Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1966/1967
Serie B
09-10-1966 - Giornata: 5 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Modena FC 2 - 2 (2 - 1)
RETI: 6. Pasquina M.[A], 43. Magistrelli L.[A] 36. Console [Mo] , 51. Ferrari [Mo]

Alessandria US Patregnani Edo, Colautti Mario, Trinchero Giuseppe, Ferretti Amilcare, Dalle Vedove Giampiero, Gori Carlo, Oldani (II) Tullio, Lojacono Francisco Ramon, Gualtieri Ulisse, Magistrelli Luciano, Pasquina Mario All.: Puricelli Hector

Formazione avversaria
MODENA FC: Colombo, Vellani, Cattani, Aguzzoli, Borsari, Ferrari, Damiano, Zani, Console, Merighi, Di Stefano. All.: Remondini Leandro

Arbitro: Bigi Danilo (Padova)
Note
Amoniti Di Stefano [M], Damiano [M], Gualtieri [A] Spettatori: 9000 circa, di cui 4917 paganti per un incasso lordo di lire 4.758.900. Angoli: 7-6 Cielo plumbeo con alcune precipitazioni e terreno lievemente allentato Inizio gara ore 15.00

Commento
SOTTO ACCUSA LA DIFESA DOPO IL 2-2 CASALINGO Solo gli errori d ella retroguardia hanno consentito ai «canarini» di rimontare Magistrelli il migliore in campo con il modenese Merighi dominatore solitario del centrocampo - Attesa per la trasferta di Arezzo Difesa sotto processo: sul banco degli accusati, dopo il pareggio interno con il Modena (2-2), troviamo Patregnani, Colautti, Trincherò, Dalle Vedove e Gori. Cinque uomini su sei. Incominciamo da Patregnani che ha sulla coscienza il gol del pareggio. L’ex spallino si è lasciato ingannare, molto ingenuamente, da un tiro da trenta metri. Lo choc di quel pallone finito alle sue spalle ha aggravato ancora più la situazione difensiva. Colautti che nelle precampionato si era dimostrato il più attivo ha perduto lo smalto di quel suo gioco pulito e lineare: domenica si è fatto sorprendere più volte; in fase d ’attacco ha mancato alcune conclusioni in modo veramente elementari. Anche Trincherò non ha certo brillato per tempismo e precisione. Più volte è ricorso alle maniere forti per evitare che la sua ala si involasse a rete. Dalle Vedove è l’ombra dell’atleta che ammirammo lo scorso campionato: durante tutta la gara non è riuscito a soffiare al centravanti avversario un pallone di testa. Sull’azione del primo gol canarino ha fallito l’intervento decisivo consentendo a Console di andare in gol. Nel settore centrale, proprio a causa dello scadimento delle sue condizioni atletiche sì sono sviluppate le azioni più pericolose. Pure G ori pur correndo senza risparmio non è riuscito a legare con i compagni. Si è salvato il solo Ferretti. La difesa è dunque il reparto che al momento attuale preoccupa maggiormente Puricelli. All’attacco le cose fortunatamente sono andate assai meglio anche se a nostro modesto parere Gualtieri al centro non possiede né il peso né le doti da centravanti. Il suo rendimento, spostato all'ala, sarebbe assai più redditizio. Deve solo imparare a non insistere sino alla m orte sui dribbling che favoriscono il ripiegamento degli avversari. Oldani, Magistrelli e Pasquina sono stati all'altezza del loro compito: in particolare Magistrelli è stato davvero commovente per la caparbietà con la quale ha lottato sino all’ultimo per trovare il passaggio buono per il compagno. Pasquina che è riuscito e segnare — portando così a quattro le reti da lui realizzate — ha mancato clamorosamente la palla del due a zero, ma ciò non infirma la sua prova che consideriamo positiva. Abbiamo lasciato per ultimo Lojacono il quale alla distanza è crollato lasciando così via libera a Merighi dal cui piede sono partite le migliori azioni. Lojacono è stato sfiancato dai suoi stessi compagni i quali continuano ad insistere su di lui facendone così l'elemento catalizzatore. Puricelli proprio in una intervista precampionato ci confermò che al calcio si gioca in undici. Domenica si è giocato su un solo uomo. La ricerca ostinata di Ramon non fa altro che rallentare il gioco. Contro il Modena si è assistito