Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1962/1963
Serie B
25-11-1962 - Giornata: 11 - Como - Giuseppe Sinigaglia


Como AC - Alessandria US 2 - 1 (2 - 0)
RETI: 17. Carminati [Co] , 34. rig. Carminati [Co] 82. Vitali A.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Gambarini Mario, Giacomazzi Giovanni, Bassi Giampiero, Soncini Antonio, Vitali Alessandro, Fara Mario, Taccola Giuliano, Colondri Mario, Vanara Elio All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
COMO AC: Geotti, Bessi, Longoni, Derlin, Manzoni, Invernizzi, Carminati, Sartore, Mascetti, Ponzoni, Morelli. All.: Augustine Henri-Gérard – D.T.: Cappelli Elis

Arbitro: Monti Fabio (Ancona)
Note
Inizio gara ore 14.30

Commento
CRITICA LA SITUAZIONE DELL’ALESSANDRIA U. S. Domani con il Verona sapranno tornare alla vittoria ? Note critiche di Vladimiro Caminiti, inviato di « Tuttosport Adesso la musica si è fatta seria: le preoccupazioni sono diventate una realtà, il preallarme è diventato allarme. La classifica in cui siamo finiti è troppo eloquente, per lasciare adito a dubbi. Da questo momento inizia per noi la fase della lotta per la retrocessione, lotta che, speriamo, non deve durare a lungo. Abbiamo uomini e possibilità per portarcene fuori: e questa possibilità deve essere sfruttata fino in fondo, con convinzione, ed usando tutte le forze e gli accorgimenti tecnici che ci sono da sfruttare. Soprattutto vogliamo vedere i nostri ragazzi lottare non solo con volontà, perché questa veramente non gli ha mai fatto difetto, ma con convinzione nei propri mezzi e nella forza della squadra. Domenica abbiamo visto il Como arrabattarsi sul proprio campo di fronte al suo scettico pubblico, cercare la vittoria con affanno ed imprecisione e ci siamo rafforzati nel nostro convincimento di possedere una squadra che, se non è delle migliori, non è certo delle peggiori, ma merita di stare comodamente al centro della classifica in attesa di tempi migliori. Vittoria inventata Se tutto non andasse male per noi, potremmo dire che la vittoria del Como di domenica è stata quanto di più paradossale si possa immaginare. Senonchè a dirlo noi in questo momento, corriamo il rischio di essere tacciati di difensori ad oltranza dei nostri ragazzi. La verità è invece una sola e non può essere smentita: qualunque squadra, anche la nazionale del Brasile avrebbe preso domenica a Como i due goal che abbiamo preso noi. Il primo è venuto da un autentico infortunio (leggi autorete). Calcio di punizione dalla barriera, pallone innocuo che viaggia verso le braccia del piazzatissimo Nobili: ma la schiena di Giacomazzi, schierato in barriera, lo devia verso l'angolo opposto della rete. Il secondo è venuto dal più inimmaginabile dei rigori (palla fra braccio e spalla di Gamberini che si trovava — si noti bene — al limite dell'area nel punto più lontano della porta): ma ciò che lasciò veramente stupefatti, fu il fatto che l'ineffabile arbitro Monti (ricordiamolo questo signore) fece ripetere il rigore dopo che Nobili, spostandosi solo lateralmente, l'aveva parato. Come si vede, due gol che non sono venuti da azioni travolgenti o da errori della nostra difesa. Ma ciò che conta, purtroppo, è che la prestazione della nostra squadra, non è stata buona, è che con una squadra come il Como non siamo stati capaci di fare gioco, ad imporci, o tirare in porta. Abbiamo visto la nostra squadra giocare senza ordine, senza gioco, senza un tema, come se gli uomini non si conoscessero fra di loro soprattutto come se tutto fosse improvvisato sul momento. La perdita di una organizzazione di gioco deriva da tanti fattori:, dal momento che tale fenomeno negativo si è manifestato solo ora mentre all'inizio del Campionato un gioco c'era. E' difficile elencare le cause di tutto ciò: ci limiteremo ad accennarne qualcuna. Polemiche varie Dicemmo in chiusura delle nostre note di sabato scorso che eravamo disposti ad accettare la formazione che Rava avrebbe schierato, qualunque essa fosse, come la migliore del momento. Ma come venimmo a conoscerla, rimanemmo perplessi. Troppi uomini senza una precisa personalità, troppe sostituzioni. Oggi