Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1962/1963
Serie B
11-11-1962 - Giornata: 9 - Busto Arsizio - Comunale


Pro Patria et Libertate Calcio - Alessandria US 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 3. Muzzio [Pr] , 84. Muzzio [Pr]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Bassi Giampiero, Migliavacca Giancarlo, Tenente Sergio, Schiavoni Antonio, Oldani (II) Tullio, Cantone Bruno, Salvemini Gaetano, Padovani Roberto, Vitali Alessandro All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
PRO PATRIA ET LIBERTATE CALCIO: Della Vedova, Amadeo, Taglioretti, Crespi, Signorelli, Rondanini, Regalia, Rovatti, Muzzio, Bersellini, De Bernardi. All.: Pedroni Franco

Arbitro: D'Agostini Alessandro (Roma)
Note
Inizio gara ore 14.30

Commento
DOMANI CON IL CAGLIARI SI AVRA' IL RITORNO DEI GRIGI ALLA VITTORIA? La brutta prova dell’Alessandria a Busto non deve disanimare giocatori e tifosi: gli sportivi debbono con l’incitamento continuo sorreggere la loro squadra Ancora una giornata amara che ci ha mandati a casa con un senso profondo di mortificazione e di dispetto. Non tanto per quello che non si è fatto a Busto, quanto invece per ciò che torna alla mente a proposito delle due partite giocate in casa contro Cosenza e Messina. Poche domeniche fa eravamo in testa alla classifica con sette punti alla pari con le squadre più ambiziose del torneo: dopo altre quattro partite siamo ad otto punti con soli tre di vantaggio sull'ultima che è poi l’Udinese vincitrice domenica scorsa con sei gol di attivo. Questo bilancio deve far meditare seriamente e soprattutto far raccogliere giocatori e sportivi in un unico anelito di volontà perchè, e molto presto purtroppo, siamo entrati in un periodo di crisi dal quale bisogna a tutti i costi venire fuori. Domenica per la verità non abbiamo avuto la sensazione di vedere la nostra squadra in crisi, nè possiamo dire di averla vista giocare particolarmente male o di aver constatato che uomini-chiave della formazione siano improvvisamente andati fuori forma: abbiamo visto giocare come sempre, con un certo ordine ed un impegno meritevole ed una volontà abbastanza encomiabile. Abbiamo invece visto una disperante mancanza di decisione, una insufficienza offensiva e di sfondamento che faceva ben comprendere fin dai primi momenti di gioco che non avremmo segnato. Il male che affligge la nostra squadra è tutto qui: nessun travaglio psicologico, nessun problema interno, nessuna fonte di dissapori. Soltanto la grande difficoltà di riuscire a tirare in porta. Dopo due anni felici, nei quali ci eravamo abituati con i Fanello ed i Cappellaro a trovare la via del gol, siamo tornati purtroppo all'affanno di un tempo. Come risolvere il problema della prima linea? Non si pensi che il Pro Patria abbia svolto un gioco trascendentale o ci abbia dominato sul passo e nell'organizzazione di gioco: possiamo anzi dire con molta approssimazione rispetto alla verità, che la nostra squadra ha giocato più e meglio dei nostri avversari. «Ci piacerebbe rivedere la partita — affermava Perucca di « Stampa Sera » — con l’inversione dei due centravanti » : e diceva una grande verità. Il Pro Patria aveva in campo quel Muzio con la maglia numero nove che risolse da solo l’incontro. La differenza è consistita unicamente in questo. Questo centravanti domenica ha segnato due gol veramente irresistibili. Al 3. minuto, di testa su corner, ed a tre minuti dalla fine con una azione di forza nella quale ha tagliato fuori Tenente e poi Schiavoni anticipando ancora Bassi per poi battere Nobili mentre si precipitava incontro a lui. La nostra prima linea invece ha presentato una carenza di azioni a fondo veramente preoccupante: gli unici che hanno bene figurato svolgendo un lavoro intenso ed intelligente oltre che generoso sono stati Vitali e Cantone. Il capitano si è prodigato fino a portarsi anche a dar man forte in difesa tenendo tutto il campo e sfiorando il pareggio con un colpo di testa uguale a quello di Muzio ma meno fortunato. Ma si sa: questi due ragazzi sono i più tecnici e redditizi, ma non certo indicati per segnare dei gol. Sono invece gli uomini di punta che difettano: Oldani, per seguire il suo incomprensibile sistema è quasi nullo o quasi per tutto l’incontro, mentre Salvemini è mancato ancora nella sua parte