Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1966/1967
Serie B
14-05-1967 - Giornata: 33 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Catania CC 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 82. rig. Lojacono F.[A] 58. Girol [Ca]

Alessandria US Moriggi Avelino, Colautti Mario, Rossi Alberto, Gori Carlo, Dalle Vedove Giampiero, Ramusani Giorgio, Gorrino Fernando, Lojacono Francisco Ramon, Gualtieri Ulisse, Magistrelli Luciano, Ragonesi Renzo All.: Szekely László

Formazione avversaria
CATANIA CC: Rado, Buzzacchera, Rambaldelli, Teneggi, Montanari, Vaiani, Albrigi, Pereni, Baisi, Fara, Girol. All.: Ballacci Dino

Arbitro: Sabbatini Davide (Ancona)
Note
Ammoniti: Pereni [C] Spettatori 4000 circa, di cui 1441 paganti per un incasso lordo di lire 1.302.100. Angoli: 3-7 Cielo coperto Inizio gara ore 16.00

Commento
CROLLATE LE ILLUSIONI SI DEVE PENSARE AL FUTURO Ancora un’opaca prestazione dei "grigi” — Dal naufragio si è salvato solo Lojacono — La squadra, priva di una preparazione atletica, sull’orlo del disfacimento E’ finita malamente: contro un Catania che non ha più ambizioni di classifica, I ’’resti” di quelli che doveva essere la squadra del gran finale, hanno offerto una prestazione indecorosa. II tentativo di invasione del campo, i fischi, gli insulti, sono stati l’amaro epilogo di questo campionato nato veramente male. Dal naufragio generale si è salvato un solo uomo: Lojacono. Il vecchio Ramon che pure noi, sovente, abbiamo criticato, ha fornito una prova di attaccamento ai colori sociali veramente ammirevole. E’ stato l’unico alessandrino a dannarsi l’anima, a sputare sangue per trascinare i più giovani compagni che non avevano un’oncia in più di fiato da spendere. Solo, nel marasma generale, si è battuto sino a quando il pareggio non è stato conseguito. Un elogio quindi a Lojacono intelligente suggeritore di decine di azioni che nessun compagno è riuscito a sfruttare. La partita con i catanesi ha evidenziato, se necessaria era ancora una prova, la mancanza di una seria preparazione atletica. Abbiamo visto uomini spompati che trascinavano stancamente le gambe, atleti che si facevano infilare sullo scatto, privi di volontà. Giocatori come Colautti, Dalle Vedove e Gori hanno perduto nelle ultime gare ogni volontà di lottare. Che dire poi di Ramusani che ogni qualvolta avanzava non era in grado di controllare adeguatamente la sfera? Szekely lo ha preferito a David, che messo troppo presto in disparte ha preferito tornarsene a casa, ma il suo intuito, questa volta, lo ha tradito. Una squadra quindi senza gioco con sei uomini a centrocampo, tutti fermi ad osservare le puntate di Lojacono o le ’’gaffe” di Gorrino. In passato non mancammo di criticare Puricelll e Cappelli, ma ora siamo costretti a muovere gli stessi appunti a Szekely che non è stato in grado di dare un vero gioco all’Alessandria. I suol errori sono costati cari perchè oggi basterebbero i punti balordamente perduti in casa con il Verona e con il Genoa per lottare ad armi pari con le altre squadre per la salvezza. Il campionato è dunque finito per i grigi, ancora prima dell’ultimo fischio che sanzionerà la conclusione di quest’annata nata veramente male. Con li Catania sono definitivamente crollate le ultime illusioni, sempre tenute deste dall’allenatore magiaro che non è riuscito a ripetere il miracolo dello scorso campionato. Ora è necessario pensare al futuro, al prossimo campionato di serie C. Il compito dei dirigenti non è facile in quanto si tratterà di ricostruire la squadra da cima a fondo. Se si vuole effettivamente tornare quanto prima in serie B, è indispensabile creare una nuova atmosfera intorno alla squadra, chiamare un tecnico che sappia accattivarsi la simpatia del giocatori e del pubblico. E’ ormai tempo di pensare al futuro, schierando quel giovani che domani potrebbero contribuire alla rinascita dell’Alessandria. Le ultime partite servono magnificamente a questo scopo. Ora che tutto è perduto si abbia finalmente il coraggio di non indugiare ancora su quegli elementi che hanno tradito la fiducia degli sportivi e dei dirigenti. La gara di domenica prossima con il Potenza può servire magnificamente a gettare le basi per il prossimo campionato. L’ing. Sacco, dal canto suo, deve fare tutto il possibile per ridare agli sportivi locali un ’’undici” che sappia fare dimenticare le amarezze di questo campionato (Il Piccolo - Il Gattopardo) I grigi sono ormai retrocessi in Serie C L'ALESSANDRIA PAREGGIA ANCHE A CATANIA: 1-1 I siciliani hanno segnato per primi con Girol - Una rete chiesta dagli alessandrini per una parata difettosa di Rado Con il pareggio di ieri per l'Alessandria è veramente finita: ormai la serie C è una realtà. I