Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1962/1963
Serie B
16-09-1962 - Giornata: 1 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Lazio SS 2 - 2 (0 - 1)
RETI: 52. rig. Oldani (II) T.[A], 69. Gambarini M.[A] 43. Longoni [La] , 72. Bernasconi [La]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Bassi Giampiero, Migliavacca Giancarlo, Tenente Sergio, Schiavoni Antonio, Oldani (II) Tullio, Cantone Bruno, Gambarini Mario, Salvemini Gaetano, Vitali Alessandro All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
LAZIO SS: Cei, Zanetti, Carosi, Landoni, Seghedoni, Gasperi, Longoni, Florio, Bernasconi, Governato, Maraschi. All.: Facchini

Arbitro: Angelini Piero (Firenze)
Note
Angoli: 4-6. Spettatori: 7.000 Inizio gara ore 15.30

Commento
ENTUSIASMANTE ESORDIO DEI GRIGI CONTRO LA LAZIO Domani al «Moccagatta» è di scena la Sambenedettese Prima giornata di Campionato, grande passione, grandi affanni. Tutto si è svolto come previsto. Un discreto pubblico affluito al Moccagatta per salutare i suoi beniamini vecchi e nuovi, un entusiasmo intatto tram andato da giugno ad oggi. Il campionato è iniziato sotto buoni auspici: infatti la nostra squadra ha giocato con encomiabile volontà fornendo una bella prova sul piano tecnico e sul piano agonistico. Diciamo la verità: benché ciascuno di noi conservasse nel suo animo una segreta speranza, nessuno avrebbe scommesso di vedere la nostra compagine giocare una partita con tanta autorità. La squadra della Lazio che notoriamente gioca questo campionato nella speranza o certezza di guadagnarsi la promozione in serie A, dopo i primi venti minuti di gioco nei quali ha m esso in mostra una certa organizzazione e capacità aggressiva, è lentamente scomparsa dalla scena venendo surclassata dalla nostra più modesta squadra. Quando al termine gli avversari raggiunsero il pareggio si abbandonarono a scene di esultanza tale che si comprendeva facilmente come si fossero liberati da un incubo. In quel momento avevano raggiunto il massimo ed insperato traguardo. Il che dimostra come la gara disputata dalla nostra squadra sia stata veramente meritevole sotto ogni aspetto. La beffa Abbiamo meritato ampiamente di vincere e solo la beffa del destino ci ha privati di due preziosissimi punti. N on tanto l’arbitro, quanto la sorte. In verità, anche se il sig. Angelini ha indispettito tutti concedendo un rigore che molti arbitri per motivi di giustizia non avrebbero concesso, aveva dalla sua il regolamento. Troppo severo, ma non ingiusto: questo è un doveroso riconoscimento. L'azione era ormai terminata, il portiere aveva ripreso la palla, per cui l’avversario non aveva più nessuna possibilità di segnare: concedere un rigore significava punire con un gol un fallo inutile. Ma Angelini è stato inflessibile. Ciò che invece ci ha profondamente umiliani, è stata la fatalità che in tre occasioni ha creato le basi dell’insperato pareggio per la Lazio. Prima un palo su stupendo tiro di Salvemini, poi il rigore parato da Nobili che ha rimandato il pallone proprio nei piedi dell’avversario, da ultimo il fortunato tiro di Bernasconi che m andava la palla contro il palo: la sfera non veniva però respinta come era accaduto per noi, ma girata in rete imparabilmente. Quando succedono in una gara fatti a ripetizione come questi, è evidente che non si può vincere, anche se si merita la vittoria. Ci consoliamo comunque con il punto in classifica e con alcune constatazioni che sono veramente confortanti. Abbiamo visto infatti Nobili in netto miglioramento tanto da poter sperare di avere finalmente un vero portiere, e due terzini che costituiranno fra poco la più invidiabile coppia della serie B. Melideo ha iniziato questo campionato con una form a tale che gli consente di dimostrare doti e classe che paiono nate improvvisamente in lui. Bassi non fa altro che mantenere quelle promesse sulle quali tutti avrebbero giurato - Ora sta imparando anche a giocare in appoggio agli avanti, tanto che lo vediamo con bel tocco allungare passaggi azzecatissimi. Era questa l’ultima dote che doveva mostrarci per confermare d’avere la possibilità di un grande avvenire. Scatto e posizione fanno ormai parte di un bagaglio tecnico da tempo acquisito. Oldani - Cantone e Gambarini Attendevamo