Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1966/1967
Serie B
06-11-1966 - Giornata: 9 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Varese FC 0 - 3 (0 - 0)
RETI: 74. Leonardi [Va] , 84. rig. Leonardi [Va] , 88. Stevan [Va]

Alessandria US Patregnani Edo, Trinchero Giuseppe, Legnaro (I) Gaetano, Rossi Alberto, Dalle Vedove Giampiero, Colautti Mario, Oldani (II) Tullio, Lojacono Francisco Ramon, Pasquina Mario, Ragonesi Renzo, Bonfanti Mario All.: Puricelli Hector

Formazione avversaria
VARESE FC: Da Pozzo, Sogliano, Maroso, Dellagiovanna, Cresci, Gasperi, Leonardi, Cucchi, Anastasi, Gioia, Stevan. All.: Arcari Bruno

Arbitro: Giunti Luciano (Arezzo)
Note
Angoli: 7-7. Spettatori: 8000 circa di cui 3791 paganti per un incasso di lire 3.631,400. Terreno molto allentato, con pioggia caduta per quasi tutta la durata dell'incontro. La partita è iniziata con qualche minuto di ritardo per il mancato arrivo del segnalinee Marzocca di Firenze, sostituito poi con Palmieri di Alessandria, il quale solitamente fa parte della terna di Genel. Inizio gara ore 14.30

Commento
TRAVOLTA DALLA CAPOLISTA LA SQUADRA DELL'EMERGENZA Dom enica Puricelli non aveva a disposizione che undici uomini: hanno lottato con il cuore in gola, poi sono crollati La barba di Lojacono — il giocatore si è infatti lasciato crescere una barba da fare invidia ai più celebri attori — non ha portato fortuna ai grigi. Il secco zero a tre, pur con tutte le attenuanti, valide, ma che non giustificano il comportamento di alcuni tifosi esagitati, ha gettato l’Alessandria in una posizione alquanto critica. Risalire la china è difficile per non dire arduo. La sconfitta con il Varese è stata l’epilogo di una serie sfortunata di circostanze molte delle quali volute. Senza volere infierire su alcuno, occorre subito precisare che i grigi domenica sono stati costretti, questo il termine esatto, a scendere in campo con una formazione veramente d’emergenza. Pretendere di più dalla squadra era veramente assurdo. La botte — l’Alessandria — ha dato tutto il vino che aveva, poi si è sfasciata sotto la spinta offensiva del Varese. L’impiego di Lojacono, pur rendendo merito al giocatore per quanto sinora ha fatto, è risultato quanto mai negativo indipendentemente dal riacutizzarsi dello strappo muscolare. Non si può infatti tenere in campo un giocatore solo per calciare le punizioni o per dare saltuarie dimostrazioni di spunti di classe che servono più alla platea che al gioco. Da queste colonne più volte abbiamo rilevato che Ramon accentrando su di sè il gioco non fa che favorire gli avversari. La squadra si trova così, ogni qualvolta affronta un avversario di rango ad offrire agli ospiti un uomo di vantaggio. Quando si dice che le partite si vincono a centro campo si afferma il vero. Lojacono non lo si può indicare certo come il solo responsabile del disastro di domenica. Trincherò, Dalle Vedove e Bonfanti hanno disputato la gara denunciando una preparazione e un senso di posizione alquanto approssimativi. Pure Ragonesi con il passare dei minuti è stato coinvolto nel marasma generale. Unica nota positiva la superba prestazione di Rossi. Puricelli miracoli non può certo fame. Ha mandato in campo la sola formazione che poteva schierare sperando nella fortuna, ma la dea bendata, come tutti hanno visto ha preferito allearsi con i biancorossi. Quella che attraversa ora l’Alessandria è una crisi di uomini che è andata aggravandosi senza che alcuno, almeno apparentemente, abbia cercato di porvi rimedio. Sin dalla terza partita, quella interna con il Catanzaro, era balzato evidente anche al tifoso più sprovveduto la necessità di acquistare due elementi: un portiere e un libero, o un portiere e un centravanti. Due uomini indispensabili per garantire alla squadra quella coesione necessaria, direi indispensabile. L’unico acquisto, se tale può definirsi, è quello di Nicolè, poco allenato e con i limiti atletici che tutti conoscono. Il ritardo con il quale i dirigenti hanno affrontato questo problema non ha fatto altro che aggravare la situazione esasperandola al massimo. Ancora una volta si è preferito