Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1981/1982
Serie C1
25-04-1982 - Giornata: 29 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Atalanta Bergamasca Calcio 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria Calcio US Davoli Lauro, Soncini Stefano [66. Maniscalco Maurizio], Fabris Mariano, Bencardino Alfredo, Albinelli Fabio, Colombo Antonio, Pasquali Primo [82. Giuntini Riccardo ], Colusso Renato, Discepoli Gian Cesare, Piccotti Enrico, Di Prete Claudio A disp.:Cotroneo Rocco, (P) Zanier Adriano All.: Ballacci Dino

Formazione avversaria
ATALANTA BERGAMASCA CALCIO: Benevelli, Bruno, Magnocavallo, Snidaro, Vavassori, Filisetti [45. Rossi], Moro, Magrin, Mutti, Foscarini, Maffioletti [62. Bertuzzo]. A disp.: Scarpellini, Perico, Mostosi All.: Bianchi Ottavio

Arbitro: Bruschini Franco (Firenze) [Lupi, Lombardi]
Note
Ammoniti: Bruno [At], Magrin [At], Di Prete [Al], Albinelli [Al] Angoli: 2-6 Spettatori: 6000 (4858 paganti) per un incasso di 23.619.500 lire Giornata di sole, terreno in buone condizioni Prima dell’incontro è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Umberto Dadone, l’ex allenatore grigio scomparso nei giorni scorsi. Inizio gara ore 15.30

Commento
GRINTA E DETERMINAZIONE PERMETTONO ALL’ORSO DI BLOCCARE L’ATALANTA Grigi: un punto strappato con il cuore Generosa prestazione collettiva degli uomini di Ballacci contro la più forte squadra mai vista quest’anno al “ Moccagatta” — Due pali colpiti dagli ospiti, una favorevole occasione per Renato Colusso dimostrano come le due formazioni abbiano tentato in tutti i modi di superarsi Gara vibrante, domenica al "Moccagatta” tra Alessandria e Atalanta, due squadre con diversi interessi di classifica, ma entrambe animate dal desiderio di far punti per parare gli assalti delle dirette avversarie. Risultato bugiardo: uno 0-0 che non dice di come i grigi e neroazzurri le abbiano tentate tutte, veramente tutte per superarsi; due pali a favore degli ospiti, una favorevole occasione capitata sui piedi di Renato Colusso, più altre situazioni "critiche” per i due numeri uno. Il computo delle occasioni da gol parla nettamente a favore degli orobici. L’Atalanta, squadra di categoria superiore, la migliore finora vista calcare il terreno dello stadio alessandrino, ha fatto valere i diritti della classe, la compattezza dell'organico, la pericolosità del "bomber” Mutti. (E pensare che mancava il "socio" De Bernardi). Gli uomini di Ballacci hanno affrontato l'avversario nell'unico modo che una simile differenza di potenziale tecnico poteva consentire, cioè stuzzicando la capolista con azioni manovrate, per poi colpire di rimessa. Purtroppo la mancanza di un autentico "velocista” ha limitato la pericolosità degli avanti in maglia grigia, che non hanno comunque mai perso occasione per impensierire il portiere Benevelli. Grinta e tante determinazione (le armi dell'Orso) non sono bastate a far sì che si compisse il miracolo (battere la prima in classifica) ma il punto strappato agli avversari è utilissimo in classifica alla luce dei risultati ottenuti dalle altre pericolanti. Del resto non c’era niente da fare. L'Atalanta, scatenata, si è presentata così: sesto minuto punizione di Magrin, deviazione di testa di Moro che costringe Davoli a rifugiarsi in calcio d'angolo. Sul tiro della bandierina, poi, lo stesso Magrin conclude alto da due passi. Ballacci, consapevole del pericolo rappresentato dalle punte bergamasche, dispone Albinelli su Mutti, il recuperato Fabris su Magrin, Soncini(forse il migliore fino a che è rimasto in campo) a guardia del giovane Maffioletti. Le due punte grigie, Colusso e Pasquali erano prese in consegna rispettivamente da Filisetti e Bruno. Proprio Pasquali, al 12’, da "torre” per Gian Cesare Discepoli che viene anticipato coi pugni dal portiere. Gli orobici sfiorano il gol al 15'; calcio