di contributo alla squadra. Per Taccola il discorso non è negativo: dobbiamo invece dire che si tratta di un ragazzo che ha bisogno di aiuto nel gioco dal momento che è portato alla manovra. Possiede una buona capacità nel controllo di palla ed un tiro non folgorante ma rapido e preciso. Lasciato a contatto della difesa del Busto non ha mai potuto crearsi un buco nel quale scattare e far partire il pallone decisivo. E’ però giusto insistere su di lui e dargli fiducia. E’ un giovane serio e volenteroso deciso a giocarsi l’avvenire proprio da questa esperienza alessandrina. Come si vede la prima linea ha i suoi problemi veramente seri e di non facile soluzione. Molti sono gli uomini a disposizione di Bava, ma in verità vi è una discontinuità di rendimento in taluni, da lasciare veramente perplessi. Il discorso vale innanzi tutto per Oldani che ritenevamo tanto puntiglioso da voler fornire una bella prova davanti a Pedroni e che si è invece spento al primo guizzo tanto da non essere più in grado di meritarsi di essere utilizzato nelle prossime partite. Per Salvernini che fin dal primo giorno ha convinto tutti sulle sue attitudini tecniche ma lasciando sempre la bocca amara per le sue prestazioni incerte, si può sciogliere la riserva e dire finalmente che forse tutto ciò è dovuto alle precarie condizioni fisiche del ragazzo. Ora si è stabilito con certezza che ha bisogno di cure: questo inconveniente finirà di giovargli. Egli infatti starà fuori dalla squadra senza problemi. Ma quando vi rientrerà, sarà almeno fisicamente a posto e potrà dire una buona volta quanto vale. Preferiamo quindi rimandare ogni ulteriore commento. Nuovi nomi incalzano Tre giocatori ora si affacciano alla ribalta e su di essi dovrà necessariamente rivolgersi l’attenzione di Rava: Vanara, Fara e Colondri. Per il primo vi è solo da sperare che ritrovi la condizione dello scorso anno dopo l’infortunio, condizione che la nostra ala stenta a trovare malgrado una innegabile volontà e serietà di preparazione. Sul secondo, molti puntano con fiducia e noi siamo fra questi, anche se il ritmo e le prestazioni del ragazzo non sono sempre sullo stesso livello. Ma questo nostro giovane prodotto ha bisogno di trovarsi nel vivo della lotta vera, quella del campionato, per maturare ed esprimere la misura della sua forza. Colondri è giocatore maturo, esperto e tenace : non è ancora ambientato, e soprattutto è uscito scosso dalla prestazione insufficiente contro il Messina. Ma siamo convinti che sarà utilissimo alla squadra e soprattutto che potrà essere annoverato nella sparutissima schiera di coloro che possono segnare gol. Non si può poi tacere che potrebbe essere imminente il ritorno di Soncini, guarito dei suoi acciacchi e sempre valido nel gioco di centrocampo. Soncini può essere impegnato come mediano di attacco (gioco nel quale è certo superiore a Schiavoni) e come mezzala sul tipo di Cantone. Con piacere abbiamo visto Bettini muoversi già in qualche partitella, e Padovani, ormai sgessato, fare movimenti in campo comprese corse e scatti. Da tutto questo materiale dovrebbe uscire qualcosa di buono che riporti soprattutto la squadra su di un cammino più sicuro. I guai della difesa Domenica abbiamo visto anche la difesa in difficoltà. Persiste purtroppo il periodo di forma offuscata del nostro Bassi. Il ragazzo si salva con la sua classe e con la volontà disperata che lo sorreggono, ma indubbiamente risente di una probabile stanchezza o di una difficoltà di ambientamento nel ruolo di terzino che lo rendono meno calmo e qualche volta meno sicuro. Anche Tenente non è stato del tutto a posto come in altre occasioni, mentre Schiavoni ha perduto parte di quella autorità e sicurezza che parevano essere le sue doti peculiari. Solo Melideo e Nobili sono perfettamente all'altezza della situazione mentre anche Migliavacca malgrado la serietà e l’abnegazione non riesce a trovare la condizione dello scorso anno. Ma mentre per l’attacco il problema è di difficile soluzione proprio per la incertezza sull'uomo che abbia le caratteristiche dello sfondatore, per la difesa non vi dovrebbero essere particolari preoccupazioni se non quella di attendere che gli uomini ritrovino la perfetta forma e soprattutto non risentano delle manchevolezze della prima linea. Piuttosto v’è da notare che i guai