Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1966/1967
Serie B
23-10-1966 - Giornata: 7 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Reggiana AC 1 - 1 (0 - 1)
RETI: 79. rig. Magistrelli L.[A] 28. Bonci [Re]

Alessandria US Centini Ariodante, Legnaro (I) Gaetano, Trinchero Giuseppe, Pinato Franco, Dalle Vedove Giampiero, Gori Carlo, Oldani (II) Tullio, Lojacono Francisco Ramon, Gualtieri Ulisse, Magistrelli Luciano, Pasquina Mario All.: Puricelli Hector

Formazione avversaria
REGGIANA AC: Bertini, Donzelli, Giorgi, Strucchi, Grevi, Corni, Angrisani, Mazzanti, Bonci, Gavazzi, Crippa. All.: Bizzotto Romolo

Arbitro: Figuccia Ernesto (Marsala)
Note
Ammoniti: Pasquina [A]; Dalle Vedove [A]; Strucchi [R]; Mazzanti [R] Spettatori: 7000 circa di cui 3328 paganti per un incasso di lire 3.079.000 Angoli: 9-6 Inizio gara ore 14.30

Commento
DOPO PATREGNANI PURE CENTINI “REGALA,, UN GOL: DIFFICILE VINCERE IN TALI CONDIZIONI Solo con un rigore i grigi raggiungono il pareggio. Dieci reti subite in sette incontri sono troppe. Giungeranno a novembre un portiere e un libero? Indispensabili per Puricelli due nuovi elementi Il secondo pareggio interno contro la Reggiana ha messo a nudo il « piede d’argilla » dell’ Alessandria. Prima Patregnani e poi Centini hanno confermato che il punto debole della squadra sta appunto nell'estremo difensore. Ogni domenica si continuano a regalare reti agli avversari ben felici di usufruire di tale vantaggio. Contro il Modena era stato Patregnani a fallire la prova; contro la Reggiana, Centini. E’ difficile, con tale difetto base, richiedere agli altri dieci componenti la squadra quella calma, quella chiarezza di idee indispensabile per condurre in, porto la vittoria. In questo inizio di campionato i grigi stanno sciupando punti a tutto spiano, fallendo anche le prove che sulla carta sono indicate come le più facile. Il problema che si impone ai dirigenti è pertanto quello di provvedere con tutta urgenza, per evitare guai peggiori. Tutta la difesa, sotto il continuo incubo delle incertezze dell’estremo difensore affronta le partite con il cuore gonfio. Contro la Reggiana il gol, inaspettato è venuto per la solita papera del portiere. La rimonta, come tutti i tifosi presenti al Moccagatta hanno avuto modo di vedere, è stata più difficile del previsto. Ogni qualvolta gli avanti granata si presentavano sotto porta gli alessandrini si innervosivano e sbagliavano anche le cose più semplici. La difesa grigia con quella del Verona ha il passivo più pesante: dieci reti. A differenza della squadra scaligera però gli avanti locali hanno realizzato otto reti. Si fanno i goals, ma se ne subiscono troppi. Lojacono e compagni pure domenica scorsa hanno creato le premesse per almeno quattro reti. Più per sfortuna che incapacità, Magistrelli, Pasquina, Gualtieri e lo stesso Ramon non sono andati a segno. Subita la solita rete, la squadra ha incominciato ad innervosirsi e, più di tutti ne ha risentito Lojacono il quale si è reso responsabile di un gesto che merita la riprovazione dei veri sportivi. Non si butta infatti la palla fuori campo perché il compagno non è scattato in avanti. Chi ha ì gradi di capitano, certe azioni non se le può permettere. Il vecchio adagio idei panni sporchi lavati in famiglia, è quanto mai d’attualità. Un gesto più che una parola non fanno altro che accrescere l'orgasmo ed oggi l’Alessandria ha bisogno di tranquillità ,e comprensione tra i singoli giocatori siano essi vecchi senatori o giovani in cerca di un pizzico di popolarità. Ritornando alla gara vi è da evidenziare che nelle ultime gare l’impostazione della squadra ha lasciato alquanto a desiderare. Si inizia bene e si finisce male. L’auspicata fluidificazione non è allo stato attuale che un pio desiderio. Raramente si vedono infatti i terzini avanzare in fase di conclusione. Pure il centro campo risulta sovente sguarnito per cui, come contro il Modena, gli avversari possono dominare tranquillamente la zona creando le premesse per filtrare a rete. Altro rilievo è la continua ricerca degli uomini di centrocampo di