Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1967/1968
Serie C
05-05-1968 - Giornata: 32 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Mestrina AC 3 - 2 (2 - 1)
RETI: 4. Recagni E.[A], 48. rig. Lojacono F.[A], 90. Recagni E.[A] 20. Rizzo [Me] , 66. Marella [Me]

Alessandria US Moriggi Avelino, Rossi Alberto, Legnaro (I) Gaetano, Chinellato Bruno, Lesca Oscar, Lojacono Francisco Ramon, Pasquina Mario, Berta Massimo, Di Giovanni Pasquale, Boccasso Graziano, Recagni Ettore A disp.:(P) Storto Gianni All.: Pietruzzi Mario

Formazione avversaria
MESTRINA AC: Canella, Pin, Barizza, Fiorini, Marella, Mialich III, Corradi, Inferrera, Barbieri, Pochissimo, Rizzo. A disp.: Liberalato. All: Visentin Umberto

Arbitro: Marti Giuseppe (Napoli)
Note
Ammoniti: Fiorini [M] Spettatori: 3500 Angoli: 7-6 Terreno buono seppur leggermente scivoloso per la pioggia caduta sabato, giornata di sole e temperatura ottima Inizio gara ore 15.00

Commento
PER BATTERE LA MESTRINA UN GOL RAPINA Ha deciso un gol ” rapina ” di Reccagni allo scadere dei fatidici novanta minuti di gara: però quanta fatica per avere ragione di una modesta, ma generosa Mestrina che cercava al « Moccagatta » un solo punterello per la magra classifica. Gli ospiti avevano, a fine gara, più di un motivo per lamentarsi, ed onestamente non si può dare loro torto. L’atterramento di Rizzo da parte di Lesca — con la complicità di Moriggi — che lo aveva ingenuamente inseguito per metà campo meritava non un calcio d’angolo, ma un rigore. L’arbitro ha chiuso in tale occasione non uno, ma tutte e due gli occhi. Un vero regalo per un’Alessandria che aveva buttato alle ortiche per ben due volte il vantaggio derivategli dai gol di Reccagni e Lojacono. Ha deciso un gol ” rapina ” di Reccagni allo scadere dei fatidici novanta minuti di gara: però quanta fatica per avere ragione di una modesta, ma generosa Mestrina che cercava al « Moccagatta » un solo punterello per la magra classifica. Gli ospiti avevano, a fine gara, più di un motivo per lamentarsi, ed onestamente non si può dare loro torto. L’atterramento di Rizzo da parte di Lesca — con la complicità di Moriggi — che lo aveva ingenuamente inseguito per metà campo meritava non un calcio d’angolo, ma un rigore. L’arbitro ha chiuso in tale occasione non uno, ma tutte e due gli occhi. Un vero regalo per un’Alessandria che aveva buttato alle ortiche per ben due volte il vantaggio derivategli dai gol di Reccagni e Lojacono. La grande delusione della giornata è venuta dalla difesa, un reparto dove il solo Lojacono e a tratti Rossi, riuscivano ad emergere. Lesca che aveva in cura Rizzo — un’ala da tenere d’occhio — che dopo un inizio in sordina è cresciuto alla distanza, non è mai riuscito a bloccarlo. Il giovane alessandrino ha giocato ’’pulito", ma la sua esibizione è da considerare alquanto scadente. La rete del pareggio della Mestrina è nata per uno svarione del numero cinque alessandrino e, poco è mancato ci scappasse pure la massima punizione per l’atterramento dello sgusciante Rizzo. Anche Legnare è apparso in giornata no, per cui ogni qualvolta gli amaranto scendevano in area alessandrina il pericolo era sempre presente. Chinellato ottimo in fase di propulsione è mancato in retroguardia concedendo troppo spazio all’avversario. All’attacco si è giocato praticamente senza ala destra per cui tutti i traversoni provenienti da sinistra finivano tra i piedi dei giocatori mestrinesi. Di Giovanni è stato ancora una volta il propulsore, ma a differenza delle altre domeniche, gli sono venute a mancare le mezze ali: Berta è apparso svuotato di ogni energia mentre Boccasso pur prodigandosi non è mai riuscito a legare con i compagni. Reccagni che ha bisogno di spazio, di lanci in profondità, è venuto così a trovarsi in difficoltà in più di una occasione. Fortunatamente, come abbiamo detto all’inizio, l’ex savonese si è riscattato nel finale sorprendendo il portiere