alia continua ricerca da parte dei grigi del loro numero dieci. Una Alessandria dunque da rivedere in quanto quest’anno possiede gli elementi per disputare un campionato all’insegna della tranquillità. Gli sbandamenti difensivi già registrati nella partita interna con il Catanzaro, la mancanza di anticipo di alcuni giocatori i quali si ostinano a rimanere dietro all’avversario invece di « cercare » la palla sono tutti ”nei” che si possono eliminare. Per la retroguardia non esitiamo ad indicare Legnaro: è un solo elemento, è vero, un elemento però che va sfruttato nell’attesa che Dalle Vedove e compagni riacquistino la forma smarrita proprio in questo inizio di campionato. Il pareggio con H Modena susseguente alla sconfitta con il Catanzaro deve essere attentamente valutato. Puricelli ne siam o certi correrà ai ripari ed i risultati positivi non si faranno attendere. Gli sportivi che in queste domeniche sono accorsi numerosi al Moccagatta meritano maggiori soddisfazioni. Domenica i grigi affronteranno una delle matricole della serie B, l’Arezzo. E’ questa una squadra che ha dimostrato di avere assimilato assai presto il nuovo clima: la vittoria esterna sul Palermo e la sconfitta di misura subita a Catania ne sono la conferma. L’Alessandria sinora imbattuta in trasferta dovrà impegnarsi severamente se vorrà mantenere il suo ruolo di squadra guastafeste fuori dal Moccagatta. Un incontro quinta tutto da vedere a patto che la difesa riacquisti fiducia (Il Piccolo - Il Gattopardo) I grigi raggiunti due volto dagli emiliani L'ALESSANDRIA CONTRO IL MODENA DOMINA MA SBAGLIA TROPPO: 2-2 Numerose occasioni mancate - Due clamorosi errori difensivi hanno annullato gli sforzi degli attaccanti - Due rigori negati ai padroni di casa I grigi hanno perduto ieri una grossa occasione per cogliere una brillante vittoria contro il Modena, ed hanno terminato in parità, 2 a 2, un incontro che hanno dominato per quasi tutti i novanta minuti di gioco. L'Alessandria è andata in vantaggio per due volte, ha fallito fra l'una e l'altra rete molte occasioni; poi ha offerto per due volte l'occasione agli avversari per pareggiare, e i modenesi hanno saputo sfruttarle E' difficile giudicare la prova dei grigi, brillanti in attacco, ma anche tanto imprecisi, e totalmente colpevoli per i goal subiti in difesa, dove però la manovra è stata in ogni altro momento precisa e ben orchestrata. La sfortuna ha giocato un brutto tiro all'Alessandria, e probabilmente sarebbe bastato che Pasquina non avesse banalmente mancato quel pallone rimasto fermo a tre metri dalla linea di porta al 35' di gioco, perché il risultato si definisse fin da quel momento a favore dei grigi. II gioco dei se e dei ma potrebbe continuare ripensando al banale intervento a vuoto dì Dalle Vedove che ha dato a Console il pallone del primo goal, o all'incredibile errore di Patregnani che si è fatto ingannare da un piccolo rimbalzo irregolare della palla, o, ancora, ai rigori negati dall'arbitro su Lojacono e Gualtieri. Sono tutti frammenti che, composti, hanno determinato l'assurdo pareggio. Il primo goal dei grigi veniva a conclusione del «forcing:» iniziale. Due calci d'angolo, poi una punizione al sesto minuto: logicamente va a battere lo specialista Lojacono. Il pallone viene posto proprio sullo spigolo destro dell'area di rigore e la fiondata che il capitano dei grigi fa partire verso la porta compie una strana traiettoria: il portiere modenese tocca il pallone, ma il tiro è talmente violento che non s'arresta sulle mani del portiere, rimbalza a tre metri e Pasquina lo mette in rete senza difficoltà. Rotto l'equilibrio iniziale, tutto sembra facile: ci sono un paio di punizioni di Lojacono, un'occasione mancata da Pasquina che tira addosso al portiere, un tiro di Oldani contemporaneo al fischio dell'arbitro che annulla la susseguente rete. Sì aspetta il secondo goal che sembra inevitabile, invece dà un gran calcio a vuoto. Console