la polemica invece che i fatti. Acquistare in questo periodo novembrino non è facile: su questo tutti sono d’accordo. La proposta di abolire questa campagna supplementare è quanto mai valida considerato che sul mercato i pezzi buoni sono pochi. Le società che dispongono di giocatori giocano al rialzo quando si accorgono che la richiedente è in difficoltà. Questo il caso del portiere del Verbania per il quale, stando ai giornali, i dirigenti non hanno esitato a « sparare » a quelli mandrogni la bella somma di quaranta milioni di lire. Tergiversando nella speranza di un miracolo, che non è avvenuto, si è contribuito a rendere sempre più difficile la posizione della squadra, li pubblico incomincia a disertare le partite e gli incassi diminuiscono. La colpa di quanto sta accadendo non la si può certo fare ricadere nè sui giocatori nè sull’allenatore il quale, da quanto abbiamo appreso, pare abbia informato i dirigenti che con l’attuale organico la possibilità di sfuggire alla retrocessione sono alquanto limitate. Lo scorso anno se la memoria non ci tradisce, ancora prima che il campionato giungesse alla conclusione, leggemmo di promesse di potenziamento della squadra per non « fare soffrire i tifosi che si meritano ben altro per l’attaccamento dimostrato ». Tali assicurazioni vennero fornite successivamente. La realtà, che è quella che conta, è stata molto amara. A differenza di coloro che preferiscono nell’attuale situazione tacere, noi non abbiamo alcun timore nel ribadire che l’AIessandria attuale è in crisi, una crisi che si aggraverà ulteriormente se non si corre ai ripari. Questo convincimento è condiviso da migliaia di altre persone. Ci auguriamo quindi che i responsabili facciano tesoro delle critiche dettate unicamente dal desiderio di vedere una squadra che affronti il campionato senza eccessive pretese con il solo traguardo della salvezza. Questo chiedono i tifosi che domenicalmente frequentano il Moccagatta e che sono sempre pronti a dimenticare il passato per applaudire non solo la squadra, ma anche chi ha avuto il merito di costruirla. (Il Piccolo - Il Gattopardo) Nella ripresa la squadra lombarda travolge quella piemontese I GRIGI (CON TRE INFORTUNATI) RESISTONO SOLTANTO UN TEMPO Lojacono, Legnaro e Rossi vittime di incidenti - La compagine di Puricelli lamentava, inoltre, le assenze di Gualtieri, Ferretti, Magistrelli e Gori (che forse verrà ceduto al Torino) - Ma il centrocampo e l'attacco non sono all'altezza della situazione - Battibecchi fra i tifosi a fine partita L'Alessandria ha patito un'altra sconfitta interna, e non è una gran consolazione che l'avversario fosse questa volta di gran nome, il Varese. L'insuccesso ha assunto proporzioni eccessive, ma l'inferiorità dei grigi, o i meriti del Varese, sono stati palesi. Il rigore concesso dal"irbitro Giunti agli ospiti, un fallo in area, non grave, su Oldani passato inosservato, la convalida della terza rete realizzata in fuori gioco da Stevan, hanno inasprito il pubblico sia nei confronti del direttore di gara che verso i giocatori del Varese. Fortunatamente non è successo nulla di grave, tranne un battibecco piuttosto violento tra i tifosi delle due squadre, ma quel che è peggio è che un certo complesso di vittimismo abbia finito per deformare anche i giudizi di dirigenti e giocatori. Onestamente il solo Puricelli ha riconosciuto l'inferiorità palesata dai suoi giocatori, pur con le attenuanti che derivano dai diversi infortuni e dalie assenze di quattro elementi di buon valore, quali Gualtieri, Ferretti, Gori e Magistrelli. L'attacco piemontese non ha messo assieme un'azione :n tutti i quarantacinque minuti del primo tempo, quando la squadra giocava senza infortunati; le situazioni pericolose per il Varese, e ce ne sono state parecchie, son venute in seguito ai calci di punizione di Lojacono. Mai una manovra, mai un'azione a largo respiro, mai un contropiede, tutto ciò malgrado due fra 1 migliori in campo siano stati proprio Oldani e Pasquina, che improvvisando per conto loro sono riusciti a creare le premesse per le punizioni o i calci d'angolo. Il grosso problema