Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1966/1967
Serie B
26-03-1967 - Giornata: 27 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Messina ACR 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Bertoni Luciano, David Mario, Rossi Alberto, Gori Carlo, Dalle Vedove Giampiero, Ramusani Giorgio, Oldani (II) Tullio, Pasquina Mario, Gualtieri Ulisse, Magistrelli Luciano, Ragonesi Renzo All.: Szekely László

Formazione avversaria
MESSINA ACR: Baroncini [46. Rossi], Bagnasco, Benatti, Gonella, Garbuglia, Pesce, Fracassa, Bonetti, Trevisani, Piccioni, Fumagalli. All.: Colomban Antonio

Arbitro: Vitullo Antonio (Roma)
Note
Spettatori: 7.000 circa, di cui 4112 paganti per un incasso lordo di L. 3.312.100. Angoli: 11-3 Inizio gara ore 15.00

Commento
SOLO UN MIRACOLO SALVERA' I GRIGI La speranza continua ad essere {’ultima dea alleata di Szekely — Vana pressione degli attaccanti grigi contro la coriacea difesa messinese La prova del fuoco con il Messina è fallita, o quasi. La squadra grigia chiamata all’ennesimo inderogabile impegno di vincere ha mancato il bersaglio pieno. Per la verità gli uomini di Szekely hanno dato quanto avevano in corpo per superare l’arcigna difesa giallorossa: per novanta minuti hanno assediato prima la rete difesa da Baroncini e poi Rossi, senza trovare lo spiraglio giusto per fare centro. Con il passare dei minuti è subentrato l’orgasmo e le cose si sono complicate ancora più e la attesa vittoria non è giunta. La squadra, come abbiamo detto, ha lottato mettendo in evidenza gli errori che tutti conoscono: si è giocato per lo più al centro senza sfruttare i lanci sulle ali. Giocando in un fazzoletto i messinesi hanno potuto frustrare tutti i tentativi dei locali di sorprendere l’estremo difensore. Nell’Alessandria si è avuto l’atteso esordio dell’ex palermitano Ramusani impiegato nel ruolo di libero. Con David è stato uno degli elementi più validi e tutta la difesa ha risentito dell’apporto di questi due giocatori smaliziati e che pur nei momenti critici sanno trovare lo spunto di classe per porvi rimedio. Si è così visto un David fluidificante, sempre pronto a sganciarsi per portarsi in avanti per cercare il lancio buono; un Ramusani pulito e preciso. Rossi dal canto suo ha saputo sfruttare abilmente il vantaggio e sovente lo si è visto in fase propulsiva. L’Alessandria ha però dimostrato i suoi limiti in fase offensiva. La mancanza di uno stoccatore si c fatta doppiamente sentire in particolare quando le ali svariando sulle fasce laterali hanno fornito utili palloni al centro. Nel primo tempo i grigi hanno mancato due o tre reti per l'incertezza palesata dagli uomini di punta. Il gioco valido sino al limite dell’area di rigore diveniva farraginoso, incerto ogni qual volta bisognava concludere. Proprio in questi frangenti gli uomini di Szekely sono mancati clamorosamente. Nella ripresa poi le cose si sono complicate ancora più in quanto gli atleti hanno compreso che tutti i loro sforzi sarebbero stati vani contro una difesa che non faceva complimenti, che badava al sodo. Così l’unica occasione propizia l’ha avuta Magistrelli il cui tiro si è spento sull’esterno della base del palo alla sinistra di Rossi, entrato in campo per sostituire l’infortunato Baroncini. Il commento della partita finisce su quest’azione, l’unica di rilievo dei secondi 45’ minuti. A fine partita negli spogliatoi mandrogni spirava un'aria da tragedia o quasi. La situazione della squadra, dopo questo mezzo passo falso, è tutl’altro che allegra. Osservando la classifica, le speranze di salvezza finora cullate svaniscono come neve al sole. L’Alessandria è distaccata di quattro punti dal gruppetto che comprende pure il Verona vincitore ad Alessandria c dal quale dovranno uscire le altre due candidate alla retrocessione, dando per spacciate, o