Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2009/2010
Lega Pro 1ª Div.
18-04-2010 - Giornata: 31 - Pagani - Marcello Torre


Paganese Calcio - Alessandria US 1912 3 - 1 (1 - 0)
RETI: 2. Ibekwe [Pa] , 61. Esposito [Pa] , 64. Tortori [Pa] 78. Artico F.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Pucino Raffaele, Signorini Andrea, Cammaroto Vincenzo, Schettino Alberto [46. Artico Fabio], Briano Mauro, Damonte Loris [57. Porrone Michele], Ciancio Simone, Buglio Angelo, Motta Angelo Giovanni [69. Volpara Emanuele], Fantini Enrico A disp.:(P) Cicutti Alessandro, Longhi Matteo, Moracci Leonardo, Rosso Daniele All.: Buglio Francesco

Formazione avversaria
PAGANESE CALCIO: Pantanelli, Grimaldi, Panini, Esposito, Sciannamè, Izzo [70. Tufano], Memushaj, Maisto [67. Cucciniello], Vicedomini, Lasagna [59. Tortori], Ibekwe, Memushaj. A disp.: Sarao, Ingrosso, Gambi, Giglio. All.: Palumbo Giuseppe

Arbitro: Peretti Giorgio (Verona) [Cinque, Quadrano]
Note
In panchina per l'Alessandria Stefano Borla (Buglio squalificato) Angoli: 8-3. Recuperi: 1.+ 2. Spettatori: paganti 234, abbonati 486, incasso di 1.462 euro Pioggia battente, terreno allentato Inizio gara ore 15.00

