Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1962/1963
Serie B
14-10-1962 - Giornata: 5 - Parma - Ennio Tardini


Parma AS - Alessandria US 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 6. Oldani (II) T.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Bassi Giampiero, Migliavacca Giancarlo, Tenente Sergio, Schiavoni Antonio, Oldani (II) Tullio, Cantone Bruno, Gambarini Mario, Soncini Antonio, Salvemini Gaetano All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
PARMA AS: Recchia, Versolatto, Polli, Neri, Balbi, Zurlini, Taiano, Brigo, Neri, Zanetti, Meregalli. All.: Genta Mario

Arbitro: Cirone Giuseppe (Palermo)
Note
Inizio gara ore 15.00

Commento
Vittoriosa trasferta dei "grigi,, a Parma DOMANI L'ALESSANDRIA A BRESCIA Quasi in sordina, senza battere i tamburi come fanno i gradassi, ci troviamo dopo cinque giornate di campionato , a 7 punti, in cima alla classifica in compagnia di altre quattro compagini alcune delle quali (vedi il Lecco) ritiene di essere appena appena a l suo posto, di qualche altra (vedi il Foggia) grida al miracolo. Noi pensiamo nè all'una nè all’altra cosa e riteniamo che sia appena logica conseguenza, questa bella classifica, di un comportamento meritevole della nostra squadra. Potremmo anzi trovare perfettamente normale anche l’ipotesi che ci vedesse soli in testa ad 8 punti, dal momento che l’unica sconfitta subita ad oggi è venuta unicamente da un infortunio pari ad una autorete. Non possiamo invece nascondere la profonda soddisfazione che questa situazione ci procura e che ha una sua intrinseca spiegazione: non sarebbe stato giusto infatti che la nostra squadra, dopo la splendida e superba prestazione interna contro il Padova, non avesse raccolto l’alloro otto giorni dopo come legittima conseguenza del suo gioco e della condizione dei suoi uomini. E la vittoria è stata tanto più bella quanto è stato difficile e sudata. Non si deve dimenticare infatti che avevamo di fronte una squadra disperata che affrontava la terza sconfitta casalinga, dopo aver raccolto uno dei più ambiti successi: due punti sul campo del Catanzaro. Non si è visto, è vero, la scintillante squadra che aveva addormentato il Padova, ma non si poteva neanche pretendere tanto. Si è visto una squadra solida che sapeva difendersi con impressionante calma e lucidità , ed attaccare in contropiede con manovre rapide e scarne che portavano sotto rete azioni da brivido. Difesa di ferro. Ormai ci siamo fatta la nomea di possedere la più bella difesa della serie B e, almeno fino ad oggi, dobbiamo riconoscere che tale fama è veramente meritata. Per almeno 70 minuti, domenica la nostra difesa ha tenuto duro frantumando assalti disordinati ma impetuosi e continui che pareva dovessero da un momento all’altro travolgere ogni resistenza. Per i numerosi alessandrini che hanno seguito con trepidazione ed ansia incontenibile le vicende della gara, rimarrà ancora per molto tempo il ricordo di quelle mischie serrate, di quelle e entrate che lasciavano senza respiro il povero osservatore, di quegli scatti che anticipavano al millimetro l’avversario pronto al tiro. E’ difficile stabilire una graduatori a dei più meritevoli, specie quando gli uomini sono tutti in forma e possono quindi dare il meglio di se stessi. Vogliamo però collocare al disopra di tutti il bravo e commovente Nobili, anche perchè riteniamo che quella sia stata la sua grande giornata. Mentre lo vedevamo così attento e sicuro fra i pali ed anche nelle uscite ripensavamo al Nobili di alcuni anni fa in una storica partita a Firenze al termine della quale l’Alessandria uscì indenne (0-0) dopo un assedio pauroso: era più giovane allora, ma ci pareva ancora molto giovane domenica a Parma, sorretto da un entusiasmo travolgente e ed anche dalla sagacia del giocatore esperto. La sua fermezza ha certo influenzato i compagni di difesa creando in loro maggior fiducia: così che Bassi e Melideo