Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1966/1967
Serie B
11-06-1967 - Giornata: 37 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Reggina AS 0 - 2 (0 - 1)
RETI: 5. Rigotto [Re] , 90. rig. Florio [Re]

Alessandria US Moriggi Avelino, Rossi Alberto, Trinchero Giuseppe, Ferretti Amilcare, Dalle Vedove Giampiero, Ramusani Giorgio, Gorrino Fernando, Gori Carlo, Gualtieri Ulisse, Magistrelli Luciano, Ragonesi Renzo All.: Szekely

Formazione avversaria
REGGINA AS: Persico, Spanò, Mupo, Clerici, Tomasini, Bello, Baldini, Camozzi, Ferrario, Florio, Rigotto. All.: Maestrelli Egidio

Arbitro: Carminati Ettore (Milano)
Note
Rigore parato 30. a Trinchero [A]. Ammoniti: Clerici [R], Bello [R], Gori [A] Angoli: 7-3 Spettatori: 4000 circa di cui 1543 paganti, per un incasso lordo di lire 1.402.900

Commento
Contro la Reggina i giocatori hanno tradito gli sportivi SI E' GIOCATO SENZA VOLONTÀ’ — SONO EMERSI ANCORA UNA VOLTA LE PECCHE DELLA PREPARAZIONE TECNICO- ATLETICA — COME SARA’ L’ALESSANDRIA 1967-1968? Questa volta è proprio finita e, a dire il vero, nei peggiori dei modi. La sconfitta contro la Reggina, squadra che ha dimostrato come si gioca il calcio atletico, non trova alcuna giustificazione sia per l'allenatore che per i giocatori. Questi ultimi hanno toccato veramente il fondo della mediocrità. Per l’ultima gara interna, gli sportivi si attendevano una prova di orgoglio anche se ormai tutti sapevano che la serie C era inevitabile. E’ accaduto invece che l’undici grigio, ancora una volta, ha brillato per la totale assenza di volontà, di preparazione atletica, di impostazione tattica. La squalifica di Lojacono ha complicato ancora più le cose, e a nulla sono valsi gli sforzi di alcuni giocatori che sì sono prodigati nella vana speranza dì raddrizzare un risultato compromesso dopo appena cinque minuti di gioco. Il passivo, ad essere sinceri, avrebbe potuto assumere proporzioni maggiori se l’arbitro, bontà sua, non avesse chiuso non uno, ma entrambi gli occhi. Il commento della partita con la Reggina potrebbe esaurirsi in poche righe considerato che ormai l’Alessandria ha recitato, assai male, la sua parte in questo campionato iniziatosi male e conclusosi peggio. Domenica prossima i grigi affronteranno la capolista Sampdoria senza più patemi d’animo: ci auguriamo che in tale circostanza si dia finalmente via libera ai giovani, lasciando in disparte quei senatori i quali nonostante i favolosi ingaggi, hanno tradito le aspettative di dirigenti e spettatori. Più che al passato è ora necessario pensare al futuro onde evitare quegli errori che sono stati alla base di questa annata no. Ricostruire la squadra non è facile, ma è necessario tentare iniziando il lavoro con idee chiare. I dirigenti hanno manifestato l’intenzione di puntare sui giovani: l’iniziativa è da seguire e da incoraggiare. Occorre però scegliere con molta cautela. Il tempo per compiere questa "cernita” non manca. Per il prossimo campionato di C la squadra sarà affidata, come già avevamo preannunciato, a Giorcelli, un allenatore giovane, ma di polso. L’unico inconveniente è che lo stesso dovrà ambientarsi nella nuova serie: compito non facile, ma che non costituirà un grave handicap conoscendo la personalità dell’ex grigio. La nuova Alessandria, da quanto si è potuto apprendere, sarà rinnovata in quasi tutti i reparti il che significa che degli attuali giocatori solo pochi saranno riconfermati. Quali potrebbero essere i "vecchi”? Il portiere Moriggi, i terzini Rossi e Trinchero, Legnaro, Lojacono, Ragonesi e qualche altro. Tutto dipenderà poi dalle richieste che giungeranno dagli altri sodalizi all’ing. Sacco e ai suoi collaboratori. Negli ambienti solitamente bene informati si parla di un ritorno di Nobili e, se la notizia troverà conferma, gli sportivi non potranno che esserne soddisfatti conoscendo l’attaccamento dell’ex difensore grigio ai colori sociali. I dirigenti in queste settimane di tregua dovranno sondare il mercato per scegliere i nuovi ’’pezzi” che potrebbero essere un centravanti e due ali nonché elementi di rincalzo. Il loro lavoro non sarà facile, ma se in tutti ci sarà la volontà di fare rinascere l’Alessandria — e questa non manca — il prossimo campionato non dovrebbe deludere le aspettative. Il campionato 1967-68 che coinciderà con i festeggiamenti dell’VIII Centenario di fondazione di Alessandria potrebbe essere, e tutti se lo augurano, quello della rinascita (Il Piccolo - Franco Benzi) Malgrado il generoso impegno dei giocatori L'ALESSANDRIA CEDE ALLA REGGINA: 0-2 Dopo soli 5 minuti i piemontesi erano già in svantaggio - Trincherò sciupa un rigore che poteva fruttare il pareggio - E gli ospiti raddoppiano allo scadere La sconfitta casalinga dell'Alessandria (0-2 con la Reggina) ha fatto naufragare miseramente la tenue speranza di uno