Commento
VINCONO LE MOTIVAZIONI DELLA PAGANESE Restano 270’ da giocare con orgoglio Bianchi assente in tribuna: ora chiarezza Poteva vincere la Paganese, non stava scritto da nessuna parte che dovesse vincere. Non un imperativo categorico a cui obbedire per l’Alessandria che, invece, in questo successo vitale per i campani almeno un concorso di colpa ce l’ha. Con l’attenuante, neppure troppo generica, di un viaggio allucinante di 12 ore e oltre 800 chilometri, perché gli aerei non volano. Giustificazione che, va detto, nessuno in casa grigia adduce come causa primaria, e timide sono anche le proteste sulla regolarità del primo gol di Ibekwe. Le motivazioni che una squadra ha pesano di più quando le energie incominciano a latitare, perché tanto questo gruppo ha speso, e continua a spendere. La somma di tutto fa una sconfitta esagerata nel punteggio, ma legittima, che i grigi non riescono a evitare neppure togliendo un esterno difensivo, Schettino, e inserendo una punta, Artico, passando dal 4-3-1-2 al 4-3-3. Hanno un passo diverso, le due formazioni. «Noi dobbiamo essere orgogliosi dei 40 punti», sottolinea Stefano Borla, alla sua seconda panchina. Orgoglio di tutti, anche dei molti che bene sanno in quali condizioni si è lavorato e si lavora. Orgoglio che resta anche dopo un verdetto severo che i grigi hanno contribuito a scrivere. Orgoglio che dovrebbe ancora dare quegli stimoli per gli ultimi 270’ , completano un percorso in cui i giocatori sono stati, prima di tutto, uomini veri. L’incontro di Bianchi A Pagani non c’era, però il presidente Gianni Bianchi, che ha fatto precedere la trasferta in Campania da una nota che vorrebbe rispondere alla richiesta dei tifosi, peraltro senza capire che destinatari principali della sollecitazione a un incontro sono i componenti della cordata torinese, oltre al sindaco e al patron, e considerarlo una utopia dipende anche dal prolungato silenzio e dall’eccessivo mistero, oltre che da un ‘modus operandi’ che, anche nelle trattative di calcio, è spesso molto lontano dalla piazza. «Se questo incontro dipende da me - il pensiero di Bianchi affidato ai suoi abituali estensori – allora non sarà una utopia. Sono assolutamente disponibile a sedermi a un tavolo con tutti gli attori di questa storia che non sembra finire mai». E che definire una ‘storia’, visto che si tratta del futuro dell’Alessandria, ci sembra termine a dir poco riduttivo. Come banale e ripetitivo è spostare l’attenzione da sé agli altri con la solita litania dei bar. «Un storia - scrive Bianchi - che, per il momento, nasce nei bar, nelle parole.. e nelle parole muore. Il guaio è che passa direttamente dai bar ai giornali, senza alcunché di concreto». Basta presidente: non è stato detto in un bar che il contatto c’è, il gruppo anche e che Repetto è l’intermediario. L’ha detto lei, rimarcando di aver, lei per primo, sollecitato un incontro al sindaco. E non sono parole, ma fatti documentati, le visite di personaggi di dubbie intenzioni in luoghi ‘grigi’ come il centro sportivo Cristo. L’incontro, presidente, lo vogliamo tutti e lo chiediamo al sindaco Fabbio e a Repetto: incominciate voi tre, insieme, davanti alla gente, chiari e trasparenti. Senza alcuna possibilità di lanciare la pietra e poi nascondere la mano. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Amara trasferta in Campania per i grigi, che tornano da Pagani con tre reti sul groppone e realizzano solo quella della bandiera con da Artico (al 13° centro personale) a una decina di minuti dalla fine. Le diverse motivazioni delle due squadre influiscono sull'esito del match: Paganese costretta per esigenze di classifica a vincere per continuare a sperare nell’aggancio dei play out, Alessandria ormai salva e con poco o nulla da chiedere al campionato. Altre scusanti per la squadra ospite l'assenza per vari motivi di quattro titolari, cioè Sottil, Ghosheh, Mateos e Rodriguez, e il lungo viaggio (circa dodici ore) in pullman che la squadra è costretta ad affrontare per lo stop ai voli. Si comincia sotto una pioggia battente (sarà così per tutta la partita) e c’è subito una novità nei grigi alla lettura delle formazioni: debutto da titolare in campionato per Motta, mentre Artico si accomoda in panchina. E' 4-3-1-2 lo schieramento scelto da Buglio mentre il collega Palumbo, che schiera sostanzialmente la formazione anticipata alla vigilia con il recupero di Ibekwe, opta per un classico 4-4-2. Nemmeno il tempo di registrare la disposizione in campo che la Paganese passa: la difesa alessandrina è messa male su un affondo dei campani, ne approfitta Ibekwe che spedisce alle spalle di Servili. I padroni di casa sono «affamati» di vittoria e lo dimostrano giocando con grande intensità. Nel primo quarto d'ora di gioco i grigi faticano ad uscire dalla loro metà campo mentre la Paganese, oltre a siglare il vantaggio, conquista anche tre corner. Allo scoccare del 15’ pregevole girata al volo di Izzo, lasciato troppo solo dalla retroguardia ospite. Altra azione degna di nota della Paganese al 25' quando Ibekwe sbaglia la conclusione da buona posizione. Si va al riposo con un'Alessandria mai pericolosa. Ad inizio ripresa in campo Artico al posto di Schettino per cercare di dare la scossa, ma la mossa si rivelerà azzeccata solo per la classifica cannonieri. La Paganese comincia infatti la frazione esattamente come aveva chiuso il primo tempo e, nel giro di un paio di minuti, si fa molto pericolosa, prima con Memushai (6') poi con Lasagna, cui si oppone Servili con una grande parata (7'). E' il preludio al gol del raddoppio che arriva al 17'. Corner pennellato da Sciannamè per Esposito che, tutto solo in area di rigore, colpisce di testa bucando il portierone ospite. Non sembra paga del doppio vantaggio la Paganese continua a spingere con foga e segna anche il terzo gol. Ibekwe, una spina nel fianco come lo era già stato all'andata, se ne va sulla sinistra, pronto il suo cross per la «sberla» del neo entrato Tortori che sigla il terzo gol mettendo in ginocchio l'Alessandria. I grigi hanno un sussulto nel finale quando siglano il gol della bandiera grazie ad Artico che rimpingua il personale bottino in campionato, poi tra le note positive c'è da segnalare il debutto di Porrone, uno dei pilastri della Berretti di mister Crispoltoni. A fine partita mister Borla non accampa scuse: «Loro più motivati di noi, mettiamoci pure il viaggio lungo fatto in pullman, però non è mia abitudine cercare scuse di comodo. Da martedì, comunque, si pensa al Lumezzane». Due nomi, Artico e Porrone. «Fabio ha 37 anni ed ha fatto 13 gol in C1 - continua Borla -. Pochi ci avrebbero scommesso ma lui è davvero enorme. Porrone, invece, è la nota più positiva della domenica. Meritava il debutto in C1». (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) Colpo di coda della Paganese che supera con una tripletta un Alessandria sotto tono e reduce da un lungo viaggio in pullman per la chiusura degli aereoporti. Dopo 2' i locali passano in vantaggio con Ibekwe, lesto ad insaccare un cross di Grimaldi. Il raddoppio arriva al 15' della ripresa su angolo di Sciannamè, la cui parabola trova l' incornata di Esposito che salta indisturbato e raddoppia. Al 19' è ancora Sciannamè ad ispirare servendo al centro per Tortori, abile in acrobazia a deviare in rete. Al 33' Artico riduce le distanze fiondando da centro area su assist di Ciancio (Gazzetta delo Sport) RISULTATI: Arezzo - Viareggio 1-1 Benevento - Novara 1-0 Cremonese - Figline 5-1 Foligno - Varese 1-1 Lecco - Perugia 1-0 Lumezzane - Como 0-0 Monza - Pergocrema 1-1 Sorrento - Pro Patria 3-0 CLASSIFICA: Novara p.66; Cremonese 57; Arezzo, Varese 55; Benevento, Lumezzane 49; Perugia, Alessandria 40; Figline, Sorrento 39; Monza 37; Como 34; Foligno, Viareggio 33; Pergocrema 32; Lecco 31; Pro Patria 29; Paganese 27 Perugia -2 punti di penalizzazione e Figline -1 punto di penalizzazione MARCATORI: Il punto sul campionato Nella terre delle streghe, il Novara perde la sua imbattibilità. Merito d' un rigore che Evacuo si procura (fallo ingenuo di Drascek) e realizza in modo impeccabile. Dopo quattro pareggi consecutivi la Cremonese torna alla vittoria. E lo fa a suon di gol contro un Figline che ormai ha poco da chiedere al campionato. Il 5-1 serve a scrollarsi di dosso Arezzo e Varese e rafforzare il secondo posto in chiave playoff. Un punto ciascuno che non serve al Varese come al Foligno: entrambe debbono ancora lottare per raggiungere i rispettivi obiettivi. Con un' accorta, ma mai rinunciataria condotta di gara, il Como costringe al pari il Lumezzane, raggiunto al quinto posto dal Benevento. Il Lecco torna alla vittoria dopo due mesi e mezzo e torna anche a sperare nella salvezza diretta dopo una brutta partita in cui il Perugia non avrebbe meritato la sconfitta. (La Gazzetta dello Sport)