Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1981/1982
Serie C1
07-02-1982 - Giornata: 20 - Rho - Comunale


Rhodense AC - Alessandria Calcio US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Davoli Lauro, Soncini Stefano, Bencardino Alfredo, Cotroneo Rocco, Dariol Sergio , Colombo Antonio, Pasquali Primo, Colusso Renato, Discepoli Gian Cesare, Maniscalco Maurizio, Di Prete Claudio A disp.:Albinelli Fabio, Primizio Stefano, (P) Zanier Adriano All.: Ballacci Dino

Formazione avversaria
Rhodense: Sartorel, Giorgi, Diligenti, Cassaghi, Maccoppi, Campidonico [46. Bellio], Di Stefano, Borsani [46. Spigariol], Uzzardi, Grosselli, Albanese. A disp.: Strano, Calvi, Garavaglia. All.: Gattoni Romano

Arbitro: Fassari Santo (Catania).
Note
Ammoniti: Maccoppi [R], Cotroneo [A], Soncini [A], Di Stefano [R] Angoli: 2-5 Spettatori: 1500, (840 paganti) incasso di 3.755.000 lire Temperatura mite Inizio gara ore 15.00

Commento
LA GARA SI È CONCLUSA SULLO 0 A 0 A Rho l'Alessandria impone il pari Priva di alcuni titolari la compagine» di mister Ballacci ha preferito non rischiare adottando una tattica accorta — Nessun problema per il portiere Davoli, che ha comunque dimostrato di essere un elemento estremamente interessante — Tra i migliori il centrocampista Colusso — Domenica al “Moccagatta” arriva il Fano: necessario proseguire nella serie posi Quarto risultato utile: un pareggio esterno, conquistato a spese di una squadra direttamente interessata alla lotta per non retrocedere. Tra Rhodense e Alessandria è finita 0-0, punteggio che rispecchia anche troppo chiaramente quanto si è visto in campo, cioè davvero poco, per non dire niente. Poco, anzi pochissimo dal punto di vista del gioco e da quello squisitamente tecnico (sul fondo sconnesso del Comunale lombardo è praticamente impossibile produrre football accettabile), niente per fortuna (dei grigi) da quello dei gol. L’Alessandria è partita alla volta di Rho con la dichiarata intenzione di portarsi via un punto; lo imponeva la classifica, la media inglese, lo esigeva Ballacci costretto a schierare una formazione largamente rimaneggiata per la squalifica di Fabris e gli infortuni di Albinelli e Piccotti. Dino ha fatto ancora una volta affidamento su Antonio Colombo, vecchio leone. Gli ha consegnato la maglia n.5, come ai bei tempi, lo ha messo a guardia di Albanese, seconda punta degli arancioni. Toni ha stretto i denti, ha retto con dignità, in definitiva ha annullato il più giovane avversario tranquillizzando l’intera retroguardia. Con lui ha "funzionato" anche Dariol, rispolverato dopo mesi di panchina, che da buon libero ha chiuso con autorità tutti i varchi, lasciando negli spogliatoi il fioretto per lavorare spesso e volentieri di sciabola, come si addice al clima della Cl. Sufficientemente protetto ha finito per giganteggiare anche il giocatore che più di altri è legato al rendimento dei “mastini”. Lauro Davoli, il portiere, non ha praticamente sbagliato un intervento. Raramente ha corso seri pericoli, ma ogni qualvolta è stato chiamato in causa si è disimpegnato con naturalezza, distinguendosi in particolar modo nelle uscite, laddove il suo predecessore era stato meno convincente. Cosi l’Orso grigio è riuscito ad imbrigliare la Rhodense, la brillante squadretta del tandem Borsani - Gattoni che continua a restare una delle più belle realtà del campionato, ripetendo le gesta dello scorso anno, quando assieme ai grigi aveva addirittura ottenuto la promozione alla categoria superiore. Appaiate a quota diciassette le due squadre fanno... gli scongiuri e guardano al prossimo turno. I mandrogni dovranno ancora una volta far risultato. Al “Moccagatta” scende il Fano, rilanciato dalla sorprendente vittoria a spese del Padova: diciannove punti per i marchigiani, diciassette (come detto) per gli uomini del presidente Cerafogli. Aggancio in vista? La piazza freme, intravede