però, dopo aver letto le polemiche critiche che sono state sollevate contro l'allenatore, dispiace che ciò sia avvenuto. Noi conosciamo bene Rava e sappiamo quanto sia galantuomo ed buona fede. Pensiamo anche noi che non abbia imbroccata del tutto la strada giusta, ma non ci sentiamo di polemizzare. Egli è legato a sani principi morali ed in base a questi, forse giudica i suoi uomini innanzi tutto per l'impegno la disciplina che non per quanto possano dare: l'esclusione di Oldani e di Tenente, il mancato impiego di Bettini, ecc. sono esempi. Pensiamo che oggi, andando male le cose, sia preferibile usare uomini di maggior peso e nome, anche sé si può dubitare delle loro condizioni di forma. D'altro canto, avevamo detto la settimana scorsa che provammo nostalgia di Bassi centromediano: domenica l'abbiamo infatti visto in tale ruolo, e dobbiamo affermare che ciò ha costituito l'unica lieta sorpresa della partita: nessuna azione è filtrata dal centro perchè con Bassi è assai difficile passare. Discreta la prova di Giacomazzi come libero, non soddisfacente quella di Gamberini nel ruolo di terzino anche se ha profuso tesori di volontà e di impegno. Vedremmo volentieri Tenente alla prova in questo ruolo. E' facile concludere che tutta la formazione della squadra è da rivedere: siamo certi che anche Rava ci avrà ripensato, vagliando pregi e difetti di uomini che non sono ancora a posto come Vanara e Colondri, di giovani promettenti come Fara e che potrebbero in questo attuale clima uscirne bruciati. Domani scende sul nostro campo il Verona, imbronciato anche lui per la sconfitta casalinga subita domenica scorsa. Il momento è favorevole : i nostri ragazzi devono riacquistare fiducia in se stessi e nella squadra che sarà schierata. Se giocheranno con la convinzione di un tempo, vinceranno. Della vittoria abbiamo disperatamente bisogno perchè essa sarà ossigeno e vita per tutti. Facciamo posto ora al valoroso Vladimiro Caminiti, inviato speciale di « Tuttosport » domenica a Como, il quale ha voluto mandare al nostro giornale un « pezzo » scritto appositamente per il lettore alessandrino (Il Piccolo, 01/12/1962, Barbagrigia) Per l'Alessandria è stata la più sfortunata gara del campionato I GRIGI HANNO GIOCATO BENE MA IL COMO HA VINTO PER 2 A 1 I lariani hanno segnato la prima rete con Carminati II, complice una deviazione di Giacomazzi • Ai termine del primo tempo Nobili para un rigore ma l'arbitro lo fa ripetere e l'ala destra del Como raddoppia • Nella ripresa furiosi attacchi degli alessandrini e Vitali riesce a battere Geotti al 43' - Fra i piemontesi buona prova dell'esordiente Fara Ancora una sconfitta per l'Alessandria, battuta ieri a Como per 2 a 1 nella più sfortunata delle partite finora disputate dai grigi. La squadra messa in campo da Rava, ritoccata in tutti i reparti, ha stentato un quarto d'ora a ritrovarsi, costretta anche ad un lavoro affannoso dall'iniziale spinta offensiva degli azzurri. Quando i piemontesi cominciavano a prender quota hanno subito, al 17' minuto, un goal-beffa su punizione dal limite battuta da Carminati e deviata in rete dal corpo di Giacomazzi mentre già Nobili si stava lanciando nella direzione giusta per bloccare. I grigi hanno accusato il colpo e per un paio di minuti sono apparsi in balta degli avversari. Il Como, intuito il momento favorevole, ha insistito nei suoi attacchi ed a conclusione di una azione Carminati-Morelli ha colto un palo con l'ala sinistra. Scampato questo pericolo, i grigi hanno ripreso lena e si sono meglio organizzati. Tolta con autorità l'iniziativa ai lariani, hanno iniziato un'offensiva, forse un po' blanda nel ritmo ma continua, senza pause. Con un vero cannoniere in prima linea al posto del fine ma poco deciso Taccola avrebbero probabilmente fatto centro più di una volta. Per oltre venti minuti gli alessandrini — fra cui brillava la fresca vivacità del diciassettenne esordiente Fara — restavano padroni del centro campo; poi allo scadere del tempo, ricevevano la seconda botta della sfortuna. Su un lungo spiovente di Ponzoni Cuna, rimessa laterale) Gambarini, sulla linea di fondo, esattamente a metà strada