Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1962/1963
Serie B
30-09-1962 - Giornata: 3 - Lecco - Mario Rigamonti


Lecco AC - Alessandria US 2 - 1 (1 - 0)
RETI: 30. Cappellaro [Le] , 63. rig. Cappellaro [Le] 87. rig. Salvemini G.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Bassi Giampiero, Schiavoni Antonio, Tenente Sergio, Vitali Alessandro, Oldani (II) Tullio, Cantone Bruno, Gambarini Mario, Salvemini Gaetano, Vanara Elio All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
LECCO AC: Alfieri, Facca, Caroli, Galbiati, Pasinato, Duzioni, Bagatti, Marinai, Cappellaro, Sala, Clerici. All.: Achilli Camillo

Arbitro: Sebastio Giovanni (Taranto)
Note
Inizio gara ore 15.30

Commento
SFORTUNATA PARTITA DEI «GRIGI» A LECCO Domani al scende al “Moccagatta,, il forte Padova E' finita come si poteva prevedere, ma non è andata nel più prevedibile dei modi. Per l’osservatore poco attento o per il frettoloso lettore che si sia limitato lunedì scorso alla succinta cronaca di « Stampa Sera » dettata dal corrispondente locale, tifoso del Lecco in modo troppo sfrontato, (ma perchè questo importante quotidiano non manda per le partite più di impegno delle squadre piemontesi un inviato? ) il risultato può apparire giusto e meritato per i padroni di casa. Se invece si vuol conoscere l’esatto andamento della gara, dobbiamo dire che l’Alessandria avrebbe potuto al minimo pareggiare. La squadra di Achilli era partita con la certezza della vittoria determinata dal maggior valore della squadra (sulla carta ), dal fattore campo e dalla necessità di ben figurare nella prima partita casalinga. Si è invece verificato il risultato opposto: il Lecco giocava in modo approssimativo e non riusciva a mantenere salde le redini del gioco, mentre l’Alessandria teneva il campo con autorità e riusciva a manovrare a centrocampo conta le sicurezza che il primo tempo era ormai irrimediabilmente volto allo zero a zero. E’ facile immaginare cosa sarebbe avvenuto in campo avverso: il pubblico era già innervosito e perdeva gradatamente la pazienza; i giocatori soffrivano per questa mancanza di autorità e di tono cui contribuiva all'incidente del terzino Caroli che aveva compromesso l’organico di tutta la squadra. Siamo certi che se non fosse avvenuto quell'errore fatale, il Lecco non sarebbe andato in vantaggio, mentre oggi avremmo quattro punti in classifica e saremmo ancora imbattuti. Ma tant’è: ogni partita ha un suo destino segnato e gli errori si pagano. E’ questa la solita morale della favola. Non ci resta quindi che la consolazione di aver visto i nostri ragazzi giocare molto meglio che nella precedente partita con la Sambendettese, anche se molte pecche ancora sono evidenti. L’errore di Schiavoni La mediana presentava una novità assoluta che destò non poco interesse allorché venne annunziata la formazione. Al posto di Migliavacca bisognevole di riposo e cure per dolori alla schiena , Rava, contro ogni previsione per gli strateghi avversari, aveva schierato Vita li mediano: il nostro capitano ebbe modo così d i spaziare per lungo tempo a centrocampo impostando ottime azioni senza subire il solito controllo ravvicinato, e dimostrando di attraversare vera mente un periodo di gran forma. Peccato che nel secondo tempo si sia buscata una dura botta che lo ha azzoppato facendolo trascinare per il campo senza più poter combattere con ampiezza di movimento ed ampia visione di gioco. Accanto a lui un ottimo tenente che ha fatto ottima guardia a Cappellaro. Per la verità il nostro ex -centravanti non è riuscito una sola volta a liberarsi di Questo combattivo centro - mediano che non possiede certo una tecnica raffinata ma che ha saputo sopperire alla mancanza di esperienza e di stile con una attenzione ed una volontà veramente lodevoli. Schiavoni nel ruolo di libero ha giocato come sappiamo: calmo e sempre appostato nel posto giusto. Se nonchè l’eccessiva confidenza e quella certezza nel poter fare indisturbato quanto pare più convincente, ancora una volta gli hanno giocato un