dei grigi è tutto a centro campo dove Lojacono è eccellente per i tiri di punizione ma rimane immobile e spesso fuori posizione durante il gioco; ieri mancavano Magistrelli e Gori, e se Ragonesi se l'è cavata con onore, non altrettanto si può dire per Dalle Vedove, che da ottimo stopper qual'è si è trasformato in mediocre centrocampista. Gori è in procinto di essere venduto al Torino, e non può più essere preso in considerazione per il futuro. Rimangono Magistrelli e Ferretti e ci sarà posto per tutti due, e per il bravo Ragonesi se ci si deciderà a togliere di squadra Lojacono, non concedendo così all'avversario il vantaggio costante di un uomo. E' fuori forma Trincherò e sbilancia con le proprie incertezze anche i compagni di difesa. Assolutamente inutile è apparso Bonfanti la cui presenza in campo si è rilevata solo per la libertà di cui godeva il suo diretto avversario, Sogliano. Puricelli ha bisogno di sostituire gli elementi meno in forma, di rimpiazzare gli infortunati: ha necessità di giocatori, che i suoi dirigenti debbono assicurargli prima di criticare, come hanno già fatto, il suo operato. Finora si ha notizia di un solo contratto nuovo, quello stipulato con Nicole che dopo tre mesi di inattività riprenderà la preparazione domani. Nel Varese, la squadra che ha rivelato il miglior elemento della serie B, Anastasi, colpisce la mancanza di vere individualità che facciano spicco nel brillante gioco d'assieme. Sarebbe difficile fare una graduatoria di merito fra gli undici giocatori lombardi, mentre salta agli occhi la perfetta intesa fra i vari reparti, che determina una continuità di manovra dall'una all'altra area,. Lo schieramento dell'Alessandria faceva pensare ad una tattica difensivista ad oltranza, e sorprendevano quindi i continui attacchi condotti dai grigi nei primi minuti. Si arriva fino al 7' per trovare la prima delle punizioni: tira Lojacono e Da Pozzo ha la presunzione di voler fermare il pallone; la sfera rimbalza sul petto del portiere, Oldani è pronto a calciare verso rete e ancora Da Pozzo da terra riesce a deviare verso Sogliano che libera. Passano dieci minuti ed ecco una punizione quasi dalla linea di fondo: tira Lojacono e Da Pozzo mette in angolo dopo essersi fatto rimbalzare la palla addosso per un paio di volte. Al 22' terza punizione: Lojacono tira aggirando la barriera e Da Pozzo gli risponde con un gran volo deviando in corner. Qui si esaurisce gran parte della spinta dei grigi e il Varese si fa vivo con due azioni in profondità, veloci e precise, che mancano il bersaglio per un soffio al 24' e 28'. In chiusura di tempo l'unica azione di marca alessandrina; Lojacono lancia Legnaro in profondità, questi manda un traversone verso il centro a mezza altezza, Bonfanti alza la palla con il tacco: Oldani arriva in corsa, ha una perfetta elevazione e colpisce di testa. La palla sembra infilarsi sotto la traversa ma Da Pozzo si inarca, tocca il pallone, e se lo porta a terra ben serrato fra le mani. Nella ripresa i grigi si impegnano ancora a fondo. C'è una punizione dopo tre minuti e il centro di Lojacono non è sfruttato né da Pasquina, né da Oldani, poi all'11' una brillante discesa di Colautti è conclusa dallo stesso difensore con un tiro parato da Da Pozzo. Al 22' la prima rete: Cucchi lancia Leonardi in contropiede: tenta di bloccarlo con un placcaggio Colautti ma non ci riesce. L'ala entra in area gli convergono addosso Trincherò, Legnaro e Patregnani, e prima che i quattro facciano mucchio sul disco del rigore la palla parte verso la rete infilandola lentamente. C'era Ragonesi fuori campo per una botta, in quel momento, ed è bastato perché nessuno coprisse Cucchi, tanto da costringere Legnaro ad abbandonare Leonardi. Patregnani salva la propria rete uscendo ancora su Leonardi tre minuti dopo. La reazione dei grigi è fiacca anche perché Lojacono da qualche minuto accusa un dolore alla coscia e si muove ancor meno del solito, e poi si faranno male sia Legnaro che Rossi. Pasquina manca al 27' un bel traversone di Oldani, e al 29' è lo stesso Oldani che reclama un rigore per uno spintone di Maroso. Al 39' Gaspari