tutti la prima linea alla prova del fuoco, dopo le novità poco liete che avevamo apprese. Specialmente il problem a del centravanti era diventato talmente assillante da occupare la m ente e le discussioni di tutti gli sportivi. Dopo vari tentativi, Rava aveva ripiegato sull’unica soluzione possibile: immettere il buon Gambarini in squadra contando sulla sua prestanza fisica, sulla sua buona volontà, e sulle capacità di tiro che aveva mostrato di possedere. Nessuno ora vuol gridare al miracolo anche perchè sarebbe controproducente e non gioverebbe neanche al modesto Gambarini. Intendiamo solo dire che il ragazzo ha mostrato di meritare fiducia tanto che deve essere incoraggiato specialmente in quei momenti in cui si rivelerà ancora acerbo nel difficile ruolo. Ma non d eluderà nessuno: egli è un grande combattente, ed ha una chiara nozione del difficile ruolo. Dopo un primo periodo di logico e comprensibile imbarazzo, si è messo a tenere con autorità il suo posto, sfiorando la rete con puntate che sono indicative di una sicura attitudine, pervenendo poi al gol in modo clamoroso ed esaltante. Se la tradizione non ci abbandona proveremo, per merito di questo alessandrino, ancora molti momenti di gioia. Splendida ancora una volta la partita di Cantone (« bravissimo » lo chiama A. Ponti sulla « Gazzetta dello Sport », anche se con dubbio gusto afferma che ”verranno, verranno !” le multe per il pubblico scorretto : ne è forse contento?): specie nel secondo tempo è stato il regista della squadra, autoritario e preciso. Certi suoi lanci da quaranta metri dimostrano una lucidità che non è certo comune. Attendevamo Oldani alla prova con trepidazione: finalmente questo giocatore tanto estroso ma anche tanto tecnico, ha mostrato di poter essere una insostituibile pedina per noi: bellissimo il suo gol, splendidi certi suoi guizzi, palla al piede, che lo rendono imprendibile. C’è solo da augurarsi che continui. Puntigliosa e strenua la battaglia condotta da Vitali vittima incolpevole del pubblico troppo inquieto (speriamo che almeno l’episodio spiacevole e la relativa multa siano d’ammonimento per l’avvenire). Bella e tecnica la prestazione di Salvemini ancora però molto discontinuo. Siamo certi che la sua classe gli consentirà di fare molto di più. Ha comunque dimostrato di poter essere un grande realizzatore: con più fortuna avrebbe potuto segnare tre reti. Ora si deve vincere Seconda partita consecutiva al Moccagatta: scende la Sambenedettese, reduce da un prezioso pareggio fuori casa. E’ una squadra dura, difficile da piegare, molto salda in difesa. Prima di iniziare le difficili trasferte che ci attendono (domenica a Lecco farà caldo!), bisogna incasellare punti. La malasorte non potrà essere certo sempre a noi contraria. Se i nostri ragazzi sapranno giocare con la volontà ed il ritmo di domenica scorsa, potranno assicurarsi la vittoria. Tutti noi trepideremo intorno a loro proprio perchè attendiamo un successo pieno che dia tranquillità e fiducia a tutti. Se le nostre informazioni sono esatte, la form azione sarà la stessa, perchè nessuno ha demeritato, ma anzi, ciascuno ha dimostrato di dare tutto quanto, mezzi e natura gli consentono. Anche la mediana, della quale non abbiamo parlato unicamente perchè n o n vi sono rimarchi da muovere manterrà lo stesso schieramento. Abbiamo rivisto Schiavoni riprendere l'abituale ruolo di appoggio al centrosostegno, giocare con la autorità e la sicurezza dello scorso campionato, Tenente crescere di minuto in minuto e Migliavacca prodigarsi a centro campo come sempre in m odo commovente. Questa nostra compagine ormai affiatata pare indirizzata sulla via del giusto equilibrio, legata in ogni sua parte dal filo della volontà e del perfetto accordo. Confidiamo di vederla in buona giornata anche domani, per poterla applaudire come si merita. G li anziani devono risentire il clima dei momenti migliori, quando l’entusiasmo commuove e sospinge verso la vittoria, i giovani devono per la prima volta conoscerlo onde scaldare anch'essi il cuore all'unica e comune fiamma dell’agonismo. (Il Piccolo, 22/09/1962, Barbagrigia) Emozionante confronto tra i grigi e la Lazio L'ALESSANDRIA SUBISCE UN RIGORE, PAREGGIA VA IN VANTAGGIO, MA VIENE RAGGIUNTA: 2-2 Cinque minuti