Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1966/1967
Serie B
23-04-1967 - Giornata: 30 - Novara - Comunale


Novara AC - Alessandria US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Bertoni Luciano, Trinchero Giuseppe, Rossi Alberto, Gori Carlo, Dalle Vedove Giampiero, Ramusani Giorgio, Oldani (II) Tullio, Lojacono Francisco Ramon, Gualtieri Ulisse, Magistrelli Luciano, Colautti Mario All.: Szekely László

Formazione avversaria
NOVARA AC: Lena, Fumagalli, Pogliana, Colombo, Volpato, Calloni Vittorino, Gavinelli, Broggi, Calloni Gianpiero, Mascheroni, Milanesi. All.: Giraudo Piergiorgio

Arbitro: Canova Alvaro (Bologna)
Note
Spettatori: 7.700. Angoli: 8-11 Giornata di sole e terreno in buone condizioni Inizio gara ore 15.30

Commento
OTTIMA PRESTAZIONE DEI GRIGI A NOVARA La sfortuna si è accanita contro l’Alessandria, che avrebbe potuto vincere — Brivido al 90’ « Siamo proprio sfortunati », ha detto Szekely al termine del derby ’’dei poveri”, tra Novara e Alessandria. Questa volta il mister aveva più che una ragione per dolersi con la dea bendata, quest’anno alquanto parca nel distribuire i suoi favori a questa povera Alessandria. Senza tema di smentita si può affermare che l’attuale campionato è nato per i grigi sotto una cattiva stella. A Novara capitan Lojacono e compagni hanno lottato sino all’ultimo, senza risparmio di energie, con una foga veramente ammirevoli, ma non sono riusciti ad andare più in là di un pareggio. Magistrali ha colpito un palo, Gualtieri si è visto respingere proprio al 90’ da Vittorino Calloni, sulla linea di porta, il pallone della vittoria, A questo bilancio già di per sè molto indicativo, bisogna aggiungere i due rigori che l’arbitro Canova ha negato agli ospiti. Questa volta, bisogna convenirne, gli uomini di Szekely hanno fatto veramente tutto il possibile per conquistare l’intera posta. Il destino glielo ha impedito con tutte quelle conseguenze che è facile immaginare. L’Alessandria ha raggiunto l’Arezzo a quota 22, ma le squadre più direttamente interessate al capitolo retrocessione ad eccezione dell’Arezzo e della Salernitana, hanno compiuto un ulteriore passo in avanti. Le illusioni in questo momento sono da bandire: i grigi sono quasi spacciati, Per salvarsi è necessario agguantare le squadre a quota 28 che sono cinque: Genova, Savona, Livorno, Verona, Padova. Ammettendo che una di queste candidate alla "salvezza non riesca a sgranellare nemmeno un punto in tre partite, è indispensabile per i grigi vincere contro il Genova al Moccagatta, il Savona in trasferta e poi nuovamente in casa con il Catania. Il ruolino di marcia è proibitivo in quanto sul campo del Savona farà veramente caldo. La realtà più che la matematica sembra congiurare contro l’undici dell’ing. Sacco il quale continua a battersi con un entusiasmo veramente ammirevole. Per salvarsi occorre vincere almeno 7 delle otto partite in programma e raggiungere quota 36 punti. Questi dati confermano che solo un miracolo ci salverà dalla serie C, quella serie C che lo scorso anno era stata evitata grazie ad una rimonta che ancora oggi ha il sapore di una impresa veramente notevole. Il nostro commento potrebbe esaurirsi con queste amare conclusioni: lo sport, come abbiamo avuto modo di evidenziare in altre occasioni, non ammette compromessi, ragion per cui i grigi continueranno a lottare per mantenere viva quella fiammella di speranza che, come disse il Foscolo è sempre l’ultima dea a morire. Domenica prossima sarà di scena al Moccagatta un avversario tradizionale: il