Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1966/1967
Serie B
27-11-1966 - Giornata: 12 - Genova - Luigi Ferraris


Genoa CFC - Alessandria US 3 - 1 (2 - 0)
RETI: 30. Brambilla [Ge] , 44. Taccola [Ge] , 83. rig. Locatelli [Ge] 64. Oldani (II) T.[A]

Alessandria US Bertoni Luciano, Rossi Alberto, Legnaro (I) Gaetano, Colautti Mario, Dalle Vedove Giampiero, Ferretti Amilcare, Oldani (II) Tullio, Lojacono Francisco Ramon, Gualtieri Ulisse, Magistrelli Luciano, Ragonesi Renzo All.: Puricelli Hector

Formazione avversaria
GENOA CFC: Rosin, Campora, Vanara, Caocci, Rivara, Derlin, Taccola, Brambilla, Petrini, Locatelli, Gallina. All.: Ghezzi Giorgio

Arbitro: Torelli Renzo (Milano)
Note
Ammoniti: Petrini [G], Campora [G]. Angoli: 4-10 Spettatori: 13.000 circa di cui 8012 paganti per un incasso di lire 8.647.000. Giornata di sole, terreno in buone condizioni Inizio gara ore 14.30

Commento
NAUFRAGA L'ALESSANDRIA CONTRO UN MODESTO GENOA A Marassi la squadra ha veramente toccato il fondo - Necessario il pugno di ferro per raddrizzare una situazione che diviene sempre più precaria - Indispensabile affrontare la realtà, anche se dura Dodici partite disputate, undici reti realizzate, 21 subite, sette punti. Questo il magro bilancio dell’Alessandria dopo un inizio di campionato che aveva fatto bene sperare per il futuro. Da Genova, come era stato preannunciato, si attendeva la gran riscossa dei grigi. Centinaia e centinaia di tifosi sfidando il freddo, il pericolo della nebbia avevano raggiunto Marassi per non fare mancare il caldo incitamento ai propri beniamini. Il loro attaccamento ai colori sociali è stato ancora una volta mal ripagato dalla maggior parte degli atleti in maglia grigia. Dall’ affondamento si sono salvati due o tre giocatori, Oldani, Lojacono e forse Ragonesi. Gli altri, dimostrando scarso attaccamento ai colori sociali, hanno giocato senza dannarsi l’anima, per nulla preoccupati delle sorti della squadra. I rossoblu che ancora una volta hanno dimostrato di non avere ancora bene appreso i suggerimenti di Ghezzi, sono ugualmente riusciti a realizzare tre reti ad una difesa irriconoscibile, da Bertoni a Colautti. Sull’azione del primo gol Legnaro e Trincherò si sono scontrati lasciando via libera a Brambilla che non si attendeva certo quel regalo. Pure in occasione del secondo gol Bertoni divenuto enigmatico quanto mai, ha « pescato ». A Marassi dunque gli uomini di Puricelli hanno letteralmente toccato il fondo non solo della classifica, ma della preparazione atletica e della disposizione tattica. Rossi chiamato in squadra per desiderio della stragrande maggioranza ha deluso come sta deludendo Legnaro, veramente irriconoscibile. Che dire poi di Colautti: contro il Novara aveva la scusante di un attacco febbrile, ma a Genova pareva sano come un pesce. L’elenco potrebbe ancora continuare con Ferretti e Dalle Vedove. La realtà è veramente drammatica: solo un cieco potrebbe fingere di non accorgersene. Visto però che i nostri dirigenti non sono tali è necessario non indugiare oltre e correre lestamente ai ripari. Continuando sullo stesso metro la retrocessione è un pericolo quanto mai incombente. Il tempo delle illusioni è finito. La sosta del campionato giunge quanto mai propizia per mettere un po’ di ordine e per valutare a mente serena la prestazione dei singoli giocatori. Puricelli, come lui stesso ha affermato, ha detto di avere sbagliato e di avere pagato lo scotto. Il tecnico dice il vero quando fa questa affermazione e aggiunge che gli atleti in campo dimenticano le istruzioni tattiche impartite alla vigilia. L’Alessandria ha bisogno di subire uno choc per scuotersi dal torpore in cui è piombata in questi ultimi tempi. In primo luogo dovrebbero essere adottati provvedimenti disciplinari contro tutti quei giocatori che dimostrano scarso attaccamento ai colori sociali conducendo inoltre un tenore di vita che non si addice ad atleti giovani e, seri. Del comportamento non troppo disciplinare di alcune giovani promesse i dirigenti dovrebbero esserne a conoscenza. Preso atto che i giocatori vengono pagati puntualmente non è per nulla assurdo pretendere da loro il