ospite che si era lasciato sfuggire la palla su un forte tiro di Pasquina che anche domenica non ha certo convinto se si tiene in considerazione che la sua esperienza solo in rare occasioni è stata sfruttata. Abbiamo detto all’inizio di un grande Lojacono che oltre a governare la difesa ha messo a segno la sua sesta rete su calcio di rigore. Ramon pur avendo di-i sputato un incontro degno! di nota non ha entusiasmato: il giocatore risente indubbiamente del tour de force al quale si è volontariamente sottoposto per riportare la squadra a centro classifica. Per la trasferta di domenica prossima a Monfalcone sarà dunque necessario, per non dire indispensabile, apportare notevoli modifiche al reparto arretrato. Lojacono e Pietruzzi devono inoltre dimostrarsi più elastici per quanto concerne quei mutamenti che a volte sono indispensabili durante l’arco di una gara. Rizzo, ad esempio, non poteva essere affidato al controllo di un altro giocatore visto che Lesto finale in giornata no non era! in grado di bloccarlo prima che entrasse nell’area di rigore? La mossa tattica prima dell’infortunio a Rossi poteva essere sperimentata visto che il "buco” doveva essere turato. Fortunatamente, come abbiamo detto, l’arbitro ha dato una mano ai grigi che con l’undicesimo successo stagionale si sono insediati a centro classifica in compagnia di squadre che sino a qualche mese orsono parevano irraggiungibili. L’Alessandria negli ultimi mesi, ha compiuto veri passi da gigante considerato che nello scorso inverno pareva destinata a battersi solo con le ultime della classifica per evitare di finire in serie D. L’undici mandrogno, pur con l’innesto di alcuni giovani ai quali manca l’esperienza, ha ottenuto nelle ultime gare risultati veramente apprezzabili il che dimostra che la impostazione tattica prescelta, la volontà che i tecnici riescono ad infondere hanno il loro peso che a volte come nel nostro caso risulta veramente determinante. L’esperienza acquisita in questo campionato nato veramente male, ci auguriamo serva per il futuro. Gli sportivi alessandrini attendono impazienti che si tenti la scalata alla B: l’obiettivo, visti i risultati di quei campionato, non è affatto irraggiungibile per il 1968-’69 (Il Piccolo - Il Gattopardo) Quinta vittoria consecutiva dei grigi RECCAGNI CANCELLA AL 90' IL TIMORE DI UN PAREGGIO I veneti, ultimi in classifica, hanno rimontato per due volte le reti alessandrine Battendo ieri la Mestrina, ormai condannata alla retrocessione, l'Alessandria è riuscita a raggiungere una comoda posizione di centro classifica, al sicuro da ogni pericolo, anzi, con la prospettiva di migliorare ancora prima del termine del campionato. Va però detto subito che alla vittoria alessandrina ha contribuito in misura considerevole la buona sorte, in quanto la squadra di Lojacono e Pietruzzi non ha certo giocato una delle sue migliori partite. Scesa in campo nella stessa formazione di domenica scorsa, con la sola eccezione del rientro di Recagni (autore di due goals), al posto dì Bonfanti, l'Alessandria ha dominato nel primo tempo, senza peraltro riuscire a tradurre in reti il volume di gioco realizzato, soprattutto per le deficienze delle ali e in particolare dell'estrema destra. La squadra grigia inoltre ha palesato notevoli incertezze difensive. Il pareggio ottenuto dalla Mestrina nei primi quarantacinque minuti, dopo che Recagni al 4' aveva realizzato una rete, è stato esclusivamente un regalo della difesa piemontese, in quanto il goal degli « arancioni » è nato da una azione che non presentava alcuna pericolosità. Ancora una volta i locali hanno vissuto sugli spunti di Lojacono, il quale si è prodigato incessantemente da posizione arretrata, e pur se la seconda rete messa a segno dagli avversari è stata conseguita un po' per colpa sua, ciò non toglie che il capitano — autore, tra l'altro, di un goal, sia pure su rigore — meriti un plauso. I grigi, dicevamo, non