Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1962/1963
Serie B
16-12-1962 - Giornata: 13 - Trieste - Giuseppe Grezar


Triestina US - Alessandria US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 83. Porro [Tr]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Giacomazzi Giovanni, Migliavacca Giancarlo, Bassi Giampiero, Schiavoni Antonio, Oldani (II) Tullio, Cantone Bruno, Vitali Alessandro, Colondri Mario, Bettini Sergio All.: Rava Pietro

Formazione avversaria
TRIESTINA US: Mezzi, Frigeri, Vitali Giampiero, Dalio, Merkuza, Sadar, Mantovani, Trevisan, Orlando, Porro, Santelli. All.: Radio Enrico

Arbitro: Palazzo Giuseppe (Palermo)
Note
Inizio gara ore 14.30

Commento
DOMANI L'Udinese al "Moccagatta PARTITA DECISIVA PER I «GRIGI» Ormai comincia veramente il periodo drammatico del nostro campionato. Quella bella speranza che ci sorresse per la trasferta di Trieste, è crollata a sei m inuti dalla fine e da quel momento è iniziata la fase nuova per noi, quella della paura, dell'affanno, della lotta per non retrocedere. Da oggi insomma, non vi sarà più il lato spettacolo in ogni partita, m a solo la febbrile attesa di un qualcosa che possa fare migliorare la nostra classifica. Siamo ormai al fondo su quei fatali nove punti dei quali sembra tanto difficile poterci togliere: a questa difficoltà si aggiunge quella finanziaria che fatalmente deriva sempre da simili situazioni e che non è meno preoccupante. Già da qualche giornale sportivo è stata levata la voce di allarme che invita i cittadini a fare qualcosa, ad intervenire in aiuto della società, a form are un consiglio. Tutto questo sarebbe bello e sportivo perchè toglierebbe dal grave imbarazzo i pochi che con fatiche e sacrifici tentano di tenere in piedi il nostro sodalizio. Non sappiamo se qualcuno risponderà all'appello e se sarà disposto ad unire i suoi sacrifici a quelli già notevoli in atto : certo è che se si vuole salvare la gloriosa Alessandria non bastano le critiche e le parole, m a dovranno intervenire anche i fatti. La sconfitta di Trieste Siamo tornati ancora una volta dalla trasferta con la disperazione in corpo per una sconfitta che è venuta proprio all’ultimo momento a far svanire il modesto sogno di un pareggio che pareva ormai sicuro. Dopo un primo tempo abbastanza equilibrato nel quale la nostra squadra si era difesa bene e con ordine, portando anche ottime azioni offensive (prive però della stoccata finale), si era iniziata la seconda parte della gara in modo tranquillo che non faceva certo presagire la sconfitta. Ma già dopo pochi minuti Oldani si faceva espellere nel più banale dei modi, con un fallo di ritorsione più vistoso che grave che costringeva l’arbitro a prendere il grave provvedimento. E proprio Oldani era in quel momento uno degli uomini più validi, perchè teneva impegnato l'avversario ed impostava buone azioni di contropiede che erano utilissime per sollevare un poco la difesa dal grave compito che le era affidato. Da quel momento la squadra, ridotta in dieci uomini, dovette abbandonare ogni velleità offensiva: lasciò in avanti il solo Bettini, per altro neanche in buona giornata ed il modesto Colondri e si chiuse nella più strenua difesa: ogni parvenza di gioco se ne andò, gli uomini cercavano solo di liberare l'area e di buttare lontano il pallone. Giganteggiò su tutti un superbo Nobili, certamente il migliore in campo, il quale compì alcune parate degne del miglior portiere, ed anche Melideo possente ed instancabile. Dobbiamo riconoscere che anche Giacomazzi è stato all'altezza della situazione, mentre Bassi venne fuori soprattutto nel secondo tempo avendo denotato di non trovarsi del tutto a suo agio in apertura di partita. Buona e laboriosa la partita di Migliavacca colpito però da un colpo alla testa che lo lasciò a lungo stordito, e discreta la prestazione di Schiavoni. Questa la partita del sestetto difensivo: noi non ci sentiamo di muovere in proposito alcun appunto a Rava per il gioco prudente e chiuso che ha fatto svolgere alla squadra. Ci è solo spiaciuto di vedere ancora fuori squadra Tenente che ci pare elemento utile per partite del genere. Un posto per il giovane e prestante giocatore dovrebbe trovarsi, così come forse sarebbe utile il ritorno di Soncini magari in prima linea. I guai dell’attacco Il punto doloroso della squadra è sempre la prima linea nella quale non si trova l'uomo capace a realizzare. Domenica Rava ha dovuto ricorrere ancora una volta al ripiego di Vitali centravanti (il buon Padovani ha dovuto essere operato, anche questa ci mancava) ponendolo in una posizione arretrata dalla quale egli non si mosse mai finendo poi di giocare in difesa: abbiamo potuto constatare così, ancora una