Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1967/1968
Serie C
26-05-1968 - Giornata: 34 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Biellese AS 4 - 1 (2 - 0)
RETI: 31. Lojacono F.[A], 37. Pasquina M.[A], 71. rig. Lojacono F.[A], 88. Recagni E.[A] 59. Livraghi [Bi]

Alessandria US Moriggi Avelino, Bonfanti Mario, Legnaro (I) Gaetano, Gori Carlo, Lesca Oscar, Lojacono Francisco Ramon, Pasquina Mario, Berta Massimo, Di Giovanni Pasquale, Chinellato Bruno, Recagni Ettore A disp.:(P) Violo Marcello All.: Pietruzzi Mario

Formazione avversaria
BIELLESE AS: Albertini, Nobili, Garagiola, Mosca, Boldi, Mattarucchi, Cugnolio, Invernizzi, Canzi, Ninni, Livraghi. A disp.: Cresta. All: Scaramuzzi Ermanno

Arbitro: Cattivello Tito (Udine)
Note
Angoli: 5-6 Spettatori: 2500 Giornata calda con sole, ottimo il fondo del campo Inizio gara ore 15.00

Commento
L'ALESSANDRIA E' LOJACONO La presenza dell’argentino è stata sinora determinante L’averlo escluso a settembre fu certo un grave errore Ottime prove del portiere Meriggi, di Bonfanti e Pasquin L'Alessandria ha colto domenica con la Biellese la sua quinta vittoria consecutiva. Non ricordiamo una serie più positiva. In classifica i grigi hanno raggiunto quota 36 e non è detto che possano migliorare ora che giocano senza troppi patemi d’animo. La squadra sta dunque portando a termine nel migliore dei modi, un campionato nato veramente storto e che tale è rimasto per diversi mesi. Non sono pochi coloro che masticano amaro pensando che si poteva tentare la scalata alla serie B. L’esclusione di Lojacono decisa prima che le squadre si allineassero ai nastri di partenza, è stata determinante. Ramon è oggi l’ossatura, è l’uomo che regge tutta l’intelaiatura, che segna gol decisivi, che può permettersi il lusso di dare qualche saggio di bravura calcistica. Peccato che i responsabili abbiano ignorato per mesi l’appello costante nostro e degli sportivi. Abbiamo voluto sfogliare i -------------- giornali dello scorso anno per vedere se vi era qualche accenno al possibile inserimento di Lojacono. Lo abbiamo trovato dopo le prime cinque partite ed in occasione del commento alla gara con il Savona. Scrivevamo allora: « Il persistere negli errori è certamente cosa grave, e sinora si è preferito indispettire gli spettatori piuttosto che ricorrere a quei rimedi che consentirebbero ai grigi di viaggiare nelle alte sfere della classifica. L'esempio di Eco è sintomatico: si direbbe che si fa tutto il possibile per demolire il giocatore il quale possiede doti che potrebbero essere sfruttate convenientemente a suo tempo. Assistendo alla deludente prestazione fornita contro l'undici ligure (Savona) ci è venuto spontaneo chiedere agli amici se non era il caso di richiamare Lojacono. Con Ramon non fummo mai tanto teneri, tutt'altro. Oggi però la domanda è più che d'attualità a meno che si preferisca affogare piuttosto di venire meno ad una presa di posizione che non riteniamo né giusta, né sportiva » (n.d.r. "H Piccolo"! del 18 ottobre 1967). Trascorsero ancora alcuni mesi prima che Lojacono rientrasse in squadra. Quanto peso abbia avuto l’argentino in questo campionato è dimostrato dall’attuale classifica cannonieri, dalle reti risolutive, dalle prove che sta fornendo l’undici con quegli stessi uomini che nel settembre dello scorso anno iniziarono il campionato. Non ci stancheremo di ripetere, come allora, che il difetto stava nel manico e non nella lama come qualcuno cercava di fare credere. Gli errori di allora si stanno pagando oggi visto che non era proprio impossibile guadagnare una decina di punti in più. Non ci resta che sperare nel prossimo campionato con la speranza che gli errori dello scorso anno non abbiano a ripetersi. L’Alessandria e gli sportivi meritano qualcosa in più della serie C. Non dimentichiamo inoltre che l’affluenza del pubblico è strettamente legata ai risultati che la squadra