Lojacono. II gioco viene sempre polarizzato su Ramon anche quando la logica impone lanci immediati per non consentire agli avversari di rientrare. Ad ogni partita disputata al Moccagatta si assist invece alla continua ricerca del nostro numero 8: ciò con il passare dei minuti determina un calo del giocatore che non ha certo il fiato necessario per continuare a correre da una fascia del campo all’altra per suggerire e impostare e nel dare manforte ai compagni della retroguardia. Puricelli deve dunque lavorare in profondità per riportare l’Alessandria a quella condizione da tutti riscontrata nelle prime partite di campionato. E’ tuttavia indispensabile acquistargli un portiere e un libero. Il giovane Pinato, esordiente, è ancora troppo acerbo per affidargli una responsabilità veramente grande. L’esordio è stato discreto, ma ciò non deve indurre, al momento attuale, a previsioni troppo ottimistiche. La retroguardia ha bisogno di elementi più decisi. Pure Gori, ad esempio, non riesce quest’anno a trovare la condizione dello scorso campionato. Corre, si spolmona, ma con risultati non certamente da elogio. Due uomini sono dunque necessari per rifare questa Alessandria che può contare su un attacco che segna e che potrebbe realizzare ancora di più se fosse ben sostenuto in fase di pressione. Per domenica è in programma la trasferta di Messina. Un incontro quanto m ai difficile considerato il particolare m omento che sta attraversando la squadra. Puricelli, qualora Lojacono non fosse ricuperabile, dovrà rivoluzionare l’attacco. La trasferta in Sicilia si preannuncia pertanto come una grande incognita. Speriamo bene. (Il Piccolo - Il Gattopardo) La Reggiana favorita da un errore del portiere dei grigi L'ALESSANDRIA SUBISCE UN GOL POI RIMONTA SU RIGORE: 1-1 Bonci ha segnato riprendendo un facile pallone sfuggito a Centini - Lojacono infortunato - L'affannosa rincorsa conclusa con la massima punizione realizzata da Magistrelli I grigi hanno pareggiato ancora una volta sul proprio campo, sfiorando l'insuccesso pieno, e giocando una delle peggiori partite del torneo. Mai come ieri però la colpa del risultato può essere addossata quasi esclusivamente ad un solo giocatore, il portiere Centini, autore di due soli interi-enti in tutta la partita, entrambi sbagliati, uno dei quali è costato il goal dello 0 a 1. Altri difetti, i soliti dell'Alessandria, sono apparsi nel corso della partita, ma tutti messi in evidenza da quel clamoroso errore di Centini, che oltre a determinare lo svantaggio, ha causato in tutti una insicurezza, una sfiducia, estremamente pericolose. La Reggiana è squadra dalle ambizioni modeste e ieri lo ha confermato una volta ancora, subendo l'iniziativa degli avversari, ma ha saputo segnare quel goal e su di esso ha vissuto per tutta la partita. L'azione è nata da una sgroppata di Angrisani, un ragazzo diciottenne di Napoli che esordiva ieri insieme con Bonci, centravanti diciassettenne; l'ala attraversava tutto il campo, dalla, destra fino all'estrema sinistra, poi tirava come poteva. Ne veniva fuori un cross, uno di quei palloni alti che un portiere solitamente blocca senza difficoltà. Centini non correva pericoli, poiché l'avversario più vicino era a cinque metri, ma rimaneva esitante fra i pali, finiva per gettarsi in avanti all'ultimo momento, si faceva carambolare il pallone addosso da un braccio all'altro e lo spediva giusto giusto sui piedi di Bonci. Il ragazzo era in gamba e anche fortunato, calciava una prima volta, Centini gli rimetteva la palla sul piede, girava a rete una seconda ed era quella buona. Da questo momento cominciava la rincorsa dei grigi che già avevano sprecato con Magistrelli al 10' un'occasione clamorosa, e poi erano andati ricino al successo con Gualtieri e con qualche punizione di Lojacono. Soltanto che i problemi soliti erano acuiti dal nervosismo che aveva preso un po' tutti. Per un Gualtieri in giornata di vena, fermato da Strucchi soltanto con tanti e tanti falli, c'era Pasquino assolutamente fuori fase, mentre Oldani appariva un po' svogliato, salvo che nelle fasi finali della