hanno confermato di essere una splendida coppia di terzini, uno più focoso, l’altro più tecnico, ma sempre in palla: bastava un errore perchè tutto fosse compromesso, ma di errori, questi bravissimi e modesti ragazzi, non ne hanno commessi. L’uomo dell’a rea di rigore è e sarà sempre, come tipica incarnazione del difensore dell’estremo baluardo, il nostro Schiavoni: calmo sempre e sicuro su ogni palla, padrone dei palloni alti che spiovono sul groviglio di uomini tumultanti, egli è stato domenica il cervello coordinatore di tutto il dispositivo di difesa. Per farci addirittura felici, è riuscito in tutta la partita a non allungare neanche una palla al portiere! Se questi quattro uomini riusciranno a mantenere la forma e la salute di oggi, costituiranno il punto di forza e di coesione della nostra squadra, sulla cui base potrà articolarsi quel redditizio contropiede che deve essere non ci stanchiamo di ripeterlo 4- la caratteristica del nostro giocò. Ipoteca sul centrocampo Da quando Migliavacca e Cantone hanno preso a giocare con ritmo ed autorità come avviene in questa prima fase del campionato, dobbiamo dire di veder risolto un annoso problema che da tempo ci affliggeva: quello del centrocampo. Basti riandare con il pensiero alla sconfitta da noi subita in casa nello scorso campionato ad opera del Genoa, perchè balzi nel nostro ricordo imponente la figura del regista Ochetta padrone assoluto del centrocampo. Riconoscemmo allora l’importanza funzionale di un cervello mobile e desiderammo ardentemente che la sorte ci aiutasse a trovare anche noi qualcosa del genere: domenica abbiamo avuto una riprova del netto miglioramento funzionale della squadra per merito di questo incomparabile Cantone, lucido sempre ed onnipresente (lo vedemmo in certi momenti alle spalle di Schiavoni addirittura, e poi a contatto con il portiere avversario in fondo al campo), e di Migliavacca che sta perfezionando, in funzione di mediano, quella notevole mole di gioco che già svolgeva lo scorso anno. Noi ci persuadiamo sempre più che Migliavacca sia un tecnico esperto e p adrone della posizione, sempre felice, e dei propri nervi: giocatore istintivo ma anche razionale ha ormai trovato un giusto equilibrio nel suo gioco che lo rende indispensabile a l funzionamento di tutta la squadra. Accanto a questi due perni, un sorprendente Soncini che domenica, specie nel secondo tempo, ha fatto cose veramente belle sfruttando un estro n on comune, ed un tenente solido come una quercia, velocissimo, più di tutti, e sempre sicuro. Quei critici che hanno affermato (vedi Gazzetta dello Sport) che l’Alessandria non ha fatto cose trascendentali, ci hanno fatto un piacere: il n ostro gioco è sobrio e preciso, non appariscente, perchè non abbiamo fenomeni in squadra e non abbiamo la pretesa di averli. Quanto vale Oldani? Stanno chiudendosi i battenti di questo mercato supplementare di novembre, in una ridda vorticosa di milioni e noi stiamo ad una fin e stra a guardare. E’ la fin estrella dei poverelli, di solito curiosi delle cose più grandi di loro. Ma ci chiediamo, nella scorta indicativa di certi prezzi, cosa può valere in questo momento (e soprattutto se riuscirà finalmente a mantenere forma e condizione) un’ala come Oldani. Domenica lo osservammo con p artico lare attenzione perchè costretto a giocare in p artico lari condizioni: solo ed isolato all’attacco con il volenteroso Gambarini ed il tecnico ma in certo Salvemini, Oldani ha portato lo scompiglio nella affannata difesa del Parma, con le sue puntate non controllabili e le sue azioni sempre limpide ed essenziali. Dopo la rete segnata già al settimo minuto di gioco (palla portata a sinistra da Cantone che si libera con arte del terzino, cross calibrato a mezza altezza, entrata di Oldani di testa che mette imparabilmente in rete), Oldani ha ancora condotto cinque o sei azioni veramente entusiasmanti anche se poi ha mancato un secondo