volta, che l'attacco in simili condizioni non potrà mai segnare a meno che le due ali, riescano con azione personale a pervenire alla conclusione. Il trio centrale form ato da Cantone, laborioso ma sempre arretrato con altre funzioni, da Vitali in posizione di suggeritore, e da Colondri volonteroso ma ancora privo di personalità e di forza penetrante, è il trio più sterile che si possa immaginare, capace si di costruire magari una buona azione manovrata con scambi intelligenti, ma destinata a morire sul piede dell'avversario al primo urto. In assenza di un centravanti noi pensiamo che la soluzione migliore possa ancora essere costituita da Gambarini, privo di bagaglio tecnico fin che si vuole, ma robusto e capace a tirare. Accanto a Gambarini dovrebbe essere collocato un uomo mobile ed autoritario che potrebbe essere Soncini: tale formazione ci riporta alle indimenticabile partita contro il Padova. E tale formazione, con un suo tipo di gioco semplice e coraggioso, non dovrebbe più essere toccata, altrimenti la squadra dovrà sempre giocare « inventando » il gioco di domenica in domenica, improvvisando senza capo nè coda. Su queste basi, con la convinzione e la volontà di riuscire, la rinascita potrebbe ancora venire. Vi sono poi giocatori come Fara che possono essere utilizzati per la indubbia classe che posseggono e che hanno bisogno soltanto di essere incoraggiati. Per noi la malattia dell'Alessandria non è ancora inguaribile: occorre soltanto dare fiducia ad alcuni uomini e poi lasciarli giocare liberamente senza più criticarli se sbagliano e non sostituendoli subito, altrimenti con quale animo rientreranno poi in squadra. La grande partita di domani Eccoci ora sul campo amico, prima di iniziare le due terribili trasferte di Bari e di Foggia. Scende al Moccagatta quell'Udinese che ha provato fino ad oggi maggiori amarezze di noi. Retrocessa dalla serie A, è stata presa di infilata all'inizio del torneo finendo ultima in classifica. Ma ha un solido impianto e uomini esperti tanto che è già sulla strada della ripresa : domenica ha colto un prezioso pareggio a Sambenedetto segnando anche due reti. Avversario quindi assai temibile e duro da piegare. Per noi si tratta di una partita decisiva: guai se non dovesse avere esito favorevole! Bisognerà che tutti si impegnino fino allo spasimo e che il pubblico, se pure deluso e non propenso ad essere benevolo verso la sua squadra, accorra numeroso sul campo e sia generoso. E ’ in questi momenti che si vede il vero tifoso, quello che non pretende soltanto di vedere il bel gioco o la squadra vincere, m a che corre innanzi tutto allo stadio per compiere il dovere di incoraggiare e sostenere i suoi ragazzi in difficoltà. E' un poco come per i genitori che vedendo il figlio portare a casa i quattro di latino non si lasciano andare soltanto alle imprecazioni od a mollare scapaccioni, ma si mettono con amore e pazienza accanto al figlio per seguirlo, incoraggiarlo a studiare di più e meglio convinti che questa debba essere la strada migliore. Proviamo tutti insieme ad incoraggiare: forse saremo premiati (Il Piccolo, 22/12/1962, Barbagrigia) Per I triestini ha segnato l'esordiente Porro L'ALESSANDRIA PERDE A TRIESTE (0-1) E CADE AL PENULTIMO POSTO IN SERIE B Gli alabardati hanno raggiunto il successo a sette minuti dal termine Espulso il piemontese Oldani all'inizio della ripresa - Ottime parate di Nobili, e buona prova di Melideo, Giacomazzi, Colondri e Cantone Una battaglia, non una partita, fra Triestina ed Alessandria ieri allo stadio di Valmaura. Una battaglia che i giuliani hanno vinto a sette minuti dal termine con un colpo di testa dell'esordiente. Porro, e che i piemontesi avevano praticamente perso sin dal quinto minuto della ripresa, quando Oldani sì era fatto espellere per un inutile fallo di reazione sul terzino avversario Frigeri. Rimasta in dieci uomini, l'Alessandria ha ancora retto a lungo alla disordinata ma continua pressione dei triestini, riuscendo a mantenere lo zero a zero sin quasi allo scadere del tempo, grazie alle bellissime parate del portiere Nobili e al prodigarsi di tutti i difensori. Al 38', Orlando recuperava un pallone che pareva diretto a fondo campo, toccava a Mantovani che centrava in area piemontesa: un mucchio di maglie grigie e rosse era ad attendere la sfera, impedendo l'uscita a Nobili e su tutti si allungava Porro che schiacciava in rete. Questo goal, segnato da un ragazzo di ventidue anni alla prima partita ih serie B, ha relegato l'Alessandria al fondo della classifica. A fine partita, Rava ed i giocatori erano costernati se è comprensibile il loro disappunto nel vedere sfumare in extremis un pareggio tanto prezioso, bisogna ammettere che