Genoa. La squadra rossoblu sta arrancando in fondo alla classifica nonostante disponga di un ottimo parco giocatori Contro i ’’cugini” savonesi non sono riusciti a conquistare i due punti, ovvio quindi che tenteranno di farlo a spese dell’Alessandria. Pure domenica sarà una giornata ’’calda” per l’undici in maglia grigia reo di avere affrontato le prime gare di campionato con troppa calma. L’obiettivo sarà, come avviene da alcuni mesi a questa parte, la vittoria, i due punti. I tifosi che contro il Novara non hanno risparmiato il loro incitamento, si augurano che la squadra sappia ripagare l’attaccamento ai colori sociali con una prova maiuscola, in grado di fare dimenticare il futuro che si preannuncia quanto mal oscuro. (Il Piccolo - Il Gattopardo) L'ALESSANDRIA SFIORA IL SUCCESSO SUL NOVARA: 0-0 Gli azzurri costretti a difendersi - Volpati commette due gravi falli in area, ignorati dall'arbitro - All'ultimo minuto Vittorino Galloni respinge un insidioso tiro di Gualtieri sulla linea di porta - Qualche scontro in tribuna fra i tifosi nche se si trova all'ultimo posto in classifica e la retrocessione in serie C appare una condanna orinai quasi irrevocabile, l'Alessandria ha confermato anche ieri la sua positiva tradizione sul campo degli azzurri ed ha imposto lo zero a zero al Novara. E' un risultato che non migliora la drammatica posizione in graduatoria dei grigi e che suona a premio addirittura eccessivo per la squadra di Molina, che è in pieno clima di smobilitazione come se la salvezza, a due mesi dal termine del torneo fosse ormai un fatto acquisito. La realtà non è proprio cosi, anche se il Novara giocando come sa fare normalmente, grossi pericoli non ne dovrebbe più correre. Il risultato di questo derby in definitiva non soddisfa nessuno. Non i novaresi che puntavano a un successo o perlomeno ad una prestazione di rilievo, e a maggior ragione sono egualmente scontenti gli alessandrini, per i quali una vittoria era indispensabile per continuare a sperare in un salvataggio quasi miracoloso. La squadra grigia è andata comunque assai vicina al successo che avrebbe rappresentato un premio, in definitiva, non immeritato. La Alessandria ha fatto registrare infatti una sensibile supremazia in fase conclusiva e, dei due portieri. Lena è stato impegnato ben più frequentemente, e severamente non Bertoni. A pochi secondi dal termine poi Vittorino Cationi ha salvato i novaresi dalla sconfitta ribattendo sulla linea di porta un tiro di Gualtieri. Dei goal, a parte l'occasione finale toccata a Gualtieri, se ne sarebbero potuti vedere altri, specialmente se Dalle Vedove (n. 5), assistito da Rossi, anticipa l'intervento dei centravanti novarese l'arbitro Canova avesse deciso di punire con maggior severità due interventi fallosi in area di Volpati, passibili di rigore. Il primo fallo era avvenuto dopo 14 minuti di gioco: un colpo di tacco di Lojacono metteva in azione Gori, sul cui traversone Gualtieri effettuava una bella finta. La palla giungeva così a Magistrelli, in leggero vantaggio su Volpati che vistosi superato lo caricava alla disperata alle spalle, tacendolo ruzzolare a terra a pochi passi da Lena. Il fallo aveva gli estremi del rigore, ma il signor Canova faceva cenno di proseguire come se niente fosse accaduto. Era il segno premonitore di come si sarebbe svolta, per l'Alessandria, la partita attacchi, a volte confusi, a volte più pericolosi, ma sempre senza fortuna. Eppure non sarebbe stato troppo difficile superare un Novara co me quello di ieri, con un attacco quasi