massimo impegno. Sinora è stata concessa la massima fiducia: visto che l’hanno tradita non bisogna indugiare oltre. E’ questa la prima condizione per mettere un po’ d’ordine anche nella vita privata dei singoli. Altro argomento che Puricelli deve affrontare — se sarà riconfermato — è quello di trovare una soluzione idonea, secondo le capacità dei singoli, nel reparto difensivo. Ventun reti in dodici partite sono troppe: se necessario si richiami Gori in retroguardia, si faccia appello ai più giovani. Non si può continuare a giocare sullo stesso metro. Avanzando Colautti a libero la difesa ha incominciato a fare acqua da tutte le parti. Sulla questione dei portieri ormai non c’è altro da dire; anche Bertoni giunto quanto mai animato da buoni propositi sta fallendo clamorosamente la prova: sei reti in tre partite sono troppe. Nell'Alessandria attuale è indispensabile usare veramente il bisturi senza guardare in faccia a nessuno. Il tempo di rimediare, per risalire la corrente non manca, occorre però farlo subito. Pure per la conduzione tecnica i dirigenti devono pronunciarsi senza fare dipendere le sorti dell’allenatore da questa o quella partita. Solo in questo rinnovato clima si potrà sperare nella risurrezione della squadra che sinora ha deluso sotto tutti gli aspetti compreso quello della volontà. La parentesi di sosta che il campionato offre deve pertanto essere sfruttata con proficuità in quanto con la ripresa — e sarà di scena al Moccagatta il Savona — non saranno concesse altre distrazioni. Si deve vincere a tutti i costi e lo si deve dimostrare pure sul rettangolo di gioco e non a parole. Forza dunque, sulla strada della riscossa e della rinascita (Il Piccolo - Il Gattopardo) ANCORA UNA PROVA MEDIOCRE PER I GENOANI I grigi hanno pagato caro alcuni errori della difesa Dopo il dominio iniziale, i piemontesi subiscono due goals fortunosi - Oldani riduce lo svantaggio - A otto minuti dal termine l'arbitro concede un rigore inesistente, trasformato da Locatelli Il Genoa ha finalmente vinto, ma per conseguire il primo risultato utile dopo il lungo periodo di magra, c'è voluto un avversario compiacente, nell'occasione l'Alessandria, che ha giocato praticamente contro se stessa subendo i primi due goals in maniera addirittura ridicola. Hanno giocato male i rossoblu e i grigi non hanno fatto molto di meglio dopo la prima mezz'ora a pieno ritmo, premiata... con un goal al passivo. Ne è sortito un incontro noioso, persino poco combattuto, una partita che mentre rende ancor più difficile la situazione dell'Alessandria, non risolve nessuno dei problemi del Genoa. Diceva Lojacono a fine partita, con rabbia: «Buscare un goal ria stupidi, dopo averli avuti in mano... ». Aveva ragione. Per la prima mezz'ora di gioco l'Alessandria ha fatto nei confronti del Genoa, la figura dell'Inter, del Benfica, della nazionale inglese campione del mondo, messe assieme. La difesa genoana, priva di Bassi, unico uomo d'ordine fra tanti, era scossa da ogni offensiva avversaria, e queste si susseguivano una appresso all'altra poiché a centro campo, tranne qualche raro inserimento di Locatelli, erano Ferretti, Magistrali!, Ragonesi, Lojacono, gli uomini di manovra piemontesi, a dettar legge. Poi son venuti i goals, regalato dai difensori il primo, e rapinato » il secondo da Taccola ma nulla è cambiato, malgrado fra i grigi lo scoramento, la delusione, la rabbia degli attaccanti per quel che combinavano i compagni alle spalle, Unissero per diminuirne lo slancio. E' venuta la rete dell'1 a 2, e per sistemare il risultato ha dovuto intervenire l'arbitro regalando ai Genoa un rigore che proprio non c'era, a otto minuti dal termine. Uniche note positive, tra i rossoblu le brillanti prestazioni di Locatelli e Taccola, e la regolarità di Petrini. Per tutti gli altri pollice verso, a cominciare da Rosin, assolutamente fuori condizione, per continuare con Gallina, con i centrocampisti, e con i difensori in blocco. Per risolvere la crisi ci vuole qualcosa di più dei soli due punti in palio ieri, preziosi peraltro sotto un certo aspetto, poiché mantenendo questo ritmo il Genoa continuerà ad avere problemi di classifica