gara. Rimaneva Magistrelli a sobbarcarsi una gran mole di lavoro, svolta impeccabilmente, mentre Lojacono, si gingillava in alcuni preziosismi senza riuscire a farsi valere se non per i soliti tiri-bomba nelle punizioni. Dietro se la cavavano tutti abbastanza bene, con Dalle Vedove in buona evidenza, e con il giovane Pinato discretamente sicuro nel ruolo di « libero ». Rimaneva da segnare il goal del pareggio, e con un attacco tanto scombinato nel suo insieme, non era cosa facile. Lojacono riusciva a procurarsi uno stiramento ad una coscia, per allungare una palla verso Pasquino al 7' del secondo tempo e da quel momento il suo apporto diventava quasi nullo. Puricelli era costretto a cambiare le marcature e mettendo Pasquino su Mozzanti,riusciva finalmente a bloccare la mezz'ala granata che aveva impostato tutto il gioco di centro campo e d'attacco della Reggiana. Da quel momento l'Alessandria cominciava a premere con continuità, ed era importante, se non altro per evitare di buscare altri goals, che Centini in una uscita volante su un corner non trovava di meglio che farsi passare il pallone sopra la testa rischiando il raddoppio del passivo. Dall'altra Bertini II difendeva la propria porta in modo mirabile, bloccava al 21' una rovesciata volante di Gualtieri, una vera prodezza del centravanti, e al 22' un tiro da pochi metri di Lojacono. Al 28' il pareggio, facilitato da un ineccepibile « rigore ». Gualtieri lanciato da Lojacono scattava sulla sinistra, entrava in area e saltava come al solito Strucchi, che per l'ennesima volta lo metteva a terra: l'arbitro questa volta non poteva passar sopra alla scorrettezza e decretava il rigore. Magistrelli batteva con la massima freddezza, ingannando in pieno Bertini II, che volava dalla parte opposta a quella l dove si insaccava il pallone. La partita finiva praticamente su questa azione, ma per l'Alessandria la crisi tecnica non si esaurisce con il fischio finale dell'arbitro. Alla squadra manca un portiere, dal momento che a Patregnani. non si vuole più dare fiducia, e,fanno difetto un paio di uomini che rinforzino il centrocampo finora presidiato soltanto da Magistrelli. Le decisioni spettano ai dirigenti, ma bisogna prenderle presto e, possibilmente, esatte. (La Stampa) Risultati: Genoa - Reggina 1-1 Livorno - Catania 1-3 Messina - Savona 0-0 Modena Palermo 0-0 Catanzaro Novara 1-0 Padova - Arezzo 1-1 Potenza - Pisa 0-0 Salernitana - Sampdoria 2-2 Verona - Varese 0-0 CLASSIFICA: Varese p.11; Catanzaro, Modena 10; Sampdoria, Reggina 9; Arezzo, Padova, Potenza 8; Messina, Genoa, Livorno, Catania 7; Salernitana, Pisa, Alessandria 6; Palermo, Savona 5; Reggiana 4; Verona 3; Novara 2 *una gara in meno MARCATORI: 6 reti Bui (Catanzaro); 4 reti: Carminati (Reggiana), Francesconi (Sampdoria). Il punto sul campionato Il Varese è rimasto in testa alla classifica nonostante il pareggio conseguito a Verona. Dopo l'imprevedibile sconfitta subita domenica scorsa, questo 0-0 dei biancorossi lombardi indica che la squadra capolista non è più brillante come all'inizio della stagione. Dietro al Varese una coppia veramente inattesa: il Modena, ed il Catanzaro. Da segnalare il successo dei calabresi sul campo del Novara, una vittoria difficile che ha segnato comunque la « condanna » del Novara all'ultimo posto della classifica. Le due squadre genovesi hanno pareggiato, ma mentre la Sampdoria torna imbattuta dal difficile campo di Salerno, la situazione del Genoa risulta piuttosto delicata dopo il drammatico 1-1 casalingo contro la Reggina. La società rossoblu potrebbe potenziarsi con il « mercato » d'autunno, ma non è detto che i nuovi acquisti di cui si parla possano dare al Genoa le caratteristiche di grande squadra. La Sampdoria che è al terzo posto, conferma le sue aspirazioni ad un ritorno immediato nella serie A. Merita anche ricordare la bella prova del Savona che ha conquistato a Messina un prezioso pareggio. Ha pareggiato pure l'Alessandria, però in casa e di fronte alla modesta Reggiana, segno evidente che la squadra grigia non ha ancora raggiunto un buon grado di rendimento. (La Stampa)