Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1981/1982
Serie C1
17-01-1982 - Giornata: 17 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Parma AC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Zanier Adriano, Fabris Mariano, Soncini Stefano, Bencardino Alfredo, Albinelli Fabio, Colombo Antonio, Maniscalco Maurizio [50. Di Prete Claudio], Colusso Renato, Discepoli Gian Cesare, Piccotti Enrico [69. Pasquali Primo], Giuntini Riccardo A disp.:Dariol Sergio , (P) Davoli Lauro All.: Ballacci Dino

Formazione avversaria
Parma: Orsi, Montanini, Zuccheri, Cecchini, Catellani, Biagini, Pari, Larini, Cesati, Cannata, D'Agostino [67. Allievi]. A disp.: Piccoli, Stoppani, Aselli, Toscani All.: Danova Giancarlo

Arbitro: Da Pozzo Giovanni (Monza)
Note
Ammoniti: Larini [P], Cesati [P], Fabris [A], Pasquali [A], Colombo [A]. Angoli: 4-7. Spettatori: 3.500 (2541 paganti) incasso di 10.980.500 lire Giornata fredda,terreno pesantissimo, per la neve caduta nella mattinata di venerdì sul campo liberato dai teloni protettivi Inizio gara ore 14.30

Commento
ULTIMA GARA DEL GIRONE D’ANDATA: SOLO UN PUNTO PER L’ALESSANDRIA CONTRO IL PARMA Grigi: proibito vincere al "Moccagatta" Deludente prestazione dell'undici di Ballacci che non sa concludere a rete — Le precarie condizioni fisiche di Pasquali e Di Prete hanno condizionato il gioco d'attacco: insufficienti Maniscalco e Giuntini — La squadra, nonostante le contemporanee sconfitte delle altre pericolanti, resta più che mai invischiata nella zona-retrocessione L’ultima giornata del girone d'andata ha portato soltanto un punto alla sempre più preoccupata Alessandria di Dino Ballacci che neppure domenica scorsa, opposta al Parma di Carletto Danova, ha saputo "violare” il Moccagatta, divenuto ormai terreno proibito per i colori grigi. Uno squallido 0-0 contro i biancocrociati è bottino quanto mai modesto, che non serve a migliorare l ’asfittica graduatoria dell’Orso, quartultimo in compagnia di Empoli e Sanremese, quindi in piena zona retrocessione. Poteva essere un turno favorevole per la squadra del presidente Ceratogli; quasi tutte confitte le dirette concorrenti nella lotta per non retrocedere (meno la Sanremese, che però ha superato il Sant'Angelo), sugli scudi le "grandi” del girone, capaci di andare a rete con straordinaria facilità.L’Alessandria, che invece grande non è, ha tra l’altro il maledettissimo difetto di non sapere concretizzare in rete quanto di più o meno buono sa costruire nella fascia centrale del campo. Una carenza, quella di uomini - gol, che di fronte ad una difesa munita come quella emiliana si è fatto particolarmente sentire. Il taccuino parla chiaro: a favore dei "grigi” ci sono solo quattro conclusioni a rete, tre di Colusso, una di Discepoli, quasi tutte nella prima parte della gara. Il secondo tempo, invece, è stato quanto mai deludente e ha visto una sola volta l'Alessandria pericolosamente proiettata in avanti ad insidiare la porta di Orsi, per di più nei primi minuti. Dopo il tiro del "solito” Colusso, parato con facilità, una trentina di minuti da dimenticare, con i padroni di casa apparentemente padroni della situazione ma in realtà quasi mai in grado di impensierire gli uomini di Danova, che negli spogliatoi si è addirittura dichiarato poco soddisfatto del risultato, sperava nella vittoria. Una prova di anti - calcio che preoccupa gli sportivi, che non rassicura gli undici in campo (sempre più nervosi cori il passare delle domeniche) innervosisce tra l’altro anche l’allenatore Ballacci, ormai votato al silenzio stampa. Decisamente un momentaccio per la società di via Gentilini, che guarda con preoccupaziorie al traguardo del 30 maggio e quindi al futuro del sodalizio. Una retrocessione, inutile nasconderlo, avrebbe ripercussioni soprattutto sull’assetto societario; gli attuali responsabili, dopo aver sopportato per tanti mesi un vero e proprio salasso economico (senza poi contare critiche e arrabbiature) si troverebbe ad un bivio: tentare ancora una volta l’avventura (con le innegabili difficoltà che una nuova retrocessione