giunto sul fondo centra verso Anastasi. Rossi tocca la palla con la mano destra e l'arbitro troppo lontano per veder bene dà senz'altro il rigore. Protestano ì grigi sostenendo che la palla sarebbe andata a Patregnani, ribatte l'arbitro dicendo che mantiene il rigore: tira Leonardi ed è rete. Si rinnovano le proteste, questa volta ben motivate perché nel fango che ricopriva l'area di rigore, il pallone era stato piazzato a dieci metri di distanza dalla porta e non a undici. Niente da fare, la palla va a centro campo. Per arrotondare oltre il dovuto il punteggio un lungo cross di Sogliano coglie Stevan libero e solo: Patregnani tenta l'intervento sul giocatore che è in netto fuori gioco, ma si fa aggirare ed è il terzo goal. (La Stampa - Ed. Sport - Giorgio Viglino) Risultati: Catania - Reggiana 3-0 Catanzaro - Genoa 1-1 Moaena - Livorno 2-2 Padova - Novara 2-0 Palermo - Savona 1-0 Pisa - Arezzo 2-0 Reggina - Salernitana 0-0 Sampdoria - Messina 0-0 Verona - Potenza 1-0 CLASSIFICA: Varese p. 15; Modena 13; Sampdoria 12; Catanzaro, Messina, Padova 11; Livorno, Potenza. Pisa, Reggina 10; Catania 9; Arezzo, Genoa, Palermo 8; Salernitana 7; Savona, Alessandria, Verona 6; Reggiana 5; Novara 4 Marcatori: 7 reti: Bui; 5 reti: Francescani e Leonardi; 4 reti: Baisi, Carminati Di Stefano e Pasquina; 3 reti: Ferrari (Arezzo), Flaborea, Gonella, Bigotto Il punto sul campionato Il Varese, con un pizzico di fortuna, come si conviene alle grandi squadre, oltre a passare ad Alessandria ha consolidato il primato in classifica. Il Modena in fatti ha pareggiato sul proprio campo favorendo l’avvicinamento delle altre compagini che puntano alla promozione. Pure la Sampdoria, una delle candidate alla serie A, non è andata più in là del pari contro un Messina sceso in campo con l’evidente decisione di non perdere. Il Padova con un franco successo sul Novara si è portato a ridosso delle prime, favorito dal pareggio imposto dal Genoa al Catanzaro privo del suo cannoniere Bui. Da segnalare ancora la netta vittoria del Pisa sull’Arezzo e lo zero a zero di Reggina - Salernitana. In coda il Novara piegato dai patavini è rimasto nuovamente solo all’ultimo posto, ma tra le squadre rivali Alessandria, Savona e Reggiana non hanno migliorato la loro posizione. L’ Alessandria in particolare dopo un buon avvio si trova in piena crisi. Il Verona conquistando la prima vittoria stagionale ha lasciato il fanalino di coda ai novaresi. Quella di domenica scorsa è stata una giornata poco favorevole ai difensori: numerosi infatti i rigori concessi. Ad Alessandria, Leonardi ha superato Patregnani; a Modena, Merighi e Lombardo — quest’ultimo del Livorno — non hanno fallito le massime punizioni. A Padova invece Morelli ha mancato addirittura lo specchio della porta. Complessivamente quattro rigori. In testa alla classifica cannonieri è sempre Bui del Catanzaro con sette reti: a due lunghezze seguono Francesconi della Sampdoria e Leonardi del Varese che ha realizzato una doppietta al Moccagatta. Con quattro troviamo il solito Pasquina, Baisi e Carminati. CURIOSITÀ’ DELLA NONA GIORNATA: a Palermo nel secondo tempo un tifoso esagitato dagli errori del l'arbitro non ha esitato a scagliare nel campo, In ... due riprese, le sue scarpe. D elle venti squadre partecipanti ai campionato di serie B solo la Reggiana non è ancora riuscita ad assaporare la vittoria. (Il Piccolo) Il Varese proprio nella giornata più difficile, ha consolidato il proprio vantaggio. Ha vinto in trasferta mentre le dirette inseguitrici Modena e Sampdoria hanno pareggiato sul proprio campo, favorendo l'avvicinamento delle altre compagini che puntano alla promozione. Il Genoa cogliendo un pareggio a Catanzaro, dove il successo pieno è sfuggito per poco, ha fatto un piccolo passo avanti, ma il suo distacco dalle squadre di testa è sempre molto netto. In coda il Novara, sconfitto a Padova, è rimasto nuovamente solo all'ultimo posto, ma tra le squadre rivali Alessandria, Savona e Reggiana sono rimaste sulle proprie posizioni. Il Verona invece ha conquistato la prima vittoria di stagione salendo al terzultimo posto. (La Stampa)