di furiosa baraonda sulle gradinate quando l'arbitro decreta la massima punizione - Il portiere Nobili va k. o., ma dopo lo svenimento torna fra i pali e per poco non para il «penalty» - Per i piemontesi goals di Oldani e del terzino-centravanti Gambarini Il torneo di serie B s'è iniziato per Alessandria e Lazio in modo alquanto vivace. Le due compagini hanno pareggiato, due a due, al termine di una gara combattutissima, spigolosa e violenta. C'è stato un calcio di rigore contro i piemontesi (ineccepibile) che ha infuriato la folla; c'è stato un batti e ribatti di colpi di scena, con situazioni che si sono capovolte prima di giungere all'equilibrio. Il portiere alessandrino Nobili è rimasto fuori conoscenza per cinque minuti a causa di un trauma cranico che ha creato il vuoto assoluto nella sua mente, anche al riguardo dell'incidente che lo ha messo k.o. Un avvio davvero elettrizzante, insomma. Giuste le previsioni della vigilia che indicarono l'attuale campionato di serie B come il più incerto e interessante da molti anni a questa parte. La Lazio vista ieri è parsa assai più « quadrata » e decisa dello scorso anno. L'allenatore Facchini, un lupo del torneo cadetti, ha evidentemente infuso ardore e grinta ai suoi uomini e sta gradatamente portandoli ad un elevato rendimento. Il compito che la Lazio si prefigge, la conquista di un posto per la A, è molto arduo per la concorrenza spietata di almeno altre cinque grandi squadre e per l'inatteso (ma sempre verificatesi) exploit di compagini che si presentano in campionato vestite con abiti dimessi. Perciò i romani non debbono rimpiangere il pareggio di Alessandria. Con un po' più di fortuna (o con meno jella, a seconda da che parte si guarda alla faccenda) i grigi avrebbero anche potuto vincere la gara. Solo che il loro portiere fosse stato in perfette condizioni fisiche. In tal caso avrebbe di certo scorto il pallone che Bernasconi, al 27' della ripresa, ha scagliato da venticinque metri verso la sua porta. Il terzino Zanetti, il laterale Landoni, l'interno Florio e il centravanti Bernasconi sono stati i migliori in maglia azzurra. Il resto della compagine lia lottato con buona intesa, calando sul finire del match. L'Alessandria giocava ieri una partita con due carte cieche: un portiere rimediato all'ultima settimana (quando da tempo aveva abbandonato l'attività agonistica per curare i suoi affari commerciali) ed un centravanti nuovo di zecca in quel ruolo, l'ex terzino ventiduenne Gambarini, prelevato dal Derthona. Entrambi meritano uno schietto elogio. Si sono battuti con calma e disinvoltura (Nobili finche è stato nella pienezza dei suoi mezzi ha fatto cose davvero egregie) ed hanno nettamente superato l'esame. Gambarini ha iniziato a ritmo alterno. Non legava con i colleghi di reparto, si piazzava sovente fuori posto, pareva non trovare né la misura né il tempo giusto. Quando la gara è diventata frenetica, quando i grigi hanno smesso gli indugi e si sono lanciati alla carica, Gambarini è venuto fuori con bello spicco. Decisissimo nei contatti per l'abitudine a marcare, si è rivelato anche pronto e dotato di naso quando ha tirato a. rete. Ha segnato uno splendido goal, con un pallone saettante, tenuto basso nonostante la violenza con cui era stato colpito. Ha portato a spasso il suo diretto avversario Seghedoni costringendolo più volte a recuperi affannosi. Se continuerà a migliorare (ed il ragazzo sembra di indole volonterosa), Piero Rava si troverà ad avere per le mani un atleta molto utile. Accanto a Gambarini ed a Nobili, tutti gli altri si sono battuti con energia. Hanno fatto spicco Bassi e Melideo in difesa, Oldani e Vitali in prima linea. Ha arbitrato Angelini, di Firenze. Ottimo il suo comportamento nella concessione del rigore (e la folla che si è esasperata dovrà convenire, a mente serena, che la massima punizione era giustificatissima e scrupolosa), un po' meno dal momento del penalty alla fine del tempo, quando ha punito falli che la Lazio non aveva commesso, dando l'impressione di voler in parte rimediare a qualcosa. Aveva visto giusto nel fischiare il rigore, doveva tirare innanzi senza titubanze. Un libero per parte, negli schieramenti. I grigi hanno Schiavarti alle spalle di Tenente, la Lazio proietta il suo Landoni