la possibilità, dopo gli incontri fortunati disputati contro Piacenza e Mantova, di una salutare tripletta. Intanto Ballacci recupererà gli squalificati Fabris e Giuntini, forse anche Piccotti. Per Albinelli, invece, i tempi di guarigione sono decisamente più lunghi. Il modenese deve lavorare ancora qualche giorno per ritrovare un tono muscolare accettabile; il periodo di inattività forzata lo ha ulteriormente appesantito; Fabio ora è nelle mani del “mago” Viganò, che lo segue passo dopo passo. Rhodense e Alessandria, le due matricole, si sono affrontate con grande determinazione, ma raramente hanno creato spunti di un certo interesse La gara, tutto sommato, è stata deludente. Bisogna attendere fino al 20’, infatti, per registrare un’insidia portata dagli arancioni alla porta del bravo Davoli.Cross di Diligenti, svarione di Dariol che mette in movimento Di Stefano, recupero provvidenziale di Maniscalco a pochi metri dalla linea di porta e palla finita al portiere. Gli ospiti replicano con il solito Di Prete, l’unico in possesso della stangata e quindi in grado di mettere in movimento “Saracinesca” Sartorel. Al 27’ Claudio ci prova su calcio di punizione dal limite per fallo su Pasquali lanciato a rete: sinistro fuori di circamezzo metro. Dieci minuti dopo, bella intesa Pasquali - Di Prete, nuova conclusione del pisano parata a terra. Prima del riposo, comunque, gli arancioni hanno una buona occasione per portarsi in vantaggio. Albanese fugge a Colombo, vede il terzino Diligenti (pericolose le sue sgroppate offensive) tutto solo sulla destra e lo serve alla perfezioni; Diligenti si allunga troppo il pallone e l’attento Davoli può fermarlo in uscita (40’). In definitiva la prima parte della gara si è giocata tutta a centrocampo. Cotroneo e Bencardino hanno limitato le sgroppate di Uzzardi e Grasselli, Alberto Borsani non era fisicamente al massimo della condizione tanto da essere sostituito poi, nella riprea, dal meno qualificato Spigariol. Risultato: le iniziative dei padroni di casa sono state frutto di spunti personali, non si è potuto assistere a quelle azioni in velocità, tutte di prima, che sono un po’ la caratteristica fondamentale dei lombardi. Nella ripresa la manovra delle due matricole si è fatta ancora più approssimativa. La Rhodense, oltre a Borsani ha dovuto rinunciare anche all’esperto Campidonico (stiramento),ma l’Alessandria intenta a non scoprire il fianco, non ne ha saputo approfittare. Subito in evidenza Davoli: un bel volo su cross del nuovo entrato Spigariol dalla sinistra. E passato appena un minuto, Colombo e compagni intuiscono il pericolo e serrano le fila. Per la verità c’è una buona occasione anche per loro. Un calcio di punizione di Maniscalco, al 6’ per poco non viene sfruttato da Colusso, appostato in piena area. Sull’altro fronte, al 23’, bella fiondata di Giorgi, su punizione toccata da Spigariol: la palla sfiora il montante alla sinistra di Davoli. Al 36’ l’ultimo brivido per i sostenitori dell’Orso. L’estrema Albanese contro un buon pallone dalla sinistra, si accede una mischia, risolta con un’uscita di Lauro Davoli su Spigariol, deciso ad inzuccare da pochi passi (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) GRIGI, UN SOFFERTO 0-0 A RHO Ottimo avvio degli uomini di Ballacci, poi prendono il sopravvento i lombardi che costringono gli avversari nella propria metà campo - Per l'Alessandria un risultato utile L'Alessandria ha conquistato a Rho il quarto risultato utile consecutivo. Un prezioso 0-0 dopo un match iniziato bene e finito con un certo affanno. Nel primi 56 minuti, osando maggiormente, i grigi avrebbero forse potuto anche strappare alla Rhodense la supremazia territoriale. Ma sarebbe stato troppo pericoloso snaturare le caratteristiche della formazione di Ballacci per tentare di ripetere il fortunato colpo vincente di 15 giorni fa a Piacenza. In