grigi erano ieri praticamente in disarmo, e contro il Catania hanno dato una dimostrazione di abulia tale che neanche il generoso Lojacono è riuscito a dissipare prodigandosi per quasi tutta la partita. L'argentino è stato commovente e ha finito la gara stremato: ha cercato invano' di raddrizzare le sorti della partita, ma non ha avuto la necessaria collaborazione degli altri attaccanti. Gorino era troppo fermo, Gualtieri in giornata nerissima; Magistrelli è stato retrocesso a terzino, in sostituzione di Rossi vittima di uno strappo alla coscia. Il solo Ragonesi ha cercato di dare man forte al compagno, ma tutto è stato inutile. In queste condizioni per l'Alessandria era Quasi impossibile vincere, malgrado a turno Gori, Colautti e Ramusani si siano spinti all'attacco per cercare il goal. Il Catania non ha Quindi faticato molto per portare a casa un punto. I siciliani sono andati in vantaggio al li' del secondo tempo con Girol, il Quale è stato lesto a sfruttare un bel passaggio di Baisi. Prima del goal gli ospiti non erano stati certo a guardare, sfiorando il goal in apertura di gara con Baisi (bella parata di Moriggi) e ancora con il centravanti, che si vedeva respingere un pallonetto dalla testa di Gori piazzato sulla linea bianca. Poi, nella ripresa, al 30', avevano colpito la traversa ancora con Baisi. La debole reazione dell'Alessandria si era concretizzata, in un tiro di Rossi, che un difensore ospite deviava leggermente, costringendo Rado a un difficile intervento all'incrocio dei pali. Gualtieri falliva due ottime occasioni, mentre Magistrelli si vedeva parare con sicurezza un bel tiro dal limite dell'area. Dopo la rete del Catania i grigi avevano un'impennata, e Lojacono faceva gridare al goal al Quarto d'ora della ripresa. Su tiro dell'argentino, Rado interveniva in. tuffo, ma si lasciava sfuggire la sfera: con una manata la rigettava poi in campo quando pareva che avesse varcata la linea fatale. L'arbitro, che era nei pressi, negava la rete, mentre i giocatori alessandrini la reclamavano con foga e gli spettatori che si trovavano dietro la porta ospite facevano il diavolo a quattro. Il direttore di gara era inflessibile e il gioco riprendeva, sull'1 a 0 per i siciliani. Al 19' il signor Sabbatini sorvolava su un fattaccio ai danni di Girol in piena area di rigore alessandrina, per poi concedere la massima punizione a favore dei grigi al 37': Rambaldelli commetteva un fallo, più che altro di ostruzione, al danni di Gorino, che era stato raggiunto in area da un passaggio di Lojacono. L'arbitro indicava il dischetto degli undici metri e lo stesso Lojacono segnava la rete del pareggio per l'Alessandria. (La Stampa - Ed. Sport - G.C.) Risultati: Arezzo - Savona 3-2 Novara - Livorno 3-1 Padova - Verona 2-1 Pisa - Modena 1-0 Potenza - Messina 3-0 Reggina - Catanzaro 1-1 Salernitana - Reggiana 1-2 Sampdoria - Palermo 1-0 Varese - Genoa 1-1 CLASSIFICA: Sampdoria p.47; Varese 45; Catanzaro, Modena, Reggiana 37; Catania, Potenza 34; Genoa, Reggina 33; Messina, Padova 32; Novara, Palermo, Savona 31; Verona, Pisa 30; Livorno 29; Arezzo 28; Salernitana 25; Alessandria 24 Marcatori: 15 gol: Bui (Catanzaro), Prati (Savona); 14 gol Francesconi (Sampdoria). Il punto sul campionato Mentre in testa alla classifica procede indisturbata la capolista Sampdoriu, che ieri ha superato a Marassi il Palermo, qualche segno di stanchezza comincia a fornirlo la sua diretta rivale, il Varese. I biancorossi lombardi, bloccati in casa dal Genoa in netto crescendo di rendimento, son ora staccati di due lunghezze dai blucerchiati, ma la loro promozione in serie A non è egualmente messa in discussione. Molto più incerta ed interessante è invece la lotta per la salvezza che teoricamente, a cinque giornate dal termine del campionato, potrebbe addirittura coinvolgere anche squadre attualmente in posizione d'avanguardia. Due risultati fanno spicco tra tutti: il pareggio interno dell'Alessandria contro il Catania, e la sconfitta casalinga della Salernitana ad opera della Reggiana. E in virtù di questi risultati, i grigi piemontesi e la squadra campana si debbono considerare ormai irrimediabilmente retrocesse in C. Ancora da assegnare definitivamente sono invece gli altri due posti della classifica, il terzultimo ed il quart'ultimo, che portano in serie C. Qui sono in parecchie le squadre che lottano nella speranza di raggiungere la salvezza. Dall'Arezzo, che ha conquistato il successo a spese del Savona, al Pisa che ha superato il Modena. I risultati di ieri sono stati invece avversi al Verona, battuto a Padova, ed al Livorno superato a Novara in una partita che ha segnato invece un netto miglioramento di classifica per la squadra piemontese. (La Stampa)