventuali velleità offensive. E proprio a Pasquali è capitata l'occasione buona al 12': sfruttando un malinteso del difensori di casa, si è incuneato tra le maglie sanremesi, è entrato In area, tirando però alato. La Sanremese — priva di Bertocchi e Scaburri e con un attacco ad una sola punta (Melillo) — ha faticato un po' a prendere le misure del grigi che, in difesa, non hanno fatto complimenti. Per almeno settanta minuti è stata proprio la squadra di Baveni a tenere in mano il bandolo del gioco che, regolarmente, si è infranto al momento della conclusione. Poche quindi, rispetto al lavoro svolto, le occasioni del padroni di casa e quasi tutte nel primo tempo: un tiro rasoterra di Mellllo al 23' che lambisce il palo destro; una bordata di Trevisani al 26' dal limite dell'area, forse corretta da una deviazione di Albinelli, che ha costretto Zanier ad un gran tuffo per deviare in angolo; un tiro di Francescani al 33' bloccato con la mano in area da Maniscalco (ma per l'arbitro il fallo è stato involontario; un gran tiro di Marchi al 37' che si è stampato sull'esterno della rete. Un'unica azione di contropiede al 40' quando l'alessandrino Di Prete, su appoggio di Bencardino, ha fatto partire un bolide dal limite dell'area che ha costretto Pelosln ad un difficile intervento. Nel secondo tempo si e visto poco o niente. Sanremese quasi sempre all'attacco ma da segnalare solo un gran tiro di De Luca al 73' neutralizzato da Zanier e l'azione del rigore buttato via, letteralmente, da Marchi. (La Stampa - Ed. Sport - Bruno Monticone) RISULTATI: Atalanta-Padova 4-0 Fano-Piacenza 1-0 Vicenza-Trento 3-0 Modena-Triestina 3-1 Monza-Parma 6-1 Rhodense-Empoli 1-1 S. Angelo-Forlì 2-1 Treviso-Mantova 0-0 CLASSIFICA: Monza p.21; Atalanta, Modena 20; Padova 19; Vicenza 18; Triestina, Treviso 15; Trento 14; Rhodense, Fano 13; Forli, Mantova, Parma 12; Piacenza, Alessandria 11; Sanremese 10; Empoli 9; S.Angelo 7 Il punto sul campionato Sei reti, tre traverse, almeno tre clamorose occasioni mancate, vittoria di un Monza scatenato che è rimasto in vetta alla classifica. Il Modena ha sconfitto la triestina confermandosi nelle prime posizioni della classifica. L’Atalanta ha ottenuto una netta vittoria ai danni del Padova, rivale diretta nella lotta alla promozione e superato in classifica. Una brutta partita a Treviso che ha visto i padroni di casa poco incisivi in attacco, terminata sul pareggio senza reti contro il Mantova. Il Piacenza è uscito battuto, dal campo di Fano, molto più nettamente di quanto non dica il risultato. Con due gol quasi uguali, il Vicenza ha piegato la resistenza del Trento.