effetti, il secondo tempo dava ragione all'attendismo della squadra ospite perché la Rhodense dimostrava di avere più energie da spendere e costringeva l'Alessandria nella propria meta campo. Una partita non trascendentale, con l'arbitro troppo preoccupato di spegnere sul nascere ogni accenno di gioco cattivo. La Rhodense doveva vendicare la sconfitta subita all'andata (0-1) ed ha disputato un match al limite delle sue attuali (mediocri) possibilità. Non è riuscita a sbloccare il risultato perché le è mancato un uomo guida a centrocampo e l'impegno delle punte non poteva bastare contro l'attenta retroguardia dei grigi. Da parte sua la squadra di Ballacci (che continua a non parlare con i cronisti) ha avuto in Discepoli, Colusso, Cotroneo e nel tornante Di Prete i giocatori più in palla. Una giornata quindi redditizia per la formazione alessandrina che punto dopo punto ha lasciato la zona calda della classifica e sembra giocare (anche in trasferta) più tranquilla e conscia di poter raggiungere in anticipo la salvezza. L'incontro è cominciato all'insegna della confusione, fra marcature strette e inutili tentativi di uscire da uno sterile gioco di contrasti e rimpalli sul cerchio del centrocampo. Gli affondi erano frutto di errori, non certo di spunti nati da schemi precisi. E cosi al 20' Di Stefano veniva a trovarsi per puro caso in buona posizione per concludere ma, stretto tra due difensori grigi, incespicava reclamando anche un rigore inesistente. Al 27' Pasquali in recupero, soffiava un bel pallone all'ex genoano Campidonico e veniva afferrato prima di entrare in area: Di Prete calciava a lato la. punizione. Dieci minuti più tardi, sul servizio di Pasquali, la piccola ala sinistra grigia costringeva Sartorel ad accartocciarsi sul 'palo per neutralizzare la sua pericolosa conclusione. La più bella azione della partita al 40' quando Albanese si liberava con una bella finta di corpo di Colombo e serviva sulla destra Diligenti che tardava a tirare e si faceva quindi anticipare da Dariol. Nella ripresa la Rhodense si ripresentava senza Campidonico e Borsani sostituiti da Bellio e Spigariol. Capitano Diligenti assumeva il ruolo di libero. La gara diventava più interessante e l'insistente offensiva dei padroni di casa permetteva ai grigi di giocare di rimessa e creare qualche pericolo. Dopo due incursioni frenate dalla retroguardia grigia, la Rhodense otteneva al 69' un calcio di punizione dal limite che Lizzardi calciava con forza ma senza precisione a lato. L'Alessandria era ormai in balia delle offensive lombarde: all'81' Davoli si salvava a stento in mischia. Era l'ultima fiammata degli arancioni, poi i grigi gioivano per il punto (sesto in quattro incontri) conquistato a Rho dopo il pareggio con il Parma e le vittorie di Piacenza e sul Mantova. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Badolato) RISULTATI: Fano-Padova 3-2 Forli-Piacenza 0-1 Mantova-Trento 0-0 Monza-Atalanta 0-0 Parma-Modena 1-1 Sanremese-Trento 1-0 Treviso-S. Angelo 2-0 Vicenza-Empoli 1-1 CLASSIFICA: Atalanta p. 30; Monza 29; Modena 28; Vicenza, Padova 27; Triestina 23; Trento 21;Treviso, Fano, Forli 19; Parma 18; piacenza, Rhodense, Alessandria 17; Sanremese 15; Mantova 14; Empoli 13; S.Angelo 9 Il punto sul campionato La capolista Atalanta, ha confermato il suo attuale momento di forma cogliendo un vistoso successo contro il Forli. La Sanremese ha colto un pareggio che ha rilanciato la compagine ligure sul terreno del Padova. Con una rete segnata a un minuto dalla fine del match quando tutto sembrava concludersi con un risultato di parità il Monza è passato ad Empoli. Il Piacenza è riuscito a resistere a Piacenza, strappando un prezioso pareggio. Il Treviso ha lasciato a Modena un punto e poteva meritarlo se avesse reso più incisive le proprie manovre d’attacco. Il Vicenza ha dilagato sul campo del Sant’Angelo, segnando quattro gol.