consegue. Contro la Biellese, i grigi non hanno mostrato nulla di trascendentale. Hanno disputato la loro onesta partita sfruttando ogni errore dell’avversario. Diremo subito che al di fuori del risultato, la gara non è piaciuta. La retroguardia alessandrina ha lasciato a desiderare alquanto. In diverse occasioni abbiamo visto gli attaccanti bianconeri presentarsi tutti soli davanti a Moriggi, un portiere con il fiocchi, visto che è riuscito) a sventare azioni da rete con una prontezza che ci ha sorpreso. Gran parte del successo è dovuto al numero uno che ha parato pure i palloni che parevano destinati in fondo alla rete. I difensori lasciano troppo spazio all'avversario il quale può scambiare con i compagni senza l’assillo di! essere contratto. Mentre l’attacco è riuscito a darsi una sua fisionomia, la retroguardia balbetta. Non bisogna tuttavia dimenticare che questo! settore, da diverse domeniche,! è soggetto a continue variazioni e che contro la Biellese mancava Rossi, un giovane che ha grinta e tempismo. Ottima deve ritenersi la prova' di Bonfanti che si è dimostrato preciso e sicuro pure nei momenti più critici. Un po’ in ombra ci è parso Gori anche se ha sgobbato ininterrottamente in appoggio ai compagni di attacco e in difesa. Reccagni pur disputando una onesta partita si è lascia-, to anticipare più volte dal suo controllore. La palla occorre conquistarla e per fare ciò non si può sempre stare dietro all’uomo-ombra con la segreta speranza che questi compia l’errore. In ripresa ci è parso Pasquina che ha tentato la via del gol anche dopo essere andato a segno su servizio di Reccagni. L’ex varesino pare avere riconquistato la fiducia nei propri mezzi: indubbiamente un buon segno Berta, Di Giovanni, Chinellato, senza strafare, hanno portato il loro contributo a questa prima larga vittoria dei grigi. Un bravo a tutti dunque e in "bocca al... Legnano’ con l’augurio di un nuovo risultato positivo (Il Piccolo - Il Gattopardo) L'ALESSANDRIA TRIONFA CONTRO LA BIELLESE Quinta vittoria consecutiva dei grigi - Gianni Rivera tra gli spettatori Senza incertezze l'Alessandria prosegue la sua serie positiva: ieri ha conquistato il suo quinto successo consecutivo superando nel derby piemontese la Biellese per 4 a 1, un punteggio forse troppo severo per i bianconeri ma che dimostra senza reticenze il felice momento della squadra grigia. Per i tifosi alessandrini adesso il rammarico è ancora più pungente: se all'inizio della stagione la formazione avesse offerto un rendimento del genere, adesso i grigi starebbero lottando per la promozione e non si limiterebbero ad una tardiva rincorsa alle posizioni di testa. In verità l'inizio della partita non faceva presagire certo le emozioni che sarebbero invece scaturite in seguito. Sembrava una tipica gara di fine stagione, con due squadre impegnate a giocherellare uno stanco football fra la noia degli spettatori: i grigi esercitavano forse una leggera' supremazia, dimeno territoriale, grazie al. gran lavoro dì Berta, Gori e Chinellato ed alle volate di Recagni e Di Giovanni, ma era la Biellese a rendersi maggiormente pericolosa con qualche veloce fuga in contropiede di Cugnolio. Le « vere » emozioni giungevano un po' prima della mezz'ora, appena faceva la sua comparsa in tribuna, applauditissimo, Gianni Rivera, venuto a passare un paio di giorni di vacanza nella sua città. Moriggi, il portiere dei grigi, si esibiva in due interventi prodigiosi che consentivano all'Alessandria di salvarsi in due difficilissime situazioni. La prima volta, al 27', Moriggi ribatteva da campione un tiro da distanza ravvicinata di Invernizsi, lanciato da Mosca, e un minuto dopo, il portiere doveva ripetere la prodezza per respingere una puntata di Canzi sfuggito alla guardia di Lesca. Ma questa volta l'intervento di Moriggi non sarebbe bastato perché la palla, calciata fortissima, si avviava egualmente verso la rete malgrado la