hanno giocato una bella partita, anzi, nella ripresa hanno subito a tratti la supremazia della Mestrina, la quale, fattasi audace dopo aver raggiunto per la seconda volta il pareggio è riuscita in contropiede a mettere in difficoltà la retroguardia alessandrina, che ha lasciato troppo spazio agli attaccanti arancioni. Per aggiudicarsi la vittoria finale, gli uomini in maglia grigia hanno dovuto attendere lo scadere del tempo di gioco: solo al 45', infatti, Recagni ha messo p segno il terzo ed ultimo goal. Dopo giornate di amarezza, comunque, il sereno è ritornato a splendere in casa dei grigi e, fenomeno assai raro, una volta tanto essi non nutrono timori di sorta, ma guardano alle ultime partite del campionato con tranquilla fiducia. Bisogna piuttosto pensare seriamente al prossimo torneo, se veramente si vuol riportare la squadra nella serie cadetta. Dopo soli quattro minuti di gioco l'Alessandria va in vantaggio: Berta corregge un centro di Di Giovanni (buona la prova di quest'ultimo, come pure quelle di Recagni e Chinellato); interviene l'ala sinistra, che di testa segna. Al 20', su azione dalla destra, Moriggi respinge un forte pallone: raccoglie Lesca — ieri in giornata nera —, il quale serve involontariamente Rizzo, che, mentre la difesa grigia è ferma, mette in rete. Ancora una azione di marca veneta al 25', allorché Pochissimo, il migliore della Mestrina con Rizzo, sfiora il palo. Al 3' della ripresa Lojacono lancia Recagni, il quale, stretto da due avversari, viene atterrato in piena area di rigore. .L'arbitro decreta la massima punizione, che Lojacono realizza con un tiro rasoterra sulla destra del Lojacono, che ha segnato un goal anche alla Mostrina portiere. Al 7' esce dal campo, per un leggero inforturno, il terzino destro piemontese Rossi, che riprende il suo posto al 16', subito dopo una grande deviazione in angolo del portiere Moriggi su tiro di Rizzo. I pericoli per i grigi non sono finiti: al 21' Rizzo vince un duello con Legnaro e centra: Lojacono non trattiene la palla, che perviene a Marella, il quale segna. L'Alessandria, raggiunta per un rilassamento della difesa, « handicappata » dall'infortunio di Rossi, si proietta in avanti, costruendo numerose azioni, senza però trovare lo stoccatore. Soltanto allo scadere del tempo Recagni riesce a continuare la serie positiva dei grigi (che sono alla quinta vittoria consecutiva) deviando in rete un pallone non trattenuto dal portiere su precedente tiro di Pasquina. (La Stampa - Ed. Sport - Emma Camagna) Risultati: Entella - Bolzano 1-0 Marzotto - Monfalcone 1-1 Piacenza - Legnano 2-0 Pro Patria - Biellese 6-3 Savona - Pavia 1-0 Trevigliese - Solbiatese 0-0 Treviso - Como 0-0 Triestina - Rapallo 1-1 Verbania - Udinese 1-0 CLASSIFICA: Como p. 47; Piacenza 43; Savona 40; Udinese 38; Pro Patria, Verbania 37; Solbiatese, Marzotto, Alessandria 32; Monfalcone, Triestina 31; Treviso, Trevigliese 30; Legnano, Entella, Biellese 29; Rapallo 27; Bolzano 23; Pavia 22; Mestrina 21 Il punto sul campionato E' continuata la serie positiva del Savona, è toccato al Pavia uscire battuto anche se di misura: Gittone ha risolto la sfida al 25' del primo tempo. Il Piacenza ha vinto più nettamente di quanto non dica il risultato contro il Legnano: gli emiliani dominando sotto il profilo territoriale, hanno realizzato una rete per tempo. La situazione in classifica di Trevigliese e Solbiatese è stata tale da non stimolare molto al conseguimento di un risultato positivo. Anche sul difficile campo del Treviso il Como è riuscita a rimanere imbattuto. La Triestina è stata fermata dal modesto Rapallo: ha segnato dapprima Pedroni al 16' e Perego al 20' della ripresa per i liguri. La Biellese ha buttato, sul campo di Busto Arsizio, la possibilità di ottenere la prima vittoria in trasferta: i piemontesi alla fine del primo tempo erano avanti 2-3 per poi crollare nella seconda frazione e subire altri quattro gol.