della difesa sono divenuti veramente preoccupanti questa settimana per i malanni che si sono aggiunti: mercoledì Nobili ha dovuto sospendere l’allenamento per uno stiramento alla gamba. Potrà giocare domani? Mentre scriviamo il dubbio noti è ancora stato risolto e con esso quello del portiere di riserva. Pisci o Barluzzi? Sono interrogativi che travagliano la mente del tifoso. Anche Tenente, ferito ad una mano non è in perfette condizioni tanto che non sappiamo se domenica rivedremo o meno Bassi con la maglia numero cinque. Non siamo quindi in grado di stabilire come sarà risolto il difficile problema del momento e come scenderà in campo la squadra contro il Cagliari. Come si vede da una settimana all'altra si può passare facilmente dall'entusiasmo all'abbattimento: anche il pubblico che prende parte alle avversità ed alle fortune della sua squadra cambia facilmente umore. Ma non ci rimane che invitare tutti alla calma ed alla fiducia. La squadra attraversa un momento delicato ed ha bisogno dell’apporto di tutti, anche di chi, ai di fuori vorrebbe, per troppo amore, vederla sempre sull’altare della gloria. Sapevamo prima di cominciare che il campionato sarebbe stato duro e difficile, con i suoi momenti di grande ansia e di difficoltà: la nostra compagine non è di quelle che possono permettersi di disputare un torneo con la tranquillità con cui si compie una passeggiata. Ed è in questi momenti soprattutto che non ci si deve abbandonare alle critiche più acerbe che intanto non servono a nulla e non risolvono i problemi più importanti. Specie ora, alla vigilia dell’incontro con una squadra dura e possente come il Cagliari. La vittoria deve venire dal sacrificio e dalla fede di tutti (Il Piccolo, 17/11/1962, Barbagrigia) Troppo lente le manovre del «grigi» sul campo della Pro Patria L'ALESSANDRIA BATTUTA A BUSTO DA DUE PRODEZZE DI MUZZIO: 0-2 La società lombarda ha rifiutato un'offerta di 65 milioni della Fiorentina per il forte attaccante - Vitali, Cantone, Salvemini e Tenente in evidenza fra i piemontesi Il presidente della Pro Patria, l'industriale Enrico Candiani, ha fatto bene a respingere l'offerta di 65 milioni avanzata dalla Fiorentina nelle ultime settimane per l'acquisto del centravanti ventiseienne Muzzio. Ieri l'attaccante biancoblù ha praticamente battuto da solo l'Alessandria, realizzando entrambe le reti del secco z a 0 con il quale la Pro ha sconfitto la squadra piemontese. Non che l'undici di Pedroni — il non dimenticato ex alessandrino — abbia demeritato la vittoria e non abbia dimostrato una maggiore praticità degli avversari, ma i due goals che hanno deciso la gara sono frutto di altrettanti spunti personali del centravanti, mentre gli altri attaccanti lombardi non sono mai riusciti a farsi luce nelle maglie dell'attenta difesa degli ospiti. I 65 milioni di questo anno potrebbero diventare 100 la prossima estate, e intanto Muzzio — ceduto alla Pro dal Casale — dà punti preziosi al la squadra e trascina all'entusiasmo il pubblico di Busto, che ieri non ha avuto occhi — ed applausi — che per lui. La prova del numero nove biancoblù acquista maggior merito se si considera che Tenente, il suo avversario diretto, ha disputato una gagliarda partita sino a figurare fra i migliori della sua squadra; inoltre Muzzio doveva fare conti anche con Bchiavoni, il libero che Rava aveva posto alle spalle dei difensori richiamando indietro ora Cantone (sfinito nella ripresa, do po un primo tempo generosissimo), ora Vitali (ed il capi tana ha smentito oggi coloro che lo accusano di non impegnarsi a fondo, battendosi da leone in attacco ed in difesa) Le due reti della Pro Patria sono risultate le cose migliori dei novanta minuti, che hanno visto un gioco più scarno ma anche più efficace dei padroni di casa e la manovra più fitta ma spesso troppo lenta della squadra di Rava. Muzzio non ha dato tempo alla difesa grigia di organizzarsi, che già Nobili era battuto. Al 3' minuto, su un corner calciato dalla destra da Regalia, la palla giungeva con parabola tesa al centro dell'area: Tenente e compagni avevano un attimo di incertezza ed il centravanti colpiva secco con la fronte e con bella elevazione, insaccando sulla sinistra del portiere. Nella ripresa, al 39' ancora Muzzio alla ribalta. Regalia, contrastato da Melideo, toccava in avanti una