brutto scherzo. Dopo una punizione tirata da poco fuori dell’area era già finito ogni pericolo perchè il pallone, urtando nella nostra barriera, era stato raccolto da Schiavoni il quale poteva decidere a piacimento : preferì voltarsi indietro, con movimento lento ed appariscente, ed allungare al portiere; ma l’allungo fu fiacco e visto so. Cappellaro si trovò il pallone comodo ed invitante: da tre passi segnò. Immaginate la disperazione di tutti ed il conseguente crollo morale, mentre il gioco era bene avviato e noi avevamo la tranquillità assoluta di non perdere! Questa prima linea i problemi che sono rimasti aperti dopo l'incontro riguardano unicamente la prima linea. Le due reti successive non hanno storia: il rigore da noi subito fu provocato da Cappellaro con una caduta plateale cui l’arbitro ha aboccato e che è stata anche una duplice beffa per noi, e perchè il fallo (se cosi si può chiamare) avvenne fuori dell’area e perchè il nostro ex che si dichiarava così emozionato di giocare contro di noi, ha inscenato una piccola farsa assolutamente fuori luogo dal momento che la sua squadra stava vincendo per uno a zero con un goal per di più già da noi regalato. Il rigore a noi con cesso, e bene realizzato da Salvemini, ebbe tutta l’aria del contentino offerto da un arbitro assillato da un fiero scrupolo. Salvemini ha migliorato il suo gioco mostrando ancora una volta di possedere un gran tiro, pur alternando momenti belli con altri di stupefacente ingenuità. Non sappiamo quando gli riuscirà a raggiungere il pieno rendimento che per ora ci illudiamo di vederlo probabile. Vanara continua a lottarsi con volontà ma è evidente che non ha ancora raggiunta la condizione migliore dopo il grave infortunio subito: per ora il suo gioco è frammentario e raramente lo vediamo inserirsi validamente nella manovra dei compagni. Gambarini non può purtroppo essere considerato un centravanti, anche se domenica ha sfoggiato un gran tiro, e se la sua presenza in prima line a si fa sentire quanto meno per l’esuberanza del suo fisico. Le cose migliori sono state offerte dal reparto destro dove Oldani, specie nel primo tempo, nel quale ha giocato esclusivamente come ala, ci ha convinti che questa possa essere la sua annata: nel secondo tempo rimase a lungo al centro della prima linea scambiando si di posto con Gambarin i, ma è risultato fin troppo chiaro che anche lui non è centravanti, e che quindi sarebbe sciupato in tale ruolo. Un elogio particolare per Cantone che a detta d i tutti i critici presenti, è stato ritenuto il migliore dei 22 in campo: quella di domenica è stata forse la più bella partita che Cantone ha disputato in maglia grigia. Se questo ragazzo riuscirà a tenere il ritmo attuale, sfruttando le doti tecniche e la lucidità di concezione che possiede come doti naturali, disputerà un grande campionato. I problemi della prima linea permangono quindi, e non troveranno soluzione se non con il ritorno di Padovani, e dopo che sarà stato vagliato Colondri, che in questa settimana ha iniziato gli allenamenti. La durissima prova di domani Altro collaudo veramente difficile per noi, al «Moccagatta». Scende il solido Padova, euforico più che mai per i successi ottenuti, e per quel centrattacco che pare avviato a grandi successi. Siamo purtroppo costretti ad affrontarlo in un momento per noi particolarmente difficile , non potendo disporre di tutti i nostri uomini: è infatti problematica la presenza in campo di Vita li il quale, malgrado le cure, stenta a riprendersi dal dolore alla gamba per il colpo subito domenica. In tal caso Rava sta studiando il modo di allestire una prima linea con impostazione completamente diversa. Se le nostre informazioni non sono errate, a comandare il quintetto d’attacco dovrebbe essere schierato Salvemini il quale, se pure non può essere considerato un centravanti, h a dimostrato fino ad oggi di essere attaccante di punta, più che di manovra, e dotato, come s’è d etto, di un tiro rapido e anche secco: probabilmente avremo la sorpresa d i vedere