facile gol, imitato da Salvemini che a sua volta ha trovato modo di sbagliare una bella rete mentre il portiere Recchia era lontano dalla propria porta. La trasferta di Brescia Ora si parte per Brescia ove una squadra ambiziosa ci attende: sarà un’altra partita da giocare in difesa, con accanimento e cuore. Saranno altri momenti di passione per quei tifosi che seguiranno la squadra. Ormai abbiamo una posizione da difendere, un blasone nuovamente lustro che comporta i suoi oneri. Peccato che la formazione di domenica debba subire qualche variante. Soncini lamenta uno stiramento all’ingiune e disturbi vari per cui non sarà in condizione di scendere in campo : per fortuna è pronto Vitali in splendide condizioni di forma per cui riteniamo che il rientro del capitano sia particolarmente utile. Qualche riserva sulla presenza di Migliavacca che risente di dolori muscolari; può darsi che il prezioso nostro mediano sia in campo domenica a presidiare con la sua volontà ed esperienza la ampia zona di centro-campo: Rava ha comunque convocato il militare Fortin noto combattente e valida riserva. Staremo dunque in ansia fino all’ultimo momento per l’incertezza della form azione. M a sappiamo che l’allenatore non dorme e provvederà nel migliore dei m odi, allestendo la form azione più robusta possibile ed adatta al tipo di partita da affrontare. Sappiamo che molti tifosi, spinti dall’onda dell’entusiasmo, seguiranno i nostri ragazzi in trasferta . Questo ci fa piacere, perchè, come dicemmo in altre occasioni, il tifo scalda il cuore ed i muscoli. (Il Piccolo, 20/10/1962, Barbagrigia) I grigi primi con Foggia, Pro Patria, Lecco e Cagliari L'ALESSANDRIA VINCE A PARMA CON UNA RETE DI OLDANI: 1-0 I grigi pur difendendosi dai confusi attacchi dei locali sono stati assai pericolosi all'attacco: Salvemini ha mancato due clamorose occasioni - Il Cagliari ha resistito all'assalto del Padova - Brillanti affermazioni di Foggia e Lecco rispettivamente su Como e Brescia - La Pro Patria pareggia in casa col Catanzaro Quando si gioca una partita difensiva sul tipo di quella dell'Alessandria a Parma, il risultato non può in nessun caso essere negativo. I piemontesi infatti sono usciti dallo stadio emiliano vittoriosi per 1 a 0, ma l'esiguità del punteggio a loro favore è solo colpa di madornali errori dell'attaccante Salvemini (in giornata quanto mai opaca) e non della bravura dei difensori biancocrociati. Filtrando, quasi sempre imprendibili, nelle maglie allentate della retroguardia avversaria (il Parma, in svantaggio dai primi minuti di gioco, tentava furiosi quanto disordinati attacchi nell'area grigia), gli avanti alessandrini hanno avuto ripetute occasioni per raddoppiare e anche triplicare il punteggio. I palloni più facili sono però capitati tra i piedi di Salvemini, il quale, bravo come i compagni in fase di elaborazione, è ieri clamorosamente mancato al momento delle conclusioni. Sulla prestazione lusinghiera dell'Alessandria ha ieri pesato in modo nettissimo il lavoro dei difensori. Dal portiere Nobili a Migliavacca (il migliore in campo), da Bassi a Schiavoni (battitore libero da trenta e lode), da Melideo e Tenente alle due mezze ali Cantone e Soncini (richiamate pressoché di continuo a far da prima barriera agli assalti del Parma), tutti si sono battuti sul loro Standard migliore. I cinque, sei, sette giocatori in maglia grigia che hanno operato a stretta copertura di Nobili hanno manovrato con perfetto sincronismo, senza una sbavatura. Pronti l'uno a far da spalla all'altro, sembravano legati da un filo invisibile, come specialissimi robots radiocomandati. Una squadra spaventosamente giù di tono, il Parma. Forse l'assenza dei titolari Silvagna e Vicino si fa sentire più del previsto, forse è necessario che torni a far da saldissimo perno in retroguardia l'anziano Sentimenti V, forse... è un'annata balorda, cui si può rimediare solo lavorando con impegno eccezionale