deviazione del portiere, se non fosse intervenuto acrobaticamente ad un palmo dalla linea bianca il terzino Bonfanti che respingeva definitivamente. Ci voleva questo duplice pericolo per « svegliare » la squadra alessandrina, e al 31' Lojacono dava inizio alle segnature, trasformando con un violento tiro a fil di palo una punizione calciata da 35 metri. « Ramon è sempre un fenomeno in queste cose » commentava ammirato in tribuna Rivera. E una volta preso l'avvio, i grigi erano incontenibili: al 37' realizzavano ancora con Pasquino, a conclusione di una bellissima azione che aveva visto impegnati via via Lojacono, Bonfanti e Recagni, poi al 41' lo stesso Pasquina colpiva un palo ed infine, pochi secondi prima dell'intervallo faceva goal Recagni, ma il punto non era convalidato per fuori gioco. Le emozioni continuavano in serie anche nella ripresa del gioco, dopoché Rivera nell'intervallo aveva monopolizzato l'affettuosa attenzione di tutti i tifosi che lo ricordavano in maglia grigia all'inizio della sua brillante carriera. Si riprendeva, dunque, a giocare, ed era la Biellese a mostrarsi più vivace dei rivali, e questa volta riusciva a cogliere il frutto della sua intraprendenza. Il goal dei bianconeri giungeva al 14' ed era realizzato da Livraghi, proiettatosi all'attacco dopo aver superato Lojacono. La palla, con un tiro a parabola, leggermente deviata da Legnare, s'infilava a pochi centimetri sotto la traversa, malgrado il gran balzo all'indietro di Moriggi. Per la verità, i tifosi grigi non dovevano temere un riequilibrarsi completo della gara perché l'Alessandria riprendeva ad attaccare con rinnovata buona lena e al 26' in un'ennesima e pericolosa offensiva il portiere biellese Albertini non poteva evitare di atterrare fallosamente Recagni lanciato a rete. Era l'inevitabile rigore, e Lojacono non si lasciava sfuggire l'occasione per segnare il suo quattordicesimo goal della stagione. Ma non era ancora finita: Moriggi si esibiva in un paio dì parate entusiasmanti su tiri, di Mosca e di Canzi, evitando goal che parevano già fatti. Lojacono, da parte sua, strappava applausi a tutti scartando quattro avversari in un paio dì metri, ed al fine, al 43' Recagni chiudeva la serie delle segnature « rubando » la palla sfuggita ad Albertini su un violento tiro di Pasquina. Una bella partita, insomma, divertente, malgrado lo avvio piuttosto fiacco. La Biellese ha avuto l'occasione, all'inizio, per volgere a suo favore la gara ma non è stata in grado di sfruttarla e si è dovuta ben presto rassegnare a subire la pressione di questa sorprendente Alessandria, imperiosamente ripresasi in questo finale di campionato. (La Stampa - Ed. Sport - Paolo Patruno) Risultati: Entella - Mestrina 2-0 Marzotto - Legnano 1-0 Piacenza - Como 1-2 Pro Patria - Pavia 5-1 Savona - Solbiatese 3-0 Trevigliese - Triestina 1-0 Treviso - Rapallo 2-1 Udinese - Bolzano 5-1 Verbania - Monfalcone 1-1 CLASSIFICA: Como p.51; Piacenza 45; Savona 42; Udinese, Verbania 40; Pro Patria 39; Alessandria 36; Solbiatese, Marzotto 34; Entella, Trevigliese, 33; Treviso, Monfalcone, Triestina 32; Legnano, Biellese 31; Rapallo 28; Bolzano 24; Pavia 22; Mestrina 21 Marcatori: 18 reti: Baffi (Pro Patria); 16 reti: Pantani (Marzotto): 14 reti: Lojacono (Alessandria) e Blasig (Udinese); 12 reti: Perego (Rapallo) e Longo (Solbiatese): 10 reti: Reccagni (Alessandria) Il punto sul campionato Il Como ha battuto il Piacenza: conquistando l'intera posta in palio, gli uomini di Viviani si sono assicurati una buona fetta di promozione. Le lunghezze di vantaggio sui piacentini erano di sei punti. Partita monotona e stanca per settanta minuti: soltanto verso la fine l'Entella attaccava battendo il Mestrina. L'incontro tra Verbania e Monfalcone è stata caratterizzata da una serie di falli, infortuni e ammonizioni: hanno segnato prima gli ospiti con Tumiati al 15', i locali hanno pareggiato al 45' con Gini.