per un bel pezzo. Per quel che riguarda l'Alessandria è difficile persino formulare delle critiche. Gli errori fatti ieri dai difensori, purtroppo si aggiungono ai molti collezionati nelle partite precedenti, tutti decisivi, ma troppo banali perché si possa pensa re ad una effettiva incapacità da parte di chi li commette Sembrano, di volta in volta, distrazioni soltanto, attimi di sbandamento facilmente recuperabili, e invece finiscono per decidere del risultato. Il gioco dei grigi è apparso brillante, pieno di ritmo. Dalla metà campo in su, tutti son da lodare, compreso Lojacono che ha giocato veramente, e non limitandosi a comparire in primo piano quand'era il momento di tirare le punizioni. Le delusioni sono nei settori arretrati: Colautti ha mancato di freddezza in più d'una occasione, Dalle Vedove, non ha azzeccato un solo intervento, Legnaro e il portiere Bertoni hanno la responsabilità del secondo goal. Il forcing dell'Alessandria comincia all'8' con un tiro di Magistrelli a lato di poco. Due minuti dopo Lojacono sfonda la barriera con un tiro di punizione: la palla rimane un attimo senza padroni, ma Rosin dopo aver sbagliato il tuffo una prima volta, è più veloce di Oldani, accorso da lontano. Al 14' azione in profondità dei grigi: Gualtieri-Ragonesi, lancio lungo verso Magistrelli che si libera di due uomini e gira a rete sfiorando la traversa. Punizioni terribili di Lojacono al 18' e al 19', una deviata in corner, l'altra finita sul ferro della rete. Al 21' Lojacono lancia Gualtieri questi da a Oldani che, mentre entra in area è falciato da Vanara: punizione per Lojacono che stende con una pallonata Rivara. Al 28' un contropiede genoano, il primo mette in crisi la difesa ospite. Si presentano in tre davanti a Rossi e Bertoni: Petrini, che ha il pallone finisce a gambe all'aria ma l'arbitro, quasi a punire l'individualismo del ragazzo che non ha voluto passare la sfera, non da il rigore. Alla mezz'ora Taccola si spinge fino a fondo campo e tira, Bertoni vola sulla palla che che rimbalza a un metro: sta per riprenderla quando gli rovinano addosso Dalle Vedove e Colautti: il pallone finisce a Brambila che segna a porta vuota. I grigi sono disorientati bisticciano fra di loro. Al 44' viene la seconda rete: Brambilla fa un lungo cross e Bertoni vedendo Taccola libero sulla sinistra gli corre incontro, quasi seguendo la parabola del pallone; l'ala tocca di piatto e Legnaro che lo aveva lasciato smarcato arriva troppo tardi anche per respingere sulla linea. Nella ripresa il Genoa ha una buona occasione con Locatelli al 6', ma Bertoni vola a bloccare il tiro di punizione. Poi riprendono le manovre dei grigi e la difesa genoana, affannata e imprecisa, colleziona corners in serie (saranno dieci ai termine). Al 19' sull'ennesimo calcio d'angolo Lojacono centra con precisione verso Oldani che infila di testa in rete. Insiste l'Alessandria e dà persino l'impressione di poter passare. Poi viene il rigore concesso da Torelli, per un fallo commesso fuori dell'area ai danni di Locatelli: «Chico» accetta il regalo e con un secco tiro diagonale chiude la partita. (La Stampa - Ed. Sport - Giorgio Viglino) RISULTATI: Catanzaro - Catania 2-1 Livorno - Reggiana 1-2 Modena - Messina 2-1 Novara - Savona 1-0 Padova - Pisa 1-1 Palermo-Varese 0-0 Potenza-Sampdoria 0-0 Salernitana - Arezzo 1-0 Verona - Reggina sosp. CLASSIFICA: Varese, Modena p. 17; Sampdoria, Catanzaro, 16; Potenza, 14; Padova, Palermo, 13; Messina, Livorno, Pisa e Salernitana, 12; Catania, Genoa, Reggina, 11; Arezzo, Reggiana, 10; Novara, Savona, Verona 8; Alessandria, 7 *una gara in meno Marcatori: 9 reti: Bui; 6 reti: Francesconi; 5 reti: Baisi, Carminati e Leonardi; 4 reti: Com inato, Ferrari (Arezzo), Pasquina e Salvi; 3 reti: Bercellino II, Correrà, Damiano, Di Stefano, Flaborea, Fogar, Gonella, Lombardo, Merighi, Meroi, Rigotto, Rossetti, Sestili e Vitali Il punto sul campionato Novità in serie B: il Varese, solitario capolista, è stato raggiunto alla dodicesima giornata dal Modena. La squadra lombarda che domenica scorsa era stata sconfitta a Potenza, rimaneggiata per le assenze di Sogliano e Leonardi ha dovuto