esordire nel ruolo di mezz’a la sinistra il giovanissimo Fara che da un paio di settimane è sotto controllo del nostro allenatore il quale g li dedica particolari cure durante gli allenamenti. Sarà un grande momento per il ragazzo, ultimo notevole prodotto del nostro vivaio, dotato di doti tecniche e fisiche di assoluto riguardo, anche se ha mostrato fino ad oggi di non mantenere ancora una perfetta continuità di gioco durante i 90 minuti. Invariati g li altri ruoli ad eccezione del possibile ritorno in squadra d i Migliavacca, il quale verrebbe comunque sostituito da Soncini che pare aver ripresa la forma di un tempo. Domani quindi giornata di passione per i tifo si, con l’augurio che si p ossa vedere una bella partita , ma anche che il pubblico esca un poco dalla sua abulia, e venga più numeroso sugli spalti: abbiam notato a questo proposito che l’affluenza è piuttosto scarsa il che va a detrimento di quella necessaria atmosfera di entusiasmo che solo la folla appassionata può creare intorno alla propria squadra, ed anche ai magri incassi della Società che veramente si dibatte in difficoltà economiche non trascurabili. Purtroppo la vicinanza e la comodità d i raggiungere i più importanti campi della Serie A, costituiscono una attrattiva notevole per g li sportivi alessandrini, molti dei quali antepongono il piacere di assistere a l bel gioco, al piacere-dovere d i incoraggiare la propria squadra, e questo fenomeno migratorio si verifica non soltanto per i tifosi della città , ma per quelli dei vicini paesi e sobborghi, alcuni dei quali, come ad esempio Spinetta e Mandrogne, costituivano un giorno una fonte validissima di affluenza d i gran pubblico entusiasta. Perdoni il lettore questo nostro richiamo ai sentimenti di attaccamento alla squadra, ma ci pare doveroso il farlo, anche perchè, e ne vorrà con venire con noi, da troppo tempo non si sente più riecheggiare sui nostri spalti il tradizionale « forza grigi »! (Il Piccolo, 06/10/1962, Barbagrigia) IL LECCO VINC DI STRETTA MISURA SU UNA DIMESSA ALESSANDRIA I padroni di casa hanno giocato in dieci uomini dal 18' del primo tempo per un infortunio del terziario Caroli - Due reti segnate da Cappellaro ai suoi ex-compagni, e replica di Salvemini per i grigi Il Lecco, rimasto con soli dieci uomini efficienti al 18' del primo tempo per un infortunio occorso al terzino Caroli (strappo muscolare alla coscia destra) ha saputo aggiudicarsi senza troppa fatica la vittoria contro l'Alessandria in questa partita di esordio sul proprio campo che seguiva ai due pareggi nelle trasferte in meridione: lo ha fatto senza esaltare né entusiasmare il folto pubblico, ma ha l'attenuante di avere giocato in dieci per più di tre quarti dell'incontro Comunque l'avversario, che ha retto il confronto solamente nel primo tempo, era talmente inferiore tecnicamente, nonostante la superiorità numerica, che se qualcosa di diverso si fosse verificato in questi scialbi 90 minuti, sarebbe stato un punteggio più sonante per i padroni di casa: il B a 0 sul quale l'incontro era avviato a concludersi sarebbe stato giustissimo, ma l'arbitro Sebastio, veramente curioso nella valutazione dei falli, ha generosamente concesso ai grigi un rigore a tre minuti dalla fine, per un innocuo involontario fallo di mano di Duzloni in area di rigore su mAschia conseguente a una rovesciata di Oldani; Salvemini ha realizzato dal dischetto. A mattare l'Alessandria è stato un ex, il centravanti Cappellaro. il quale, dovendo ricevere nell'intervallo dell'incontro il premio Sportman dell'anno, unitamente all'Alessandria per la vittoria riportata nello scorso campionato tra i marcatori della Serie B, ha ritenuto dì dovere rimordire gli allori presentandosi al premio stesso con un gol all'attivo, segnalo alla mezz'ora sfruttando con destrezza un errore di Schiovoni. Dopo l'infortunio di Caroli il Lecco aveva dovuto cambiare il proprio schieramento arretrando Duzioni e Sala e mandando l'infortunato all'ala, inutilizzabile. Con la superiore classe collettiva, i