spareggio, cosicché il tonfo in serie C del grigi è divenuto da ieri una amara realtà. La condanna dei grigi si è avuta quasi subito, dopo soli cinque minuti dall'inizio della partita. Una lunga discesa dì Sbanò si concludeva con un passaggio a Ferrarlo: il tiro del centravanti era immediato e Moriggi, uscito per restringere l'arco del tiro, veniva colto in contropiede, per cui in tuffo respingeva malamente il pallone. Rigotto, che aveva seguito l'azione, senza alcuna difficoltà insaccava nella rete sguernita. L'Alessandria accusava nettamente il colpo, ma con generosità tentava raddrizzare le sorti della gara; l'azione dei grigi era però impacciata e denotava la mancanza dì un regista tipo Lojacono (in tribuna, per squalifica), in grado di illuminare l'azione degli attaccanti. Sosicché per tutto il primo tempo gli avanti hanno cozzato contro il muro della difesa ospite e i locali si sono esposti a pericolosi contropiede. Ad un opaco primo tempo ha fatto riscontro una migliore ripresa, e l'Alessandria si è presentata in campo dopo il riposo innestando una marcia in più. Ma la foga di attaccare per poco non è costata cara ai ' grigi. Uri contropiede di Ferrarlo (ottima la partita del centravanti reggino), culminato con un gran tiro, ha obbligato Moriggi ad una spettacolare respinta di pugno. A loro volta i grigi hanno replicato con Gori, che, venutosi a trovare in favorevole posizione, ha sparato a rete. Persico si è lanciato però in tuffo sventando la minaccia. A queste due azioni pericolose ha fatto seguito il continuo ma vano attacco dell'Alessandria: la difesa ospite, sia pure a tratti con affanno, è riuscita a rintuzzare ogni minaccia. Praticamente, i calabresi hanno vissuto sul vantaggio acquisito e con tranquillità hanno controllato le assillanti puntate dei grigi. Alla mezz'ora della ripresa i locali avrebbero potuto pareggiare, senonché Trincherò ha sprecato malamente un calcio di rigore concesso dall'arbitro per un plateale quanto inutile fallo di mano dì Mupo in piena area. Assente Lojacono, il tiro dagli undici metri è stato affidato a Trincherò, il quale, sferrato un forte e centrale tiro, se lo è visto neutralizzare da Persico. Comunque, il pareggio non sarebbe servito ugualmente ai grigi, che dovevano vincere ad ogni costo. Ed infatti i giocatori piemontesi sono continuamente andati all'arrembaggio della porta ospite, nella cui area si sono susseguite mischie con protagonisti quasi tutti i ventidue atleti. Tutto è risultato inutile: la porta di Persico è apparsa stregata. Infine, la beffa per l'Alessandria: al 45' Ragonesi ha falciato in piena area Camozzi e il direttore di gara ha decretato la massima punizione contro 1 padroni di casa. A realizzarla è stato Florio, con un tiro angolatissimo Per l'Alessandria era la fine, mentre sul rettangolo di gioco hanno cominciato a piovere copiosi, in segno di disappunto, i tesserini degli sportivi sottoscrittori dell'abbonamento. E' stato per i tifosi locali un amaro campionato. Tutto all'inizio si poteva prevedere, tranne che il tonfo in serie C. L'Alessandria era partita bene: inspiegabilmente poi aveva perso il ritmo, e Puricelli aveva lasciato il campo a Cappelli. Breve permanenza di quest'ultimo, e Szekely, che l'anno scorso aveva compiuto il miracolo, salvando la squadra dalla retrocessione, veniva nuovamente chiamato al timone della compagine. Ma' 1 miracoli non si ripetono (La Stampa - Ed. Sport - Giovanni Camagna) Risultati: Catania - Genoa 2-1 Catanzaro - Padova 1-1 Livorno - Salernitana 1-0 Messina - Palermo 0-0 Modena - Savona 2-2 Novara - Potenza 1-1 Pisa - Verona 2-1 Reggiana – Varese 2-1 Sampdoria - Arezzo 3-0 CLASSIFICA: Sampdoria p.52; Varese 49; Catanzaro, Reggiana 41; Catania 40; Potenza 39; Modenaa 38; Padova, Reggina, Messina 37; Genoa, Palermo 36; Pisa, Livorno 35; Savona, Verona, Novara 34; Arezzo 31; Alessandria 29; Salernitana 25 Marcatori: 19 gol: Francesconi (Sampdoria); 15 gol: Bui (Catanzaro ), Gilardoni e Prati (Savona); 13 gol: Vitali (Catanzaro); 12 gol: Salvi (Sampdoria ); (Sampdoria) 11 gol: Bercellino (Palermo). Il punto sul campionato Alessandria ed Arezzo sono le due squadre che, ad una giornata dal termine del campionato, appaiono matematicamente condannate alla retrocessione Insieme con la Salernitana. C'è ancora da designare la quarta compagine che dovrà scendere In serie C, e in questa lotta affannosa sono coinvolte ben cinque società: Pisa e Livorno (p. 35), Savona, Novara e Verona (p. 34). Per domenica prossima, quindi si preannuncia un finale incertissimo che prevede, fra l'altro, un incontro diretto fra Verona e Livorno. E' proprio questo confronto che mette al sicuro Genoa e Palermo (p. 36): con qualsiasi esito si chiuda il match veronese, Infatti, una delle due squadre non riuscirà a raggiungere liguri e siciliani. (La Stampa)