si trova il pallone fra i piedi e spara in porta con successo da pochi metri. Contrattaccano i grigi e al 42' tornano in vantaggio. Oldani scambia con Trincherò, poi lancia il terzino che inizia una lunga discesa e centra quasi dalla linea dì fondo: Magistrelli riprende al volo con un violentissimo tiro che s'infila sfiorando 11 montante. Nella ripresa torna ad attaccare l'Alessandria, ma è il Modena alla sua prima manovra offensiva a segnare. Tira Ferrari da 40 metri; il pallone fila rasoterra, nemmeno troppo veloce, ma saltella quel tanto che basta per far commettere a Patregnani il più grave errore della sua carriera. I grigi ora sono nervosi e incappano in una difesa sempre più dura. Lojacono viene atterrato in piena area al 21': è rigore, sacrosanto rigore, l'arbitro ignora il fallo e fa battere la rimessa da fondo campo. Ancora un corner di Lojacono al 29' battuto direttamente in porta, poi al 43' il secondo fallo in area ai danni di Gualtieri che Bigi, a conclusione di un arbitraggio pessimo, non tiene in considerazione, sanzionando così il pareggio. (La Stampa - Ed. Sport - Giorgio Viglino) LA GAZZETTA DELLO SPORT, Milano: tutto è successo al 51’, quando ormai sembrava scontata una vittoria dell’Alessandria. Si era sul 2-1 ed i grigi, malgrado un impercettibile arrancare concedevano la migliore impressione che ogni cosa si sarebbe chiusa così; anzi, erano loro ad attaccare ed a produrre una sequenza di occasioni da goal. Ma era proprio in quel momento che Ferrari, con un tiro raso terra da lontano ed in leggera diagonale azzeccava giusto l’angolo destro dello sprovveduto Patregnapi, che si tuffava in ritardo concedendo ai modenesi un insperato pareggio. Era un tiro di quelli così fatti perché la regola lo impone quando nessuno dei compagni è visibile per un ulteriore passaggio, un tiro senza convinzione o per lo meno con la speranza che qualche altro piede lungo la traiettoria si facesse avanti per correggerlo... TUTTOSPORT, Torino: il 2-2 è in fondo giusto anche se premia in maggior misura il Modena che l’ha conseguito in trasferta . Ma cosa sarebbe successo se, sull’uno a zero a suo vantaggio, l’Alessandria avesse segnato (come avrebbe dovuto, avendone avuto la più favorevole delle possibilità) una seconda rete? E’ invece successo che, sul rinvio di Colombo, scaturisse, assolutamente inaspettato, non essendo dovuto ad una più o meno costante pressione offensiva, il p rimo pareggio del Modena... La ripresa richiede un a cronaca più breve, ed al 6' fa registrare il pareggio (definitivo) del Modena, scaturito da un’azione senza pretese conclusa da Ferrari che, non sapendo che cosa fare, fa partire da oltre 25 metri un pallone diagonale che sorprende Patregnani ed infila l'angolo basso alla destra del portiere. CORRIERE DELLA SERA, Milano: ... La partita è stata brutta quanto poche altre, gli attacchi non sono stati affatto briosi e spumeggianti e le difese sono state le vere autrici, autolesionisticamente, del vistoso risultato. Alla fine i più contenti. ovviamente, erano i modenesi che, sia pure con molto affanno, erano riusciti a portare per ben due volte il risultato in parità. Da parte alessandrina m usi lunghi: a forza di perdere punti in casa i grigi si trovano già in posizione di coda e a nulla serve, come abbiamo sentito negli spogliatoi, prendersela con H portiere Patregnani, anche se questi, come del resto il collega Colombo, ha una buona dose di responsabilità in entrambi i goals subiti. L’ITALIA. Milano: Il mancato successo dell'Alessandria è dovuto anche ad autolesionism o. In fatti sia gli avanti (vedi Pasquina che solo, a due metri dalla porta, fallisce il pallone) come la difesa non sono stati all’altezza della situazione e Patregnani si è lasciato b attere da un innocuo pallone calciato da 40 metri. IL GIORNO, Milano: Un Modena coscienzioso, per nulla disoriertato dal dover rimontare la rete di svantaggio subita inizialmente, ha poi