palla che pareva finire sul fondo, quando veniva invece ripresa dal centravanti. Muzzio resisteva a Tenente e gli andava via malgrado una trattenuta per la maglia, scartava Bchiavoni accorso forse con troppa precipitazione, ed anticipava l'intervento di Bassi accorso da sinistra a chiudergli la strada staffilando in rete con rara potenza. A completare il festival personale del giocatore biancoblù, ricordiamo ancora una sua azione nel primo tempo, al 37'. Pallone lungo di Signorelli, Muzzio fingeva di intervenire confondendo le idee a Tenente e Schiavoni, per scattare invece in profondità. De Bernardi, al volo, faceva spiovere la sfera davanti al compagno lanciato verso la rete e Muzzio stangava al volo. Il grido è goal! Era soffocato in gola al pubblico da un magnifico balzo di Nobili, ohe deviava in angolo il proiettile con i pugni. Detto di Muzzio, sono praticamente esaurite le note sulla Pro Patria, se si aggiunge ancora che la squadra ha dimostrato una notevole solidità, priva però di spunti brillanti, e che in difesa ha fatto spicco il centromediano Signorelli. L'Alessandria, per contro, ha dimostrato di saper creare del gioco, ma ad un ritmo troppo lento per il campionato di serie B. Alle tre azioni da rete di Muzzio, delle quali due andate a segno, l'Alessandria ha risposto con una sola occasione da goal, al 23' del primo tempo, quando Della Vedova ha deviato in angolo con un magnifico colpo di reni un colpo di testa di Vitali su centro di Cantone. Per il resto, pur premendo a tratti con i terzini sulla metà campo, i grigi non hanno mai dato l'impressione di poter segnare. Troppo lento il rientrante Oldani e troppo indeciso il giovane Taccola, il quale dimostra anche una nociva tendenza al dribbling. Visto che Vitali e Cantone erano spesso assorbiti dalla manovra a centro campo, il più incisivo della prima linea piemontese è stato Salvemini. Note positive per la difesa alessandrina, che ha solo avuto la sfortuna di incocciare in una giornata di grazia del centravanti biancoblù, fermato in una occasione con un fallo da rigore non rilevato dall'arbitro. Nobili ha corso un brutto rischio alla mezz'ora della ripresa, quando Bassi ha indirizzato all'incrocio dei pali quello che voleva essere un tocco al portiere, ma si è salvato con uno scatto bellissimo. Per il trainer Rava il lavoro non è facile in questo momento. Non si pub certo dire che all'Alessandria manchino le possibilità di far meglio, ma l'attacco ha sempre bisogno di un uomo di punta. E non è un problema che si possa risolvere soltanto con la buona volontà. (La Stampa Bruno Perucca) RISULTATI: Bari-Triestina 1-1 Cagliari-Lecco 0-0 Catanzaro-Cosenza 1-0 Como-Parma 0-1 Lazio-Brescia 0-0 Lucchese-Messina 1-1 Padova-Sambenedettese 2-0 Pro Patria-Alessandria 2-0 Udinese-Monza 6-2 Verona-Foggia 1-0 CLASSIFICA: Messina, Foggia p. 13; Padova 12; Lazio, Verona, Brescia, Lecco, Pro Patria 11; Cagliari, Bari 10; Cosenza 9; Lucchese, Alessandria 8; Triestina 7; Como, Catanzaro, Monza, Sambenedettese, Parma 6; Udinese 5 MARCATORI 8 gol: Nocera (Foggia) 7 gol: Muzzio (Pro Patria) 6 gol: Calloni G. (Messina), Catalano (Bari) 5 gol: Koelbl (Padova), Lenzi (Cosenza), Selmosson (Udinese) 4 gol: Andersson (Udinese), Bernasconi P. (Lazio), Cappellaro (Lecco), Ciccolo (Verona), Pagani Abb. (Brescia) 3 gol: Arrigoni (Lucchese), Bagatti (Lecco), Calzolari (Messina), Congiu (Cagliari), Depaoli (Brescia), Gambarini (Alessandria), Gambino (Foggia), Mantovani (Triestina), Oltramari (Foggia), Pirovano (Verona), Raimondi (Sambenedettese), Rizzo (Cagliari) Il punto sul campionato Il Foggia, capolista, è stato battuto sul campo del Verona ma confermando di possedere un ottimo gioco di squadra e giocatori di valore mentre i veneti si sono chiusi in un vero catenaccio. L'altra capolista, il Messina, è stata fermata sul campo della Lucchese: ospiti in vantaggio con Calloni, pareggio dei locali ad opera di Bonfada. Un Udinese decisamente trasformato rispetto alle ultime uscite è riuscita a cogliere la prima affermazione stagionale con un risultato che non ha ammesso discussioni contro la Simmenthal Monza. La Lazio ha proseguito nella serie di pareggi, anche con il Brescia è terminata a reti inviolate: una partita molto modesta, scaduta ancora di più nel secondo tempo per il nervosismo circostante in campo.