Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1981/1982
Serie C1
07-03-1982 - Giornata: 24 - Trieste - Nereo Rocco


Triestina US - Alessandria Calcio US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 76. De Falco [Tr]

Alessandria Calcio US Davoli Lauro, Soncini Stefano, Albinelli Fabio, Bencardino Alfredo, Colombo Antonio, Dariol Sergio [84. Maniscalco Maurizio], Giuntini Riccardo , Colusso Renato, Discepoli Gian Cesare [87. Rinaldi Enrico], Piccotti Enrico, Di Prete Claudio A disp.:Colla Mario, Primizio Stefano, (P) Zanier Adriano All.: Ballacci Dino

Formazione avversaria
Triestina: Nieri, Costantini, Schiraldi, Leonarduzzi, Mascheroni, Marozzi, De Falco, [85. Strukelj], Mitri, Dreolini [46. Gregoric], Zanini, Doto. A disp.: Attruia, Marlazzi, Dominissini. All.: Buffoni Adriano

Arbitro: Giannoni Romeo (Jesi)
Note
Ammoniti: Colusso [T] Angoli: 7-1 Spettatori: 4.500 (2.800 paganti, 1.500 abbonati) incasso 14.000.000 lire Giornata fredda, forti raffiche di bora hanno disturbato lo svolgimento del gioco. Inizio gara ore 15.00