a metà campo, senza compiti fissi, pronto ad intervenire sia in offesa che in interdizione. Il primo tiro è di Salvemini al 9', facilmente parato. La Lazio ottiene tre angoli in tre minuti, dal 17' al 20' ma subito dopo è messa in difficoltà da un veemente attacco piemontese. Replicano Un movimentato 2-2. Le conclusioni sono però deboli o fasulle. Torna a brillare l'Alessandria e per quasi dieci minuti la Lazio. balla. Un tiro di Cantone viene, deviato dalla testa di Seghedoni e poi parato da Cei. Segue una girata a volo di Gambarini (Cei para) ed infine, al 35', un palo nettissimo di Salvenini che raccoglie una respinta del portiere azzurro. Al 37' esplode l'episodio drammatico. Maraschi tira a rete da fuori area e Nobili para senza trattenere. Mentre si rilancia sulla palla gli arriva in corsa di fronte Bernasconi che, due metri prima di scontrarsi con il portiere, viene falciato a tergo da Schiavarti. Bernasconi sbatte su Nobili che resta inanimato, colpito alla testa. Il fallo di Schiavoni, ancorché inutile, è grave e indiscutibile. Angelini decreta il penalty. La folla della e curva impazzisce. Cento mani s'aggrappano alla rete di protezione e la squassano Accorrono carabinieri ed agenti. Volano sassi. Uno di questi coglie in testa il grigio Vitali e gli fa un bel buco. Vitali va sanguinante ai bordi, lo medicano e rientra col turbante. Al 42', si tira il penalty. Spara dal dischetto Longoni, Nobili, ancora, inciucchito, fa la prodezza e respinge il tiro. Sulla palla è però ancora l'ala azzurra che mette in goal. Inizia con rabbia l'Alessandria nella ripresa. Al 2' staffilata violenta di Salvemini (lanciato da Oldani) ma Zanetti salva in spaccata. Al 7' il pareggio. Melideo, con tuffo a pesce, ferma di testa un'azione di Maraschi. Scatta Vitali e porge a Salvemini che stanga subito. Cei respinge in tuffo, raccoglie Oldani, venti metri in diagonale, e segna di piatto, con comodo e sicurezza, nella rete vuota. Le due squadre prendono fiato. Si gioca al risparmio per un quarto d'ora. Poi l'Alessandria riparte. Il secondo goal dei grigi, al 24', prende ancora l'avvio dalla difesa. Bassi ferma Longoni, tocca "bene a Cantone che fa partire Salvemini. L'interno tenta il passaggio sciabolato verso Oldani ma la palla sbatte su Carosi e cambia percorso. Se ne impossessa Gambarini, fa sette-otto passi in corsa, prende la mira ed infila inesorabile nell'angolo opposto. Tre minuti di gioia per i grigi ed al 27' il pareggio laziale. Longoni imposta a metà campo verso Bernasconi che si allarga a destra e da venti-venticinque metri tenta il tiro. Nobili crede la palla fuori. Invece la sfera batte contro il palo e schizza alle sue spalle. Due parate dell'attento Cei, un gran salvataggio di Bassi su azione Governato-Bernasconi-Maraschi, poi la fine. (La Stampa Sera Giuseppe Barletti) RISULTATI: Alessandria-Lazio 2-2 Bari-Catanzaro 2-0 Brescia-Lucchese 2-1 Cagliari-Messina 1-1 Como-Sambenedettese 1-1 Cosenza-Udinese 1-0 Foggia-Lecco 2-2 Parma-Padova 0-1 Pro Patria-Verona 2-0 Simm. Monza-Triestina 2-2 CLASSIFICA: Padova, Bari, Pro Patria , Cosenza, Brescia p. 2; Messina, Sambenedettese, Lazio, Lecco, Triestina, Cagliari, Como, Alessandria, Foggia, Simm. Monza, 1; Udinese, Lucchese, Catanzaro, Verona, Parma 0 MARCATORI 2 gol: Catalano (Bari) 1 gol: Bagatti (Lecco), Bernasconi P. (Lazio), Calloni G. (Messina), Cappellaro (Lecco), Crespi (Pro Patria), Gambarini (Alessandria), Gambino (Foggia), Ghiadoni (Lucchese), Koelbl (Padova), Lenzi (Cosenza), Longoni A. (Lazio), Merlo (Sambenedettese), Muzzio (Pro Patria), Oldani (Alessandria), Oltramari (Foggia), Pagani Abb. (Brescia), Recagno (Brescia), Ronconi (Cagliari), Santelli (Triestina), Sartore (Como), Stefanini G. (Monza), Traspedini (Monza) Il punto sul campionato Due a due tra Foggia e Lecco, un pareggio che ha fatto bene ad entrambe le squadre: i padroni di casa meglio nel primo tempo, gli ospiti meglio nella ripresa. La vittoria della Pro Patria sul Verona è stata più netta di quanto dica il risultato: i veneti sono partiti i bello slancio ma dopo aver subito la prima rete sono calati ed hanno concluso la gara dominati dai blucerchiati. Il Bari ha messo all'attivo i primi due punti del torneo vincendo chiaramente il primo confronto stagionale.