imposto il p ari ad un'Alessandria dalla difesa fragile. Il pareggio interno degli uomini di Puricelli lo si deve imputare solo alla retroguardia alessandrina, incerta, disorientata Ogni volta che i canarini » si affacciavano in area di rigore. Così quello che l’attacco costruiva. la difesa distruggeva. STAMPA SERA, Torino: I grigi hanno perduto ieri una grossa occasione per cogliere una brillante vittoria contro il Modena, ed hanno terminato in parità un incontro che hanno dominato per quasi tutti i 90 minuti dì gioco. L’Alessandria è andata in vantaggio per due volte, ha fallito tra Luna e l’altra rete molte occasioni: poi ha offerto per due volte l’occasione agli avversari di pareggiare, ed i modenesi hanno saputo sfruttarle. E’ difficile giudicare la prova dei grigi, brillanti all’attacco ma anche tanto imprecisi, e totalmente colpevoli, p e r i goal subiti in difesa... LA GAZZETTA DEL POPOLO, Torino: Due volte in vantaggio ed altrettante volte raggiunta, l’Alessandria non può far altro che mettere sotto accusa la sua difesa. Sul banco degli imputati l’intero reparto arretrato : dal portiere Patregnani, a Colautti, a Dalle Vedove, a Ferretti. E ciascuno per rispondere di colpe ben precise. Il portiere è l’unico responsabile del secondo goal: Dalle Vedove ha generosamente ignorato il suo diretto avversario, permettendogli di metterei a segno la prima rete; Colautti, tornato al ruolo naturale di terzino. E' parso l’ombra del giocatore che in più di una occasione aveva raccolto applausi a scena aperta: Ferretti, solitamente preciso e tempestivo in ogni intervento, si è lasciato beffare troppe volte. RISULTATI: Catania - Arezzo 1-0 Catanzaro - Verona 3-1 Genoa - Messina 2-2 Novara - Varese 0-2 Padova - Sampdoria 2-2 Palermo - Livorno 0-0 Pisa - Salernitana 0-0 Reggina - Reggiana 1-0 Savona - Potenza 1-0 CLASSIFICA: Varese p.10; Livorno, Modena, Potenza, Sampdoria, 7; Catanzaro, Messina, Reggina 6; Arezzo, Alessandria, Genoa, Padova, Pisa 5; Palermo, Savona 4; Salerno, Catania 3; Reggiana, Verona 2; Novara 1 Il punto sul campionato Il successo di Novara ha consentito al Varese (ancora a punteggio pieno dopo cinque partite) di distanziare di tre lunghezze le inseguitrici. Il Potenza, sconfitto a Savona, è stato raggiunto al secondo posto dal Livorno, dalla Sampdoria e dal Modena, che hanno pareggiato rispettivamente, a Palermo, Padova ed Alessandria. I sampdoriani a Padova, In vantaggio fino a metà gara, si sono fatti raggiungere nella ripresa e altrettanto è accaduto all'Alessandria in casa col Modena e al Genoa a Marassi col Messina. Tra le squadre liguri e piemontesi l'unica che abbia vinto è quindi il Savona, che ha ottenuto anzi il suo primo successo pieno a spese del Potenza. Si aggrava Invece la posizione dello sfortunato Novara che, sconfitto anche dalla capolista Varese, è ormai In coda alla classifica, con un solo punto all'attivo. (La Stampa) Il Varese imponendosi per due reti a zero a Novara ha consolidato il suo primato in classifica. I varesini conducono ora con tre punti di vantaggio su un quartetto composto da Livorno, Sampdoria, Potenza e Modena. La squadra di Da Pozzo è l'unica della serie B a non aver subito dopo cinque gare, reti. Gli immediati inseguitori il Livorno, la Sampdoria e il Modena, tutti in trasferta, non sono riusciti ad andare più in là di un pareggio. Il Potenza è stato invece nettamente sconfitto da una delle matricole della serie cadetta, il Savona che con una rete di Benigni si è assicurato il primo successo stagionale. In coda la situazione è stazionaria. Reggiana, Verona e Novara sono state nuovamente sconfitte. Un solo calcio di rigore è stato concesso nella quinta di campionato. Ne ha beneficiato la Reggina ma il tiro di Camozzi dal dischetto è stato deviato in corner dal portiere Bertini. Tre i giocatori espulsi: Santonico della Reggina, Mascheroni del Novara e Renna del Varese. Numerosissimi gli ammoniti. (Il Piccolo)