Commento
LA TRIESTINA ACCIUFFA IL SUCCESSO AD UN QUARTO D ’ORA DAL TERMINE, DOPO INCESSANTI ATTACCHI De Falco e la bora castigano i grigi Un primo tempo sostanzialmente equilibrato, poi gli alabardati prendono decisamente in mano le redini dell’incontra — Il forte vento, che prendeva d’infilata lo stadio ha finito per disturbare i protagonisti — Per i mandrogni lina sola conclusione a rete, di Piccotti al 49’ — Di Prete troppo solo ha cercato vanamente di suonare la carica Ha vinto la squadra più forte (in questo caso la Triestina) ma con molta fatica, come vuole la logica del calcio di terza divisine. E così, per battere l’atteno Davoli, ancora una volta uno dei migliori dell’Alessandria Francesco De Falco, uomo - gol dei biancorossi di Bufoni ha dovuto attendere la mezzora del secondo tempo. Eco l’azione che ha deciso l'incontro: calcio di punizione dalla destra di Zanini, tocco di testa di Schiraldi che serve Falco, ben appostato entro i sedici metri; tiro secco, adente il palo di sinistra e per il portiere non c’é nulla da fare. La rete di De Falco è stata la naturale conclusine di tutta una serie di azicii che avevano portato alla ribalta le punte locali; un’offesnsiva decisa, asfissiante, finàmente convinta. Per tutto il primo tempo, invece, forse prché disturbati dalle fortissine raffiche di bora che prendeuno d’infilata lo stadio di piazzle Valmaura, i giuliani aver faticato parecchio a prendere in mano l’iniziativa. I centrocampisti dell’Alessandria avevano avuto la meglio. Una gara senza acuti. E anche buttina, inutile nasconderlo. Ma per uscire indenni da Trieste non c’era altra soluzione: “gelare” la fonte del gioco dei giuliani, i suggerimenti dei centrocampisti per De Falco e Drelini, le due punte. Effettivamente si è fatta sentire l’assenza dell’ex casalese Ascagni, elemento esternamente pericoloso, astuto opportunista. E così per la prima frazione hanno avute la meglio i mastini della reroguardia mandrogna. L’innesto di Albinelli, che rientrava ii squadra dopo un lungo infortunio, permetteva di immobiizzare il deludente Doto; Toni Colombo, grande come sempre, si incaricava di mettere la museruola a Dreolini, Sondò faticava ma riusciva a contenere lo scatenato De Falco. Risultito: due sole occasioni da segnare. Roba da ridere, se si time conto della differenza di valori esistente tra le due formazioni. I “brividi”: al 13’ afone Marozzi - Mitri - Dreoliii, pronta uscita di Davoli che spezza la trama triestina. Poi, al 18’, azione personale del biondo Mitri, bel tiro e altrettanto bella (e sicura) (parata di Davoli che blocca a terra. Nella ripresa la svolta dell'incontro. Buffoni negli spogliatoi scrolla i suoi uomini, che si ripresentano in campo con rinnovato vigore. Il granissimo Gregorich prende il posto di Dreolini. Sarà uno dei migliori. Per la verità, anche l’Alessandria ha la possibilità di passare in vantaggio. Ci prova Piccotti, che raccoglie una corner sulla respinta della difesa, tira in diagonale, il pallone attraversa tutta la luce della porta, si perde sul fondo. È solo un episodio. Inizia lo show del “bomber” De Falco. Al 5’ palla da Gregorich al centro, testa dell’ala che colpisce il palo alla sinistra di Davoli. Insiste. Sedicesimo: calcio di punizione di Zanini, inzuccata di Schiraldi, nuova incornata di De Falco appostato davanti al portiere e gol. E netto fuorigioco, c’é un attimo di panico quando Giannoni pare non accorgersi della segnalazione di un guardialinee che ravvisa l’irregolarità. Poi la giacchetta nera se ne avvede e annulla il punto. Ma il tema dell’incontro non muta. Al 21’ splendido tuffo di testa di Mistri, con palla fuori di un niente. L’azione precede di poco il gol, descritto in apertura, messo a segno al 29’. Nonostante il vantaggio, i padroni di casa insistono all’attacco, vogliono addirittura il raddoppio. Ballacci cerca di dare maggiore incisività alla prima linea mandando in campo Rinaldi al posto di Gian Cesare Discepoli. I grigi ora non hanno la forza di replicare. E cosi, al 36’, Albinelli deve sostituirsi al portiere per salvare una conclusione a colpo sicuro dell’onnipresente De Falco (servito da Mitri), che aveva saltato anche l’estremo difensore alessandrino. L’incontro si chiude con la Triestina proiettata in avanti. Solo Di Prete, aiutato da Colusso, tenta di mettere il naso fuori della metà campo. Le sortite dei centrocampisti non preoccupano Leonarduzzi e compagni anche perché Giuntini è quasi sempre avulso dal gioco, facilmente controllabile. Finisce così: azione personale di Mitri, che punta rabbioso verso i sedici metri ma al momento buono conclude alto. Dopo cinque minuti Giannoni manda tutti negli spogliatoi (Il Piccolo - Roberto Gilardengo) BORA E PAURA TRADISCONO I GRIGI A VALMURA: 1-0 A Trieste, in una gara disturbata dal vento, l'Alessandria ha puntato tutto sulla difesa - ne hanno approfittato gli alabardati, che al 76' hanno segnato il gol vincente Partita dai due volti giocata sotto la sferza di un vento molto insistente che ha notevolmente intralciato lo svolgersi delle azioni in campo. Nella prima parte della gara, con la Triestina che giocava in favore di vento, si è assistito ad un disordinato assedio del padroni di casa alla rete alessandrina. Ne è scaturito un gioco frammentario costellato di errori, che ha in definitiva favorito il gigantesco catenaccio approntato da Ballacci. Va precisato a questo punto che parlare di tattica difensivistica appare addirittura eufemistico. L'Alessandria ha infatti rinunciato a priori a qualsiasi proiezione offensiva schierando undici uomini nella propria area a difesa del risultato. Ne fa fede il dato statistico riguardante i tiri in porta: i grigi non sono riusciti ad indirizzare un solo pallone nello specchio della porta avversaria nei novanta minuti di gioco. Non è che la Triestina, a dire il vero, nel primo tempo abbia fatto mollo di più: nonostante il gran premere si è registrato infatti un solo tiro pericoloso, autore Mitri, verso la rete di Davoli. In definitiva l'azione di rottura dell'Alessandria è stata efficace, specie per merito di Di Prete sacrificatosi in un improbo lavoro di tamponamento beh coadiuvato da Discepoli piazzatosi al limite della propria area nonostante il vistoso numero 9 sulla maglia. Nella seconda parte della gara l'Alessandria ha usufruito della spinta favorevole del vento, ma il baricentro delle operazioni non si è minimamente spostato in avanti ed è stato un grosso sbaglio insistere in tale atteggiamento anche perché prima della rete numerosi erano stati gli avvertimenti che lasciavano chiaramente intendere come la barricata non avrebbe potuto reggere senza un minimo di alleggerimento. Prima un palo colpito da De Falco (7'), poi una rete annullata allo stesso giocatore al 18' per un fuorigioco che l'arbitro non aveva notato (aveva infatti convalidato la rete) ma che il segnalinee aveva rilevato facendo recedere il direttore di gara dalla decisione presa, poi un atterramento di Doto in area lasciato correre dal signor Giannoni avrebbero dovuto far intendere che la pressione andava alleggerita. E' giunto invece (76'), dopo tanti campanelli, lo squillo della rete, ancora una volta ad opera di uno scatenato De Falco. A quel punto si è attesa invano la reazione dell'Alessandria; è stata invece ancora la Triestina, sbloccatasi psicologicamente, ad Insistere nell'azione offensiva creando le migliori azioni della partita e grossi pericoli alla rete di Davoli per merito ancora di De Falco (tiro ribattuto da Albinelli sulla linea di porta a portiere battuto) e di Mitri. Risultato ineccepibile dunque che anzi avrebbe potuto assumere dimensioni più vistose a danno dei grigi. (La Stampa - Ed. Sport - Italo Soncini) RISULTATI: Empoli - Padova 0-0 Fano - Trento 2-1 Modena - Piacenza 1-1 Monza - Sanremese 3-1 Parma - Mantova 0-0 Rhodense - Treviso 1-1 S. Angelo - Atalanta 0-0 Vicenza - Forli 1-0 CLASSIFICA: Atalanta p.36; Monza, Modena 33; Vicenza 31; Padova 30; Triestina 29; Trento 26; Treviso, Fano 23; Forli, Piacenza, Alessandria, Parma 21; Mantova, Rhodense 19; Empoli, Sanremese 17; S.Angelo 12 Il punto sul campionato La cenerentola S.Angelo non ha finito di stupire costringendo al pari la capolista Atalanta, al termine di una gara molto travagliata. Una Sanremese generosa, è uscita battuta dal match di Monza, subendo immeritatamente tre reti. Risultato di pareggio tra Empoli e Padova, alla fine di una gra combattuta, nella quale entrambe avevano interesse nell’ottenere la vittoria. Nulla di fatto tra Parma e Mantova, in una gara che ha detto veramente poco, entrambe le squadre cercavano punti per togliersi dalle zone basse della classifica. Di misura, ma ben oltre il risultato la vittoria del Fano sul Treviso, la cui rete è stata violata dopo 582 minuti di imbattibilità. Il Piacenza, ben disposto in difesa e abile opportunista, è riuscito a strappare un prrstigioso punto sul campo dell’imbattuto Modena.