comporterebbe) o passare mano? Problematico rispondere, indubbiamente dovranno essere i risultati a salvare l’Alessandria - società, mai come in questo momento stretta attorno alla squadra, nonostante quelle incomprensioni che sono purtroppo tipiche dei momenti di crisi. Colombo e C. iniziano domenica prossima il girone di ritorno in trasferta; ancora una volta sul loro cammino c’é pericolante, un avversario che, a parte i punti in classifica (quattordici, contro i dodici dei mandrogni) non sta di certo meglio, risultati alla mano. I biancorossi di Piacenza, infatti, umiliati in casa (3-0) dal Vicenza, rischiano di trovarsi invischiati nei bassifondi della graduatoria, in sgradevole compagnia. Sul fronte grigio si spera nel completo recupero di Pasquali e Di Prete, ed in quello di Rocco Cotroneo, uomo di fatica del centrocampo, il quale ha scontato il turno di squalifica e smania dal desiderio di tornare a giocare. LA CRONACA. Proprio le precarie condizioni di Claudio Di Prete e di Primo Pasquali sono state all’origine della figuraccia collettiva rimediata contro i parmensi; i sostituti, Maniscalco e Giuntini, hanno ancora una volta deluso, sparendo troppo presto dalla scena. Ne ha risentito l’intero complesso, che invece ha "tenuto” abbastanza bene nel pacchetto arretrato dove Fabris e Albinelli, rispettivamente su D’Agostino e Cesati, quasi mai si sono lasciati superare dagli avversari. Sulla via della guarigione anche Stefano Soncini, che tuttavia ha faticato parecchio con il veloce Pari, giovane di scuola interista. Primi venti minuti strani, contro logica. I locali non sanno controllare la partita, sono nervosi, finiscono di subire il Parma. Gli ospiti si rendono pericolosi con alcune punizioni, una delle quali, al 25’ (di Cannata), deviata da Colombo, finisce di poco alta sulla traversa, replica finalmente l’Alessandria: lungo lancio di Soncini per Colusso che, spalle alla porta, colpisce con la nuca costringendo Orsi in "corner” (27’). Due minuti dopo è Discepoli a minacciare il portiere; Gian Cesare riceve da Maniscalco, si libera per il tiro e dal limite spara di destro, rasoterra: Orsi si rifugia in calcio d’angolo. Trentacinquesimo: azione Soncini - Giuntini - Colusso, girata da due passi, sul corpo del portiere. Finisce il primo tempo. Nella ripresa Ballacci manda in campo Di Prete, tenuto prudenzialmente a riposo per uno stiramento, al posto di Maniscalco. Dino vorrebbe rompere gli indugi, ma in campo le cose andranno ben diversamente. Di Prete assume subito una posizione troppo arretrata e neppure l’innesto di Pasquali, che permette finalmente di vedere un’Alessandria a tre punte, modifica l’andamento dell’incontro. Dopo un destro al volo di Colusso, al 12’, bloccato con facilità, i piemontesi spariscono. È addirittura il Parma a sfiorare il gol, con Cesati al 36’, che dopo aver saltato Albinelli conclude d’interno sinistro molto vicino al "sette” e soprattutto con Allievi, che non sfrutta a dovere un malaccorto passaggio di Bencardino a Zanier e dopo aver scartato il "guardiano” preferisce crossare invece di concludere direttamente in porta. A tre minuti dal termine sarebbe stato, per il povero Orso, il colpo del K.O (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) UN MAGRO 0 A 0 DELL'ALESSANDRIA CON IL PARMA Niente da fare per l'Alessandria neppure contro il Parma, ed i grigi, ormai contestati dal pubblico, sono usciti dal Moccagatta con uno scialbo pareggio, a reti inviolate. Troppo poco, per una squadra che ha estremo bisogno di punti e che chiude il girone d'andata appena a quota 12. Dodici punti sono veramente pochini, ammette a fine gara il presidente Nando Cerafogli. Un parere largamente condiviso dai tifosi, ieri già notevolmente scesl di numero: appena 2541 i paganti, per un incasso che ha sfiorato gli undici milioni di lire. «Potevamo anche vincere», ha affermato il mister del Parma, Danova. e veramente gli ospiti sono sfati più pericolosi dei padroni di casa, anche se poi si sono forse lasciati sfuggire qualche buona occasione per andare a rete. L'Alessandria 1981-82, non è più un