inesistente, e con gli uomini della difesa e del centrocampo soggetti a delle pause e degli scout pensi non abituali. L'impie go, nell'Alessandria, di Colautti come ala sinistra arretrata però a centrocampo, aveva create a Molina dei problemi di marcamento e di inquadratura che malgrado vari spostamenti finivano per restare irrisolti, considerata l'abitudine dei novaresi a concedere eccessive libertà di movimento agli avversari ci voleva insomma la tenacia di Vittorino Cationi e soprattutto di Mascheroni (richiesto, su una base di trattative intorno ai ISO milioni, ria varie società, fra cui Genoa e Napoli) per dare una parvenza di organicità al gioco degli azzurri. I risultati, tuttavia, non erano molti e a parte un tentativo di Pogliana ed un tiro di Mascheroni l'Alessandria poteva presentarsi abbastanza spesso davanti a Lena, ancora nel corso del primo tempo. Il portiere azzurro ribatteva al 28' una pericolosa punizione di Lojacono, poi parava un insidioso tiro di Gualtieri (36'), ed infine vedeva spiovere all'incrocio dei pali un temibile pallone di Magistrelli che terminava poi a lato accompagnato dal fischio dell'arbitro che decretava un inesistente fuori gioco. L'inizio della ripresa segnava un certo risveglio del Novara. Mascheroni e Gavinelli impegnavano Bertoni in due interventi piuttosto difficili ma poi era di nuovo l'Alessandria a rendersi pericolosa Al 42' Volpati atterrava un metro entro l'area Oldani, ma l'arbitro faceva battere la punizione dal limite e Lojacono sprecava malamente il tiro. Infine, al 45'. Lena ribatteva di pugno un cross di Gori, la palla perveniva a Gualtieri appostato al centro dell'area: il centravanti grigio faceva partire un tiro a parabola: poteva essere il goal, la vittoria in extremis la rinascita delle speranze di salvezza Vittorino Calloni, sulla linea di porta, respingeva di testa e annullava la minaccia. Al migliaio di tifosi alessandrini (giunti con una carovana di pullman ed autori di alcuni scontri in tribuna con gli spettatori novaresi) non restava clic sfollare delusi. (La Stampa - Ed. Sport - Paolo Patruno) Risultati: Catania - Messina 1-1 Catanzaro - Arezzo 1-4 Genoa - Savona 0-0 Sampdoria - Livorno 1-0 Padova - Palermo 1-4 Reggiana - Pisa 0-4 Reggina - Modena 1-4 Verona - Salernitana 1-0 Varese - Potenza 2-4 CLASSIFICA: Sampdoria p.43; Varese 41; Catanzaro 34; Modena 33; Potenza, Reggiana 32; Palermo, Messina 31; Reggina 30; Novara, Catania 29; Genoa, Savona, Padova, Verona, Livorno 28; Pisa 26; Salernitana 25; Arezzo, Alessandria 22 Marcatori: 14 gol: Bui (Catanzaro ) e Francesconi (Sampdoria). 13 gol: Guardoni (Savona). 12 gol: Salvi (Sampdoria) e Prati (Savona). 11 gol: Vitali (Catanzaro). 10 gol: Leonardi (Varese). 9 gol: Merighi (Modena), Barcollino (Palermo) Il punto sul campionato Un'altra giornata è passata ed è stata ancora favorevole alla coppia di testa (Sampdoria e Varese) che continua Indisturbata la sua marcia verso la serie A. La Samp ha vinto a Livorno, ed i biancorossi In casa contro il Potenza. Si chiarisce anche la situazione in coda dove l'Alessandria, pur pareggiando In trasferta, e l'Arezzo, sconfitto a Catanzaro, sembrano ormai condannati. La Salernitana ha perso un importante confronto diretto con il Verona, sul proprio campo ed è ora staccata di tre punti dal gruppetto che occupa l'ultima posizione utile per la salvezza. Il Pisa con il pareggio conquistato a Reggio Emilia, ed un distacco di soli due punti può ancora sperare. Ormai fuori della mischia dovrebbero essersi tratti Novara e Catania. (La Stampa)