e senza perdersi d'animo. Almeno per un altro paio di mesi. Schieramenti prudenti da ambo le parti quando si comincia. Quello alessandrino si rafforzerà con il passar del tempo, quello parmense, al contrario, si sguarnirà con l'invio — inutile — di uomini in prima linea. L'Alessandria manovra con garbo. I collegamenti sono precisi, gli atleti paiono più veloci e pronti degli emiliani. Il primo tiro, fuori, è dell'interno locale Brigo. Replicano i grigi con due puntate, minacciose per la rapidità con cui sono state ideate. Al 7' l'Alessandria va in goal. Soncini azzecca a metà campo un giusto rilancio su Oldani, che in corsa centra. Cantone, quasi al limite sinistro dell'area, sfugge ad un avversario e fa spiovere una corta parabola ancora verso destra. Oldani, smarcato, guizza sulla sfera e di testa infila a fll di palo. Cè una specie di reazione del Parma, con molta confusione e poco intuito, ben contenuta dai grigi. Al 19', per un mani di Soncini, punizione dal limite. Tira Meroi, uno spiovente al millimetro, e Nobili, volando sotto la traversa, mette in angolo. Cinque minuti appresso, dopo un cross di Meregalli, c'è una mischia serrata in area piemontese, Subito all'inizio della ripresa il piccolo Tajano manda a cadere sotto porta a fll di traversa una palla maligna. Nobili è davvero bravo nel bloccare, alto su tutti, con assoluta sicurezza. L'Alessandria inscena al 7' un contropiede vertiginoso con Melideo, Cantone, Oldani, Gambarini. Questi sbatte in area un traversone secco sul quale Recchia si getta inutilmente. Riprende Oldani, tira a pallonetto verso la porta sguernita, ma sulla palla, sfiorata anche da Balbi, giunge in extremis Zurlini e manda in angolo. Dieci minuti di furiosi attacchi emiliani non scuotono la bella sicurezza dei grigi. Poi le due grosse occasioni per Salvemini. Al 27' l'ala alessandrina recupera la sfera dopo un malinteso fra Recchia e Balbi, sguscia verso l'area, ma anticipa troppo il momento del tiro, calciando malamente a lato. Tre minuti dopo, a conclusione di un fulmineo contropiede, ancora Salvemini ha la palla buona. Si ferma, tenta un ennesimo dribbling e si fa togliere il pallone dall'affannoso recupero di Balbi, che rimanda toccando al proprio portiere. Qualche «nota» di spogliatoio. II Parma tratta Tortul, del Padova, sulla base dì quindici milioni. Per l'Alessandria sembra in arrivo un centravanti. Se ne occupa un mediatore ben conosciuto, l'emiliano Bertoldi. I nomi fatti? Fanello, contro Vanara e milioni al Napoli, e Cella I. (La Stampa Sera Giuseppe Barletti) RISULTATI: Cagliari-Padova 0-0 Cosenza-Sambenedettese 2-1 Lucchese-Lazio 1-3 Lecco-Brescia 2-0 Parma-Alessandria 0-1 Pro Patria-Catanzaro 2-2 Simm . Monza-Bari 1-1 Triestina-Udinese 2-2 Verona-Messina 0-0 Foggia-Corno 2-1 CLASSIFICA: Cagliari, Pro Patria , Lecco, Alessandria, Foggia p. 7; Bari, Lazio, Padova, Messina, Cosenza 6; Verona e Brescia 5; Monza, Como, Sambenedettese 4; Lucchese, Catanzaro, Triestina 3; Udinese, Parma 2 MARCATORI 5 gol: Catalano (Bari), Nocera (Foggia) 4 gol: Koelbl (Padova), Lenzi (Cosenza), Muzzio (Pro Patria) 3 gol: Andersson (Udinese), Bernasconi P. (Lazio), Calloni G. (Messina), Cappellaro (Lecco), Congiu (Cagliari), Depaoli (Brescia), Rizzo (Cagliari) 2 gol: Ciccolo (Verona), Crespi (Pro Patria), Gambarini (Alessandria), Marmiroli (Cosenza), Oldani (Alessandria), Pacco (Verona), Pagani Abb. (Brescia), Raimondi (Sambenedettese), Salvemini (Alessandria), Secchi (Triestina) Il punto sul campionato Con una prestazione generosa il Cagliari è riuscito ad ottenere il pareggio sul campo del Padova: gli uomini in maglia bianca hanno dato spettacolo ma i locali hanno resistito colpo su colpo. Nonostante l'assenza di quattro titolari il Lecco si è imposto sul Brescia: Un sorprendente Catanzaro, vivace e deciso, è riuscito a cogliere il pareggio sul terreno della capolista Pro Patria. Il Foggia, con autorità, ha sconfitto il Como.