mistero per nessuno, ha veramente poco. Contro il Parma, comunque, dobbiamo dire che la squadra è stata ancora più insufficiente del solito. Nei primi trenta minuti, tra l'altro, i grigi hanno letteralmente ballato, non riuscendo ad imbastire una azione, a controllare una palla, a vincere un solo contrasto. Qualcosa di meglio, poi, hanno fatto vedere gli uomini di mister Ballacci nella ripresa; troppo poco, però, per sperare in risultati più positivi per il futuro. A fine gara, come ormai è sua abitudine Bellocci non si è fatto vedere all'incontro con i giornalisti, affrontati dal presidente Cerafogli. Si gioca ogni volta con la paura, perché si deve vincere ad ogni costo — ha commentato — e le cose diventano sempre più difficili. Per vincere, poi, bisogna segnare e purtroppo tiriamo poco o male in porta. Contro il Parma, tra l'altro, non un solo pallone e stato giocato sulle fasce». Cerafogli cerca di minimizza- le voci di contrasto in seno alla società, esclude che esista un gruppo torinese intenzionato a subentrare agli attuali dirigenti. Certo, comunque, che tra i massimi esponenti della società non deve regnare l'accordo: lo stesso Ballacci sul giornalino Orso grigio distribuito in campo non risparmia, pur senza fare nomi, critiche ad alcuni dei responsabili dell'Alessandria. Sette a quattro i calci d'angolo. a favore del Parma. Ammoniti Larini e Cesati del Parma, e per l'Alessandria Fabris, Pasquali e Colombo: tutti per proteste. La cronaca della prima mezz'ora abbiamo già detto: l'Alessandria è alla deriva, mentre il pubblico non risparmia critiche e bordate di fischi. Al 21' Fabris, su azione di D'Agostino, salva in corner, un minuto dopo Albinelli per poco non va in autorete, poi al 25' altro salvataggio in corner e sulla successiva azione è Zanier a parare la conclusione. Una reazione dell'Alessandria al 27', Soncini serve Colusso che conclude di testa: Orsi salva alzando sopra la traversa, in corner. Al 29' azione Giuntini-Maniscalco per Discepoli che calcia di destro: è ancora Orsi a salvare in corner. E' il momento più delicato per i grigi. Al 35' sono Orsi e Biagini a metter ancora in angolo sulla conclusione di Colusso, dopo l'azione Soncini-Giuntini. Poi il Parma riprende a dominare. Nella ripresa il gioco è più equilibrato ma l'Alessandria non riesce a farsi pericolosa. Al 62' punizione di Cannata, smorzata dalla barriera e poi parata da Zanier. Poi Ballacci sostituisce Piccotti con Pasquali, che in due minuti appena riesce a fare due falli ed infine a farsi ammonire. All'87' madornale errore di Bencardino che, con Zanier fuori dai pali, sbaglia l'intervento, passando ad Allievi: fortunatamente per l'Alessandria il regalo giunge improvviso per l'attaccante parmense che crossa anziché calciare direttamente e Soncini riesce a salvare in angolo. Sullo zero a zero, tra le proteste dei. tifosi, l'incontro si conclude. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marchiaro) RISULTATI: Atalanta-Rhodense 0-0 Fano-Monza sosp. Forli-Treviso 2-0 Padova-Modena 0-0 Piacenza-Vicenza 0-3 Sanremese-S.Angelo 3-1 Trento-Empoli 2-1 Triestina-Mantova 2-0 CLASSIFICA: Atalanta p.25; Modena, Padova 24; Monza 23; Vicenza 22; Triestina 20; Forli, Treviso, Trento 17; Fano, Parma 15; Piacenza, Rhodense 14; Mantova 13; Empoli, Sanremese, Alessandria 12; S.Angelo 8 Ogni *= una gara in meno Il punto sul campionato Come da pronostico, l’Atalanta ha vinto il match contro la Rhodense, dimostrando una chiara e netta superiorità. Troppo timore reverenziale tra Padova e Modena nell’incontro concluso a reti bianche, che ha accontentato entrambe le compagini. Troppo sueriore il Vicenza che ha espugnato il campo del Piacenza, la squadra veneta ha lasciato una ottima impressione. Mancavano due minuti alla fine del match e il Fano stava attaccando il Monza alla ricerca del pareggio, quando alcuni facinorosi, abbattevano la recinzione e entravano in campo. Sono bastati trenta secondi alla Sanremese per esorcizzare la paura, al primo affondo è arrivato in gol in una gara che i padroni di casa hanno condotto meritatamente in porto.