quasi, Alessandria e Arezzo. Sulla carta la salvezza è ancora possibile, ma stando alle prestazioni fornite dalla nostra squadra tale convincimento non trova alcuna base concreta per essere ulteriormente sostenuto. Domenica prossima i cadetti riposano, poi ci sarà la trasferta a Varese. Inutile cl pare sottolineare che tale partita avrà veramente una importanza decisiva per il futuro dei grigi. La sconfitta segnerà irrimediabilmente la fine dei sogni lungamente cullati. Per gli uomini di Szekely sta dunque per suonare la fatidica campana? La speranza ultima dea a morire, continuerà ad accompagnare, pure in caso di sconfitta i mandrogni, ma sarà un accompagnamento tutt’ altro che allegro. Per salvare o meglio per tentare il salvataggio il Commissario ing. Sacco ha deciso la scorsa settimana di accogliere la richiesta del tecnico magiaro di ingaggiare pure Ramusani. Con l’innesto di David e dell’ex palermitano l’Alessandria ha un organico da fare invidia a molte squadre, anche se sul piano pratico le cose vanno alquanto male. Indubbiamente gli sforzi dei dirigenti sarebbero serviti a qualcosa di più se fossero stati compiuti all’inizio del campionato quando da ogni parte si invocava l’acquisto di un portiere e di un libero. Puricelli cl fece una malattia, ma non fu accontentato. Szekely ha invece ottenuto tutto quanto ha chiesto: vedremo ora se saprà compiere il tanto sospirato miracolo perchè di miracolo si dovrà parlare se effettivamente riuscirà a portare in salvo nella corrente stagione l’incerta barchetta grigia. Sui giornali abbiamo letto che i giocatori hanno giurato che non perderanno più partite: una dimostrazione di attaccamento ai colori sociali che però dovrà essere suffragata sul campo da risultati positivi. Contro il Messina l'undici sì è battuto con volontà e gagliardia: vedremo se ciò avverrà pure a Varese, campo dove le distrazioni non saranno ammesse. (Il Piccolo - Il Gattopardo) L'ALESSANDRIA NON RIESCE A SUPERARE IL MESSINA Malgrado abbiano dominato a lungo, i piemontesi sono stati bloccati dagli avversari - Buon esordio del difensore Ramusani Le speranze di salvezza per l'Alessandria vanno diminuendo e la situazione della squadra si fa più drammatica. La settimana scorsa, dopo la sconfitta sul campo della Reggiana, il trainer Szekely aveva annunciato un programma minimo indispensabile per la salvezza: vincere tutte le gare interne e conquistare in trasferta gli altri cinque o sei punti occorrenti a portarsi fuori della mischia. A distanza di una sola settimana il programma stabilito dall'allenatore ha subito il primo arresto: i grigi, sul proprio campo, non sono stati capaci di superare il Messina che li ha costretti allo 0 a 0. A questo punto, con la squadra ancorata sempre all'ultimo posto in classifica alla pari dell'Arezzo, e con un distacco di quattro punti dal terzetto Verona-Pisa-Salernitana, quali sono realmente le possibilità di salvezza? Minime, occorre riconoscerlo, malgrado l'ottimismo ufficiale di Szekely e dei dirigenti. La realtà dei fatti, però, lascia ben poco margine alla fiducia ufficiale degli esponenti alessandrini. Contro il Messina, i grigi hanno attaccato almeno per ottanta minuti su novanta, ma non sono riusciti a segnare. Hanno avuto anche un po' di sfortuna, ma resta egualmente una sconsolante constatazione: se l'Alessandria non ha segnato contro una squadra costretta quasi ininterrottamente sulla difensiva, quali speranze potrà ragionevolmente nutrire contro formazioni più agguerrite e anche più bisognose di punti che non quella siciliana? La responsabilità di questo pareggio ricade quindi interamente sull'attacco alessandrino — privo di Lojacono (tenuto a riposo) e di Nicole (indisponibile) — reparto nel quale sono mancati soprattutto Pasquina e Magistrelli, ai quali si è aggiunto; relativamente al