il successo della Triestina, è legittimo. Delle due squadre in campo — pur limitando il confronto al primo tempo, quando le avversarie erano in parità numerica — soltanto quella giuliana ha cercato di costruire qualche azione I grigi hanno badato esclusivamente a difendersi e le loro azioni di attacci erano sonrattutto manovro di alleggerimento, per consentire a Giacomazzi e colleghi di prendere fiato. Le esigenze di classifica cosiringono ora Rava ad impostare la squadra per attaccare, per fare goals e punti, e forse questo è un bene. Occorre anzitutto impiegare gli uomini migliori, evitare — come è stato fatto ieri — di lasciare in tribuna un difensore scartante e combattivo come Tenente (si è trattato di una mossa sbagliata anche psicologicamente: il ragazzo è di Trieste, e si sarebbe impegnato al massimo per ben figurare) per far posto ad altri. Schiavoni, ad espmpio, può venire utile come quasi esclusivamente mediano di appoggio, ma ieri non era a suo agio nel ruolo di battitore libero. Nobili, l'acrobatico Melideo, Giacomazzi, l'infaticabile Cantone, Migliavarca ed il duro Colondri sono stati i migliori del piemontesi, ma si è trattato per tutti di una prestaatletica. Il gioco è stato lasciato in un angolo alla ricerca del punto del pareggio, ma anche l'obiettivo minimo è sfuggito. In tutta la partita, il portiere triestino Mezzi è stato impegnato due volte, con tiri da fuori area di Colondri. Tronto poco per sperare in un risultato positivo, tropoo poco per una squadra attesa in trasferta come il club che ha saputo creare il gioiello Rivera Se Rava ha i suoi fastidi, Radio non gli è da meno, anche se ieri la Triestina ha colto i due punti. Il pubblico costernato e va alla partita con lo scono principale dì disapprovare rumorosamente giocatori, tecnici e dirigenti. Ieri 6 mancanto poco che i novanta minuti di pressione continua approdassero a nulla. La partita ha anticipato la sua fisionomia prima del calcio d'inizio. Schiavoni era già alle spalle di Bassi. Cantone arretrato a controllare Trevisan, Vitali — con la maglia numero nove — a far la mezz'ala. Di punta non restavano che Colondri, Bettini e Oldani a tentare un confuso tourbillon davanti all'area avversaria. Il gioco si svolgeva pressoché continuamente in direzione di Nobili, ma per il pubblico le occasioni di entusiasmo si limitavano nel primo tempo ad una sola azione. Al 13" Porro allargava su Mantovani il cui lungo cross era indirizzato al centro dell'area grigia da un colpo di testa di Santelli. Trevisan al volo sparava in porta e Nobili deviava di pugno in tuffo. La ripresa si apriva con la espulsione di Oldani. L'attaccante alessandrino era caricato alle spalle da Frigeri che lo colpiva ad una gamba, e da terra rendeva la botta all'avversario, che abilmente caricava il fatto torcendosi per il dolore e l'arbitro inviava Oidani negli spogliatoi. Cominciava cosi l'assedio alla porta di Nobili, concluso dal goal di Porro. Un goal che come dicevano gli sportivi triestini prolunga di una settimana la vita di Radio alla guida della squadra, ma rende sempre più difficile quella di Rava fra i grigi. (La Stampa Sera Bruno Perucca) RISULTATI: Bari-Lucchese 2-1 Brescia-Messina 1-1 Cagliari-Foggia 2-1 Catanzaro-Padova 3-1 Lazio-Verona 0-2 Lecco-Como 1-1 Parma-Cosenza 3-0 Pro Patria-Simm. Monza 0-1 Triestina-Alessandria 1-0 Sambenedettese-Udinese 2-2 CLASSIFICA: Messina p. 19; Brescia 18; Bari, Foggia 16; Padova, Lazio, Lecco 15; Cagliari, Verona e Pro Patria 14; Lucchese, Catanzaro 12; Triestina, Monza, Cosenza, Como 11; Parma, 10; Udinese, Alessandria 9; Sambenedettese 8 MARCATORI 11 gol: Nocera (Foggia) 10 gol: Catalano (Bari) 8 gol: Calloni G. (Messina), Muzzio (Pro Patria) 7 gol: Calzolari (Messina), Cappellaro (Lecco), Koelbl (Padova), Pagani Abb. (Brescia), Selmosson (Udinese) 5 gol: Andersson (Udinese), Ciccolo (Verona), Depaoli (Brescia), Lenzi (Cosenza), Rizzo (Cagliari) 4 gol: Bagatti (Lecco), Bernasconi P. (Lazio), Carminati (Como), Congiu (Cagliari), Gambino (Foggia), Oltramari (Foggia), Rozzoni (Lazio) Il punto sul campionato La partita del primato tra Brescia e Messina si è conclusa con un pareggio: è rimasto invariato il distacco tra le due compagini che si sono mostrate degne della posizione occupata. Dietro di loro il Bari ha affiancato il Foggia in terza posizione, battendo meritatamente la Lucchese, portando ad undici il numero delle gare utili consecutive. Prima sconfitta stagionale per la Lazio, sul proprio campo a spese del Verona che ha pienamente meritato la vittoria per impostazione di gioco, maggior ordine e velocità. Il Monza ha colto un importante successo sul campo della Pro Patria mentre il Parma ha nettamente regolato il Cosenza.