dal limite di Magnocavallo, superba elevazione di Mutti, palla che va a stamparsi giusto all’incrocio dei pali. Ora l’Alessandria pare leggermente in difficoltà. Un minuto dopo un passaggio arretrato di Fabris per poco non viene raccolto da Maffioletti, con Davoli in uscita. Allora l’instancabile Di Prete (seppure ben controllato dall'ex Snidàro) cerca di replicare per i padroni di casa. Solito rasoterra su "punizione” dai sedici metri toccato da Bencardino; il sinistro però è facilmente bloccato dall’estremo difensore dei lombardi. La piccola ala ci riprova al 28’. Azione Picconi - Colusso, destro al volo di Claudio che passa non molto lontano dall'incrocio dei pali. I grigi non riescono mai a trovare varchi nella munitissima retroguardia ospite ma al 31’, per poco, una indecisione di Benevelli non viene sfruttata da Picconi che riprende di testa la palla sfuggita al "guardiano” ma colpisce debolmente e l’attento Vavassori allontana il pericolo. Il primo tempo si conclude con un’iniziativa di Di Prete, attivissimo, che serve Soncini in proiezione offensiva: la conclusione del difensore è imprecisa e Benevelli non ha difficoltà a controllare a terra. La ripresa non riserva minori emozioni. L’Atalanta cresce perchè Giancarlo Snidaro, mediano instancabile, vince nettamente il duello con Di Prete, calato alla distanza. All’ll’, comunque, si mette in luce il buon Pasquali, che per un soffio non riesce a deviare in spaccata un cross di Albinelli dalla tre quarti. Ma tre minuti dopo la capolista risponde con estrema pericolosità. Rinvio difettoso di Colombo, bolide al volo di Moro che colpisce fortuitamente la schiena di Albinelli e finisce miracolosamente in calcio d’angolo. È un monologo nerazzurro. Ventiseiesimo: girata di Mutti, Magnocavallo sottomisura si fa anticipare da Piccotti e non riesce a mettere in fondo alla rete; ventinovesimo: colpo di tacco ancora di Mutti, sventola di Snidaro che va a colpire il palo alla destra di Davoli, nettamente battuto. Sulla respinta del legno Magnocavallo spedisce alto. L’Alessandria stringe i denti e trova (commovente la prestazione collettiva della pattuglia di Ballacci) la forza di portarsi in avanti. Cosi al 33’, su azione elaborata Di Prete - Piccotti - Pasquali - Maniscalco, la palla finisce a Colusso in agguato a pochi passi dalla porta: il tiro dell’australiano è respinto col corpo da Benevelli e poi si perde sul fondo dopo un rimpallo con lo stesso giocatore. Le squadre si danno battaglia fino all’ultimo minuto con la squadra grigia, generosamente sostenuta dal pubblico, che tenta il gol partita con alcuni calci d’angolo che risultano però senza esito.(Il Piccolo - Roberto Gilardengo) LO 0-0 CON LA CAPOLISTA E' PER I GRIGI LA QUASI SALVEZZA Contro un'Atalanta, squadra decisamente più forte e completa. l'Alessandria, al «Moccagatta», ha conquistato un meritato pareggio, a reti inviolate. Un pareggio che significa un importante punto in classifica per la lotta alla retrocessione: non ancora matematicamente salva, l'Alessandria ha però dimostrato di saper lottare con impegno e determinazione e di meritare ampiamente la permanenza in C1. «Se giocherà sempre con questa determinazione — ha commentato alla fine il mister dell'Atalanta, Bianchi — l'Alessandria non deve assolutamente aver problemi: può salvarsi. Noi, a nostra volta, meglio di cosi non possiamo giocare». Soddisfazione, ovviamente, negli spogliatoi del grigi. «/ ragazzi si sono battuti con forza — ha commentato mister Ballacci —, il pareggio ci sta bene, dobbiamo essere certamente noi i più contenti per il risultato acquisito, che ci aiuta nel raggiungere il traguardo di punti che ci siamo proposti per raggiungere la salvezza». E' stata una bella partita, i nerazzurri hanno dimostrato di essere squadra che merita la. prima posizione in classifica e se al «Moccagatta» non ha vinto