finale, anche Gualtieri che peraltro era stato autore di un promettente avvio. La difesa non è stata impegnata che raramente, e comunque le ridotte puntate offensive dei giallorossi son servite a mettere in evidenza la felice vena di Rossi (al quale era stato affidato Fracassa, il più insidioso degli attaccanti siciliani), di David, Dalle Vedove e dell'esordiente Ramusani, il ventottenne ex difensore palermitano ingaggiato dalla società alessandrina proprio pochi giorni fa e impiegato domenica come « libero ». Malgrado l'accorta tattica difensiva, che aveva nello stopper Garbuglia l'elemento di maggior spicco, il Messina correva sin dall'apertura di gioco vari pericoli, specialmente a causa di Magistrelli, di Pasquina e di Gualtieri. Nella prima frazione di gioco tre son state le occasioni favorevoli ai grigi: al 26' quando Gualtieri da venti metri effettuava un violentissimo tiro che obbligava Baroncini a salvarsi in corner, al 37' quando il portiere messinese ribatteva da brevissima distanza un tocco di Pasquina, ed infine al 13', quando Magistrelli passava all'accorrente Gualtieri che deviava però sul fondo. In apertura di ripresa, al 2', il portiere siciliano Baroncini era colpito involontariamente all'occhio destro in mischia da Oldani ed era costretto ad abbandonare il terreno venendo sostituito da Mario Rossi. A questo proposito è curioso ricordare che anche lo scorso anno ad Alessandria Baroncini aveva, subito un altro infortunio, causato quella volta da Nicole, che lo aveva obbligato a lasciare il campo. Nel secondo tempo continuava inalterata la pressione dell'Alessandria che però era controbattuta saltuariamente da qualche azione in contropiede dei messinesi. Un tiro di Magistrelli (al S7') finiva sull'esterno della rete, poi, alla mezz'ora, si registrava un'insidiosa puntata dei giallorossi condotta da Trevisani che invece di passare al liberissimo Fracassa preferiva tirare debolmente verso Bertoni. Ancora un paio di occasioni nel finale per l'Alessandria, ma Magistrelli e Gualtieri non riuscivano a sfruttarle, ed era la fine. I giocatori grigi rientravano negli spogliatoi sotto una selva di fischi e Oldnni commentava amaramente: «Questo pareggio per noi vale un — B in classifica ». La fiducia di Szekely non manca, ma comincia a far difetto ai suoi giocatori. (La Stampa - Ed. Sport - Paolo Patruno) RISULTATI: Catania - Sampdoria 0-0 Catanzaro - Livorno 1-1 Genoa - Potenza 2-0 Modena - Arezzo 1-0 Padova - Savona 2-2 Pisa - Palermo 0-0 Reggina - Varese 1-1 Salernitana - Novara 0-0 Verona Reggiana 0-1 CLASSIFICA: Sampdoria, Varese p.37; Catanzaro 31; Potenza, Modena 30: Palermo, Messina, Reggiana 29, Reggina 28; Livorno 27; Novara, Padova 26; Genoa, Catania 25; Savona, 24; Verona, Pisa, Salernitana 23; Arezzo, Alessandria 19 Marcatori: 13 gol: Bui (Catanz.); 12 gol: Francesconi (Sampd.), Gilardoni (Savona); 11 gol: Salvi (Sampdoria), Prati (Savona), Vitali (Catanzaro) . 10 gol: Leonardi (Varese). 9 gol: Bercellino II (Palermo), Rigotto (Reggina) Il punto sul campionato Niente di nuovo in testa alla classifica della serie B. Al pareggio registratosi in Catania-Sampdoria ha fatto riscontro quello del Varese a Reggio Calabria, per cui le due capolista continuano la marcia verso la A a pari punti. Quello di domenica è stato il giorno dei pari, ben sette su dieci partite. Tra le poche squadre a rompere la monotonia c'è stato il Genoa, che battendo il Potenza ha fatto un notevole passo avanti verso la tranquillità. Da sottolineare il 2-2 conseguito dal Savona a Padova, grazie al quale la compagine ligure può continuare a sperare nella salvezza. Ottimo anche lo 0-0 con il quale il Novara ha chiuso l'incontro di Salerno, mentre l'Alessandria, bloccata in casa dal Messina, ha davvero ben poche possibilità di evitare la retrocessione in serie C. (La Stampa)