padroni di posa, hanno rimediato creando più occasioni da rete degli avversari, sia pure sfruttandole malamente. Vanara, da parte sua, ha sciìipato al 37' un pallone gol passatogli da Oldani. Nella ripresa il Lecco, in vantaggio, ha potuto organizzarsi meglio e arrotondare il punteggio al 18' su rigore. Tenente e Bassi hanno serrato fallosamente il lanciato Cappellaro appena un palmo dentro l'area di rigore e l'arbitro, senza esitazione, ha concesso la massima punizione. Lo stesso Cappellaro ha tirato dal dischetto, realizzando così la seconda rete. Rimarchevole nella ripresa è stata soltanto una. veloce fuga di Oldani sulla sinistra, al 15', conclusa con un pericoloso tiro-cross parato da Alfieri, una bella azione di Bagatti al 25' conclusa da una staffilata bloccata da Nobili, e infine un mancato gol dello zoppo ad opera di Caroli, lasciato libero a dieci minuti dal termine. Nel finale anche l'Alessandria, premuta quasi sempre nella sua metà campo, ha avuto Vitali azzoppato. E' stato un incontro brutto, non trame spezzettate e confuse, con rarissimi passaggi precisi. Ben cinque giocatori sono stati ammoniti, due altri si sono infortunati e c'è stata una interruzione di tre minuti per l'incidente ad Alfieri; sono stati concessi due calci di rigore: tutte cose che farebbero pensare a una battaglia e invece i 90 minuti sono stati cavallereschi al massimo e sono passati molto tranquillamente quasi noiosi (La Stampa Sera G.P.G.) RISULTATI: Catanzaro-Parma 2-3 Como-Cosenza 0-2 Foggia-Brescia 1-0 Lucchese-Monza 0-0 Messina-Triestina 2-1 Padova-Bari 0-0 Sambenedettese-Lazio 0-0 Udinese-Pro Patria 0-0 Verona-Cagliari 0-0 CLASSIFICA: Padova, Messina p.5; Cagliari, Pro Patria, Brescia, Lecco, Cosenza 4; Lucchese, Verona, Alessandria, Bari, Lazio, Monza, Foggia 3; Triestina, Sambenedettese, Parma 2; Udinese, Catanzaro, Como 1 MARCATORI 4 gol: Koelbl (Padova) 3 gol: Calloni G. (Messina), Cappellaro (Lecco), Catalano (Bari), Congiu (Cagliari), Muzzio (Pro Patria), Nocera (Foggia) 2 gol: Depaoli (Brescia), Lenzi (Cosenza), Pacco (Verona), Pagani Abb. (Brescia) 1 gol: Arrigoni (Lucchese), Bagatti (Lecco), Bernasconi P. (Lazio), Bon (Padova), Calzolari (Messina), Cantone (Alessandria), Ciccolo (Verona), Crespi (Pro Patria), Fascetti (Messina), Frontali (Catanzaro), Gambarini (Alessandria), Gambino (Foggia), Ghiadoni (Lucchese), Longoni A. (Lazio), Mantellato (Udinese), Meregalli (Parma), Merlo (Sambenedettese), Meroi (Parma), Oldani (Alessandria), Oltramari (Foggia), Pirovano (Verona), Radaelli (Messina), Raimondi (Sambenedettese), Recagno (Brescia), Rizzo (Cagliari), Ronconi (Cagliari), Salvemini (Alessandria), Santelli (Triestina), Sartore (Como), Secchi (Triestina), Selmosson (Udinese), Sicurani (Lucchese), Stefanini G. (Monza), Traspedini (Monza), Vanara (Alessandria), Vanini (Catanzaro), Vit (Triestina), Vitali G. (Triestina), Zanetti V. (Parma) Il punto sul campionato Con una rete messa a segno da Nocera a quarto d'ora del primo tempo il Foggia ha battuto il temuto Brescia che solo nel finale della gara ha avuto qualche spunto brillante. Tra Messina e Triestina è stata una gara dai due volti: un primo tempo vivace e una ripresa in tono minore, dopo il gol della vittoria dei siciliani: gli alabardati non sono esistiti in campo e i reparti hanno evidenziato poche lacune. Numerosi infortuni hanno caratterizzato la gara tra Sambenedettese e Lazio: gli ospiti hanno temuto troppo di perdere ed ha finito per non vincere un match che sembrava segnato. Partita piuttosto scialba tra Udinese e Pro Patria: i bustocchi hanno cercato, da subito, il pareggio, lasciato ai friulani il compito di fare gioco ma questi non ne hanno mai approfittato. Risultato sincero tra Lucchese e Monza poichè le due compagini hanno dimostrato scarsità di gioco: più i lombardi in quanto i toscani hanno giocato gli ultimi venti minuti con l'uomo in meno. Il Verona è incappato in una giornata piuttosto grigia tanto da lasciarsi imporre il pareggio dal Cagliari che ha imposto un rigido catenaccio.