deve anche recriminare due pali che hanno impedito altrettante reti. L'Alessandria, da parte sua, mirava in particolare al pareggio, pur senza rinunciare in partenza al risultato pieno. I grigi, tra l'altro, all'88' hanno anche avuto l'occasione di segnare e vincere, ma sarebbe stato probabilmente un risultato bugiardo: l'Atalanta, infatti, non avrebbe meritato la sconfitta, per l'impegno e la qualità del gioco espresso. Almeno seimila i tifosi presenti al «Moccagatta». molti i sostenitori dei nerazzurri. Tra questi ultimi non mancavano gli ultras, arrivati con bastoni in plastica, catenelle. petardi e altri strumenti non consentiti che sono stati sequestrati prima dell'inizio gratile all'ottimo servizio di prevenzione svolto da polizia e carabinieri al comando del vicequestore Nando Feola. Nel primi minuti di gioco sugli spalti non sono mancati l tentativi di scontro tra opposti sostenitori, subito bloccati dall'intervento delle forze dell'ordine. Durante uno di questi «scontri» un tifoso atalantino 0 stato arrestato per aver oltraggiato un funzionario di polizia. Ottima prestazione, abbiamo detto, dell'Alessandria, e questo aiuta indubbiamente il presidente Nando Ceratogli ed i suoi collaboratori che hanno lanciato una speciale sottoscrizione di abbonamenti speciali, a trecentomila lire, per raccogliere 1 fondi necessari alla campagna acquisti. Tra quanti aderiranno verranno estratti ricchi premi, compresa un'auto. Veniamo alla cronaca. La prima azione, al 1', è dell'Alessandria, con Bencardino-Piccotti, poi al 7', su fallo calciato da Magrin, bella incornata di Foscarini che Davoli alza deviando In angolo. Al 12' è Benevclli ad uscire, spazzando via il pallone sull'accorrente Discepoli. Al 15', dopo una punizione, Mutti di testa manda la palla contro l'Incrocio dei pali sulla sinistra di Davoli. mentre due minuti dopo è Alblnelli, di testa, a liberare su Maffioletti davanti alla porta. Al 28' azione Pasquali-Colusso-Dl Prete, la conclusione è di poco fuori. Nella ripresa l'Atalanta si fa più pericolosa, dominando. Al 14' la conclusione di Moro viene deviata in corner da Albinelli, mentre al 26' Magnocavallo, su centro di Mutti, spreca un'ottima occasione. Due minuti dopo, invece, la conclusione di Snidaro viene respinta dal palo, ribatte Magnocavallo, ma troppo alto. Dopo la mezz'ora i grigi riescono a reagire meglio alla sfuriata nerazzurra, al 33' su azione di contropiede sfiorano anche il gol: azione Di Prete - Piccotti - Pasquali Maniscalco, la palla finisce a Colusso che calcia sul portiere, la sfera rimbalza, tocca ancora Colusso ed esce. (La Stampa - Ed. Sport - Franco Marcharo) RISULTATI: Empoli-Modena 1-0 Forlì-Sanremese 0-0 Mantova-Fano 1-0 Monza-Treviso 2-0 Parma-S. Angelo 6-1 Piacenza-Padova 2-1 Triestina-Trento 3-1 Vicenza-Rhodense 2-0 CLASSIFICA: Monza, Atalanta p.42; Modena 40; Vicenza 38; Triestina, Padova 35; Trento 29; Piacenza, Parma, Treviso 27; Fano 26; Forlì 25; Alessandria 24; Mantova 23; Empoli, Sanremese, Rhodense 22; S. Angelo 18 Il punto sul campionato Il Monza è apparso sempre più lanciato nella lotta promozione visto i risultati delle dirette concorrenti, sconfiggendo il Treviso. Un pareggio insignificante tra il Forli e la Sanremese, ha vinto la noia, dato che nel corso del match non c’è stata una azione degna di nota. Miglior risultato con il minimo sforzo per il Vicenza che ha sconfitto la Rhodense. A Trieste il Trento si è portato in vantaggio, ma la Triestina non si è scoraggiata e ha ribaltato il risultato. Il Piacenza ha avuto ragione, anche se a fatica del Padova, portandosi in una tranquilla posizione di classifica. Dopo 25 giornate di imbattibilità il Modena è stato sconfitto ad Empoli che è sceso in campo con grande determinazione. Incontro senza storia e punteggio tennistico a favore del Parma che ha sconfitto il fanalino di coda S. Angelo.