accontentarsi di uno zero a zero sul campo del Palermo. La compagine emiliana invece battendo di misura il Messina, con l’aiuto di un rigore, ha finalmente coronato il suo lungo inseguimento. Ad un punto di distacco dalla coppia si trovano ora la Sampdoria e il Catanzaro. I blucerchiati liguri hanno imposto il pareggio al Potenza sul suo campo, mentre il Catanzaro ha piegato il Catania. Il settore di coda è stato rivoluzionato dagli scontri diretti. Il Genoa che pareva sull'orlo di una crisi battendo nettamente l’Alessandria si è portato in una zona più sicura. Preoccupante rimane la situazione dei grigi i quali da diverse domeniche non riescono a trovare la via del gol. Il fanalino di coda è così passato dal Novara, vincitore sul Savona, all’Alessandria. Il Verona in vantaggio sulla Reggina per due a zero è stato invece fermato dalla nebbia: gli scaligeri pertanto dovranno ripetere la partita. Domenica prossima il campionato di serie B osserverà un turno di riposo per ripresentarsi 1’ 11 dicembre con due partite di grande richiamo una per l'alta classifica (Sampdoria - Modena) e una per la salvezza (Alessandria - Savona). Nella classifica marcatori Bui realizzando anche contro il Catania ha consolidato il suo primato, raggiungendo quota nove. A tre lunghezze segue Francesconi della Sampdoria e a quattro Baisi del Catania, Carminati del Padova e Leonardi del Varese. Nella dodicesima del campionato cadetti ben quattro reti sono state realizzate su rigore. I tiratori scelti sono Locateli! del Genoa, Lombardo del Livorno, Merighi del Modena e Carminati del Padova. (Il Piccolo) La dodicesima giornata del campionato di serie B ha fatto registrare il raggiungimento della capolista varese da parte del Modena. La squadra lombarda, che domenica scorsa era stata sconfitta a Potenza, ha dovuto accontentarsi ieri di uno zero a zero sul campo di Palermo, la compagine emiliana (vittoriosa per 2-1 sul Messina) ha potuto così raggiungere i rivali in testa alla classifica. Dopo undici giornate, il Varese non e più la sola squadra-guida del campionato cadetto: una novità di un certo rilievo, in quanto potrebbe preludere ad un periodo di offuscamento dei biancorossi lombardi con conseguenze imprevedibili nella lotta per la promozione. Ad un punto di distacco dalla coppia di testa, si trovano ora Sampdoria e Catanzaro. I liguri sono riusciti a pareggiare (0-0) a Potenza, dove una settimana prima il Varese aveva dovuto soccombere. Un'altra dimostrazione di forza dell'undici di Bernardini, l'unico di tutto il torneo ad essere ancora imbattuto. Il Catanzaro da parte sua è arrivato a questa posizione di preminenza quasi in sordina, grazie a tutta una collana di risultati che non avranno magari avuto niente di sensazionale, ma che stanno ad indicare una sorprendente regolarità di rendimento. Il settore di coda è stato rivoluzionato dagli scontri diretti di ieri. Il Genoa, che sembrava sull'orlo di una crisi, può guardare al futuro con maggior serenità grazie alla netta vittoria (3-1) ottenuta sull'Alessandria mentre i « grigi » di Puricelli sono caduti in ultima posizione. Le polemiche che già erano sorte poco tempo fa, certamente si faranno ora più aspre, a tutto detrimento della compagine che avrebbe invece bisogno della massima serenità Indubbiamente, l'Alessandria sta ottenendo dei risultati non conformi al valore dei suoi atleti, ma non è certo con le discussioni aspre o con le critiche esasperate che si può sperare di ritrovare un rendimento soddisfacente. Il Novara, dal canto suo, riuscendo ad imporsi (1-0) sul Savona, ha finalmente abbandonato l'ultima posizione, affiancandosi sul penultimo gradino della graduatoria proprio ai biancoblù liguri e al Verona che ha visto interrotta, a causa della nebbia, la gara che a sette minuti dalla fine stava conducendo per due a zero sulla Reggina. Domenica prossima il campionato di serie B osserverà un turno di riposo per ripresentarsi in dicembre con due partite dal grande richiamo: Sampdoria-Modena interessante la zona alta della classifica, e Alessandria-Savona, vale a dire due compagini invischiate già sin d'ora nella lotta per la salvezza. (La Stampa)