fra la barriera del corner e la sua porta, frenava tra petto e braccio il rimbalzo della palla, che sarebbe altrimenti finita sulla pista. L'arbitro arrestava il gioco e indicava il disco del rigore. Tirava la massima punizione Carminati, raso terra sulla destra di Nobili, che si spostava rapidissimo e in tuffo deviava la palla. Beffa numero tre:, l'arbitro faceva ripetere il penalty, ritenendo che Nobili non si A due minuti dal termine l'alessandrino Vitali insinua fra i difensori e batte il portiere del Como fosse mantenuto assolutamente immobile — come vuole il regolamento — mentre l'attaccante calciava. Stavolta Carminati stangava fortissimo a mezza altezza e segjiava senza scampo. Tutta la ripresa era di netto tono alessandrino, dopo una stupenda parata volante di Nobili, al primo minuto, su tiro in corsa di Carminati. Un po' calato il giovane Fara, gli subentrava nel compito di regia un attentissimo Vitali, mentre Colondri, Vanara, Taccola, Sondili e a tratti anche il terzino Melideo si proiettavano verso l'area del Como. Al terzo minuto il goal alessandrino pareva cosa fatta: bene Taccola, Colondri, scatto bruciante, tiro in spaccata a ridosso del portiere. La palla - avviata verso l'angolo basso - batteva a terra, subiva uno strano contraccolpo e finiva sul palo. Altra grossa occasione per l'Alessandria al 21'. Giacomazzi a Taccola, a Soncini, deviazione a Vanara, che cadendo sul terreno era quanto mai viscido toccava ancora il pallone. Geotti non tratteneva il tiro ma anche stavolta la palla mancava il bersaglio. Tentava la girata di testa Vitali al 27', alto di poco, falliva la conclusione, di un metro, Melideo al 30'. Frattanto era uscito Vanara colpo al ginocchio operato a maggio, che rientrava al Si'. L'Alessandria continuava ad attaccare, inchiodando il Como nella sua metà campo. Al 36', scambio volante fra. Giacomazzi, Colondri e Vitali, con tiro di quest'ultimo parato a terra da Geotti. Grossa svista arbitrale al 40', ai danni dei grigi. Lanciato da Vitali l'interno sinistro Colondri schizzava in area comasca, palla al piede; nell'attimo del tiro veniva violentemente spinto alle spalle da Invernizzi ed aveva il solo torto di non cadere a terra. Era comunque un rigore ineccepibile, che l'arbitro Monti però non riteneva di accordare. Tre minuti appresso l'Alessandria segnava. Per un fallo di Manzoni su Colondri, punizione dal limite: Giacomazzi tagliava il passaggio al centro dell'area, dove Vitali tirava violentissimo a rete da pochi passi. Non c'era più tempo per tentare altro. (La Stampa Sera - Giuseppe Barletti) RISULTATI : Bari-Pro Patria 3-0 Brescia-Cagliari 1-0 Como-Alessandria 2-1 Cosenza-Padova 0-0 Lazio-Foggia 4-1 Lecco-Simm. Monza 1-1 Messina-Sambenedettese 3-0 Triestina-Lucchese 1-0 Udinese-Parma 1-0 Verona-Catanzaro 0-1 CLASSIFICA: Messina p. 17; Brescia, Foggia 15; Lazio, Lecco 14; Bari, Padova 13; Cagliari, Pro Patria 12; Verona, Cosenza 11; Lucchese 10; Triestina, Monza 9; Alessandria, Como, Catanzaro 8; Udinese, Sambenedettese, Parma 7 MARCATORI 10 gol: Nocera (Foggia) 8 gol: Calloni G. (Messina), Catalano (Bari) 7 gol: Muzzio (Pro Patria) 6 gol: Cappellaro (Lecco), Koelbl (Padova), Selmosson (Udinese) 5 gol: Andersson (Udinese), Calzolari (Messina), Lenzi (Cosenza), Pagani Abb. (Brescia), Rizzo (Cagliari) 4 gol: Bagatti (Lecco), Bernasconi P. (Lazio), Ciccolo (Verona), Depaoli (Brescia), Gambino (Foggia), Rozzoni (Lazio) Il punto sul campionato La più bella Lazio del campionato ha avuto ragione del Foggia confermandosi squadra di alto rango: i biancoazzurri, grazie ad una grande giornata di Rozzoni, autore di tutte e quattro le reti, sono riusciti ad ottenere la vittoria. Non è stata una partita da spettacolo, ma una vera battaglia fra due squadre intenzionate ad inserirsi nella lotta promozione: il Cagliari ha destato ottima impressione, per la compattezza dei suoi quadri. Con il netto successo sulla Sambenedettese, grazie alla contemporanea battuta d'arresto del Foggia, il Messina è rimasto solo in vetta alla classifica: i siciliani hanno vinto in maniera netta e le reti hanno rispecchiato il divario di valore in campo.